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LA STAMPA
13 febbraio 2006
IL PORTAVOCE AZZURRO «UN ERRORE NELLA CDL FAR POLEMICHE SUI SUOI SCHERZI»
Bondi: non è Dio, però è unico
ROMA

Onorevole Sandro Bondi, Berlusconi si è corretto, ha detto di non essere come Napoleone, ma come Gesù Cristo.

«Berlusconi è ironico e autoironico».


Ma quando dice queste cose viene preso sul serio.

«Sì, dalla sinistra. Incredibile. Continuano a non capirlo. Prima lo hanno sottovalutato, pensando che fosse finito. Poi lo hanno demonizzato, e l’errore è stato identico».

E adesso?

«Adesso li vedo smarriti perché sanno che la partita è totalmente aperta».

Per questo Berlusconi dice di essere come Gesù.

«Lo so, ormai ho l’immagine dell’adulatore e si vuole che dica che Berlusconi è come Gesù. Ma io, per generosità politica, faccio anche l’adulatore».

E’ che non solo gli avversari, ma anche gli alleati...

«Certo, anche gli alleati fanno polemica sui suoi scherzi. E gli alleati sono ancora più colpevoli degli avversari, perché dopo tanti anni dovrebbero avere capito chi è Berlusconi».

Ma Casini questa cosa di Gesù l’ha presa sul serio.

«Appunto. E ha detto che lui a questo livello non scende. Cioè, non scende al livello di Gesù. Non si accorgono nemmeno in che caos si infilano».

Però diventa ovvio dare del megalomane a Berlusconi.

«Le battute costruite dagli altri sulle battute di Berlusconi non fanno nemmeno più ridere. Anzi, non fanno nemmeno più notizia. E la gente a casa si accorge che Berlusconi è un’altra cosa».

Che altra cosa?

«Ha un’altra marcia. Ride su sé e sugli altri. Ispira simpatia. Si nota che ha una vitalità, un’esuberanza che tutti, a destra e a sinistra, possono scordarsi».

Questo lo rende simpatico?

«Assolutamente sì. Ma sarà più simpatico Berlusconi che dice di essere come Gesù, o Casini che dice di non volere scendere a quel livello?».

D’accordo, ma la politica non è solo umorismo.

«Berlusconi sa quando è il momento di essere seri e quello di essere goliardici. Se poi non va bene... Insomma, Berlusconi commette anche degli errori...».

Errori?

«Naturalmente, come tutti».

Per esempio?

«Mah, non saprei... Insomma, voglio dire, non tutto quello che dice deve essere per forza condivisibile, è naturale avere opinioni differenti. Quello che voglio dire è che, anche se non lo si condivide, bisognerebbe avere l’onestà di ammettere che è vitale, straripante. Che in lui convivono il moderato e il rivoluzionario...».

Che cosa intende dire?

«Sul Corriere della Sera, qualche giorno fa, c’era un bell’articolo con cui Giuseppe De Rita spiegava che Berlusconi si è impegnato in settori tradizionali, ma facendo sempre cose nuove. Come costruttore, come editore, come presidente di squadra di calcio, come politico. E ha costretto tutti a seguirlo sulla sua strada».

E allora assomiglia più a Churchill, Napoleone o Gesù?

«Direi Churchill... Però no, non sarebbe giusto. Berlusconi è unico, nel senso che è davvero un’individualità specifica. Non assomiglia a nessun altro che a sé. Berlusconi assomiglia a Berlusconi».
INES TABUSSO