Blocco totale, ma devo scrivere a tutti i costi....come se dovessi urlare qualcosa al mondo....per cui perdonate il mio urlo!
Appartata fra i salici
osservo il tuo correre nel cielo
mi strazia di tormento e passione
il luccicare tuo così etereo,
del mondo sei sovrana
eppure nulla pare mai toccarti
le decisioni sono solo degli umani
il tuo compito, illuminare la notte degli amanti,
ed io aggrappata ai salici
in bilico sul lago, mi desta il pensiero innamorato
della vita, ruota vorticosa
la morte quasi più mi par gioiosa,
d’un violino che inarca le sue note
sento lo strillo,
mi pare di udirlo sempre più vicino
e mi saetta dentro al cuore il ricordo
che dolce muore in gola e scende in pianto,
quando abbandonare tutto pare
l’eterna soluzione, un trillo mi ricorda
che viver è cosa così bella.
Amico mio salice, che piangi sopra i laghi
non pianger mai il mio tormento senza nome,
poiché da cenere io rinasco sempre
e sempre in fuoco e cenere
io brucio di passione,
ed ora che la Dama del tuo Lago
leggiadra dorme sulle sponde,
tu portami con te a riposar distesa sulle radici del tuo cuore.