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Vigili del Fuoco del Trentino Il forum

Soccorso Alpino

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    GabrieleVVF
    Post: 90
    CS
    00 03/07/2010 17:09
    Re:
    Dingo77, 03/07/2010 15.44:


    Beh, in riva al mare magari...ma in montagna è meno difficile di quanto tu possa pensare...


    in Trentino e Valle d'Aosta ce ne sono sicuramente tanti.. ma io intendevo nel corpo nazionale
    c'è da dire che nella componente volontaria se ne trovano moltissimi e in tutta Italia.. ma non possono accedere ai corsi SAF di livello superiore [SM=x984454]
    ma questa regola è valida anche in Trentino?



    Beh, nel bellunese, nel cuneense, in Valtellina (giusto per citare le prime località che mi vengono in mente) ci sono realtà territoriali dove gli operatori SAF sono già praticanti appassionati di alpinismo e/o di scialpinismo...

    Ciao ciao
    Gabriele
    ------------------
    In Adversis Securi
    ------------------
  • Dingo77
    00 04/07/2010 12:09

    Beh, nel bellunese, nel cuneense, in Valtellina (giusto per citare le prime località che mi vengono in mente) ci sono realtà territoriali dove gli operatori SAF sono già praticanti appassionati di alpinismo e/o di scialpinismo...


    dove c'è la cultura alpinistica c'è l'efficienza.. comunque il SAF funziona abbastaza bene e il punto di forza sono i tempi d'intervento brevi e la formazione abbastanza uniforme dei 2b. Certo che il CNSAS dispone dei migliori specialisti dallo speleosub alla falesia, ma la reperibilità di questo personale altamente specializzato comporta dei tempi d'intervento abbastanza lunghi


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    ifex3000
    Post: 876
    Comandante
    00 04/07/2010 20:57
    Re:
    Dingo77, 04/07/2010 12.09:


    Beh, nel bellunese, nel cuneense, in Valtellina (giusto per citare le prime località che mi vengono in mente) ci sono realtà territoriali dove gli operatori SAF sono già praticanti appassionati di alpinismo e/o di scialpinismo...


    dove c'è la cultura alpinistica c'è l'efficienza.. comunque il SAF funziona abbastaza bene e il punto di forza sono i tempi d'intervento brevi e la formazione abbastanza uniforme dei 2b. Certo che il CNSAS dispone dei migliori specialisti dallo speleosub alla falesia, ma la reperibilità di questo personale altamente specializzato comporta dei tempi d'intervento abbastanza lunghi





    Non conosco le altre realtà (province/regioni), ma parlando di Trentino il soccorso alpino è una realtà radicata nel territorio con uomini molto preparati e istruiti (tantè che da molte stazioni certe guide alpine prestano servizio al nucleo elicotteri/118).

    Una realtà a sè ma che collabora con le altre componenti della protezione civile in primis i vigili del fuoco volontari, tantè che in molte occasioni come incidenti stradali in luoghi impervi, soccorso persona in zone difficili da raggiungere la centrale 118 invia anche il soccorso alpino assieme ai vigili del fuoco.

    Questo non giustifica i vigili del fuoco a non essere preparati nelle tecniche saf, visto che sono utilizzate in un tetto o in un ponte, anche se trovo difficile (per conscenza personale) far imparare alla perfezione queste tecniche al 100% del personale vvf volontario, già è dura la preparazione base su tutti i campi.

    Stà di fatto che la componente saf permanente non è in servizio al nucleo elicotteri 118.


    Moderatore Forum VVF Trentino
  • Dingo77
    00 05/07/2010 09:40

    Stà di fatto che la componente saf permanente non è in servizio al nucleo elicotteri 118


    la componente saf (almeno nel cnvvf) non comprende medici e infermieri, che invece sono presenti nel soccorso alpino e consentono di praticare le prime manovre di assistenza nel momento in cui si raggiunge il paziente, senza perdere tempo prezioso
    un esempio è la somministrazione di anestetici, che un comune saf 2b non può eseguire e il paziente sarebbe costretto a soffrire durante tutte le manovre di recupero, prima di raggiungere il personale 118 presente a bordo del velivolo

    Non conosco le altre realtà (province/regioni)


    credo che la competenza del personale CNSAS sia uniforme in tutta Italia, la differenza sono i tempi di intervento.. abbastanza lunghi dove la carenza di finanziamenti (e la conformazione del territorio) riducono il numero di stazioni di soccorso alpino. In Puglia gli interventi del CNSAS sono in massima parte di soccorso speleo, quindi l'organizzazione e i tempi di intervento sono molto diversi dal Trentino
    [Modificato da Dingo77 05/07/2010 09:42]
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    ifex3000
    Post: 877
    Comandante
    00 05/07/2010 10:31
    Re:
    Dingo77, 05/07/2010 9.40:


    Stà di fatto che la componente saf permanente non è in servizio al nucleo elicotteri 118


    la componente saf (almeno nel cnvvf) non comprende medici e infermieri, che invece sono presenti nel soccorso alpino e consentono di praticare le prime manovre di assistenza nel momento in cui si raggiunge il paziente, senza perdere tempo prezioso
    un esempio è la somministrazione di anestetici, che un comune saf 2b non può eseguire e il paziente sarebbe costretto a soffrire durante tutte le manovre di recupero, prima di raggiungere il personale 118 presente a bordo del velivolo

    Non conosco le altre realtà (province/regioni)


    credo che la competenza del personale CNSAS sia uniforme in tutta Italia, la differenza sono i tempi di intervento.. abbastanza lunghi dove la carenza di finanziamenti (e la conformazione del territorio) riducono il numero di stazioni di soccorso alpino. In Puglia gli interventi del CNSAS sono in massima parte di soccorso speleo, quindi l'organizzazione e i tempi di intervento sono molto diversi dal Trentino



    Essendo che nell'equipaggio (oltre al medico e infermiere) è presente un tecnico d'elisoccorso (guida alpina/soccorso alpino) sarebbe normale pensare che ci potrebbe essere invece un vigile del fuoco SAF (come in liguria).

    Tanto per statistica in Trentino ci sono 34 stazioni (1 è speleo), con 680 volontari.
    Moderatore Forum VVF Trentino
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    Montag14041965
    Post: 152
    VC
    00 06/07/2010 19:06
    Re:
    Dingo77, 05/07/2010 9.40:


    la componente saf (almeno nel cnvvf) non comprende medici e infermieri, che invece sono presenti nel soccorso alpino e consentono di praticare le prime manovre di assistenza nel momento in cui si raggiunge il paziente, senza perdere tempo prezioso
    un esempio è la somministrazione di anestetici, che un comune saf 2b non può eseguire e il paziente sarebbe costretto a soffrire durante tutte le manovre di recupero, prima di raggiungere il personale 118 presente a bordo del velivolo



    Anzitutto chiariamo che un "comune SAF 2B" comune non è perchè è un pompiere esperto , ed un soccorritore con tutte le caratteristiche degli operatori CNSAS . Significa che ha una esperienza a 360° di soccorso , cosa che il tacnico CNSAS NON ha . Inoltre molto spesso la stabilizzazione della vittima da parte del personale sanitario viene eseguita in un secondo momento , in un luogo dove questa è possibile con maggiore tranquillità . Può essere a pochi metri di distanza , come sull'elicottero . Ed è personale del 118 ad eseguirla , e non personale CNSAS . Il personale CNSAS movimenta la vittima con le stesse procedure su cui è formato il personale SAF (TPSS) . Inoltre il personale SAF2B opera al minimo in coppia , contrariamente al personale CNSAS che generalmente (GENERALMENTE) sugli elicotteri del 118 opera singolarmente , in sinergia col personale 118 . Ciao .



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    Alessio.vvf
    Post: 339
    Vigile
    00 06/07/2010 23:24
    In Trentino la maggior parte dei voli è per recuperare gli amanti sprovveduti della montagna ....

    A quanto pare il nucleo di trento preferisce avere a bordo personale del socc. alpino piuttosto che personale saf 2b.

    E' quasi inutile oramai mettere 115 sull'elicottero .....




    ____________________
    Inter Flammas Impavidus
  • Dingo77
    00 07/07/2010 16:01

    ed un soccorritore con tutte le caratteristiche degli operatori CNSAS


    non sempre.. un tecnico CNSAS può essere anche un medico o un infermiere! e l'abilitazione SAF 2B non richiede la capacità di scalare pareti con grado (scala francese) superiore al 5 con progressione tramite rinvii, cosa che invece è fondamentale nel soccorso su parete
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    ifex3000
    Post: 878
    Comandante
    00 07/07/2010 19:15
    Re:
    Dingo77, 07/07/2010 16.01:


    ed un soccorritore con tutte le caratteristiche degli operatori CNSAS


    non sempre.. un tecnico CNSAS può essere anche un medico o un infermiere! e l'abilitazione SAF 2B non richiede la capacità di scalare pareti con grado (scala francese) superiore al 5 con progressione tramite rinvii, cosa che invece è fondamentale nel soccorso su parete



    devo darti ragione!

    Certo che nel complesso un saf è un vigili del fuoco esperto, che quindi sà districarsi in molti campi, ma dal punto di vista alpinistico un tecnico del soccorso alpino è più preparato.



    Moderatore Forum VVF Trentino
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    Montag14041965
    Post: 153
    VC
    00 08/07/2010 15:28
    Re:
    Dingo77, 07/07/2010 16.01:


    ed un soccorritore con tutte le caratteristiche degli operatori CNSAS


    non sempre.. un tecnico CNSAS può essere anche un medico o un infermiere! e l'abilitazione SAF 2B non richiede la capacità di scalare pareti con grado (scala francese) superiore al 5 con progressione tramite rinvii, cosa che invece è fondamentale nel soccorso su parete



    Anzitutto diciamo che il CNSAS ha piena ragione di esistere ed operare in quello che è il suo naturale ambiente operativo , cioè l'alta montagna . Ma qui si sta parlando di operatori di elisoccorso cioè di aerosoccorritori . E se permetti che un operatore del CNSAS sia più addestrato di un SAF2b ho grandi dubbi . Altra cosa è l'operatore CNSAS che si muove in parete . E sull'elicottero del 118 , medici ed infermieri sono i loro , non del CNSAS . Ciao .


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    cimez
    Post: 0
    Allievo
    00 09/07/2010 10:53
    Re:
    [POSTQUOTE][QUOTE:104826129=Alessio.vvf, 06/07/2010 23.24]In Trentino la maggior parte dei voli è per recuperare gli amanti sprovveduti della montagna ....

    A quanto pare il nucleo di trento preferisce avere a bordo personale del socc. alpino piuttosto che personale saf 2b.

    E' quasi inutile oramai mettere 115 sull'elicottero .....[/QUOTE][/POSTQUOTE]


    Beh...i soccorsi alpinistici propriamente detti sono un 15% c.ca del totale missioni...

    Piu' che altro, direi che la differenza tra un te e un saf e' che il te puoi mollarlo dovunque e lui in ogni caso si arrangia a tornare a casa, anche portandosi dietro il medico, l'infermiere o l'infortunato... E questo e' fondamentale in zona montuose/terreni impervi.

    Magari in realta' meno ''articolate'' come territorio questa cosa e' meno sentita.... Probabilmente nelle zone metropolitane/grandi aree industriali e' meglio un saf che capisca di chimica...
  • Dingo77
    00 09/07/2010 11:56

    Anzitutto diciamo che il CNSAS ha piena ragione di esistere ed operare in quello che è il suo naturale ambiente operativo , cioè l'alta montagna . Ma qui si sta parlando di operatori di elisoccorso cioè di aerosoccorritori



    quando si hanno a disposizione entrambe le realtà è conveniente inviare per es. il CNSAS per soccorso in montagna e i SAF su un incidente stradale.. l'interesse principale è quello di fornire al cittadino il miglior servizio e quindi inviare i migliori specialisti per ogni intervento (quando disponibili)


    E sull'elicottero del 118 , medici ed infermieri sono i loro , non del CNSAS . Ciao .


    l'equipaggio comprende obbligatoriamente il personale del 118 che è responsabile delle manovre sanitarie anche avanzate (di solito è presente un anestesista).. in aggiunta può esserci un medico o un infermiere del CNSAS che si limita ai primi soccorsi durante il recupero in parete


    Probabilmente nelle zone metropolitane/grandi aree industriali e' meglio un saf che capisca di chimica...


    nelle zone urbane il saf è senza dubbio il più adatto. Nelle aree industriali a rischio rilevante è obbligatorio attenersi al piano di intervento e coordinamento: le squadre interne (o i servizi pubblici appositamente istituiti a livello locale e coordinati con il personale interno) provvedono al recupero del paziente e, una volta allontanato dall'area a rischio, viene affidato all'elisoccorso o al soccorso terrestre (ambulanza del 118)

    la prima fase del soccorso è chiamata "Industrial Rescue"
    [Modificato da Dingo77 09/07/2010 11:57]
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    ifex3000
    Post: 879
    Comandante
    00 09/07/2010 14:00
    Re:
    Dingo77, 09/07/2010 11.56:


    Anzitutto diciamo che il CNSAS ha piena ragione di esistere ed operare in quello che è il suo naturale ambiente operativo , cioè l'alta montagna . Ma qui si sta parlando di operatori di elisoccorso cioè di aerosoccorritori



    quando si hanno a disposizione entrambe le realtà è conveniente inviare per es. il CNSAS per soccorso in montagna e i SAF su un incidente stradale.. l'interesse principale è quello di fornire al cittadino il miglior servizio e quindi inviare i migliori specialisti per ogni intervento (quando disponibili)


    E sull'elicottero del 118 , medici ed infermieri sono i loro , non del CNSAS . Ciao .


    l'equipaggio comprende obbligatoriamente il personale del 118 che è responsabile delle manovre sanitarie anche avanzate (di solito è presente un anestesista).. in aggiunta può esserci un medico o un infermiere del CNSAS che si limita ai primi soccorsi durante il recupero in parete


    Probabilmente nelle zone metropolitane/grandi aree industriali e' meglio un saf che capisca di chimica...


    nelle zone urbane il saf è senza dubbio il più adatto. Nelle aree industriali a rischio rilevante è obbligatorio attenersi al piano di intervento e coordinamento: le squadre interne (o i servizi pubblici appositamente istituiti a livello locale e coordinati con il personale interno) provvedono al recupero del paziente e, una volta allontanato dall'area a rischio, viene affidato all'elisoccorso o al soccorso terrestre (ambulanza del 118)

    la prima fase del soccorso è chiamata "Industrial Rescue"



    Non è così facile da attuare se non impossibile...un'equipaggio dell'elisoccorso viene chiamato in volo magari in rientro o in fine missione e sarebbe controproducente (per i tempi) ritornare alla base per cambiare personale a seconda dell'intervento, visto che in mezzora l'elicottero si può trovare in un incidente stradale magari in autostrada e poco dopo a 3000metri sulle dolomiti...

    Nel caso "nostro" cioè del trentino la capillarità dei corpi dei vigili del fuoco danno un buon supporto (logisitco/interventistico), certo non è un nucleo saf esperto ma credo sia una buona organizzazione, non sò in quante altre parti d'italia un'elisoccorso del 118 trovi sempre dei vigili del fuoco a terra che mettono in sicurezza le operazioni di volo e aiutano il 118 anche nei casi "semplici", cioè al di fuori d'incidenti stradali o sul lavoro, dove magari servono i cuscini di sollevamento o pinze idrauliche, ma malori o infarti,
    Moderatore Forum VVF Trentino
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