CISTITE INTERSTIZIALE La Cistite Interstiziale (CI) è una condizione di infiammazione cronica dolorosa della vescica.

Manipolazioni a Carmagnola, vedi anche cartella Osteopatia diaframma pelvico

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    .Mariluna.
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    00 05/07/2007 11:40
    Visita a Carmagnola Centro pelviperineale

    Stamattina sono stata a Carmagnola dal Dott. Garofalo, dirige il centro pelviperineale e si occupa di patologie del pavimento pelvico.
    Mi ha fatto un'ottima impressione, nel mio caso specifico lavoreremo sulla muscolatura vaginale cercando di riportare la muscolatura ad un normale scorrimento (in tutti i topic) trovte il concetto spiegato meglio, tra le masse muscolari pelviche non vi è più normale scorrimento fisiologico, gli organi sono tutti ammassati tra di loro, imbrigliano poi anche i nervi (da li vulodinia e anodinia), oggi abbiamo fatto una prima seduta con manipolazioni interne (per me toccare punti vaginali) mi lasciava un fortissimo dolore per tutto il giorno, ora non sento nulla, ho sentito al tatto una grandissima manualità di questo medico.
    Lavorerò con lui con altre dieci sedute, che avrei fatto in day hospital se abitassi più vicina, siccome sono distante si prevede un ricovero.
    Per il momento non voglio dare false speranze a nessuna e fermarmi con le impressioni positive che ho avuto.
    Il resto di ciò che il medico ha detto durante la visità sarà il tempo a confermarlo.
    Posso solo dire che sono di ottimo umore, e che da tempo non uscivo da una visita con spirito così positivo.
    Attendo la chiamata per il ricovero.......e.....che Dio mi aiuti.

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    .Mariluna.
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    00 05/07/2007 11:47
    Come procedono le sedute
    Aggiorno un pò la situazione.

    Ad oggi sono alla 16 seduta con il Dott. Garfalo.
    Ora spiego il suo lavoro, anche per le nuove utenti da cui ricevo richieste di informazioni.

    Il Dott. Garofalo lavora con un sondino ad ultrasuoni per sciogliere le contratture muscolari, e poi con le mani per scollare ulteriormente i fasci di muscolature contratte e incollate tra di loro, in questo modo libera nervi cicatrici e fibrosi che si sono venuti a creare.

    Per quanto riguarda il mio caso, quando sono arrivata da lui avevo uno spasmo anale terribile (punture di spilli) facevo fatica a stare seduta per il dolore, ad oggi posso dire che è scomparso.
    La mia situazione di contrattura vaginale è di molto migliorata, quando sono arrivata da lui non poteva toccarmi neppure con un dito, ora lavora tranquillamente con il sondino e con le manipolazioni sento sempre meno dolore.
    Dalla vagina arriva a manipolare il nervo pudendo (che nel mio caso era il punto più doloroso).
    Al momento anche se non ho del tutto risolto i miei problemi, posso dire che ne è valsa la pena eccome.

    SPASMO ANALE SPARITO
    MUSCOLO VAGINALE ora morbidissimo e sicuramente pronto ai rapporti (sono single non posso porvare)

    Questo per me è già un ottimo risultato.

    Prego chi sta seguendo la strada di Carmagnola di postare qui le sue esperienze in merito.

    [Modificato da .Mariluna. 05/07/2007 11.50]


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    esprit74
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    00 09/07/2007 10:45
    Mariluna ti posso chiedere come lavora sul discorso vescica?? hai notato miglioramenti anhce li?? Ora non icordo se avevi spasmi post pipi oppure solo le scossette, ma ti capitano ancora?
    P.s. per fare questo lavoro il dottore ti ha chiesto di non prendre piu farmaci o antidolorifici??
    scusa il milione di domande ma sono molto interessata... [SM=g27988]
    Simona
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    .Mariluna.
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    00 10/07/2007 12:15
    Esprit,
    le scossette tipo saette sono molto migliorate fino a scomparsa con assunzione di lyrica.
    Per le sedute, ognuna può continuare con i suoi farmaci.
    Le sedute sono dolorose e subito dopo (almeno a me) infastidiscono molto la vescica, ma poi passa.
    Sulla vescica purtroppo non ho notato miglioramento alcuno.
    Sto tale e quale a prima da quel punto di vista e anche con il dolore pelvico.
    Ho invece avuto scomparsa totale di anodinia e gran miglioramento sulla muscolatura vaginale.
    Vi aggiorno mano mano che vado avanti con le sedute.

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    nataly75
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    00 06/09/2007 02:21
    MARY IL MEDICO DI CARMAGNOLA E' IL FISIATRA ARCANGELO GAROFALO DELL'OSPEDALE SAN LORENZO DI CARMAGNOLA?
    COME POSSO REPERIRE IL SUO NUMERO? LE SEDUTE SONO A COMPLETO CARICO DEL PAZIENTE O SONO PREVISTE ESENZIONI?
    GRAZIE MILLE!
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    .Mariluna.
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    00 06/09/2007 11:51
    E' con grandissimo piacere ragazze che vi aggiorno sul risultato delle mie sedute.
    Non avevo rapporti da ben 5 anni, da quando ho iniziato ad avere problemi di urgenza frequenza, poi è subentrata la contrattura muscolare vaginale che non mi permetteva più di essere donna.
    Il lavoro del Dott. Garofalo è stato veramente strabiliante.
    Sono tornata come prima almeno sotto quel punto di vista.


    Nataly, le sedute le puoi fare o privatamente oppure in ospedale con il tiket.

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    connie77
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    00 11/09/2007 19:46
    Ciao Mary..ti faccio una domanda..
    Il medico di Carmagnola ti ha per caso menzionato al perchè del crearsi di queste contratture?La mia domanda deriva dal fatto che..se per lo meno nel mio caso la contrattura si è formata a causa di un irrigidimento dovuto alla situazione poco gradevole che mi si creava in vescica post rapporto..chi non mi dice che poi questa situazione si venga a riproporre?La mia domanda non è provocatoria ma chiarificatrice..ovvero..io ho iniziato ad avere dolori da che non riuscivo piu a rilassarmi prima e durante i rapporti coscente del fatto che mi avrebbero creato problemi alla vescica dopo e durante..e quindi non erano piu gradevoli...
    Quindi..risolvendo la contrattura io mi troverei nella situazione di partenza e cioè..con gli stessi problemi in vescica che mi fanno piano piano contratte...che ne dici?e che dicono tutte?Mi posso sbagliare e per questo chiedo notizie..lui come l'ha spiegata questa cosa?Se la causa della contrattura vaginale è (almeno per me) derivata dall infiammazione...se non risolvo quella...come faccio?
    KISS
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    esprit74
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    00 17/09/2007 16:48
    Riporto qui quel ch ho trovato sui trigger points, spero possa essere utile a qualcuno...

    I trigger points e il dolore miofasciale

    L'individuo, soggetto a stress fisici ed emotivi, può reagire con meccanismi fisiologici di difesa: aumento di tono e contrattura di difesa dei muscoli, modificazioni vasomotorie, iperattività simpatica, alterazioni ormonali, altre modificazioni umorali plasmatiche e dei liquidi extracellulari.
    Uno specifico punto (più sensibile del tessuto limitrofo) di un muscolo o di una fascia ipertonici e stressati si affatica e segnala la sua condizione sfavorevole al sistema nervoso centrale. La risposta più facilmente prevedibile coinvolge i riflessi motori: diversi muscoli associati al punto trigger diventano contratti e cominciano a stancarsi. Le risposte simpatiche inducono modificazioni vasomotorie nel contesto dell'area grilletto e attorno ad essa. Si produce allora ischemia locale, che provoca alterazioni nell'ambiente extracellulare delle cellule affette, con liberazione di mediatori algogeni (istamina, chinine, prostaglandine), modificazioni osmotiche e del pH, che insieme incrementano la sensibilità dei nocicettori di quella zona. L'attività simpatica può anche provocare la contrazione della muscolatura liscia prossima ai nocicettori stessi, eccitandone in tal modo l'attività.
    L'aumento del flusso di impulsi in partenza dai nocicettori concorre al perpetuarsi del circolo vizioso, poichè accresce I'attività motoria e simpatica, che a sua volta incrementa il dolore.
    Quando la contrazione incomincia ad affaticare i muscoli, in una situazione di stimolazione simpatica e di alterazioni biochimiche locali, anche i punti trigger di tali muscoli cominciano ad attivarsi, sommandosi al circuito di feedback positivo ed allargando il dolore ai muscoli contigui. Alla fine lo stress dovuto al dolore e alla fatica, sommato all'aumento della tensione muscolare e del tono simpatico in tutto l'organismo, si traduce nell'attivazione di zone grilletto in muscoli situati a distanza dall'iniziale area del dolore.

    Il problema diagnostico del dolore miofasciale può essere chiarito quando la compressione di un determinato punto algogeno evoca dolore riferito: cosa non sempre facile, in quanto esso non è necessariamente situato dove il paziente indica di avere dolore.L'anamnesi dettagliata deve essere eseguita per conoscere eventuali eventi patologici, traumatici, movimenti bruschi, sforzi improvvisi, posture anomale, lavori ripetitivi che possano aver scatenato o avviato un dolore miofasciale. Molte volte però l'anamnesi risulta negativa.
    Il dolore viene riferito come sordo, acuto, persistente, profondo quasi mai di tipo bruciante o pungente. A volte il dolore viene definito come lanciante, folgorante ed a tipo pugnalata.
    Non sempre il dolore è presentato dal paziente come il sintomo principale ma è la limitazione funzionale e la contrattura muscolare che focalizzano l'attenzione.

    Trattamento
    La cura del dolore miofasciale attraverso il blocco o la "disattivazione" dei TPs costituisce uno dei problemi più frequenti e pressanti constatati nella pratica quotidiana nell'ambulatorio dell'Unità di Terapia del Dolore.
    Anche la terapia fisica (massaggi, esercizi di allungamento), gli analgesici non steroidei, lo "stretch and spray" (stiramento del muscolo e spray refrigerante) e lo "stretch and inject" (stiramento ed iniezione del TPs) possono essere di ausilio (13-15).
    Conclusioni
    Il rilievo occupato dalla sindrome di dolore miofasciale origina anche dal fatto che gran parte delle patologie invalidanti del collo, della spalla, del rachide dorsale e lombosacrale e del torace si manifesta con TPs e che spesso alcune di queste malattie vengono erroneamente diagnosticate e curate per borsite, artrite o patologie viscerali (colecistopatie, appendicopatie, colopatie, ecc.).
    Purtroppo non sempre adeguato interesse diagnostico e terapeutico viene dedicato al dolore miofasciale nelle Unità di Terapia del Dolore in Italia.
    La diagnosi essenzialmente clinica formulata agevolmente, a volte confortata dalla negatività della diagnostica per immagini e delle indagini strumentali, l'elevata assiduità dei casi osservati, la relativa semplicità della terapia di scelta (blocco dei TPs) e la rarità degli effetti collaterali associata all'alta percentuale di successi terapeutici fanno della sindrome di dolore miofasciale una delle patologie di grande interesse per l'anestesista dedito alla terapia del dolore.
    Simona
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    .Mariluna.
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    00 04/10/2007 11:36
    Conny,
    non è che il Dott. mi abbia saputo spiegare perchè della contrattura, a volte neppure loro hanno le risposte in tasca.
    E' ovvio che se non si risolve il problema a monte, io immagino che prima o poi la contrattura si ripresenterà, nel mio caso penso che sia venuta prima l'infiammazione in vescica e poi la contrattura, ma non in tutti i casi può verificarsi così.
    Cmq quello che per me è importante è aver risolto la contrattura per il momento.
    Al futuro, ci penserò

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    poplife
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    00 05/10/2007 14:17
    se metto in ordine cronologico i miei sintomi non posso non ammettere che le contratture muscolari sono successive all'infiammazione vescicale che a sua volta e successiva a quella vaginale. Credo cmq che il lavoro di scioglimento delle contratture sia fondamentale perchè va a interrompere un cerchio nel quale l'infiammazione provoca contrattura la quale a sua volta perpetua l'infiammazione..una volta sciolte le contratture, se si segue un'adeguata terapia farmacologica non si dovrebbero più riformare. In ogni caso io ho iniziato i farmaci a contrattura già esistente, che cmq mi hanno un po' sbloccata, ma non completamente; credo che se riuscissi a sciogliere le tensioni muscolari i farmaci potrebbero disinfiammare le terminazioni nervose più agilmente. Questa è la mia attuale convinzione. Nel mio caso mi rispecchio totalmente nella tesi del Dr. Torresani, in quanto ho avuto allodinie cutanee molto concentrate soprattutto nella zona delle grandi labbra e monte di venere da almeno 15 anni, poil'anno scorso questa infiammazione delle terminazioni nervose cutanee si è estesa a vescica e pavimento pelvico. Si tratta solo di capire come fermarla. Ci tengo però a precisare che quando si è estesa in maniera così diffusa ero reduce da un periodo di forti stress emotivi e conflitti interni...e qui entra in gioco il sisitema nervoso centrale...e la faccenda diventa sempre più intricata....
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    nataly75
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    00 04/11/2007 17:00
    potete dirmi se c'è un modo di sciogliere queste contratture anche nel centro italia??
    carmagnola per me è improponibile........ [SM=g8185]
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    ..ALY..
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    00 09/07/2008 14:12
    LA MIA ESPERIENZA A CARMAGNOLA CON IL DOTT.GAROFALO

    ciao a tutte,
    eccomi qui..
    ieri sera sono stata sveglia fino a mezzanotte e mezza per leggere i vostri post arretrati e ho completato l'opera stamattina.Mi sono alzata alle 8.30(ero abituata ormai ai ritmi ospedalieri....6.30 giù dal letto!!!), vi confesso che non ho letto tutto per filo e per segno perchè sono frastornata e sinceramente mi trovo in uno stato d'angoscia e confusione mentale preoccupante.
    Venerdì vado dallo psicologo e spero di farmi una bella sfogata.
    In questi 17 giorni di ospedale,credetemi,ne ho viste e sentite di cotte e di crude,storie di sofferenze fisiche,malattie davvero bastarde,nei momenti in cui ero libera in ospedale andavo a trovare in stanza altri malati e credetemi, ho sofferto a vedere come certe volte le malattie logorano il corpo delle persone.
    Cmq ora vi parlo di me.
    Come ha detto giustamente Shilou, al diavolo la scaramanzia e vi dico realmente come sto.
    La mia vescica è migliorata nettamente ma non ho mai smesso di assumere rivotril(tranne per 2 gg su consiglio di garofalo ed è stato un disastro).Mi resta il senso di mancato svuotamento ma quello è dovuto al fatto che ho una forte sindrome uretrale che secondo il dottore con il tempo svanirà.
    Vulvodinia,il mio tormento ultimamente.Dopo 2 settimane di ultrasuoni e manipolazioni non ho avuto risultato alcuno....l'ultimo giorno di ricovero, mi sveglio la mattina, mi faccio il bidè e non sento QUASI più dolore.
    Incredula,corro giù dal medico e quasi piango per la felicità.
    Ora la situazione è questa.La vescica è migliorata moltissimo, la clitoridodinia è migliorata ma non scomparsa.
    E sapete una cosa?vivo in uno stato d'ansia terribile,la paura di toccare e di sentire nuovamente quel dolore atroce con cui ho convissuto per 20 anni mi sta distruggendo dentro.
    Ho l'ansia del bidè.
    Cmq il lavoro di garofalo è eccezionale,la mia mucosa interna ora è morbida e vellutata..è soffice..incredibile la manualità di quell'uomo e soprattutto la sua umanità.
    Vi confesso che durante i giorni di ricovero ho avuto spesso dei crolli psicologici, ho pianto e mi sono incazzata anche con chi non c'entrava.Pensate che una volta è entrata l'infermiera a chiedermi cosa volevo da mangiare e io ero talmente incazzata e nervosa che non gli ho risposto per ben 3 volte.
    Per mia fortuna ho incontrato in ospedale persone eccezzionali di carmagnola e dintorni che mi sono state molto vicine, mi hanno aiutato sia psicologicamente che materialmente.I loro parenti andavano persino a farmi la spesa quando avevo bisogno di qualcosa.
    Mi dicevano che lo facevano perchè ero un tesoro di ragazza e io ogni volta mi commuovevo.
    E si vede che il mio equilibrio psicologico si è spezzato.
    A proposito,non avevo la candida all'ospedale,quel maledetto prurito era solo un fattore di stress e le perdite erano dovute al fatto che la terapia smuove tutta la muscolatura.

    ora ho un grosso dubbio.Giovedì vado da Torresani per la seconda volta.
    Garofalo mi ha consigliato di aspettare a intraprendere una nuova terapia farmacologica per vedere l'effetto degli ultrasuoni.
    io sono molto indecisa sul da farsi.
    Giulia ho letto che tu una settimana dopo la terapia con garofalo ti sei ricontratta..
    non so che farò, e anche questo mi getta un pò nell'angoscia.

    Cmq cosa importantissima
    per chi decidesse di intraprendere la strada del dott.Garofalo, sappiate che in quell'ospedale si sta davvero bene, c'è il bagno in camera e si mangia benissimo.Le infermiere sono bravissime,almeno con me lo sono state e quindi andate tranquille.
    Anche Garofalo è un medico splendido.
    Spero di aver spiegato tutto per filo e per segno.
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    poplife
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    00 22/07/2008 18:39
    concordo Aly, sono molto bravi, e ti confermo che il benessere è durato 1 settimana, anche se le grandi contratture al piriforme me le ha tolte definitivamente.
    una cosa sola consiglio: va benissimo andarci, ma non abbandonate le terapie farmacologiche; sono convinta chela sinergia delle 2 cose sia la chiave per uscirne.
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    ..ALY..
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    00 22/07/2008 21:36
    Giulia,sono d'accordo con te.
    Purtroppo a me è successa la stessa cosa.Dopo 3 gg dalla fine della terapia ho avuto un crisi forte.
    e quindi come già sai sono tornata da Torresani.
    Cmq credo che le terapie Garofalo-Torresani siano le migliori armi che abbiamo.
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    melissa26
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    00 17/11/2010 12:16
    Dott. Garofalo
    Buongiorno

    devo iniziare la terapia presso lo studio del dott. Garofalo , ma leggendo alcune notizie mi sono un po' preoccupata.... posso andare tranquilla?

    Grazie