Porte di sola salita/discesa

Ha ancora un senso oggi (se mai ce l'ha avuto) riservare le porte alla sola salita o alla sola discesa invece che utilizzarle promiscuamente, come avviene in mezzo mondo?
Se la ragione è "velocizzare il servizio", a me pare che sia l'esatto contrario...
Quanto tempo si perde ad aspettare che la gente salita davanti a me scorra lentamente verso il centro (vuoto) dell'autobus? Quanto tempo avrei guadagnato potendo salire direttamente dalla porta centrale?
E di converso, quanto disagio si eviterebbe se non si dovesse cominciare 3 fermate prima della propria a farsi largo tra la folla densissima per raggiungere la porta di uscita? E con gli attuali affollamenti è un'operazione tutt'altro che semplice e gradevole.

Hai perfettamente ragione, e non solo, se pensiamo a Zurigo i mezzi hanno fuori un comando per l'apertura delle porte, tipo sulla metro da noi (la seconda generazione).
Cmq pensa che c'era anche la regola che chi era munito di titolo di viaggio poteva anche salire davanti, mentre chi doveva timbrare solo dietro perchè la "macchinetta" era solo in coda!!
Adesso è da ambo i lati (però forse la regola c'è ancora mah...)

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www.metrogenova.com
Pe Zena e pe San Zòrzo...

Mah non saprei.... secondo me c'è anche il rischio che si creino + problemi, dato che la gente a terra tenderebbe a salire contemporaneamente a quella che scende: basta vedere cosa succede quando c'è chi fa uso scorretto delle porte. D'altra partem, in certi casi la banalizzazione sarebbe utiilissima. mi viene subito in mente il caso dei 90, con el discese nel solo moduo anteriore, diffcili da raggiungere in caso di affollamento.

Il pulsante esterno, invece, mi sembra utilissimo (a Milano c'è), così si eviterebbero quelli che bussano a terra. però dovrebbe essere sottoposto all'abilitazione da parte dell'autista, se no la gente potrebbe salire anche durante e soste ai semafori.

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Scritto da: 3215 17/04/2007 19.03
Il pulsante esterno [...] però dovrebbe essere sottoposto all'abilitazione da parte dell'autista

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E ovviamente lo è, sia a Milano che in tutte le città estere dove questo sistema è adottato. Giunti in fermata, l'autista attiva questi pulsanti e i passeggeri si aprono ognuno la propria porta (se avevano prenotato la discesa presso una porta, questa si apre automaticamente). Pochi secondi dopo, l'autista disattiva immediatamente i pulsanti. Le porte sono dotate di fotocellula e rimangono aperte finché c'è gente che scende e sale; dopo un certo tempo di traffico nullo, si richiudono. Una volta che tutte le porte sono chiuse, viene rilasciato il blocco automatico e il veicolo può ripartire.
A Milano credo che le porte non siano dotate di fotocellule e l'autista debba chiudere le porte manualmente, ma non sono sicuro.

Nota a margine, a Milano ho sentito dire che gli autisti non attivano più il "pulsante magico" ma preferiscono comandare manualmente le singole porte come una volta... Mah, mi sembra poco spirito di adattamento alle novità (vedi freno di fermata che da noi è stato bellamente ignorato dagli autisti quando era comparso mi pare sugli 82 e ora non si installa più, mentre all'estero è presente da anni e utilizzato ovunque).

[Modificato da Münchner.Fax 17/04/2007 19.21]

Però pensavo: non sarebbe + utile un unico pulsante che apre tutte le porte? L'autista deve comunque premere qualcosa, quindi tanto vale che questo sia un comando "universale". Non mi vengono in mente controindicazioni.

Infatti sugli Scania c'è già (non so sugli altri): sopra ai tre pulsanti verdi per aprire le tre porte ce n'è un quarto che le apre tutte e tre simultaneamente; la chiusura viene invece fatta con i pulsanti "singoli".
Tuttavia ho visto autisti che continuano ad aprire tutte le porte pigiando tutti e tre i tasti con mano "da pianista"... Ma agli autisti vengono mostrate le novità tecnologiche che si ritrovano sul cruscotto dei nuovi mezzi, o se le devono scoprire da soli?

Premetto che nulla è impossibile e che quindi, se da qualche parte c'è la "banalizzazione" delle porte, nulla vieta di adottarla (gradualmente) anche a Genova.
Faccio notare tuttavia alcuni aspetti che potrebbero rendere più complicata l'adozione

1. AMT ha già pensato a questa ipotesi (anche prima che arrivassero i francesi). Si porrebbe un problema a livello sindacale con gli autisti e, ora come in passato, penso che l'azienda pensi di affrontare altre questioni con gli autisti piuttosto che questa.

2. Mi metto dalla parte dell'autista che deve controllare le porte ed i passeggeri che salgono e scendono. Certo il bottone unico degli Scania che apre tutte le porte è molto utile, ma lo stesso bottone non funziona per la chiusura: questo è probabilmente dovuto al fatto che magari l'autista controlla una porta (con specchi o sempre più frequentemente con telecamera) e magari ne chiude un'altra. Questo è da evitare. Bisognerebbe verificare se per l'autista è più facile controllare le porte con flussi di passeggeri che teoricamente transitano in un solo senso oppure in tutti e due. Ovviamente il caso delle metropolitane è leggermente diverso perchè più facilmente controllabile.
Quindi sono necessari almeno una modifica tecnica su tutti i veicoli (per l'apertura contemporanea delle porte) e un periodo di adattamento alle nuove regole. La prima vuole dire soldi da spendere.

3. Ci vuole anche un po' di abitudine e un po' di educazione da parte degli utenti. Mi immagino già le scene delle porte con gente che vorrebbe scendere, gente che si butta per salire, spinte spintoni e tutto quanto ne consegue...

4. Si è parlato anche di fotocellule che controllano le porte: e quando si rompono che succede? La manutenzione chi la fa? Facciamo la fine del sistema di kneeling che fa venire il mal di mare quando il bus è fermo?

Sono un po' ma questo sistema di cui parli mi sono sempre chiesto a cosa servisse. Come mai alcuni bus (tipo i breda da 18mt) oscillano quando sono fermi?
Io sono per entrare/uscire da tutte le porte, a Milano ora è così e mi sembra funzioni bene, qui se scendi dalla porta di dietro ti senti un criminale e la gente ti guarda male...

[Modificato da metrosur 18/04/2007 17.54]

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Scritto da: cliobini
3. Ci vuole anche un po' di abitudine e un po' di educazione da parte degli utenti. Mi immagino già le scene delle porte con gente che vorrebbe scendere, gente che si butta per salire, spinte spintoni e tutto quanto ne consegue...

sarebbe sufficiente tenere la destra nello scendere o nel salire o, ancora più semplicemente, aspettare che i passeggeri scendano dal bus prima di salirvi.

[Modificato da euge1893 18/04/2007 19.42]

Si vede proprio che i mezzi pubblici non li prendi manco per sbaglio...

Ho usato il condizionale perché so bene che lo sport nazionale è quello di salire sul mezzo, come tarantolati, impedendo l'uscita dei passeggeri che intendono scendere.
Oggi, in uno dei miei rari excursus sui mezzi pubblici, mi è capitato alla metro di De Ferrari.
Ma i comportamenti si possono cambiare

Pensavo la stessa cosa: a De Ferrari è l'abitudine tra la gente che aspetta la metro accalcarsi davanti alle porte non appena arriva il convoglio, quasi avessero paura di non riuscire a salire in tempo. Quelli che scendono devono quasi chiedere permesso...

C'è anche da dire che gli autobus più recenti (non conosco la serie... quelli con 4 porte, di cui due centrali per la discesa) risolvono abbastanza bene il problema salita/discesa.

Anche i Van Hool hanno il tasto per aprire tutte le porte.

Un paio di mesi fa ho chiesto espressamente "in alto" se Amt pensasse alla banalizzazione: assolutamente no. Personalmente sarei favorevole; credo che alla lunga la gente che sale si abituerebbe a dare la precedenza a chi scende. Quanto a eventuali problemi tecnici credo siano superabilissimi.

basti vedere le situazioni comiche di quando i bus arrivano al capolinea (e che quindi non ci si dovrebbe litigare per la salita / discesa dalle porte sbagliate in quanto il mezzo stando fermo per circa 10 minuti non ci sarebbe di intralcio): soprattutto le persone anziane si fiondano dalle porte anteriori e posteriori e vi guardano con uno sguardo minacciosissimo se non rispettate le giuste segnalazioni: vai poi a spiegare a loro che non c'e' fretta di fiondarsi in quanto il mezzo resta spento per circa 10 minuti e che quindi non rischiano di perdere l'autobus!!! Preparatevi ad una raffica di "mugugni"!!!

Ripesco questo Topic.

I Cito (attualmente usati sul G1) hanno entrambe le porte usate per la salita/discesa !

beh ormai anche sul 165 salita e discesa sono "a caso": avendo spesso alternanza di 51 e 52 (quindi due porte e tre porte) gli anzianotti si confondono spesso e volentieri scendendo un po' dove capita (e salendo di conseguenza)

Frase celebre: autista apre dietro?

Ho notato che sempre più frequentemente anche a Genova la gente scende e sale da tutte le porte senza problemi e non ho più sentito l'autista incazzarsi per questo (quando ero piccolo era fisso che l'autista ti diceva qualcosa se "sbagliavi" porta). Purtroppo è un'abitudine diffusa specialmente tra gli stranieri e ragazzini del "branco".

Se trovi l'autista bastardo è anche capace di chiuderti in mezzo alle porte....non è un problema su 39xx e 86xx dove le porte appena trovano un ostacolo si riaprono....ma pensiamo alle 42xx....non deve fare molto piacere!!

metrosur, 24/01/2008 17.45:

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Ho notato che sempre più frequentemente anche a Genova la gente scende e sale da tutte le porte senza problemi e non ho più sentito l'autista incazzarsi per questo (quando ero piccolo era fisso che l'autista ti diceva qualcosa se "sbagliavi" porta). Purtroppo è un'abitudine diffusa specialmente tra gli stranieri e ragazzini del "branco".

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Io, pur non appartenendo ai due gruppi, lo faccio e, secondo me, bisogna valutare alcune cose:
1. salgo dalle porte centrali quando per esempio devo fare soltanto 1 o 2 fermate o quando l'autobus è talmente pieno dalle porte di salita che non si riesce ad entrare (colpa di quei furbi che non avanzano per lasciare posto alla gente che sale).
2. scendo dalle porte di salita quando o l'autobus è strapieno, oppure quando mi rendo conto che alla fermata ci sono giusto due gatti ad aspettare l'autobus, mentre sull'autobus sono in una 20ina a dover scendere. In questo modo si sveltiscono le operazioni e contribuisco a garantire, nel mio piccolo, la regolarità del servizio.