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Il volto di Sakaya (quarto spot della serie Black Rose x ECF)

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    cell in the hell
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    The Boss
    W4E Legend
    00 09/09/2006 23:48
    “c’è chi dice che la donna è una ragione di vita, io dico che può essere più temibile della morte”

    Kyoto, Shuriken Temple
    Un altro mese era trascorso allo Shuriken Temple ed il clan della rosa nera continuava a restare nascosto agli occhi della gente, ma procedeva in maniera sadica con moltissime uccisioni. Chugi era chiamato da tutti Gaeshi, il combattente rappresentava perfettamente l’arte marziale del Gaeshi (contrattacco). Armato di Kunai e Shuriken, Chugi aveva avuto la meglio sui tre cavalieri del “Budo Force” Clan. Eppure, la guerra era appena iniziata, un ninja del Black Rose Clan era stato eliminato di recente e tutte le tracce portavano al killer più esperto della fazione rivale.

    Tengo: “Gaeshi, ho un nuovo incarico per te. Si tratta dell’eliminazione di Sakaya, l’esperta assassina che ha ucciso il nostro compagno Matsudo”
    Chugi: “ma il Budo Clan non aveva solo i tre cavalieri come killers esperti?”
    Tengo: “no, a quanto pare Sakaya ha deciso di unirsi alla fazione, è sempre stata uno spirito libero, ma qualche ragione l’ha spinta ad entrare a far parte del loro clan. Devo essere sincero, non ti do molte possibilità di sopravvivenza contro di lei, ma il sangue che scorre nelle tue vene può darti la forza per compiere la missione. Se lo farai, otterrai il rango di ninja di prima classe qui nel tempio”
    Chugi: “porterò a termine la missione oppure morirò fallendo”

    Chugi sapeva benissimo che questa volta aveva di fronte a sé un avversario che non avrebbe mai immaginato di dover affrontare, la ninja ribelle. Sakaya, questo il nome di battaglia, era una fra le poche ninja femmine, per anni trattata come indegna di entrare a far parte di ciascun clan per le sue usanze egocentriche, ma riuscita ad ottenere il rispetto di tutti grazie ad imprese di elevato spessore. Spesso girava fra un clan e l’altro in cerca di mandanti sempre pronti a sborsare soldi ed arricchirla e la sua lussuria consisteva nel fatto che lasciasse sempre traccia del proprio profumo su tutte le sue vittime. Per Chugi si trattava di un viaggio di sola andata verso una destinazione ignota, ma all’inizio le cose sembravano procedere per il verso giusto, poiché arrivarono informazioni piuttosto importanti. Un uomo, in punto di morte, spiegò che Sakaya aveva sede a Otsu, paese costiero ad est di Kyoto. Chugi si diresse lì in cerca di nuove informazioni.

    Otsu, lato ovest
    Otsu, una città sul mare divisa in due parti: lato ovest e lato est. Per attraversarla, bisogna utilizzare uno fra i vari ponti per passare così dal lato ovest a quello est e viceversa. Chugi si recò in una zona piuttosto popolata della città, passeggiando su una strada mentre le macchine scorrevano alla massima velocità. La sua calma veniva messa in dubbio passeggiando per una città che procedeva più velocemente di lui. Chissà dov’era Sakaya in questo momento. Chugi ebbe un’idea geniale. A quanto pare, il profumo utilizzato da Sakaya era prodotto in una profumeria della sua città e perciò Chugi capì che da lì poteva ottenere parecchie informazioni sulla sua preda. All’interno del negozio, vi era una dolce ragazza che avrà avuto al massimo 24 anni. Capelli castani, lisci ed a caschetto, con stupendi e brillanti occhi a mandorla, una ragazza modello, chissà quanti uomini ci avevano provato con lei in questi anni.

    Chugi: “buongiorno, sono un appassionato di profumi, vorrei vedere la vostra specialità”
    Ragazza: “certo, ma prima mi lasci indovinare una cosa. Lei viene da fuori per vedere il nostro profumo, giusto?”
    Chugi: “esatto, ne ho sentito parlare bene e vorrei proprio provarlo”
    Ragazza: “oh, scusi, non avevo capito che era per lei. Non sono pochi i clienti ad avere… come dire… certe inclinazioni!”

    Lo “Hidari Otsu” era un profumo per sole donne!

    Chugi: “no, mi sono spiegato male. Io colleziono profumi, non è che ho quel tipo di tendenze”
    Ragazza: “infatti mi pareva strano. Deve sapere che prima di venire a lavorare in questo negozio ho studiato psicologia a Kyoto, il mio sogno era di diventare una sorta di Profiler, ha presente quei poliziotti che tracciano i profili psicologici dei criminali?”
    Chugi: “spero di non corrispondere alla descrizione”
    Ragazza: “se mi permette una corrispondenza, in lei vedo sangue freddo, precisione e soprattutto devozione a quello in cui crede”
    Chugi: “sì, corrispondo all’analisi”
    Ragazza: “il modo di camminare non si addice ad un collezionista di profumi, piuttosto mi ricorda uno di quei ninja dei film che davano una decina di anni fa su Samurai TV”
    Chugi: “diciamo che ho parecchi hobby, non colleziono solo profumi”
    Ragazza: “comunque, io mi chiamo Yumi”
    Chugi: “piacere, sono…Gaeshi”
    Yumi: “Gaeshi? Ma che razza di nome è? Oh, mi scusi, tendo sempre a parlare molto. Per me gli ospiti sono parte della mia vita, ogni persona che entra qui è qualcuno con cui ho speso tempo prezioso e spesso sono felice di averlo fatto. Parlando con le persone, imparo molte cose, anche in conversazioni banali come la nostra. Ma signor Gaeshi, le prometto di fare in fretta”
    Chugi: “non si preoccupi, signorina Yumi”

    Yumi prese lo Hidari Otsu (letteralmente “sinistra di Otsu”) e lo mostrò al curioso visitatore.

    Chugi: “ho una domanda, non vorrei essere indiscreto, ma ho un’amica che vive qui ad Otsu e so che utilizza moltissimo questo profumo, è il suo preferito”
    Yumi: “abbiamo molti clienti, ma io ho una memoria di ferro. Che aspetto ha?”
    Chugi: “tradizionalista, non mostra il suo volto, resta coperta da un turbante bianco”
    Yumi: “andiamo sul misterioso! A dire il vero, non ci sono ragazze che corrispondono alla descrizione”
    Chugi: “è sicura?”
    Yumi: “certamente, però… in un profilo psicologico, ho notato che c’è una ragazza che cammina come fa lei, come se fosse uscita da un film sui ninja”
    Chugi: “ottimo, deve essere lei, avevo il suo indirizzo sul mio blocknotes, però l’ho perso. Stia tranquillo, non le chiedo di dirmi dove abita, potrei sembrarle invadente, vorrei solo sapere quando è venuta qui l’ultima volta”
    Yumi: “no, aspetti, Gaeshi. Non mi sono spiegata bene, lei è sempre in questo negozio. Sto parlando di me”

    Yumi??? Sakaya??? Non avrebbe senso, Sakaya non rivelerebbe mai la sua identità, a quanto pare la ragazza voleva solo essere gentile e cercare di aiutare il simpatico visitatore.

    Chugi: “non parlavo di lei, purtroppo è la prima volta che i miei occhi vedono una signorina gentile e simpatica come lei in questa città”
    Yumi: “grazie, non scorderò mai la sua gentilezza, lei è un galantuomo d’altri tempi”
    Chugi: “la tradizione prima di tutto”
    Yumi: “però, visto che è un collezionista, credo che non avrà nulla in contrario se le spruzzo sulla mano un po’ dell’Hidari Otsu”
    Chugi: “nessun problema”

    Un ottimo aroma, che subito fece provare a Chugi l’ebbrezza della morte. Probabilmente, Sakaya lo utilizzava per lasciare un aroma magico prima di eliminare una sua vittima. Respirare la morte!

    Yumi: “la ringrazio, allora spero di incontrarla ancora, signor Gaeshi”
    Chugi: “il piacere è stato mio”

    Chugi uscì dal negozio e respirò ancora il profumo. Nel suo lungo addestramento, aveva imparato a percepire gli odori e ricordarne ognuno di loro nel sentirli di nuovo. Il suo piano era di girare a lungo per Otsu, prima per il lato ovest e poi per quello est, finché non avesse sentito questo profumo da qualche parte. Ci sarebbero voluti giorni, ma non vi erano altre soluzioni. In quel momento, la bella Yumi uscì dal negozio.

    Yumi: “aspetti, signor Gaeshi, ho dimenticato di darle un regalo omaggio”
    Chugi: “no, la ringrazio, devo tornare al lavoro”
    Yumi: “la prego, non faccia il prezioso, si tratta di un solo minuto”

    Chugi era attratto dalla ragazza, non gli dispiaceva l’idea di poter passare un altro minuto in sua presenza. Nel vederla ancora una volta, scacciò definitivamente dalla mente il pensiero che Yumi potesse essere Sakaya, la ninja ribelle. Ma la sorpresa, fu più grande del previsto.

    Yumi: “guardi qui, la vede la donna in questa foto?”

    Sembrava incredibile, la foto mostrava un ninja, anzi, una ninja, a quanto pare era Sakaya.

    Chugi: “ma questa…”
    ???: “sono Sakaya, membro del Budo Force Clan”

    La ninja scese le scale, quindi viveva in quell’edificio.

    Chugi: “io sono Gaeshi, membro del Black Rose Clan”

    Chugi indossò la maschera caratteristica davanti agli occhi di Sakaya e della stupita Yumi, che sembrava preoccupata.

    Sakaya: “so perché sei qui, ho ucciso di proposito un membro del tuo clan. Ho aspettato un mese in attesa che tu arrivassi, ti credevo un duro, non uno che mostra pubblicamente il proprio volto”
    Chugi: “non mi aspettavo di trovarmi davanti la ninja Sakaya, altrimenti sarei venuto qui con un Kunai in mano ed avrei portato a termine la mia missione”
    Sakaya: “tranquillo, anch’io sono armata, avrei potuto ucciderti all’ingresso. Ho subito capito che tu eri colui incaricato di uccidermi”
    Yumi: “aspettate, non lottate per favore”
    Sakaya: “Yumi, lascia questa stanza e vai al piano di sopra. Hai visto il volto di un ninja, da questo momento la tua vita è in pericolo”
    Yumi: “mamma, il signor Gaeshi non credo che…”
    Sakaya: “Yumi, noi ninja siamo persone pericolose. Non puoi fidarti di nessuno all’infuori di me. L’apparenza inganna, vai su, magari non ci sarà bisogno di spargimenti di sangue, prima devo parlare con lui in privato”
    Chugi: “perché non mi hai eliminato se sapevi che ero sulle tue tracce”
    Sakaya: “devi sapere una cosa. Io sono diventata membro del Budo Clan solo per incontrare te, in modo da poterti avere di fronte a me”
    Chugi: “non credevo di essere così importante…”
    Sakaya: “tu no, ma la tua storia parla da sola. Sei discendente di Meiyo, uno fra i più grandi ninja della nostra storia. Eppure, anche se sembri solo un principiante, hai fatto fuori i 3 cavalieri, li hai battuti sul loro campo. Meriti di essere nominato Gaeshi, tu sei un esperto del contrattacco, per questo ho avvelenato il profumo”
    Chugi: “la mia mano sinistra… è paralizzata. Come facevi a sapere di me”
    Sakaya: “non ci è voluto molto, quando Yumi ti ha spruzzato il profumo sulla mano, io ho soffiato dall’alto un veleno paralizzante. Nulla di preoccupante, fra qualche minuto la tua circolazione tornerà a scorrere come prima”
    Chugi: “non vuoi uccidermi?”
    Sakaya: “non ce n’è bisogno. Credo che solo un discendente di Meiyo possa aiutarmi. Tu mi conosci come la ninja ribelle, io ho sempre creduto in me stessa, non mi è mai importata la fedeltà ad un clan. Cambiano le ere, cambiano i capi, le persone in cui credevi spariscono ed arrivano gli uomini di potere. Perché essere devoti a persone di questo tipo. Darei la vita solo per una persona, mia figlia Yumi, così il Budo Clan è riuscito a farmi diventare un suo membro”
    Chugi: “che hanno fatto a Yumi?”
    Sakaya: “Yumi è ammalata, le hanno iniettato un veleno molto potente creato dal loro alchimista. Una cosa artificiale e solo loro hanno la cura”
    Chugi: “tu sei una killer, non avresti problemi a sbarazzarti di ognuno di loro se lo volessi”
    Sakaya: “non posso, i ninja di alto livello non subiscono alcun tipo di tortura, sono disposti a morire piuttosto di rivelare dove posso trovare la cura. È da qualche parte, ma non è detto che sia in loro possesso, magari l’hanno nascosta nella casa di qualche persona ignota e la posizione della cura è solo nella loro mente”
    Chugi: “ed io cosa dovrei fare per Yumi?”
    Sakaya: “le restano ancora due mesi di vita. Quello che ti chiedo andrà contro una fra le regole più importanti del Black Rose Clan: ti chiedo di prenderti cura di mia figlia. Solo tu puoi aiutarla”
    Chugi: “prendermi cura di lei? Io non posso contraddire le regole del mio clan, e tu?”
    Sakaya: “io sono ammalata, è una cosa naturale, non posso resistere a lungo. Il mio ultimo incarico è di uccidere te, poi mi hanno promesso di darmi la cura per mia figlia, prendendosi la mia vita e liberandomi dalla sofferenza”
    Chugi: “e tu non vuoi questo?”
    Sakaya: “sì, lo voglio, ma il punto è un altro. Il loro alchimista è un membro del tuo clan, che ha abbandonato il Budo Clan per unirsi a voi. Il suo nome è Machinogi”
    Chugi: “Machinogi? Non è possibile, lui dice di non avere dimestichezza con l’utilizzo di…”
    Sakaya: “mente, vuole dimenticare le atrocità commesse per portare avanti il Budo Clan. Se uccido te, non avrò quello che mi serve”
    Chugi: “ok, quindi vuoi che io chieda a Machinogi di creare la cura?”
    Sakaya: “sì, fai il possibile. Ti ringrazio”
    Chugi: “non posso tornare senza compiere la mia missione, io devo ucciderti, lo devo fare”
    Sakaya: “ho capito, immagino che dovremo affrontarci”
    Chugi: “è il nostro dovere! Se sopravvivo, tua figlia avrà una possibilità di sopravvivenza, se vinci tu, lei morirà, eppure è contro il tuo spirito da ninja lasciarti eliminare da un membro di un altro clan”
    Sakaya: “hai compreso la situazione, combattiamo”

    Chugi sapeva di non poter utilizzare il braccio sinistro, ma quello destro era alla sua portata. Sakaya lo lanciò subito contro il muro a grande velocità, impugnò il suo Kunai e si preparò a trafiggere il petto del suo avversario. Una autentica delusione, Sakaya sperava che il discendente di Meiyo fosse in grado di salvarsi, eppure si era lasciato fregare. O forse no! Sakaya provò un forte dolore prima che potesse ferire a morte Gaeshi, il ninja era riuscito a colpirla con un Kunai posizionato sulla scarpa, trafiggendole la caviglia. Sakaya cadde e Chugi colpì a morte Sakaya con un altro Kunai. La ninja lo pregò di toglierle la maschera e lui vide questa donna sulla quarantina d’anni dal volto in lacrime, un viso troppo bello per una killer abituata a combattere. Yumi scese le scale e scoppiò a piangere.

    Yumi: “no, perché l’hai fatto? Perché?”
    Chugi: “sono Gaeshi, membro del Black Rose Clan. Ho adempito ai miei doveri, ma manterrò la promessa fatta a tua madre. Salverò la tua vita, te lo prometto, tu non morirai”
    Yumi: “no, non ci credo. Sei solo uno sporco assassino!”
    Chugi: “un assassino dotato di sentimenti”

    Chugi si tolse la maschera di fronte alla ragazza che aveva già visto il suo volto. Anche Chugi era in lacrime, quello era stato l’omicidio più triste della sua vita.

    Chugi: “tua madre mi aspettava, voleva che io mi salvassi per trovare la cura alla tua malattia. Solo io posso salvarti ed ho intenzione di farlo, anche se questo va contro le mie regole”

    Chugi gettò una rosa nera sulla tenuta di ninja della madre di Yumi.

    Chugi: “questa rosa è per te, nobile Sakaya, la ninja ribelle. Ho ucciso una persona che ho imparato a rispettare, ma la sua morte porta te, Yumi, verso la vita. Tornerò ad Otsu con la cura, non morirai. La rosa nera è un simbolo di morte, proprio come il profumo che avevi spruzzato su di me. Questo aroma mi accompagnerà durante la mia missione. Se io sono sfuggito alla morte anche tu puoi farlo, ce la faremo assieme”
    Yumi: “aspetta, Gaeshi, qual è il tuo vero nome?”
    Chugi: “mi chiamo Chugi, discendente del nobile ninja Meiyo, sono Black Rose nel mondo del Wrestling”
    Yumi: “Chugi, ti aspetterò, se la volontà di mia madre era che io vivessi, allora mi inchino al suo ultimo desiderio. Era una donna malata, l’hai liberata da una grande sofferenza. A presto!”

    Chugi tornò a Kyoto, rivelò di aver portato a termine la sua missione e venne promosso a ninja di primo grado. Machinogi sembrava voler stare alla larga da lui, come se sapesse che Chugi aveva scoperto la verità. Chugi si sarebbe occupato di lui in un’altra occasione, ora era tempo di pensare alla ECF ed alla battaglia a tre per l’X-Belt Title. Black Rose avrebbe avuto ancora una volta la possibilità di portare avanti la sua missione, tenere alto l’onore dei ninja, anche se mai come in questo caso, era triste della scomparsa di qualcuno che non fosse un amico.
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    The Boss
    W4E Legend
    00 09/09/2006 23:50
    come sempre, uno spot piuttosto particolare, con uno stile differente dagli spot di Kratos e Leone.

    Black Rose è un grande, lo utilizzo solo in ECF (anche perché l'ha creato Jimmy Barbaro).

    Insomma, un pg che mi fa davvero divertire, mi verrebbe voglia di mettermi a spottare per i prossimi 5 o 6 ppv, ma non sarebbe leale, gli spot vanno fatti di volta in volta.