Il testo del suo messaggio d'addio (grazie ad Andrea Bonini)
Non vi lascio, dai ...
Accidenti, non avrei voluto. Pensavo di farcela come tante altre volte, invece…la vita non la decidiamo noi. Volevo salutarvi, con questo messaggio. Ringraziarvi e lasciarvi anche un pò di me.
Salutarvi, perché è andata così. Non tornerò più lì. Da tanto tempo non ci sono e mi siete mancati molto, il lavoro mi è mancato molto. Il lavoro per me è stato una fonte di vita. Il lavoro è verità, il nostro lavoro è verità. Deve essere verità. Abbiamo un debito, verso i telespettatori. Dobbiamo non accontentarli, dobbiamo dire la verità. Ci credono, a quello che noi diciamo. E noi dobbiamo essere onesti, intellettualmente. Sempre. Questo penso, questo ho sempre pensato. E spero che tutti voi – e credo che tutti voi – pensiate la stessa cosa.
Io non sono contenta che sia finita così. Però ringrazio Dio, perché dalla vita ho avuto veramente tutto. Tutto quello che potevo desiderare. Anche di più, forse. Anzi, senza forse, di più. E volevo dirvi un’altra cosa importante, molto importante. A cui sarete già arrivati, però non si sa mai: è molto importante riconoscere la propria vita, riconoscere le cose più importanti della propria vita. Non trascurate mai le vostre famiglie, neanche per il lavoro. Il lavoro non deve dominarci. Niente deve dominarci. Nemmeno la malattia deve dominarci. Bisogna essere liberi, liberi di amare. E sapere amare, amare profondamente. Amare il proprio lavoro, amare la propria famiglia, amare i propri amici, amare i propri nemici. Arrabbiarsi, ma amare. La forza della vita, il senso della vita, è solo l’amore.
L’amore è quello che ci spinge a fare le cose migliori, nel corso di tutta la nostra vita. E quando succede una cosa come è successa a me, è bello sentirsi pieni, sentirsi sereni, sentirsi in pace col mondo. Sentire di aver fatto quello che si voleva fare, con sincerità, anche pagando un prezzo. Un prezzo che non è mai troppo alto nei confronti, poi, del fatto che la vita è vera, è vissuta, sta finendo. E’ successo tante volte a me di pensare: sta finendo. Ma è successo anche di pensare: che bella, questa vita. Fino alla fine l’ho pensato. E ho pregato perché stessi qui, con i miei bambini, con mio marito, con la mia mamma, con il mio mondo. Ma non sono arrabbiata. Ognuno di noi ha un destino, ha un percorso. Il mio cerchio si vede che doveva chiudersi cosi. Però ricordate queste parole, sono importanti: se al termine della vita, una persona si accorge di avere sbagliato, di non aver fatto quello che aveva desiderato, voluto, si accorge di non avere amato, io credo che una malattia e poi l’esito di questa malattia, sia affrontato con molta angoscia. Io ho avuto angoscia solo per lasciare i miei bambini, mio marito, la mia mamma, la mia famiglia. Solo per loro, non per me. Io ho avuto tutto. E ringrazio Dio per tutto quello che mi ha dato.
Questo messaggio non so se può servirvi. Però pensateci, perché è molto importante. Bisogna pensarci quando si ha tempo per pensarci. E poi volevo ringraziare ancora tutti voi per la vicinanza e l’affetto di questo periodo. E poi anche per la vicinanza e l’affetto di prima. E anche per la vicinanza e l’affetto di dopo. Perché non ho tanta voglia di andarmene. Quindi, secondo me, ruzzolerò da qualche pagina lì, qualche giornale, qualche notizia. Non vi lascio, dai. Un abbraccio grande, a tutti.
Letizia Leviti
Sky Tg24
Io non sono uno che fa fotografie.....sono uno che guarda
email: forum@telegiornaliste.it