00 01/03/2007 16:14


"Che il signor Spataro persegua dipendenti del governo degli Stati Uniti fa di lui una canaglia. Fatto anche piu' grave, egli ha citato per nome 25 agenti, con il rischio di mettere a repentaglio le loro vite. E' probabile che, a giugno, il processo, probabilmente in contumacia, provochi altro danno rendendo note alcune tecniche usate per ottenere informazioni. Quasi un libretto di istruzioni per insegnare ad al Qaeda come ci si comporta per non venire individuati"
("Wall Street Journal, 26 febbraio 2007)
TITOLO DELL'ARTICOLO:
"The Italian Job"





"Quando la 'Chicago Tribune' ha svolto delle ricerche consultando un servizio di dati on line presente sul mercato, ha ottenuto come risultato qualcosa di simile a un elenco di piu' di 2600 dipendenti della Cia, 50 numeri interni dell'agenzia, e un paio di dozzine di localita' in giro per gli Stati Uniti in cui si trovano sedi segrete della Cia.
Solo di recente la Cia si e' resa conto che all'epoca dell'internet il suo metodo tradizionale di protezione per i dipendenti che lavorano all'estero sotto copertura e' un vero e proprio colabrodo, e si dice che la scoperta abbia lasciato orripilato il direttore della Cia Porter Goss. (...) A quanto pare la Cia non era consapevole di quanto i nomi dei suoi dipendenti fossero di pubblico dominio finche' la Tribune non gliene ha fornito una lista parziale.
Come minimo l'incapacita' dimostrata dalla Cia nel mantenere i propri segreti induce a chiedersi se l'amministrazione Bush faccia il dovuto perche' le operazioni sotto copertura non diventino di pubblico dominio. (...) Un certo numero di nomi presenti nella lista - la Cia non dice quali - sono di agenti sotto copertura, e si sa che alcuni di essi occupano posizioni tali per cui potrebbero costituire dei bersagli per i terroristi. (...) Un funzionario dell'intelligence Usa al quale e' stato chiesto come mai tanti dettagli personali di dipendenti della Cia fossero diventati di pubblico dominio ha risposto: "Francamente, non so dare una buona spiegazione". Tuttavia il funzionario ha fatto notare che un credo della Cia e' sempre stato quello per cui 'i singoli sono i primi responsabili per la loro copertura. Se loro per primi non sono capaci di mantenerla, allora risulta difficile per chiunque altro garantirgliela'. (...) Goss ha ordinato un rapporto molto dettagliato sulle 'tecniche' in uso nell'agenzia dopo la scoperta che un discreto numero di presunti agenti coperti coinvolti nel rapimento di un imam musulmano, avvenuto a Milano, si erano registrati negli alberghi con i loro veri nomi e avevano commesso, da veri dilettanti, altre violazioni delle normali procedure, rendendo relativamente facile la loro identificazione da parte della polizia italiana, e la conseguente accusa di rapimento da parte dei pubblici ministeri"
(John Crewdson, Tribune senior correspondent, "Chicago Tribune", 11 marzo 2006)

TITOLO DELL'ARTICOLO:
Internet blows CIA cover
It's easy to track America's covert operatives. All you need to know is how to navigate the Internet.
www.chicagotribune.com/news/nationworld/chi-060311ciamain-story,1,1233...


INES TABUSSO