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LIBRI : Tatiana e Alexander - Simons Paullina

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    Debbyna1972
    Post: 1.986
    Città: GROTTAZZOLINA
    Età: 51
    Sesso: Femminile
    00 01/07/2006 00:51


    Per chi ha letto ed amato " Il cavaliere d’inverno" consiglio di non perdere la continuazione della saga con "Tatiana e Alexander" .
    Dopo il travolgente successo de Il Cavaliere d’inverno definito dalla critica "La più grande storia d’amore e guerra dopo Guerra e pace e il dottor Zivago" , Paullina Simons scrive un nuovo, epico capitolo dell’appassionante saga di Tatiana e Alexander.
    Un viaggio avventuroso attraverso continenti, avvenimenti che hanno cambiato il destino del mondo, emozioni forti e tenere, raccontato con impareggiabile maestria, per vivere insieme con gli eroi che ne sono protagonisti le passioni e le speranze che solo le grandi storie d’amore sanno suscitare.
    La diciottenne Tatiana Metanova dà alla luce suo figlio Anthony Alexander Barrington sulla nave che la sta portando verso la salvezza, l'America, la terra delle opportunità. Si è lasciata alle spalle Leningrado assediata dai nazisti, e un'Unione Sovietica devastata dal conflitto, dalla fame, dal gelo, dalle lotte intestine. E purtroppo anche l'adorato Alexander, suo marito, il giovane ufficiale dell'Armata Rossa di cui si è innamorata a prima vista proprio il giorno in cui la Germania ha dichiarato guerra al suo Paese. Alexander si è sacrificato per consentire a lei e al bambino che porta in grembo di avere un futuro. Tatiana, pur disperata, non può arrendersi, deve resistere per suo figlio. E a New York trova lavoro, amici e la vita che aveva sognato. Ma il suo dolore è inconsolabile, i fantasmi del passato non le danno tregua.

    Assolutamente da leggere per chi ama questa saga e il genere letterario.
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    Debbyna1972
    Post: 1.986
    Città: GROTTAZZOLINA
    Età: 51
    Sesso: Femminile
    00 06/09/2007 01:02
    La sensazione di essere venuto sulla terra per qualcosa di speciale, che provava da piccolo, non era ancora completamente svanita. Ma si stava dissipando e diventava trasparente nelle vene. Non gli pulsava più nel corpo. Non si sentiva più animato da quell'idea di finalità che l'aveva accompagnato in passato. Ora provava un senso di disperazione. La mia infanzia è stata bella, pensò. E l'adolescenza... avrei potuto superarla. Avrei potuto affrontarla se solo avessi continuato a credere che dopo l'infanzia, dopo l'adolescenza, ci sarebbe stato qualcos'altro di mio nella vita, qualcosa che avrei potuto fare con le stesse mani, e alla fine avrei potuto dire: ecco cosa ho fatto della mia vita. L'ho plasmata in questo modo. Speranza. In quella fredda domenica di sole Alexander sentiva di non avere più alcuno scopo. La sensazione che provava un tempo era svanita, sconfitta.
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    Debbyna1972
    Post: 1.986
    Città: GROTTAZZOLINA
    Età: 51
    Sesso: Femminile
    00 06/09/2007 01:18
    "Tatiana & Alexander", l'attesissimo seguito de "Il Cavaliere d'Inverno", andrebbe letto a distanza di qualche tempo dal primo, per non giudicarlo in qualche modo ripetitivo… come in effetti, almeno in parte, è. Tutte le vicende del primo romanzo vengono riprese e rivissute dal punto di vista di Alexander ora prigioniero della polizia di Stalin. Il suo unico conforto, nell'attesa di una condanna a morte, sono i giorni vissuti con Tania. Attraverso i suoi pensieri ritroviamo l'Alexander forte e ardimentoso del primo romanzo, il marito geloso e possessivo, ma anche tenero e passionale, veniamo a conoscenza della sua infanzia, di che adolescente è stato e scopriamo nuovi retroscena sulla sua vera identità. Intanto, dall'altra parte del mondo, in America, terra di salvezza, c'è Tatiana che cresce il loro bambino e tenta con disperazione di rifarsi una vita. Ha un lavoro e degli amici, ma la voce del suo amore che la chiama, la tormenta giorno e notte; l'idea che possa essere morto diventa sempre più insopportabile e nonostante il tempo dovrebbe guarire le ferite, le sue sanguinano incessantemente. Sta soffrendo così tanto che solo la verità potrebbe salvarla dall'abisso in cui sta precipitando. Il suo cuore le grida che Alexander non l'ha abbandonata… come ignorarlo? Tatiana, rispetto al primo romanzo è cresciuta: è una madre amorevole, un'instancabile infermiera capace di regale il sorriso al più sofferente dei malati, ed è un'amica sincera e fidata. Però è la solita incosciente, testarda e impavida Tatiana che ha sempre seguito il suo cuore tra le bombe e la desolazione. Ed è per restare fedele a se stessa che decide di tornare in Russia e cercare Alexander. Il momento in cui si incontrano, dopo anni di separazione, resta uno dei più forti e d'impatto che vi capiterà mai di leggere. Lo dico con assoluta certezza. La sensazione che un amore soffocato da anni di silenzio, lacerato dalla certezza di non poterlo mai più rivivere, possa avere ancora una possibilità, è qualcosa di indescrivibile. Un fotogramma a colori in un intero album in bianco e nero. Rispetto a "Il Cavaliere d'Inverno" c'è una profonda malinconia che segna il cammino dei due protagonisti e l'amore che rivivono è dolorosamente toccante. Tatiana e Alexander si ritrovano, ma in condizioni del tutto drammatiche e rivivere un sentimento tanto grande con la paura di poterlo perdere nuovamente è gioia e dolore nello stesso tempo. La Simons è una scrittrice eccellente e il suo amore per le parole e per i personaggi a cui dà vita traspare in ogni riga. Ha uno stile coinvolgente, elegante, ricco. Trovo questa serie incredibilmente bella, trabordante di sentimenti, capace di far emergere la parte migliore di ognuno di noi. Quella che ama, combatte e non si arrende. Personalmente non vedo l'ora di leggere "The Summer Garden", certa che non mi deluderà.
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    Debbyna1972
    Post: 1.986
    Città: GROTTAZZOLINA
    Età: 51
    Sesso: Femminile
    00 06/09/2007 01:19
    Tratto dal libro
    Niente durava in Unione Sovietica. Niente durava dentro il suo cuore. Aveva passato gli ultimi cinque anni insieme a ragazzi che potevano morire da un momento all'altro, di fronte a lui. Morivano mentre copriva loro le spalle, mentre tentava di salvarli, mentre li riportava all'accampamento. I legami con loro erano sinceri, ma non duravano. Durante la guerra aveva capito meglio di chiunque altro quanto fosse fragile la vita. Tatiana era sopravvissuta alla fame, aveva attraversato il Volga tra le tormente di neve, era entrata nella tenda di Alexander per mostrargli che nella sua vita c'era qualcosa di duraturo. C'era un filo che non poteva essere spezzato dalla morte, dal tempo, dalla distanza, dal dolore, dalla guerra o dal comunismo. Non si poteva spezzare, gli diceva Tatiana. Finchè io sarò viva, gli sussurrava tra le labbra, anche tu lo sarai, soldato. Ci credeva.