00 19/02/2006 19:14
Torino 2006 - La staffetta azzurra è d'oro



PRAGELATO (To), 19 febbraio 2006 - In delirio per gli azzurri del fondo. I magnifici moschettieri che hanno regalato all’Italia la gioia più grande trionfando nella gara delle gare, la staffetta che dà la misura esatta del valore di un movimento. Il fondo tricolore si ritaglia una domenica da impazzire, proprio il mezzogiorno di fuoco che Cristian Zorzi, lo Zorro delle nevi, aveva immaginato alla vigilia. Ma non fino al punto che l’Italia avrebbe dominato la 4x10 km mista, un’ora e 17 minuti di spasmodica corsa sugli sci verso la gloria, verso quella fuga mai vissuta in carriera da Zorzi, lo sprinter che ha completato l’impeccabile lavoro svolto in tecnica classica da Fulvio Valbusa al lancio e Giorgio Di Centa, due fantastici segugi che hanno controllato le operazioni degli specialisti dell’alternato: entrambi, curiosamente, arrivati al quinto posto con l’inezia di 1"7 da recuperare.
Quando è sceso nell’area l’iridato Pietro Piller Cottrer, sulle tribune dello stadio di Pragelato sono cominciate le ola del pubblico, una spinta in più per Pillerino, il miglior pattinatore sugli sci del mondo, che ha attaccato nell’ultimo giro della sua frazione per cedere il testimone con un vantaggio di 5 preziosissimi secondi. Zorro avrebbe potuto viaggiare in compagnia dello svedese Soedergren, ma era così in vena che dopo pochi metri ha attaccato indemoniato per dominare e arrivare con la bandiera tricolore raccolta da un forestale. Al traguardo, con il tedesco Angerer d’argento in volata sullo svedese Mathias Fredrikson, l’abbraccio intensissimo dei quattro azzurri che poi hanno liberato la loro gioia saltellando felici e urlando “siamo noi siamo noi, i campioni dell’Olimpo siamo noi”.
Per l’Italia di Albarello e Chenetti è il sigillo più prestigioso, la conferma che in staffetta siamo i più continui insieme ai norvegesi, affondati al quinto posto per colpa della terza frazione disastrosa di Frode Estil. Da Albertville a Torino, abbiamo conquistato 2 ori e 3 argenti. Ma questo conquistato in casa, davanti a decine di migliaia di tifosi in estasi, davanti a milioni davanti alla tv, ha un sapore davvero speciale. Moschettieri che emulano, in casa, quegli azzurri d’oro di Lillehammer ’94. Che domenica bestiale!

Ordine d'arrivo:
1. Italia 1 h 43'45"7
(Fulvio Valbusa, Giorgio di Centa, Pietro Piller Cottrer,
Cristian Zorzi)
2. Germania a 15"7
(Andreas Schluetter, Jens Filbrich, Rene Sommerfeldt, Tobias
Angerer)
3. Svezia a 16"
(Mats Larsson, Johan Olsson, Anders Soedergren, Mathias
Fredriksson)
4. Francia a 37"1
5. Norvegia a 1'10"6
6. Russia a 1'24"2
7. Svizzera a 1'25"2
8. Estonia a 1'38"1
9. Repubblica Ceca a 2'17"6
10. Finlandia a 2'50"4
11. Canada a 4'30"2
12. Usa 4'58"5
13. Kazakhstan a 5'17"9
14. Ucraina a 6'16"2
15. Cina a 6'54"8
16. Austria a 1 giro

Gazzetta
Nolan van der Meulen


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Mae hen wlad fy nhadau yn annwyl i mi, Gwlad beirdd a chantorion, enwogion o fri;
Ei gwrol ryfelwyr, gwladgarwyr tra mad, Tros ryddid gollasant eu gwaed.