Rapirono fratello giocatore del Milan
Quattro persone, sospettate di aver rapito nel maggio del 2001 e poi ucciso Levan Kaladze, fratello del giocatore del Milan Kakha, sono state arrestate tra Russia, Svizzera, Francia e Georgia. Lo ha annunciato il ministro degli Interni georgiano, Vano Merabishvili, che ha anche dichiarato che il corpo del giovane è stato identificato da alcuni esperti dell'Fbi. Dal giorno del rapimento non si era saputo più nulla.
Una terribile vicenda, conclusasi nel modo più tragico. Levan Kaladze è morto: il corpo è stato identificato da alcuni esperti dell'FBI. Tutto ebbe inizio mercoledì 23 maggio 2001. Levan, allora 21enne, studente al quarto anno di Medicina, è nei pressi dell'ingresso principale di un ospedale di Tblisi: ha appena finito gli esami di controllo al cuore e sta per tornare a casa. Gli si avvicinano tre persone che si presentano come poliziotti, pur senza uniforme. Il ragazzo viene circondato, non ha nemmeno il tempo di rendersi contro che i tre sono falsi agenti. Levan viene aggredito e fatto salire dai rapitori su un'auto. Poi arriverà la richiesta di riscatto di 600 mila dollari, in seguito ridotta, secondo alcuni giornali georgiani, a 450.000 dollari. Pochi giorni dopo il rapimento si è anche giocata la gara tra Georgia e Italia di calcio: "Non riesco a pensare che a mio fratello - aveva ripetuto il difensore milanista - Non so neanche se riuscirò sabato a scendere in campo". Poi anni di buio completo o quasi, fino all'ultima drammatica svolta.