Riportiamo volentieri la lettera aperta inviataci dall'Ing. Banfi che ringraziamo ed a cui rinnoviamo la nostra stima.
Il nostro futuro? Sta nel rinnovamento consapevole e condiviso.
Sinceri complimenti per gli amici del Forum di Avifauna, per la complessiva forza e maturità con la quale affrontano i problemi del nostro Movimento.
Ed un grazie particolare ai “membri senior” Giuliano Motta ed Attanasio Mozzillo per la passione ed il tempo che stanno dedicando al bel sito e per il sostegno fornito al progetto che SOR e FOI stanno portando avanti per garantire le manifestazioni del nostro settore.
Un concetto vorrei riprendere e sottolineare fra quelli espressi dal dibattito nel sito: è vero, stiamo lavorando per portare un’identità all’hobby dell’allevamento ornitologico amatoriale, passo prioritario e fondamentale per ottenere il riconoscimento formale istituzionale degli allevamenti amatoriali di avifauna da compagnia, come settore a se stante, rispetto il più vasto e generico comparto avicolo.
E’ questo il passaggio essenziale che dobbiamo costruire, proporre in modo convincente ed ottenere per”fare il passaggio del secolo, non solo in senso figurato”.Ciò ridurrebbe la complessità dei nostri attuali rapporti con le istituzioni (e risolverebbe i problemi di breve come le mostre), ma soprattutto ci renderebbe tutti consapevoli delle grandi potenzialità insite nel nostro Movimento e traccerebbe gli indirizzi di medio e lungo periodo, completando un percorso storico straordinario di cui ci dobbiamo riappropriare. Un’organizzazione senza storia è un’organizzazione fragile,
un’organizzazione non consapevole delle proprie potenzialità legate alla propria storia è un’organizzazione senza futuro.Il nostro Movimento ha una storia di ricerca, di organizzazione, di collaborazione e scambio, di promozione e diffusione di un hobby meraviglioso di cui andare orgogliosi, ha una storia di gruppo dirigente costruttivo, aperto, coraggioso e vincente: anche di questo dobbiamo andare orgogliosi. Io, in più sento la responsabilità di non tradire questi illustri predecessori e di continuare il loro operato, in un processo di crescita e miglioramento continuo.
Oggi ci lamentiamo dei problemi burocratici relativi all’organizzazione delle mostre: ma i miei predecessori le hanno organizzate sotto le bombe, in piena guerra mondiale e civile!
Non c’è paragone: siamo dei fortunati ed i “molti” problemi che dobbiamo affrontare sono in realtà dei falsi problemi, di modesta entità, addirittura spesso prodotti da noi stessi (dal nostro egoismo?).
La nostra, scopriremo presto, è l’identità di un movimento che si è costruito da solo, senza privilegi né significativi contributi economici da parte delle Istituzioni pubbliche (sono poi molti in Italia questi casi?), in decine di anni di lavoro volontario ed amatoriale, intelligente e collaborativo, coraggioso ed innovativo, un passo alla volta ma con gran determinazione e continuità., senza strappi ma sempre avanti!
Ogni parola che ho usato è soppesata ed è un doveroso omaggio all’azione di chi mi ha preceduto ed ha, lui sì, il gran merito della crescita delle Associazioni e del Movimento Ornitologico Italiano.Sento il dovere, per rispetto a quest’identità e storia, di proseguire questa strada, di compiere azioni degne delle parole usate, come appassionato ed allevatore, parte di una gran famiglia, a volte turbolenta ma sempre viva.Spero siano in molti a condividere questa posizione, poiché oggi siamo ad un passaggio epocale.E definire consapevolmente la nostra identità, assieme, e renderne partecipi le Istituzioni locali e nazionali è uno dei principali strumenti da usare per guadare il fiume vorticoso.
La prossima settimana, in Spazio Progetti del sito FOI sarà inserita una prima conclusione dal titolo”Gli allevatori federati in FOI”: spero si apra un vivace dibattito costruttivo, con la testa rivolta avanti, verso il futuro, che dobbiamo costruire per lasciarlo a chi raccoglierà, dopo di noi, il testimone.
Nel vostro dibattito, che seguo sempre con interesse, sono emersi alcuni temi su cui vorrei intervenire.
1- Censimento o mappatura: ricordo che questi termini non esprimono sufficientemente la dimensione e le finalità dell’operazione, definita meglio come analisi della struttura degli allevamenti FOI. Vado per estrema sintesi:
-è volontaria ed anonima: personalmente non condivido quest’impostazione, volta ad evitare conflitti con qualche allevatore, che, forse, carica di valenze errate l’operazione;
-avviene sulla base di un modulo studiato a hoc, anche per una sua gestione informatizzata, al fine di aggregare, disaggregare, ricomporre i dati raccolti per ottenere informazioni utili alle Istituzioni ed agli allevatori;
-è uno degli strumenti per dare migliore servizio agli allevatori ed anche per comunicare alle Istituzioni chi siamo e richiedere, motivatamente, una normativa specifica, diversa da quella degli allevamenti avicoli ad uso alimentare, per gestire meglio CITES e fauna selvatica e il loro carico burocratico.
Le notizie lanciate da ADNKRONOS il 1°agosto (vedi sito FOI, Spazio Progetti, in fase di inserimento con il titolo di Dum Romae consulitur..) sono tali da imporre a noi tutti, soprattutto agli scettici ed ai timorosi ad oltranza, una profonda, intima, sincera riflessione.I miei commenti specifici sono nell’articolo citato.
Vorrei aggiungere una convinzione, nell’intento di pulire l’ambiente del dibattito dagli ostacoli che potrebbero danneggiarlo. L’affermare che “devono esserci secondi fini in quest’iniziativa”, oppure che “compaiono solo aspetti positivi ma devono essercene anche di negativi che non riesco a trovare” costituisce un approccio di tipo insinuante, depressivo anziché stimolante, che conduce sempre più lontano dall’obiettivo.Non è illecito, per carità, è solo non conveniente, alla luce del fatto che-comunque- dobbiamo affrontare i problemi riproposti dal comunicato ADNKRONOS. Ancora una volta, valorizziamo primariamente ciò che ci fa andare avanti: i dubbi, se non motivati e, quindi, retrocessi a semplici sensazioni, siano semplici stimoli a continuare la riflessione, non a fermare l’azione.
2-Mostra di Reggio E./tutela delle leggi.Comprendo la posizione di Marco Congiu a proposito di alcune situazioni “sorprendenti “ nell’area mostra scambio (dunque, non nell’Esposizione FOI/COM).La sua denuncia è certamente ammissibile e, direi, positiva, poiché consente di non nascondere problemi ma di affrontarli.Ed il modo migliore di affrontarli è di alzare il livello di informazione, in particolare, nel caso specifico, su quali sono gli orientamenti e le politiche della società organizzatrice, SOR, e del direttore mostra (cioè il sottoscritto).E su quali sono, a termini di legge, i poteri reali assegnati ad entrambi.Tutto ciò è spiegato in un articolo apparso sul sito SOR (), entrando dal frontespizio e cliccando su Esposizione Internazionale e poi su Archivio Documenti Mostra, 2005: ”Avifauna che passione”, del 13 dicembre 2005.La nostra disponibilità su questo piano è totale, ma nell’ambito delle leggi.In termini preventivi, ad esempio, se una qualche Istituzione (Vigili Provinciali, Vigili Forestali, AUSL) mi fornisse un elenco di soggetti, società o persone fisiche che hanno pendenze con la giustizia amministrativa per fatti ambientali, né io né SOR avremmo difficoltà a trovare una qualche soluzione che impedisca la presenza ufficiale di questi soggetti alla nostra Esposizione.Fino ad ora, nonostante l’impegno profuso, è stato impossibile superare la barriera formale e sostanziale che protegge la riservatezza di atti giudiziari e, quindi, accedere a informazioni utili a adottare provvedimenti e senza i quali non è possibile adottare provvedimenti di esclusione sulla base delle dicerie, dei secondo me ecc.
Tenga anche presente, sig. Congiu, che uno dei casi più clamorosi, alla luce di controlli effettuati da Vigili Forestali, AUSL, Vigili Provinciali, Guardia di Finanza si è risolto in un nulla di fatto: tutto regolare!
Se lei fosse coinvolto in organizzazione di questi avvenimenti o se fosse un pubblico ufficiale, preposto al controllo, probabilmente conoscerebbe queste situazioni e la difficoltà di reprimere e di prevenire.
Comunque, vista la sua abituale frequentazione dell’Esposizione di Reggio E.,spero di avere l’opportunità di riprendere l’argomento a voce, con l’obiettivo di aggiornarci reciprocamente e quindi di consentirci il comportamento ed il giudizio più corretto possibile.
Per quanto riguarda il sig. Valendino, risponderò direttamente sul sito FOI al suo messaggio articolato inviata all’ufficio stampa.
Vi ringrazio per l’ospitalità ed auguro a tutti voi ogni bene.
Enrico Banfi
Reggio E.,3 agosto 2006