00 22/06/2006 18:44
Dunque, premetto di essere stancuccia e particolarmente intontita, quindi farò del mio meglio per trovare una risposta congeniale.

Per quanto riguarda i Maestri dei Veleni:

Storicamente, essi sono stati fondati da una fata (chi si ricorda della cara Alanis, ex capofamiglia delle fate degli elementi?) quindi credo proprio che allora il problema non sussistesse.

Nel tempo diverse fate han preso parte alla congrega (un tempo Demetra, oggi Lilybelle, per fare degli esempi) e nessuna ha avuto particolare difficoltà nel manipolare i denari, se non quella dovuta chiaramente al peso degli stessi, a mio parere il limite maggiore per una fata in forma "normale".

Che la psicologia delle fate da Laehel rivista e specificata oggi porti ad una fatuzza che non sa contare, questo è un problema non solo per l'acquisto di pozioni, ma anche per l'ammissione di fate in congrega... e sinceramente mi sembra una novità abbastanza strana.

La mia domanda è: perchè complicarsi tanto la vita? Già ruolare una fata come si deve è difficile ^_^ ...ma se piace così, allora vediamo di trovare una soluzione e di fissare dei paletti.

Fate e congrega:

Se una fata vuole entrare nei Maestri dei Veleni non sarà, come succede anche per tutti gli altri, solo perchè "è attratta dal denaro". Altri sono i prerequisiti su cui ci fondiamo, quindi da queto punto di vista non c'è problema.
Preferirei non mettere un limite del genere, e poter considerare che una fata nei Maestri dei Veleni col tempo impara a fare qualche semplice conto (non sa contare più di dieci? dispone le foglioline in file da dieci e conta le file... insomma, qualcosa si inventerà) e può benissimo sopravvivere nella dura buropcrazia di congrega. (contare le dosi e valutare brevemente una pozione può essere insegnato a tutti)

Fate e veleni:

Il problema principale sta da una parte nel riuscire a riconoscere le dosi degli ingredienti (una fata che non sa contare mi mette 5 bacche invece di 6 e il veleno non ha effetto.... o.O beh, non siamo così fiscali, ma è per esprimere il concetto) e dall'altra nel poter riscuotere o consegnare il giusto incasso delle pozioni. Mentre il primo problema è risolvibile, a livello di role, con un tutore che possa assistere la fatuzza nelle sue creazioni (limitando però l'accesso alle cariche alte... ehm... beh, che zappa sui piedi) il secondo può essere diviso in questo modo:

- vendita di pozioni deboli - la fata non incassa tutto il suo compenso ma solo una parte. Beh, pazienza, se a lei non interessa il denaro... ^^

- vendita di pozioni potenti - il limite principale per evitare che chiunque se ne vada in giro con 10 veleni mortali è il costo volutamente spropositato. Se la fata non dovesse attenersi a questa regola, facendo circolare in maniera irrazionale le pozioni, sarà compito della congrega riprenderla e punirla.

- acquisto di pozioni - una fata non avrebbe la forza per girare con 3000 monete d'oro nemmeno se facesse ginnastica ogni giorno sollevando more. Potrebbe fidarsi del Maestro dei veleni e condurlo dove tiene i suoi averi per farne prendere la giusta parte - se ha un luogo simile - oppure portare a poco a poco quello che è stato richiesto. Considerando però che fino a quando non avrà portato la somma intera, non riceverà la pozione (soprattutto se si tratta di veleni potenti) la cosa deve essere da lei gestita... può anche ammaliare un confratello, certo, mica siamo immuni a skills di razza ^_^ e la cosa dev'essere ben giocata in on.

Mi scuso se magari non ho ben centrato il problema, ma le cose da leggere sono tante e il tempo che ho purtroppo sempre poco =.=

Ho dato una mia opinione riguardo questo problema.... spunto interessante, secondo me. Da una parte può creare molto gioco (le infinite avventure della fata in debito ^^) dall'altra può tarpare un po' le ali alle aspirazioni della fatuzza in questione.

Da valutare con prudenza ^_-
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Niha, La Pigna