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"Cometa sull'Annapurna" di Simone Moro

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    ClaudioTN
    Post: 1.812
    Signore della Montagna
    00 25/02/2007 13:51
    Gran bel libro scritto da Simone Moro che ha come tema principale l'amicizia nata per caso sul Shisha Pangma nel 1996 con il "gigante kazako" Anatolij Bukreev e la tragedia avvenuta nel Natale '97 sull'Annapurna in cui hanno perso la vita Dimitriv Sobolev e lo stesso Bukreev.

    Il racconto di Simone Moro mi ha "preso" particolarmente sopratutto per il rapporto umano che ha avuto con Bukreev; tra di loro è nata subito una grande amicizia, che li ha portati a tentare la traversata Lothse-Everest finita con il ragginugimento del Lothse e alla saggia rinuncia della traversata.

    Nessuno avrebbe immaginato che qualche mese dopo sull'Annapurna, una valanga di neve e ghiaccio gli avrebbe separati per sempre...... il racconto di Simone di quei momenti tragici è da brividi. Veder morire un amico in montagna è qualcosa al quale non voglio nemmeno pensare.

    Immensa la volontà di vivere di Moro dopo la tragedia e un volo di 800 metri.... in condizioni pietose e al limite della sopravvivenza è riuscito ad arrivare al campo base e da lì (non senza altre difficoltà) a essere soccorso e curato.

    Riporto solo un pensiero di Simone dopo la tragedia che vale la pena di essere copiato tale e quale:

    "Non riuscii ad odiare la montagna e neppure oggi provo questo sentimento. La montagna assassina esiste solo nello stupido lessico giornalistico. La montagna non uccide, non prende nessuno, non si conquista, non si sfida. Lei rimane immobile di fronte all'uomo e al tempo. In montagna si possono vivere epiloghi di successo, di sconfitta, di morte, ma mai si deve pensare che lei sia la responsabile. E' l'uomo che agisce e sono le variabili che ruotano attorno alla vita di un uomo che determinano la sua sorte, nient'altro!"

    Per ultimo volevo riportare una frase di Simone Moro in copertina tanto semplice quanto bella: "Scalo le vette perchè mi rende felice"

    [SM=x948648]
    __________________________________________________________________
    Sperate sempre in ciò che aspettate, ma non aspettate mai ciò in cui sperate. Credete solo in ciò che vi convince, ma lasciatevi convincere solo da ciò in cui credete.

    P. Preuss

    il mio piccolo blog: http://everest82.splinder.com/




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    @Claudialivia@2
    Post: 1.328
    Amico della Montagna
    Signore della Montagna
    00 25/02/2007 14:17
    Credo che leggerò questo libro [SM=g27823] ..da come l'hai descritto deve essere entusiasmante..... [SM=g27811]
    __________________________________________________________________
    ''L'arrampicata non può essere disgiunta dalla sua straripante proposta di stile di vita''..(Wolfgang Gullich)







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    Sittlieb
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    Signore della Montagna
    00 27/02/2007 11:10
    Re:

    Scritto da: ClaudioTN 25/02/2007 13.51
    "Non riuscii ad odiare la montagna e neppure oggi provo questo sentimento. La montagna assassina esiste solo nello stupido lessico giornalistico. La montagna non uccide, non prende nessuno, non si conquista, non si sfida. Lei rimane immobile di fronte all'uomo e al tempo. In montagna si possono vivere epiloghi di successo, di sconfitta, di morte, ma mai si deve pensare che lei sia la responsabile. E' l'uomo che agisce e sono le variabili che ruotano attorno alla vita di un uomo che determinano la sua sorte, nient'altro!"




    E' la stessa frase che è rimasta impressa a me [SM=g27811] !!!
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    "Tu hai una tale voce, o grande montagna, da annullare gli inganni e i dolori, voce non da tutti compresa, ma che i grandi, e i saggi e i buoni interpretano, e profondamente sentono, e fanno sentire agli altri". P.B. Shelley

    "Fatto stupendo o cosa strana! L'orso. La belva si fa umana.
    Stupor maggior che l'uomo nato, in belva or cerchi esser cangiato."
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    ClaudioTN
    Post: 1.812
    Signore della Montagna
    00 27/02/2007 11:20
    Re: Re:

    Scritto da: Sittlieb 27/02/2007 11.10



    E' la stessa frase che è rimasta impressa a me [SM=g27811] !!!



    Non smetterò mai di dirlo ma il termine montagna assassina è un insulto alla montagna e ogni volta che qualche pseudo giornalista lo usa altro che calma da lord inglese...... [SM=x948618]

    [SM=x948648]

    [Modificato da ClaudioTN 27/02/2007 11.21]

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    Sittlieb
    Post: 7.267
    Signore della Montagna
    00 27/02/2007 11:23
    Re: Re: Re:

    Scritto da: ClaudioTN 27/02/2007 11.20
    Non smetterò mai di dirlo ma il termine montagna assassina è un insulto alla montagna e ogni volta che qualche pseudo giornalista lo usa altro che calma da lord inglese...... [SM=x948618]



    Pensa a me che solitamente di calma son Sprovvista.... [SM=g27829] .... della serie "ostie&madone" [SM=x948615] !

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    ClaudioTN
    Post: 1.812
    Signore della Montagna
    00 04/06/2007 22:15
    Stasera sono andato a cercare qualcosa di più su Anatoliy Bukreev e mi sono fermato su queste splendide parole dello sfortunato alpinista russo....

    ".. Le montagne non sono stadi dove soddisfo la mia ambizione di arrivare. Sono cattedrali, grandiose e pure, i templi della mia religione. Mi accosto a loro come qualsiasi essere umano si accosta ad un luogo di venerazione. Sui loro altari mi sforzo di perfezionarmi fisicamente e spiritualmente. In loro presenza tento di comprendere la mia vita, di esorcizzare la vanità, l’avidità e la paura. Dall’alto delle loro vette elevate guardo il mio passato, sogno il futuro, e sento con una particolare intensità il momento presente. Quella lotta rinnova la mia forza e rende chiara la visione. In montagna celebro la creazione, perchè a ogni ascensione rinasco.."

    [Modificato da ClaudioTN 04/06/2007 22.19]

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    Sittlieb
    Post: 7.267
    Signore della Montagna
    00 04/06/2007 22:54
    Re:

    Scritto da: ClaudioTN 04/06/2007 22.15
    Stasera sono andato a cercare qualcosa di più su Anatoliy Bukreev e mi sono fermato su queste splendide parole dello sfortunato alpinista russo....

    ".. Le montagne non sono stadi dove soddisfo la mia ambizione di arrivare. Sono cattedrali, grandiose e pure, i templi della mia religione. Mi accosto a loro come qualsiasi essere umano si accosta ad un luogo di venerazione. Sui loro altari mi sforzo di perfezionarmi fisicamente e spiritualmente. In loro presenza tento di comprendere la mia vita, di esorcizzare la vanità, l’avidità e la paura. Dall’alto delle loro vette elevate guardo il mio passato, sogno il futuro, e sento con una particolare intensità il momento presente. Quella lotta rinnova la mia forza e rende chiara la visione. In montagna celebro la creazione, perchè a ogni ascensione rinasco.."

    [Modificato da ClaudioTN 04/06/2007 22.19]




    E' la firma di Paoo [SM=x948575] !
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    Lu.Pe..
    Post: 205
    Amico della Montagna
    Escursionista Avanzato
    00 06/06/2009 10:39
    Letto, divorato al culmine di un trittico che in meno di due settimane mi ha portato da "The Climb - Everest 1996" a Cometa sull'Annapurna passando da "Aria Sottile".
    Tre volumi legati tra loro dall'Himalaya e dalla figura di Anatolij Bukreev che come tutte le persone che non necessitano di una maschera per presentarsi al mondo risulta difficile da capire per chi non lo conosce davvero bene.

    Dei tre, quello di Simone Moro è forse il libro dallo stile più asciutto e meno ricercato, lontano anni luce dalla saccenza e dal senso di superiorità di Krakauer e comunque diverso pure dal lessico più lineare ma comunque raffinato di DeWalt, incaricatosi di mettere nero su bianco le parole ed i ricordi di Bukreev.

    Ora non mi resta che cercare di mettere le mani sui diari dello stesso kazako pubblicati dalla compagna Linda...

    Tornando al libro di Moro.... davvero appassionante, credo non possa non piacere a qualunque amante vero della montagna, anche se non tutti possono forse capire fino in fondo il senso di alcune considerazioni, maturate in ambienti e situazioni troppo lontane dal vissuto quotidiano. Bello, coinvolgente, toccante racconto di un'amicizia breve ma intensa. Vera. In cui si ha la capacità anche di vomitarsi addosso i propri pensieri e le proprie incazzature senza per questo generare o rischiare di trascinare malumori o rancori. Così dovrebbe essere tra amici: anche questa è pur sempre letteratura, ma in fondo è letteratura di vita vissuta. Ed inevitabilmente mi ha permesso di apprezzare ancora di più la figura di Bukreev che mi aveva fatto ottima impressione dopo la ripetuta lettura dei due volumi sulla spedizione '96 sull'Everest...

    Grazie Rita per avermelo prestato...