Wrestling4ever.it forum Il forum ufficiale di Wrestling4ever.it

Dolor deus meus est, Tristitia messia est, Mors facinum sacrum est.

  • Messaggi
  • OFFLINE
    ECstyles
    Post: 1.672
    Post: 281
    W4E User
    Lowcarder
    00 09/10/2006 14:33
    Dolor deus meus est, Tristitia messia est, Mors facinum sacrum est.


    Il dolore, una concezione fisica o morale che Jeff provava da quando era bambino, da quando era ancora in fasce. La vita era dolore, la vita e l’aria erano simili alla tortura e ad un gas nocivo che entra nei polmoni e stringe la morsa finche non cadi, ma non muori, prima soffri.

    Si sente spesso parlare di “morte indolore” Jeff non ci credeva, la morte non era mai indolore, lui che la conosceva così bene ne era certo, vi era sempre un attimo di sofferenza di morire, quell’attimo in cui si usano tutte le forze presenti in corpo per aggraparsi con le unghie alla vita, quando reggersi ad essa è l’unica cosa che hai nella mente perché non vuoi morire, non vuoi cadere nell’abisso, ma vuoi vedere la luce.

    Poi però la morte arriva e le tue speranze di attaccamento alla vita si spengono, e si chiudono gli occhi entrando in un sonno lungo tutta l’eternità…

    L’attaccamento alla vita Jeff non lo aveva mai capito, anzi era uno di quei sentimenti che Jeff detestava, aveva sempre desiderato morire, vedere il mondo che si spegne come una lampadina dopo essere stato duramente colpito, dopo essere finito a terra, sentire il dolore e poi più nulla, il suono sparisce e inizia un sonno lungo un eternità. Quel sonno da cui non ti sveglierai più.

    Jeff pensava e scalava una montagna fatta da pensieri e sensazioni mentre s’incamminava per le buie strade di Houston in Texas dove si era svolto l’ultimo show di Estreme Hell dove aveva presenziato. Camminava a passo svelto, tuta nera adidas, cappuccio a coprirgli testa e faccia, sentendo Deep Inside dei KoRn.
    Le sue gambe procedevano senza che lui pensasse, andava avanti, senza meta…

    Una meta. Se l’era sempre prefissa, una meta. Da piccolo era diventare qualcuno, farsi un nome, del resto quando si è ancora piccoli non si pensa ancora alla morte, ancora quando si è piccoli si crede a Dio, senza nemmeno osare pensare che questi non esista o che non sia benevolo, poi crescendo capisci che Dio è una menzogna usata da persone e stati per tener buona e calma la gente e poi ascolti le preghiere…

    Padre nostro che sei nei cieli…


    Finora tutto normale, un Dio che risiede in cielo e padre dell’umanità, tutto fila…

    Sia santificato il tuo nome…


    Anche qui tutto pienamente normale, se un Dio è tale deve anche avere alcuniadulatori disposti a credere a fandonie scritte su di te in libri rilegati…

    Venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà così in cielo e così in terra…

    Normalissimo anche qui, i credenti vogliono arrivare nel regno dei cieli e per questo svolgono le volontà del signore…

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori…

    Non fa una pecca…

    NON CI INDURRE IN TENTAZIONE….


    Ops…qui una pecca la fa, eccome se la fa, e capisci che Dio o Allha o Budda o tutta la compagnia sono solo finzioni, infatti se Dio è misericordioso perché dovrebbe indurre in tentazione? Semplice, perché non esiste, non è Dio, anzi non è e basta…

    Insomma dopo questo primo periodo arriva quello in riformatori, quello fu uno dei periodi più bui dell’esistenza di Jeff, il suo scopo unico era morire, tentò il suicidio, più volt, ma non riusci mai. Del resto ancora non aveva ancora capito la sua vera” vocazione” al suo vero” dio”, al suo vero messia e ancora non aveva capito di essere colui che causava l’azione sacra.Perciòi provava ancora sentimenti umani, anche se odiati e detestati, come l’attaccamento ad una vita da cui non aveva ricevuto mai nulla. Tale linea lo portò sino al raggiungimento di quella sensazione che gli umani chiamavano felicità. Divenne un lottatore professionista, e vinse grazie all’odiato bastardo, grazie a Damiano. Divenne Deadly Shiver champion. Ma poi dopo breve tempo fu sconfitto, la vita gli scivolava di mano finche non capì tutto ciò che era dietro la sua famiglia. Infine capì di essere la morte, l’azione sacra, il braccio destro del suo messia e conseguentemente il sinistro del suo Dio.

    In un certo senso era un dio, in molti lo temevano e detestavano, come si addiceva ad un Dio.

    Basti pensare all’antica Grecia, ogni singola anomalia faceva preoccupare un’intera popolazione che pensava di aver fatto un torto a un dio, in effetti quando qualcuno oggi soffre gravi dolori e pensa di star per morire ha paura e Jeff pensava che nel suo inconscio quell’uomo era preoccupato della morte, quindi si poteva considerare un dio.

    Jeff camminava, e finalmente dopo tre quarti d’ora di cammino raggiunse qualcosa che destò la sua attenzione: un cimitero. Così vi entrò.

    L’aria di morte che era liberata da quel luogo lo rendeva sereno sentiva “odore di casa” l’odore che aveva tutta la sua vita e non quel fetore di massa che avevano tutti, non quel fetore che lo colpiva tutte le volte che vedeva gente comune succube a un dio inesistente, inesistente… sia che si chiami dio, sia che si chiami Allah, ad un messia inesistente, sia che si chiami Cristo, sia che si chiami Maometto, solo congetture dettate da una mente debole a cui serve trovare qualcosa in cui credere in modo tale da poter “pregare” costui nel momento del bisogno, ma lui sapevachi era il vero dio, non erano quelli prima citati, non erano nemmeno cose materiali, come la terra o le fiamme…

    Le fiamme…

    Le fiamme a cui era tanto devoto il suo avversario, fiamme inutili di cui Jeff non aveva il minimo timore, infondo non lo avrebbero mai colpito, e, se lo avessero fatto, Jeff sarebbe stato loro grato, avrebbero solo accorciato la sofferenza, fermato il fetore, quel fetore schifoso… umano! E poi le fiamme, se mai lo avessero colpito, avrebbero fatto finire la sua missione e avrebbero solo aiutato il suo Dio di distruzione, il vero dio…

    La Morte è l’atto sacro…

    La Tristezza il suo messia…

    Il Dolore il suo Dio!

    Il suo Dio, non misericordioso ma bastardo, quello che Pixero dovrà assaggiare!


    Dolor deus meus est, Tristitia messia est, Mors facinum sacrum est.

    [Modificato da ECstyles 09/10/2006 14.41]

  • OFFLINE
    ECstyles
    Post: 1.673
    Post: 282
    W4E User
    Lowcarder
    00 09/10/2006 14:34
    Allora, ho cercato di usare lo stesso stile di the game, a me lo spot piace molto, vi prego di commentare!

    {valido per the end of an era}
  • OFFLINE
    fat Shark
    Post: 3.205
    Post: 199
    W4E User
    Jobber
    00 09/10/2006 14:43
    sheep!!!
    bellissimo!!!
    è uno spot di impatto!!
    stavolta non so proprio ci potrà vincere...
    il tuo è davvero molto bello!!! mi paice molto come è reso in stile preghiera! :rock :bash
    inizio ad adorare la tua nuova gimmick!!!
  • OFFLINE
    VigorMortis
    Post: 23
    Post: 19
    W4E User
    Indies
    00 09/10/2006 15:07
    Molto bello, bravo EC. Ma, del resto, cosa vi aspettavate da una versione ispirata al mio eccelso stile? Come minimo la sufficienza piena, mi pare ovvio... Ma come minimo, eh. [SM=x837067]:
  • OFFLINE
    G.C.V.
    Post: 11.378
    Post: 59
    W4E User
    Indies
    00 09/10/2006 19:15
    Fino a qui molto bene (se togli le inutilità come la canzone che stava ascoltado etc. etc.):

    Una meta. Se l’era sempre prefissa, una meta. Da piccolo era diventare qualcuno, farsi un nome, del resto quando si è ancora piccoli non si pensa ancora alla morte, ancora quando si è piccoli si crede a Dio, senza nemmeno osare pensare che questi non esista o che non sia benevolo, poi crescendo capisci che Dio è una menzogna usata da persone e stati per tener buona e calma la gente e poi ascolti le preghiere…

    Poi dopo una leggera fase calantee un ripresa non definitiva. Un buon spot.

    [Modificato da G.C.V. 09/10/2006 19.16]