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Scarafaggio nero comune (Blatta orientalis)

Blatta orientalis - Maschio adulto


Blatta orientalis - Femmina adulta


E' lo scarafaggio per antonomasia, come testimoniano i suoi numerosissimi e pittoreschi nomi dialettali.
Di colore nero rossiccio, lungo fino a 4 cm e più, è uno degli insetti la cui apparizione è generalmente fonte di profondo (e spesso immotivato) sgomento.
Blatta orientalis preferisce ambienti più freschi rispetto a Blattella germanica, della quale non condivide, a causa del ciclo biologico notevolmente più lento, l'elevatissimo potenziale di infestazione.

Allo stadio adulto il maschio è alato (ma non è in grado di volare), mentre la femmina, più grande e massiccia, è brachittera, ossia possiede ali appena abbozzate e assolutamente non funzionali.
Ogni femmina può deporre da 5 a 10 ooteche, ognuna delle quali contiene da 16 a 20 uova, delle quali normalmente solo una quindicina sono fertili.

Ooteca di Blatta orientalis


Dopo un periodo di un mese e mezzo o più, dall'ooteca fuoriescono le neanidi, che diventano adulte dopo aver compiuto un numero di mute variabili da 7 a 10, in un periodo chè può superare abbondantemente i 6 mesi.

Blatta orientalis- neanidi di prima e terza età


Una volta adulte, vivono per altri 5 mesi circa.
La conformazione delle loro zampe non consente loro di arrampicarsi su superfici perfettamente lisce, per cui le infestazioni si sviluppano generalmente a livello del pavimento o a poca distanza da esso.
L'infestazione spesso riguarda cantine, scale condominiali, caditoie per le immondizie, condotti fognari, locali per lo stoccaggio dei rifiuti, abitazioni, attività di preparazione o distribuzione alimentare, etc.
La presenza di un fenomeno di infestazione imponente è da imputarsi solitamente al mancato rispetto delle norme elementari di igiene e pulizia, a situazioni strutturali e ambientali degradate o trascurate, o alla presenza di ambienti favorevoli non sottoposti a controlli periodici o interventi preventivi.

DANNI
Al di là del fastidio psicologico e agli eventuali danni "d'immagine" generati dalla sua presenza, Blatta orientalis è comunque un organismo infestante che può creare notevoli problemi, in quanto tende a sporcare con saliva e deiezioni gli alimenti di cui si nutre, conferendo loro un caratteristico odore disgustoso. Come tutte le blatte, inoltre, è un vero e proprio serbatoio ambulante di microrganismi, parecchi dei quali patogeni per l'uomo.

CONTROLLO
Il controllo a livello domestico, soprattutto se il fenomeno non è imponente, può essere effettuato con le trappole adesive attivate con attrattivo alimentare o feromonico (o misto). In ambienti meno confinati si ricorre di solito ad irrorazioni di prodotti insetticidi o, seguendo le tendenze più evolute, con esche insetticide non tossiche sotto forma di gel.
Risulta ovviamente di fondamentale importanza localizzare i punti di annidamento e provvedere al loro trattamento, al fine di evitare possibili reinfestazioni successive.
Qualsiasi operazione di riordino e di mantenimento del corretto stato igienico (pulizie, ristrutturazioni, etc) contribuisce di fatto ad eliminare il problema o a renderne comunque più semplice l'eliminazione.
Nel caso di ambienti a rischio, è conveniente provvedere ad effettuare un accurato e continuo monitoraggio con trappole adesive, avendo cura di non rimuovere o sostituire le trappole dopo le prime catture, in quanto la presenza di blatte catturate rende le trappole stesse ancora più efficaci a causa dell'emissione di feromoni di aggregazione emessi dalle stesse blatte già catturate.

Un inquietante primo piano di Blatta orientalis


Abbondante cattura di Blatta orientalis in una trappola adesiva




[Modificato da EffeCi61 16/07/2015 17:11]