03 maggio 2008
Anas nella spa per il Tunnel
FI: «Tutto inutile»
Il possibile tracciato del tunnel
Cambio di proprietà e possibile avvicendamento di manager si prospettano per la “Tunnel di Genova”, la spa pubblica (Comune, Autorità portuale e Cassa depositi e prestiti detengono, ciascuno, il 33 per cento del pacchetto azionario) incaricata di progettare e avviare la realizzazione del tunnel sotto il porto come alternativa alla Sopraelevata.
Da una parte, l’Anas si appresta a subentrare alla Cassa depositi e prestiti quale socio della spa guidata da Giancarlo Bonifai, avvocato e già assessore all’Urbanistica della giunta Pericu legato a Rifondazione.
Dall’altra, sempre sulla linea del contenimento dei cosidetti costi della politica, la giunta comunale ha deciso di ridurre da sei a tre i membri del consiglio di amministrazione che scade il 9 maggio.
La relativa modifica statutaria sarà discussa in commissione lunedì prossimo e portata in consiglio il giorno successivo.
E c’è già chi, come il forzista Alberto Gagliardi, promette battaglia: «Non capisco che senso abbia mantenere in vita una società impegnata su un progetto di difficile realizzazione come il tunnel».
Secondo Bonifai, invece, l’imminente ingresso dell’Anas nella compagine azionaria della spa per il tunnel subportuale sarebbe da leggere come un passo avanti importante verso la concretizzazione dell’opera. «L’Anas - spiega Bonifai - ha espresso l’intenzione di portare all’approvazione del Cipe il progetto preliminare e lo farà quando sarà perfezionato l’ingresso nella società».
Il 29 aprile scorso la Cassa depositi e restiti - trasformata nel 2003 in società per azioni ma sempre sotto l’ombrello del ministero dell’Economia - ha inviato ai vertici della “Tunnel spa” una lettera con la quale annuncia ufficialmente il passaggio di testimone ad Anas.
La società per azioni che si occupa della rete stradale nazionale e di cui è socio unico il ministero dell’Economia e delle Finanze (sotto la vigilanza tecnica del ministero delle Infrastrutture) dovrebbe acquistare a breve dalla Cassa depositi e prestiti, per una cifra intorno ai 120 mila euro, il 33% della “Tunnel spa”.
«È sicuramente una buona notizia - osserva Bonifai - perché dimostra che Anas è interessata in prima persona al progetto».
Nell’attesa che il Cipe confermi l’ok del 2005 dal Consiglio superiore dei lavori pubblici.