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I PALLONI-SONDA

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    ÖREBRO
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    00 25/09/2005 00:17
    Con il termine "palloni-sonda" vengono comunemente indicati due tipi di oggetti abbastanza diversi: il pallone-sonda meteorologico vero e proprio ed i grandi palloni stratosferici di ricerca.

    Le sonde meteorologiche sono palloni aerostatici di forma sferica e del diametro variabile da 1,8 metri tal momento del lancio da terra) fino a 8 metri (al momento dello scoppio, a 25-30 chilometri di quota). Vengono lanciati di solito due volte al giorno dal Servizio meteorologico dell'Aeronautica militare nei principali aeroporti italiani per rilevare le condizioni meteorologiche alle varie quote con un carico di strumentazione che viene poi paracadutato al momento dello scoppio. Il movimento di queste sonde è sostanzialmente verticale e abbastanza rapido. Per queste caratteristiche possono venire scambiati per UFO solo nelle immediate vicinanze del punto di lancio.

    Ben altra cosa sono i palloni stratosferici, che in Europa partono da due centri di lancio situati in Sicilia (base CNR di Milo) e nella Francia pireneica (base CNES di Aire-sur-Adour). Si tratta di aerostati in polietilene di dimensioni enormi (che alla quota di galleggiamento variano dai 60 metri di diametro di quelli "piccoli" fino ai 200 di quelli "grandi") lanciati con un carico di strumenti di rilevamento per esperimenti scientifici (tipico esempio lo studio delle radiazioni cosmiche) da eseguire nell'alta atmosfera. Questi palloni salgono infatti sino a 40.000 metri di quota e sono trasportati orizzontalmente dal vento per migliaia di chilometri finché atterrano nuovamente e vengono recuperati. Dato il loro ampio diametro e il fatto che viaggiano per giorni interi, generano a volte centinaia di segnalazioni UFO da un'area molto vasta e per la durata di ore.

    L'Italia si trova esattamente sulla rotta caratteristica di questi palloni nel periodo autunnale, quando dalla Francia le correnti aeree li portano verso est, e da oltre vent'anni causano periodicamente giornate di flap ufologico nelle quali si susseguono avvistamenti di un oggetto variamente descritto come "tubolare", "conico", "troncoconico", "tetraedrico" e di altra simile forma, che talvolta sembra cambiare perché la superficie del pallone si deforma sotto la spinta del vento.

    Di per sé trasparenti questi palloni, per il materiale del quale sono costruiti, riflettono molto bene i raggi del sole. Non a caso la maggior parte di questi avvistamenti avviene nelle ore intorno al tramonto, quando il sole è basso o addirittura già scomparso sotto l'orizzonte, e il pallone in quota è invece fuori del "cono d'ombra" della Terra ed assume un tipico colore rosso, per poi "spegnersi" di colpo e scomparire quando tale ombra arriva a coprire la quota del pallone.

    Sopra l'Italia la loro altezza da terra è variabile fra i 15.000 e i 30.000 metri. In un solo caso ci risulta un rilevamento radarico (a circa 30.000 metri di quota sopra Ancona), in quanto il materiale stesso di cui tali palloni sono costruiti non riflette le onde radar e anche quando è ancora appeso il carico di strumenti la superficie riflettente è piccola ed irregolare. Si tenga inoltre presente che tali oggetti sono di solito in movimento abbastanza lento e pertanto automaticamente eliminati dalla maggior parte dei radar che "filtrano" gli echi ricevuti evidenziando solo quelli la cui velocità è tipica di aeroplani.

    In Italia esistono almeno una trentina di casi generati dai palloni stratosferici; ci limitiamo a ricordare i ripetuti sorvoli della costa adriatica tra il 1967 e il 1969, quando la popolazione e i giornali anconetani avevano affettuosamente battezzato "lo spione" il pallone ricorrente e più volte fotografato); e la clamorosa serie di avvistamenti su tutta l'Italia settentrionale nel tardo pomeriggio del 13 settembre 1979.

    FONTE--http://www.arpnet.it/ufo/palloni.htm
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    ÖREBRO
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    Utente Junior
    00 25/09/2005 00:33
    Palloni Sonda e palloni stratosferici
    di David Bianchi
    Nello studio del fenomeno ufologico è quasi matematico imbattersi in attribuzioni dello stesso ad avvistamenti di palloni meteorologici oppure in palloni sonda.

    I palloni sonda sono capaci di raggiungere altezze considerevoli, alcuni tipi, come i palloni stratosferici, possono arrivare anche ad altezze di 40 Km . Come paragone basti considerare che la quota di crociera dei moderni aerei passeggeri è intorno ai 10 – 11 Km ! Il fatto che i palloni metereologici vangano molte volte scambiati per UFO dipende soprattutto per le caratteristiche costruttive degli stessi e dei materiali impiegati per la loro realizzazione. I materiali principalmente usati sono il latex ed il neoprene ed il gas usato è l’elio ma a volte è usato anche l’idrogeno. Lo spessore del pallone a terra è di circa 0,05 mm (naturalmente dipende dai modelli) e può assottigliarsi, secondo la quota raggiunta, fino ad arrivare a 0,0025 mm , inoltre sono soggetti anche a variazioni del proprio diametro. Normalmente i palloni metreologici hanno a terra un diametro di circa 1,8 m che può aumentare di anche 3 volte a seconda dell’altezza che viee raggiunta. La vita del pallone sonda solitamente è molto breve e in media essi restano in volo per circa 2 – 3 ore.

    Fig. 1 Tipico colore e forma di un pallone sonda in neoprene
    I palloni sonda vengono usati per ottenere informazioni preziose per le previsioni metereologiche che giornalmente ci vengono proposte alla fine di ogni telegiornale. Per raccogliere i dati i palloni vengono equipaggiati con delle radiosonde capaci di registrare dati relativi a temperatura, pressione, umidità via via che esso sale nell’atmosfera. Le radiosonde, alimentate da piccole batterie trasmettono i dati alla stazione di terra che vengono poi elaboratied analizzati dai metereologi. I palloni sonda sono inoltre in rado, tramite il segnale emesso dalle loro radionde, di dare importanti informazioni sulle velocità e direzione dei venti in quota. Le radiosonde sono munite di un piccolo paracadute che permette, quando il pallone scoppia, alla radiosonda di raggiungere il suolo ed essere recuperata. Questo sistema permette quindi di poter riusare la medesima sonda per altre misurazioni con altre sonde. Si calcola che giornalmente siano liberati nell’atmosfera, in tutto il mondo, circa 1800 palloni sonda, una cifra altissima.

    I palloni sonda sono usati però anche per altri scopi. Grazie al loro basso costo (si possono acquistare anche tramite internet) sono usati anche per esperimenti scientifici di notevole importanza. I palloni sonda utilizzati per condurre esperimenti scientifici a quote elevatissime, diciamo “quasi nello spazio”, sono chiamati palloni stratosferici. I palloni stratosferici sono usati per testare o calibrare nuovi strumenti da utilizzare su satelliti o sonde interplanetarie. È il caso per esempio di un esperimento che simula nell'atmosfera terrestre la discesa della sonda HASI in viaggio su Cassini e dedicata allo studio dell'atmosfera di Titano. L’Agenzia Spaziale Italiana, utilizza per i lanci dei palloni stratosferici, la base di Trapani-Milo. La durata dei voli varia da poche ore, voli locali, con recupero degli esperimenti in mare o in Sicilia, fino a 22-23 ore, voli transmediterranei, con recupero degli esperimenti in Spagna.

    FiG. 2 e 3 Tipico pallone meteorologico in uso negli Stati Uniti d’America
    Come abbiamo potuto vedere esistono diversi tipi di palloni sonda e soprattutto il numero di essi che ogni giorno viene liberato nella nostra atmosfera è molto elevato. Negli Stati Uniti solamente si calcola che ogni anno siano lanciati almeno 75.000 palloni. Con questi dati alla mano è possibile capire come alcuni avvistamenti UFO sono discreditati riconducendo appunto il fenomeno ad un pallone sonda. E’ però mia opinione credere che i palloni sonda usati in ambiente meteorologico siano difficilmente scambiabili per oggetti volanti non identificati in quanto non sono in grado di creare quegli effetti di rotazione e di luci multicolori che sono invece abbastanza ricorrenti negli avvistamenti diurni. Da notare inoltre che i palloni metereologici lanciati durante il giorno non hanno nessun dispositivo che emette luce, anzi i materiali usati per costruirlo sono molto opachi (vedere fig. 1 e 2). Il discorso cambia di molto per i palloni stratosferici usati per esperimenti scientifici ad altissime quote e per testare apparecchiature per i satelliti.

    Fig 4. Lancio di un pallone stratosferico per testare la sonda HASI



    Fig. 5 Lancio di un pallone stratosferico per test su apparecchiature per satelliti



    Fig. 6 Pallone stratosferico in preparazione per il lancio nella regione di Kamchatka



    Fig. 7. Pallone sonda amatoriale in volo.



    Fig. 8 Pallone stratosferico con un’apparecchiatura per esperimenti scientifici.



    Fig. 9 Operazioni di riempimento con elio di un pallone stratosferico.



    Fig. 10 Foto di un pallone stratosferico per esperimenti utilizzato negli anni ’60.

    Dalle foto sopra esposte è possibile notare che la superfice del materiale utilizzato per la realizzazione dei palloni stratosferici è in grado di riflettere la luce solare e di conseguenza assumere delle colorazioni particolari a secondo sia delle condizioni metereologiche che dell’altezza a cui si trova.

    Tale caratteristica, secondo me, però non è sufficiente a far apparire il pallone stratosferico come un oggetto volante non identificato per vari motivi, i principali sono:
    I palloni stratosferici, raggiungendo quote molto elevate, non sono in grado di essere avvistati dalla superfice terrestre.

    Non essendo dotati di un sistema di propulsione proprio, essi si muovono lungo la direzione del vento che si trova in quota, e quindi, non possono essere riconducibili a repentini cambi di rotta che sono caratteristici del 95% dei casi di avvistamento.

    Non possedendo un sistema di emissione di luce artificiale, come per esempio luci di posizione o quant’altro, non possono essere identificati durante le ore notturne
    Il tempo che intercorre tra il lancio e la successiva distruzione del pallone meteorologico dura poche ore, e pertanto il tempo in cui può essere avvistato da terra è molto breve.

    I palloni stratosferici hanno tempi di “sopravvivenza” molto più lunghi, ma si parla sempre massimo di 24 ore, ma i lanci di questo tipo di palloni viene effettuato, nella stragrande maggioranza dei casi, in zone a bassissima densità di popolazione




    Fig. 11 Lancio del pallone stratosferico del progetto BOOMERANG



    La forma del pallone per uso meteorologico è facilmente distinguibile e non può essere di forma discoidale. Da notare, infatti, che la forma più comune è quella sferica.




    Dobbiamo però anche ricordare che il diametro dei palloni stratosferici è molto superiore rispetto a quello dei palloni metereologici. Il diametro del pallone varia, infatti, con le dimensioni ed il peso delle attrezzature scientifiche che debbono essere trasportate e anche in base all’altezza da raggiungere. Un’altra caratteristica dei palloni sonda è che il materiale con cui sono costruiti non riflette le onde Radar e pertanto quasi impossibili da essere visualizzati durante i loro tragitti nell’atmosfera. Data l’altezza quindi, a cui essi vengono portati dalle correnti ascensionali il diametro e la forma possono assumere dimensioni diverse da quelle originali. La possibilità però che un pallone stratosferico sia avvistato da terra è molto remota ma pur sempre probabile. Da notare, infatti, che un oggetto a 10 km , un aereo di linea ad esempio, è percepito dall’occhio umano come un oggetto molto piccolo. I contorni dei più grandi aerei adibiti al trasporto passeggeri, come il Boeing 747, è difficilmente riconoscibile da terra, quindi, se un pallone stratosferico ci sorvolasse ad un’altezza di 20 – 30 Km difficilmente riusciremmo a distinguerlo e soprattutto a notarlo nel cielo.

    Nell’analisi fatta dal progetto Blue Book al 1 Novembre 1965, comprendente gli avvistamenti compresi tra il 1953 ed il 1964, ritroviamo che su un totale di 6817 ben 665 sono stati attribuiti a palloni sonda.

    Personalmente ritengo che le probabilità di scambiare un pallone meteorologico o stratosferico per un Oggetto Volante non Identificato sia molto remota anche se pur sempre possibile. La cosa importante che deve essere sempre tenuta a mente è che ogni avvistamento deve essere trattato con serietà, analizzato sotto tutti i possibili aspetti e non cercare mai di lasciare qualcosa al caso. Nell’analisi del fenomeno ufologico, infatti, è molto importante ed essenziale mantenere sempre un’obiettività sia sulle evidenze oggettive che sulle testimonianze raccolte, cercare spiegazioni da dove tale fenomeno, apparentemente inspiegabile, possa trarre origine.