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Gli arbitri disprezzati, derisi, ma indispensabili!

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    zeman!
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    Compagno di Muro
    00 28/12/2006 16:15

    Il presidente dell'Aia Cesare Gussoni assume ad interim l'incarico di designatore della Can di serie A e B dopo le dimissioni di Stefano Tedeschi, arrivate sabato scorso. Pierluigi Collina ricoprirà il ruolo di consulente tecnico del designatore. L'annuncio è stato dato nel corso di una conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio a Roma.
    di Christian Seu da tmw

    qui si sta toccando il fondo.....collina per non dover rinunciare ai suoi ricchi contratti non vuol fare il deignatore.....non ci sono altri che hanno un micron di credibilità.....e allora....collina lavora sottobanco....con gussoni come prestanome...
    che tristezza.......vergognosi...al primo incidente arbitrale che succede?
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    lena1404
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    Città: EMPOLI
    Compagno di Muro
    00 27/12/2006 19:10
    Arbitri, Mattei o Collina
    Due strade per il dopo-Tedeschi. Fra le opzioni anche Gussoni


    di Edmondo Pinna
    ROMA - Una soluzione interna (caldeggiata in particolare dalla stes­sa Aia), che arrivi a coinvolgere lo stesso presidente Gussoni. Oppu­re una scelta esterna (per la quale si fa il tifo in via Allegri), che por­ti alla guida dei nostri arbitri il nome che, ad ogni crisi, è sulla boc­ca di tutti. Tradotto: per il dopo-Tedeschi, il designatore che ha ras­segnato le sue dimissioni «irrevocabili» sabato scorso (ma la sua de­cisione l’aveva comunicata ai vertici-Aia addirittura il giovedì), la scelta sarà fra Gussoni (o un ritorno di Maurizio Mattei), oppure l’ar­rivo di Pierluigi Collina. Scelta che spetterà, però, per l’ultima volta, alla Federcalcio, sentito il parere sia dell’Associazione arbitrale, sia della Lega (Matarrese). Nelle norme transitorie del nuovo regola­mento dell’Aia (punto 5), si riferisce come «tutti gli organi tecnici ven­gono nominati e regolati in base alle nuove disposizioni del presen­te regolamento (ovvero, scelta esclusiva del Comitato nazionale del­l’Aia, ndr) a decorrere dal primo luglio 2007» . Nessuno, neanche chi ha partecipato alla stesura del re­golamento (Agnolin), poteva pre­vedere che Tedeschi avrebbe fat­to quello che, nella storia dell’Aia, non è mai successo: ovvero, che si dimettesse un designatore. Toc­cherà, dunque, al commissario Pancalli (in campagna per festeg­giare il Natale) decidere a chi af­fidare uno dei settori più “caldi” del mondo del calcio.
    DIMISSIONI STORICHE - Alle 19 di sabato sera, a gare di serie A già terminate, Stefano Tedeschi ha dato le sue dimissioni, conse­gnandole anche per iscritto a Ce­sare Gussoni: «Penso che sia la scelta più giusta nell’interesse de­gli arbitri che ho avuto l’onore di amministrare in questi cinque mesi e che non meritano, nono­stante i loro errori, di continuare a vivere altri sei mesi di questo “gioco al massacro”» . Troppe cri­tiche, dunque, per Tedeschi (ma non c’era anche lui nel ’90, a Bo­logna, a consegnare volantini contro la Fifa rea di non aver de­signato Agnolin per una seconda gara mondiale?), da qui la decisio­ne che non ha precedenti. Nella sua lettera di dimissioni, anche un passaggio critico rivolto a Gussoni, al quale rinnova la sua stima «che nasce da lontano e non può essere scalfita da modi di concepire l’as­sociazione in maniera, forse, differente» .
    FUTURO - Gussoni ha immediatamente convocato il Consiglio Na­zionale con carattere d’urgenza. Domani, alle 11, l’Aia cercherà una soluzione da proporre al commissario Pancalli. Una soluzione che do­vrebbe essere sì di garanzia, ma transitoria. Insomma, un designa­tore che regga, e possibilmente risollevi anche dal punto di vista tec­nico, le sorti dei nostri direttori di gara fino a giugno. Poi si vedrà. Ec­co perché la «soluzione» interna sarebbe gradita. E il primo nome sa­rebbe proprio quello di Gussoni: lui, il designatore, l’ha già fatto, co­nosce l’ambiente, sa come muoversi. Vero, le cose da portare avanti non solo poche e non riguardano solo la Can, ma per questo potreb­be appoggiarsi ad uno dei tre vice di Tedeschi (Borriello, Capraro e Stevanato) per portare a termine la stagione. In alternativa, il co­mando potrebbe essere preso da Maurizio Mattei: in fondo, fino a sei mesi fa, il designatore era lui, conosce i 41 arbitri della Can (compre­si i dieci nuovi immessi, avendoli guidati alla Can-C) anche se, for­se, una ristretta minoranza (i “vecchi”) non gradirebbe il suo ritor­no, attualmente è responsabile del settore tecnico, il “mestiere” lo co­nosce e bene. Chiaro, però, che il rischio è quello di “bruciarlo”, vi­sto che, nei piani studiati nelle segrete stanze, sarebbe stato lui il de­signatore del 2007-08. Insomma, non c’è certezza. Anche perché da via Allegri hanno sondato la disponibilità e la volontà di Pierluigi Collina. Lo stesso, ieri pomeriggio, ha fatto Gussoni. Anche in que­sto caso, pro e contro: le sue capacità non sono in discussione, trove­rebbe proseliti fra i club, sarebbe uno “scudo” sicuro alle critiche. Ma non tutti nell’ambiente Aia stapperebbero champagne (qualche de­signatore autorevole delle Commissioni nazionali potrebbe addirit­tura dimettersi), e lui dovrebbe rinunciare a diversi impegni (Sky, tanto per fare un esempio) per una scelta magari a termine (la que­stione- dimissioni è risolvibile, basterebbe ritirarle e ora le condizio­ni ci sono, visto che è cambiata la dirigenza). Accetterà?
    Tedeschi si è dimesso sabato: «E’ un gioco al massacro». Domani riunione urgente del Comitato Nazionale Il nuovo designatore scelto per l’ultima volta dalla Figc (Pancalli) L’Aia lavorerà per proporre una soluzione Gussoni può tenere la reggenza fino a giugno Mattei conosce tutti gli arbitri. Collina-garanzia ma ha già diversi impegni.


    cds
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    CLAY60
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    Registrato il: 06/06/2005
    Città: VINCI
    Compagno di Muro
    00 26/12/2006 20:58
    E' meglio che se ne sia andato, dai retta. Designazioni al limite del farsesco, errori a catena ogni domenica, no....non era possibile continuare cosi'! [SM=g27837]
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    zeman!
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    Registrato il: 23/06/2005
    Compagno di Muro
    00 25/12/2006 18:54
    questo disignatore mi piaceva perchè sfuggiva alla notorietà, lavorava in silenzio, e non era uomo in cerca di pubblicità....
    ma giudico il suo lavoro modesto....se pensiamo a solo all'empoli.. beh, arbitro di carisma con le grandi, penso a rosetti a roma,ecc....arbitro debuttante alla festa del torino....ma la lista è lunga delle cose che non condivido...
    che dire....gli arbitri sbagliano e sbagliavano e sbaglieranno sempre....ma bisogna che il designatore sia un vero comunista, deve lavorare per far ripartire gli errori/orrori in parti uguali tra le varie squadre....poi se riesce a far spariere gli errori meglio!

    io amavo un principio che usava casarin... tutte le squadre che si beccavano tutti gli arbitri in egual misura....troppo facile mandare quelli più bravi sempre alle grandi....
    io credo che sia giusto che l'empoli e il milan abbiano lo stesso numero di volte rosetti e trefoloni ecc.
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    zeman!
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    Registrato il: 23/06/2005
    Compagno di Muro
    00 25/12/2006 18:39
    Il commissario della CAN di A e B, Stefano Tedeschi, ha fatto pervenire, alle ore 19 di oggi, al presidente dell'AIA il seguente scritto. Il presidente Gussoni non ha avuto altra possibilità che prenderne atto e ne ha informato tempestivamente i membri eletti del Comitato Nazionale di cui è prevista una convocazione urgente nei prossimi giorni in data e luogo da destinarsi.
    * * * * * * * * * * * * *
    "Caro Presidente, come ti ho preannunciato al termine del Consiglio Centrale di giovedì scorso, ti scrivo questa lettera per formalizzarti le mie, irrevocabili, dimissioni da Commissario della CAN.
    Le motivazioni le conosci e, pur capendo di crearti un ulteriore problema in questo inizio di attività
    alla guida dell’Associazione, penso che sia la scelta più giusta nell’interesse degli arbitri che ho avuto l’onore di amministrare in questi cinque mesi e che non meritano, nonostante i loro errori, di continuare a vivere altri sei mesi di questo “gioco al massacro”.
    Se lo riterrai opportuno, resto a Tua disposizione per chiarirti ancora più nel dettaglio le motivazioni che mi hanno portato a questa decisione che, ripeto, considero irrevocabile.
    Ti allego, per correttezza, il testo della lettera che ho preparato e che mi accingo ad inviare agli arbitri, assistenti ed osservatori della CAN.
    Resta immutata la stima nella tua persona. Stima che nasce da lontano e non può essere scalfita da modi di concepire l’associazione in maniera, forse, differente.
    Con gli auguri sinceri di buon lavoro e di un 2007 ricco di soddisfazioni.
    Un abbraccio".

    STEFANO TEDESCHI



    L'ultimo numero dell'anno della rivista “l’Arbitro”, diretta da Mario Pennacchia, conterrà anche un servizio sul neo rappresentante degli arbitri in attività, Stefano Farina, che è stato intervistato da Federico d’Ascoli. Eccone una breve anticipazione:
    In questi mesi l’Aia ha vissuto momenti difficilissimi. L’immagine è scesa sotto i tacchi. Cosa si può fare per rilanciarla?
    “In questi mesi ci siamo chiesti come siamo arrivati a questa situazione. L’errore è stato mettere davanti all’interesse comune la carriera e l’interesse personale. Ma stiamo subendo, dai mass media, attacchi inaccettabili. Lo dico a chiare lettere: non ci stiamo ad essere ancora i capri espiatori del malessere del calcio italiano. Come rappresentante degli arbitri in attività, mi impegnerò a tutelare in tutte le sedi l’onorabilità dell’Associazione Italiana Arbitri e dei suoi associati. Persone serie e degne di rispetto. Anche quando in campo sbagliano”.
    Il nuovo presidente Gussoni è intervenuto per dire che difenderà sempre i 32 mila associati dell’Aia. Che ne pensi?
    “Ho apprezzato molto l’intervento tempestivo del nostro massimo rappresentante a fronte di dichiarazioni di un presidente contro gli arbitri. È emersa quella che deve essere la figura istituzionale della nostra associazione che deve intervenire quando qualcuno va ad attaccare la serietà e la moralità dei nostri associati. È la dimostrazione, se ce n’era bisogno della grande determinazione con la quale Gussoni ha iniziato il suo difficile cammino di presidente”.


    Sul numero in uscita della rivista “l’Arbitro, oltre allo speciale sull’Assemblea Generale di Tivoli con l’elezione alla presidenza dell’Aia di Cesare Gussoni, verrà pubblicata un’intervista esclusiva a Pierluigi Collina. Nell’articolo a firma del nostro collaboratore Carmelo Lentino, l’ex arbitro di Viareggio risponde a domande sulla sua esperienza arbitrale e su argomenti di attualità del panorama calcistico internazionale. Collina, che attualmente ricopre l’incarico di componente della Commissione arbitri della Uefa, parla anche del suo futuro.
    Eccone una breve anticipazione:
    Torna d’attualità il ricorso alla tecnologia in campo. Durante l’ultima Coppa del Mondo, in Germania, alla ‘squadra’ arbitrale è stato concesso l’utilizzo di microfoni ed auricolari per favorire la comunicazione in campo. Adesso sembra un’ipotesi realizzabile anche a livello nazionale, cosa ne pensi?
    "Sono sempre stato un fautore del dialogo, anche in campo. Parlarsi significa potersi capire, ed aiutarsi nelle decisioni. Sono decisamente favorevole”.
    Da dirigente Uefa, come pensi venga considerata la classe arbitrale italiana a livello internazionale?
    "Ha sempre goduto di grande considerazione e non è una novità. È sempre stata considerata all’avanguardia, e lo è tutt’ora. Tanto che, anche di recente, abbiamo avuto dei segnali importanti in questo senso”.
    La Commissione arbitrale della UEFA ha scelto Roma come sede del raduno invernale dei migliori arbitri internazionali. I fischietti europei inseriti nella Top e First class UEFA ed i neo internazionali saranno in Italia dal 4 al 6 febbraio prossimo.
    "E' un riconoscimento sicuramente importante sia per la FIGC che per l’AIA”.
    In quella occasione di cosa ti occuperai?
    "Ho sempre pensato che gli arbitri debbano acquisire una maggiore cultura calcistica, e questo sarà il mio compito. Tra l’altro è prevista la presenza di un ex allenatore e di un ex giocatore".

    tutto dal sito dell'aia....non quello dei polli o simili...
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