FabioQuezzi, 20/09/2014 00:28:
Stasera sull'82 ascoltavo un po' di voci popolari sull'ascensore. Una signora che abita in piazza Santa Maria lamentava che sarebbe costretta a farsi a piedi una fermata d'autobus, perciò sceglierà più facilmente il "pulmino" (il futuro 82 collinare). Un'altra abitante, residente in Pedegoli, prefigurava lunghe attese al freddo per arrivare a casa e bollava l'ascensore come spreco di soldi. Pare che i caseggiati lungo i binari abbiano subito danni strutturali (venature) durante i lavori. Molte persone parlano di piazza Galileo Ferraris come ipotetica sede del nuovo capolinea dell'82. Una ragazza, infine, salutava con sollievo il prossimo conseguimento della patente.
E quella che non prenderà l'ascensore perchè "troppo ripido"? E chi ci abita accanto ma non lo prenderà per "partito preso"? Guarda io capisco benissimo chi abita a Pedegoli e dintorni perché effettivamente si ritroverà con un servizio quasi dimezzato, ma chi abita vicino alla piazza proprio no. Purtroppo in quella zona di Quezzi sono molti di più quelli che usano i mezzi propri che i mezzi pubblici...
Così come non capisco chi si lamenta per il 47 in via Pinetti, cosa che sarebbe stata da fare a prescindere dall'ascensore visto che praticamente scende in corrispondenza di via Ginestrato quasi la metà dei passeggeri partiti da largo Merlo. E' vero, spariranno posti macchina, ma quanti ne sono stati realizzati poco distante sulla copertura del Fereggiano negli ultimi anni? Io credo nel diritto di avere un servizio pubblico efficiente ma non in quello di trovare parcheggio gratis sotto casa...
Quello che trovo vergognoso (ma che non mi stupisce, purtroppo) è il silenzio di comune ed AMT che una volta per tutte dovrebbero dire quello che intendono fare per porre termine all'infinità di voci che si susseguono (purtroppo spesso messe in giro dagli autisti AMT): navette, servizi integrativi con pulmini da 9 posti, persino la necessità, per chi abita a Pedegoli, di salire con l'ascensore e prendere un pulmino Santa Maria - Via Daneo! Senza contare che ancora non si sa se il 47 tornerà finalmente in via Canevari per il necessario interscambio con la metropolitana.
Le crepe sono da molto tempo (praticamente dall'inizio dei lavori) su uno dei due palazzi vicino alla fermata di via Pinetti (guardandola, quello sulla sinistra) ed erano quasi subito stati montati dei sensori per monitorarle.