Il dottor Mathias Freire non è un uomo privo di ricordi. Al contrario, ne è ossessionato. Perché i suoi ricordi sono troppi e diversi. E sembrano appartenere ad altre persone. Tanto che, sempre più spesso, Mathias perde ogni sicurezza, perfino su quale sia il suo vero nome. Oggi, a Bordeaux, Mathias è uno psichiatra. È alle prese con un caso difficile, deve ipnotizzare un uomo in stato confusionale, unico testimone di un brutale assassinio alla stazione. L'ipnosi e un alibi di ferro confermano l'estraneità dell'uomo al delitto. Mathias deve indagare ancora. Ma prima di poterlo fare, scampa per un soffio a un tentativo di omicidio. Fuggito su un treno per Marsiglia, ben presto scopre di essere ricercato dalla polizia. Qualcuno ha riconosciuto in lui un clochard, non lo psichiatra che crede di essere. E lo accusa del delitto alla stazione. D'un tratto Mathias non ricorda più nulla e non sa più chi è. Ha perso la memoria. È successo un'altra volta: sa che quando la ritroverà, sarà un altro. Un barbone a Marsiglia, un pittore folle a Nizza, un falsario a Parigi. Mathias deve fuggire e allo stesso tempo scoprire chi è veramente. Lui è l'ombra in agguato e allo stesso tempo la preda. Ma potrebbe anche essere l'assassino... Sulla strada della verità non ha alternative se non fidarsi di un ricordo, di una sensazione, di un momento, di un incontro. E trovare il coraggio di affrontare il pericolo più grande: se stesso.
FONTE:
Ibs.it
Ho finito di leggere questo libro oggi. Alla fine mi rendo conto che o sono in ferie o non mi rimane molto tempo da dedicare alla lettura.
E' un libro molto interessante sotto ogni punto di vista e sono contenta di averlo finito successivamente al mio ritorno da Parigi, così facendo ho potuto gustarmi maggiormente alcune delle location descritte.
Dicevo che è molto interessante perchè sebbene tutto giri attorno ad un delitto si parla di arte, architettura, letteratura, fotografia...è ricco di riferimenti e nozioni che, a mio parere, invogliano costantemente il lettore a saperne di più. Mi ha ricordato molto Pirandello sia per le molte vite in cui il protagonista, suo malgrado scivola che per le maschere ad esse collegate. Ad ogni nuova identità corrisponde una nuova identità psicologica, con essa cambiano i ricordi e ciò si riflette anche sul vestiario come cambiasse anche la corazza. Il tutto per adattarsi alla nuova natura ma nello stesso tempo c'è la ricerca del vero io interiore.
Non penso che la ricerca di se stesso riguardi solo il protagonista, anche la sua coprotagonista è costretta a fare questo viaggio e si assiste così al confronto con i suoi demoni, al suo toccare il fondo ma anche alla sua determinazione a non annegarci dentro.
Personalmente, ritengo possa essere una lettura alla portata di tutti, in grado di far riflettere anche su noi stessi, sulla nostra condizione di essere umano sia come singolo che come collettività.
In fondo le premesse per cui questa storia può essere raccontata è proprio la solitudine.
[Modificato da cyborg009 05/11/2017 15:17]
Cyborg 009