Arbitri, Mattei o Collina
Due strade per il dopo-Tedeschi. Fra le opzioni anche Gussoni
di Edmondo Pinna
ROMA - Una soluzione interna (caldeggiata in particolare dalla stessa Aia), che arrivi a coinvolgere lo stesso presidente Gussoni. Oppure una scelta esterna (per la quale si fa il tifo in via Allegri), che porti alla guida dei nostri arbitri il nome che, ad ogni crisi, è sulla bocca di tutti. Tradotto: per il dopo-Tedeschi, il designatore che ha rassegnato le sue dimissioni «irrevocabili» sabato scorso (ma la sua decisione l’aveva comunicata ai vertici-Aia addirittura il giovedì), la scelta sarà fra Gussoni (o un ritorno di Maurizio Mattei), oppure l’arrivo di Pierluigi Collina. Scelta che spetterà, però, per l’ultima volta, alla Federcalcio, sentito il parere sia dell’Associazione arbitrale, sia della Lega (Matarrese). Nelle norme transitorie del nuovo regolamento dell’Aia (punto 5), si riferisce come «tutti gli organi tecnici vengono nominati e regolati in base alle nuove disposizioni del presente regolamento (ovvero, scelta esclusiva del Comitato nazionale dell’Aia, ndr) a decorrere dal primo luglio 2007» . Nessuno, neanche chi ha partecipato alla stesura del regolamento (Agnolin), poteva prevedere che Tedeschi avrebbe fatto quello che, nella storia dell’Aia, non è mai successo: ovvero, che si dimettesse un designatore. Toccherà, dunque, al commissario Pancalli (in campagna per festeggiare il Natale) decidere a chi affidare uno dei settori più “caldi” del mondo del calcio.
DIMISSIONI STORICHE - Alle 19 di sabato sera, a gare di serie A già terminate, Stefano Tedeschi ha dato le sue dimissioni, consegnandole anche per iscritto a Cesare Gussoni: «Penso che sia la scelta più giusta nell’interesse degli arbitri che ho avuto l’onore di amministrare in questi cinque mesi e che non meritano, nonostante i loro errori, di continuare a vivere altri sei mesi di questo “gioco al massacro”» . Troppe critiche, dunque, per Tedeschi (ma non c’era anche lui nel ’90, a Bologna, a consegnare volantini contro la Fifa rea di non aver designato Agnolin per una seconda gara mondiale?), da qui la decisione che non ha precedenti. Nella sua lettera di dimissioni, anche un passaggio critico rivolto a Gussoni, al quale rinnova la sua stima «che nasce da lontano e non può essere scalfita da modi di concepire l’associazione in maniera, forse, differente» .
FUTURO - Gussoni ha immediatamente convocato il Consiglio Nazionale con carattere d’urgenza. Domani, alle 11, l’Aia cercherà una soluzione da proporre al commissario Pancalli. Una soluzione che dovrebbe essere sì di garanzia, ma transitoria. Insomma, un designatore che regga, e possibilmente risollevi anche dal punto di vista tecnico, le sorti dei nostri direttori di gara fino a giugno. Poi si vedrà. Ecco perché la «soluzione» interna sarebbe gradita. E il primo nome sarebbe proprio quello di Gussoni: lui, il designatore, l’ha già fatto, conosce l’ambiente, sa come muoversi. Vero, le cose da portare avanti non solo poche e non riguardano solo la Can, ma per questo potrebbe appoggiarsi ad uno dei tre vice di Tedeschi (Borriello, Capraro e Stevanato) per portare a termine la stagione. In alternativa, il comando potrebbe essere preso da Maurizio Mattei: in fondo, fino a sei mesi fa, il designatore era lui, conosce i 41 arbitri della Can (compresi i dieci nuovi immessi, avendoli guidati alla Can-C) anche se, forse, una ristretta minoranza (i “vecchi”) non gradirebbe il suo ritorno, attualmente è responsabile del settore tecnico, il “mestiere” lo conosce e bene. Chiaro, però, che il rischio è quello di “bruciarlo”, visto che, nei piani studiati nelle segrete stanze, sarebbe stato lui il designatore del 2007-08. Insomma, non c’è certezza. Anche perché da via Allegri hanno sondato la disponibilità e la volontà di Pierluigi Collina. Lo stesso, ieri pomeriggio, ha fatto Gussoni. Anche in questo caso, pro e contro: le sue capacità non sono in discussione, troverebbe proseliti fra i club, sarebbe uno “scudo” sicuro alle critiche. Ma non tutti nell’ambiente Aia stapperebbero champagne (qualche designatore autorevole delle Commissioni nazionali potrebbe addirittura dimettersi), e lui dovrebbe rinunciare a diversi impegni (Sky, tanto per fare un esempio) per una scelta magari a termine (la questione- dimissioni è risolvibile, basterebbe ritirarle e ora le condizioni ci sono, visto che è cambiata la dirigenza). Accetterà?
Tedeschi si è dimesso sabato: «E’ un gioco al massacro». Domani riunione urgente del Comitato Nazionale Il nuovo designatore scelto per l’ultima volta dalla Figc (Pancalli) L’Aia lavorerà per proporre una soluzione Gussoni può tenere la reggenza fino a giugno Mattei conosce tutti gli arbitri. Collina-garanzia ma ha già diversi impegni.
cds