Ripensando a quanto ho scritto mi sono accorto che forse non ho espresso in modo chiaro quale sia la dottrina che non voglio accettare e che trovo ingiusta (motivo per il quale spero vivamente che tale dottrina non sia biblica). Che la dottrina dell'elezione sia biblica è chiaro infatti non è dell'esistenza o meno di tale dottrina nelle sacre scritture di cui parlavo ma del COME questa dottrina da molti è spiegata ed interpretata tra cui anche l'autore del famoso libro da me citato in questo thread (per suo rispetto cmq avviso i lettori che tale persona era un pastore della congregazione dei battisti del sud, in america e che ora non è piu' su questo mondo).
Riassumo quindi schematicamente il modo in cui la dottrina è spiegata nel libro il quale cita anche i versetti a supporto e per tale motivo ogni volta che penso che possa esser realmente così arriva il famoso "indurimento":
ecco la spiegazione:
temi principali: il libero arbitrio dell'uomo e la volontà di Dio
-l'uomo fu creato retto ma si sviò (e sin qui ci siamo)
-sviandosi introdusse il peccato nel mondo e la natura degli uomini divenne corrotta (e ci siamo anche qui)
- tale natura corrotta mette l'uomo in una condizione tale che per lui è IMPOSSIBILE scegliere di stare con Dio se non è Dio stesso a cambiare la volontà dell'uomo
e qui sorge la domanda: ma se l'uomo è incapace di scegliere di stare con Dio dove sarebbe il libero arbitrio?
risposta del libro:
il libero arbitrio c'è e significa che l'uomo a causa della sua natura HA GIA' SCELTO perchè la sua natura, dinnanzi al peccato e a Dio lo porta a scegliere il peccato e di conseguenza questa sarebbe la spiegazione del libero arbitrio: in pratica un libero arbitrio "teorico" dato che l'uomo (corrotto) non può che scegliere il peccato per sua stessa volontà.
(mi domando dove sia la libertà in tutto ciò ma vabbè....continuiamo)
- Dio però che è misericordioso non permette che tutti gli uomini vadano in perdizione e decide di prenderne alcuni e secondo la Sua volontà salvarli ma come? cambiando la loro volontà, facendo in modo che loro scelgano Dio....
sinceramente trovo assurdo ed illogico questo ragionamento primo perchè se possiamo esser d'accordo che ogni uomo ha la natura peccaminosa, non sono però d'accordo sul fatto che NESSUN uomo possa scegliere se chiedere aiuto a DIo o no (discorso diverso è il VOLERE ma non POTERE O RIUSCIRE Paolo stesso infatti dice "in me c'è la volontà di fare il bene ma non la capacità di farlo"...e qui subentra il discorso che CHI VUOLE chiede e Dio lo attirerà a Gesù in questo caso sì che subentra la volontà di Dio ma solo perchè l'uomo ha deciso di volersi liberare della sua natura)
in secondo luogo trovo il ragionamento illogico per un semplice motivo:
se, come dice il libro, TUTTI gli uomini con il proprio libero arbitrio hanno scelto il peccato, allora perchè Dio prende e cambia la volontà di alcuni a suo piacimento? questo non è forse andar contro alla stessa libertà di cui si parla? equivarrebbe a dire "faccio una marionetta nella quale metto i miei pensieri programmandola per fare quello che voglio io".....a questo punto se Dio può cambiare la volontà dell'uomo senza che l'uomo lo chieda non poteva mi domando creare l'uomo incapace di peccare sin dall'inizio? ma a questa domanda che può sembrare provocatoria c'è una risposta precisa: no Dio dall'inizio non poteva creare l'uomo non in grado di peccare perchè senza scelta non c'è liberta' e senza libertà non c'è vero amore.
Spero di aver esposto chiaramente il problema.
Concludo questa mia spiegazione citando una delle tante frasi di questo libro che mi fanno pensare ad un modo fazioso di esporre questa dottrina dell'elezione che mi è parecchio d'intralcio in questo periodo:
"Dio non lascia i peccatori in balìa della loro volontà ma esercita la propria potenza su alcuni per renderli pronti e disposti. Se così non fosse, sarebbero tutti perduti perchè tutti rifiuterebbero il salvatore".
QUest'ultima frase citata in particolar modo a mio avviso è in totale contrasto con il senso biblico di libertà ed elezione facendo denotare che in questo caso, è Dio che fa in modo che un uomo scelga o meno il salvatore e non è l'uomo che volendo salvarsi corre a Dio (per farsi render disposto per grazia alla salvezza ed alla santificazione)...se, come dice la frase, l'uomo non può nemmeno lontanamente decidere da solo di chiedere aiuto a Dio, e quindi è DIo che crea nell'uomo il desiderio di scegliere la salvezza allora mi domando ancora: perchè non lo crea in TUTTI gli uomini questo desiderio? allora qui i fatti sono due a costo di diventare pesante:
o Dio è illogico o il modo con cui l'elezione è interpretata in questo libro e da quelli che la pensano così è sbagliato e antibiblico dato che fa intuire che Dio salva solo alcuni quando nella bibbia è anche scritto (per fare due esempi) che Dio non prova gioia se l'empio muore (ezechiele antico testamento) e che Dio vuole che TUTTI gli uomini siano salvati (lettera a Timoteo nuovo testamento)...ed alla luce di TUTTA la scrittura armonizzata io non credo proprio che Dio sia illogico.
la differenza nel leggere queste spiegazioni grammaticalmente parlando può esser sottile e non esser notata ma dal punto di vista del senso della dottrina dell'elezione ha UN'ENORME significato.
[Modificato da Isaia53.Mattia 15/03/2009 01:45]