G.S. Bancari Romani Il sito del G.S.B.R.

Glicemia, insulina, glucagone....

  • Messaggi
  • OFFLINE
    Skappo
    Post: 583
    Registrato il: 24/03/2005
    Utente Senior
    00 08/12/2006 16:39
    Visto che oggi è festa e che ho poca voglia di lavorare, mi riposo un attimo e cerco di rivitalizzare un po' 'sto forum che, da quando è avvenuta la dipartita del ragioniere causa depressione per imminente matrimonio, è un po' sotto tono.
    E chiamo all'appello il famigerato dott. ing. gran farabutt. di Gran croce, prof. Furio Terzilli (e tutti quelli che vogliono farsi 2 giretti su internet) per una questione che non riesco a sbrogliare:
    Alzare il tasso di glicemia in vista di una maratona può essere utile o è controproducente se non addirittura pericoloso?
    La questione mi è venuta in mente pensando all'insulina e alla sua funzione di abbassare la glicemia nel sangue nel momento in cui si assumono carboidrati; la sua azione è tanto più elevata quanto più l'indice glicemico degli alimenti è alto. L'insulina inoltre trasforma il sovrappiù di zuccheri in grassi. L'antagonista dell'insulina è il glucagone, che, se non sbaglio, è l'ormone prodotto quando si assumono principalmente proteine (scusate la superficialità, ma non sono un medico). Il glucagone impedisce che il sangue si svuoti di zuccheri che tanto servono a cervello, muscoli e organi vari.
    A questo punto, un atleta potrebbe cercare di "gestire" il rapporto insulina-glucagone assumendo carboidrati con o senza proteine a seconda del bisogno. Mi chiedo quindi se, invece del tanto reclamizzato gioco elastico del glicogeno, in base al quale si effettuerebbe un tipo di alimentazione dissociata basata su un carico di proteine fino a 4 gg. da una gara di lunga distanza per poi sostituirla con una quasi esclusivamente basata sugli zuccheri dai 3 gg. fino a quello della gara (il tutto finalizzato ad aumentare al massimo le scorte di glicogeno del fegato), non si possa pensare di assumere parallelamente carboidrati e proteine anche fino al giorno stesso della gara in modo da tenere alto l'indice glicemico del sangue e contemporaneamente evitare che troppi zucheri siano trasformati in grasso. Non so se sono stato chiaro, ma non credo.
    In sostanza, non riesco a capire se, ai fini sportivi, un tasso un po' alto di glicemia nel sangue possa essere vantaggioso o svantaggioso in vista di un prolungato sforzo sportivo. E quindi se mi convenga isolare i carboidrati oppure affiancarli alle proteine, partendo comunque da presupposto che per assimilare queste ultime è necessario molto più tempo.

    Un grazie a chiunque abbia capito questo mio farfugliare e abbia deciso di provare a rispondere.
    --------------------------------------------

    Ultimamente sto avendo opinioni che non condivido.
    (Woody Allen)
  • OFFLINE
    giacov
    Post: 78
    Registrato il: 21/03/2005
    Utente Junior
    00 08/12/2006 19:31
    Re:

    Scritto da: Skappo 08/12/2006 16.39
    Alzare il tasso di glicemia in vista di una maratona può essere utile o è controproducente se non addirittura pericoloso?
    La questione mi è venuta in mente pensando all'insulina e alla sua funzione di abbassare la glicemia nel sangue nel momento in cui si assumono carboidrati;


    Prova a sentire la NALCO, potrebbe avere anche altri interessanti suggerimenti [SM=g27828] [SM=g27835]
    Ciao e in c... alla balena per Ostia.
    giacov
    Non è il lavoro duro che fà la prestazione, è il riposo successivo.
  • OFFLINE
    dan62
    Post: 646
    Registrato il: 10/08/2004
    Utente Senior
    00 08/12/2006 23:21
    ???
    nun c'ho capito 'na mazza!...il dottor Tersilli abbandona la tenzone e si ritira per dichiarata incompetenza in materia...


    ...comunque più di tanto non puoi controllare i tuoi tassi glicemici dato che come hai sottolineato, il corpo umano è dotato di sostante antagoniste che hanno lo scopo di normalizzare i valori. quindi più di un tot il corpo non assorbe...fatica sprecata...tanto su internet troverai tante lodi alla dieta dissociata quante le critiche...
    "Vivere è la cosa più rara del mondo: i più, esistono solamente"
    (Oscar Wilde)
    "Il troppo benessere fa perdere la voglia di soffrire ai limiti delle proprie forze"
    (Paul Tergat)
  • OFFLINE
    andreapatrick
    Post: 140
    Registrato il: 30/01/2006
    Utente Junior
    00 09/12/2006 18:09
    Re:

    Scritto da: Skappo 08/12/2006 16.39
    Visto che oggi è festa e che ho poca voglia di lavorare, mi riposo un attimo e cerco di rivitalizzare un po' 'sto forum che, da quando è avvenuta la dipartita del ragioniere causa depressione per imminente matrimonio, è un po' sotto tono.
    E chiamo all'appello il famigerato dott. ing. gran farabutt. di Gran croce, prof. Furio Terzilli (e tutti quelli che vogliono farsi 2 giretti su internet) per una questione che non riesco a sbrogliare:
    Alzare il tasso di glicemia in vista di una maratona può essere utile o è controproducente se non addirittura pericoloso?
    La questione mi è venuta in mente pensando all'insulina e alla sua funzione di abbassare la glicemia nel sangue nel momento in cui si assumono carboidrati; la sua azione è tanto più elevata quanto più l'indice glicemico degli alimenti è alto. L'insulina inoltre trasforma il sovrappiù di zuccheri in grassi. L'antagonista dell'insulina è il glucagone, che, se non sbaglio, è l'ormone prodotto quando si assumono principalmente proteine (scusate la superficialità, ma non sono un medico). Il glucagone impedisce che il sangue si svuoti di zuccheri che tanto servono a cervello, muscoli e organi vari.
    A questo punto, un atleta potrebbe cercare di "gestire" il rapporto insulina-glucagone assumendo carboidrati con o senza proteine a seconda del bisogno. Mi chiedo quindi se, invece del tanto reclamizzato gioco elastico del glicogeno, in base al quale si effettuerebbe un tipo di alimentazione dissociata basata su un carico di proteine fino a 4 gg. da una gara di lunga distanza per poi sostituirla con una quasi esclusivamente basata sugli zuccheri dai 3 gg. fino a quello della gara (il tutto finalizzato ad aumentare al massimo le scorte di glicogeno del fegato), non si possa pensare di assumere parallelamente carboidrati e proteine anche fino al giorno stesso della gara in modo da tenere alto l'indice glicemico del sangue e contemporaneamente evitare che troppi zucheri siano trasformati in grasso. Non so se sono stato chiaro, ma non credo.
    In sostanza, non riesco a capire se, ai fini sportivi, un tasso un po' alto di glicemia nel sangue possa essere vantaggioso o svantaggioso in vista di un prolungato sforzo sportivo. E quindi se mi convenga isolare i carboidrati oppure affiancarli alle proteine, partendo comunque da presupposto che per assimilare queste ultime è necessario molto più tempo.

    Un grazie a chiunque abbia capito questo mio farfugliare e abbia deciso di provare a rispondere.

    Ciao Skappo! provo ad aiutarti spero tra una poppata e l'altra (le poppe non sono mie ovviamente) non essendo cmq un addetto ai lavori ma facendo taglia incolla articoli Albanesi in merito e mia piccolissima esperienza.. [SM=g27811]

    La glicemia può essere definita banalmente come concentrazione di glucosio nel sangue. È un parametro molto importante per il medico, ma lo è anche per lo sportivo. In genere lo sport consente di mantenere una glicemia verso la parte bassa dell'intervallo di normalità e ciò è molto importante perché avere una glicemia normale, ma tendente a valori medio-alti aumenta il rischio di molte patologie, non ultime i tumori. [SM=g27812] [SM=g27812]

    Cosa dice la scienza - È regolata da un complesso di meccanismi neurormonali e metabolici che ne impediscono forti oscillazioni in difetto o in eccesso. Aumenta nei soggetti diabetici e si abbassa nel digiuno prolungato. Se l'apporto di glucosio con le scorte è insufficiente, la glicemia si abbassa (ipoglicemia) e inizia a manifestarsi la sofferenza cerebrale con capogiri e senso di spossatezza. Se il glucosio scarseggia e non c'è sufficiente apporto di carboidrati, il fegato sintetizza glucosio da proteine e da lipidi con un processo denominato gluconeogenesi. Tale processo provoca però un eccesso di urea (con sovraccarico renale) e un accumulo di corpi chetonici (scorie provenienti dall'utilizzo degli acidi grassi) con conseguente acidosi. [SM=g27812] [SM=g27812]
    Il meccanismo carboidrati-glicemia-insulina è fondamentale prer la comprensione di come viene utilizzata l'energia introdotts nell'organismo con i carboidrati, due semplici regole:
    a) non si devono assumere carbo. quando l'organismo ne ha già una scorta sufficiente(pena il loro utilizzo non ottimale) come appena prima di una gara (alla quale si suppone l'atleta arrvi riposato)
    b) conviene assumere invece carboidrati ad alto o medio alto indice glicemico per ripristinare più velocemente le scorte dopo una prestazione fisica di notevole intensità.
    Ma forse il punto più importante è che relativamente alla prestazione atleti con indici di glicemia tend. bassa hanno migliori doti di recupero e sono più costanti nel rendimento perchè hanno un organismo abituato a bruciare sia grassi sia le proteine come supporti energetici alternativi ai carboidrati, tale ragionamento infatti è critico per il maratoneta, infatti chi prima di una competizione si abbuffa e se ne vedono tanti, fa una fregnaccia in quanto sovraccarica di carboidrati che poichè il corpo non butta via nulla, vanno subito in trasformazione come riserva grassi senza poi parlare effetti collaterali picco insulinico, ecc., peraltro il corpo umano non brucia carboidrati/riserve grasso/proteine in sequenza ma in parallelo o per semplicità in funzione della distanza km percorsa, un po come un magazzino dove all'entrata trovi le merci a maggior ricircolo, i carboidrati, poi più in la trovi i grassi e poi le proteine, inutile dire che tale meccanismo è tanto più efficiente tanto più il corpo è allenato..vedi lunghissimi..o famoso muro del 30 km.. nel senso che al crescere della distanza percorsa il corpo mette in atto una serie di meccanismi per reperire man mano energia dai carboidrati, ai grassi (una fonte enorme di energia) e dalle proteine (ma in minima parte in quanto se ricordo bene sopratutto presenti nelle fibre muscolari/fegato..) tale meccanismo funziona tanto meglio tanto più si è allenati sulle lunghe distanze (chiaro che tale discorso vale solo per le maratone, perche le scorte normali di carboidrati/glucosio nel corpo equivalgono a circa 15-18 km in media) chi invece arriva ad una maratona come dire non avendo educato ed allenato il corpo a tali meccanismi tante più possibilità avrà di sbattere contro il famoso muro..ne so qualcosa..ed è per questo infine che si dimagrisce in modo stabile non in funzione della velocità ma della distanza percorsa, il corpo è una macchina meravigliosa!!
    ciao Io "Skappo" che ho il pupo sul foco e il latte che piagne!
    [SM=g27828] [SM=g27828]

  • OFFLINE
    Skappo
    Post: 585
    Registrato il: 24/03/2005
    Utente Senior
    00 12/12/2006 18:08
    Grazie Andrea. In effetti alcune delle cose che hai detto le conoscevo, così come la questione del suicidio nell'ingurgitare carboidrati il giorno prima o peggio ancora in occasione della colazione pre-maratona.
    Probabilmente non mi sono spiegato a perfezione. In realtà mi domandavo se fosse il caso o meno, alla vigilia di una maratona, cercare semplicemente di controllare la risposta insulinica con un po' di proteine (quindi glucagone) in modo da non avere troppo stoccaggio di grassi però con l'effetto di alzare inevitabilmente il tasso di glicemia nel sangue. Tutti i rischi dell'iperglicemia li conosco, diabete in primis, ma mi chiedevo se mantenerla per l'occasione non dico alta ma "allegrotta" cioè stimolata solo in virtù dell'assunzione delle proteine potesse essere controproducente; ma sono stato troppo prolisso e quindi sono andato in confusione.
    Come sta er pupo? l'hai tolto dal fuoco?
    Constato con piacere che la paternità fa bene, visto che, se non sbaglio, sei sceso alla grande sotto i 40'... quasi quasi faccio un figlio anche io....
    Alla Best ti ho solo intravisto, volevo farti gli auguri di persone ma poi ti ho perso e non ti ho visto più. Sarà per la prossima.
    Vai a Ostia?
    Io sono impazzino e mi sono iscritto alla maratona. Un modo come un altro per macchiare con l'onta del trascinarsi per molti km una stagione comunque positiva e in gemnerale in ripresa.
    --------------------------------------------

    Ultimamente sto avendo opinioni che non condivido.
    (Woody Allen)
  • OFFLINE
    andreapatrick
    Post: 141
    Registrato il: 30/01/2006
    Utente Junior
    00 13/12/2006 16:47
    Re:

    Scritto da: Skappo 12/12/2006 18.08
    Grazie Andrea. In effetti alcune delle cose che hai detto le conoscevo, così come la questione del suicidio nell'ingurgitare carboidrati il giorno prima o peggio ancora in occasione della colazione pre-maratona.
    Probabilmente non mi sono spiegato a perfezione. In realtà mi domandavo se fosse il caso o meno, alla vigilia di una maratona, cercare semplicemente di controllare la risposta insulinica con un po' di proteine (quindi glucagone) in modo da non avere troppo stoccaggio di grassi però con l'effetto di alzare inevitabilmente il tasso di glicemia nel sangue. Tutti i rischi dell'iperglicemia li conosco, diabete in primis, ma mi chiedevo se mantenerla per l'occasione non dico alta ma "allegrotta" cioè stimolata solo in virtù dell'assunzione delle proteine potesse essere controproducente; ma sono stato troppo prolisso e quindi sono andato in confusione.
    Come sta er pupo? l'hai tolto dal fuoco?
    Constato con piacere che la paternità fa bene, visto che, se non sbaglio, sei sceso alla grande sotto i 40'... quasi quasi faccio un figlio anche io....
    Alla Best ti ho solo intravisto, volevo farti gli auguri di persone ma poi ti ho perso e non ti ho visto più. Sarà per la prossima.
    Vai a Ostia?
    Io sono impazzino e mi sono iscritto alla maratona. Un modo come un altro per macchiare con l'onta del trascinarsi per molti km una stagione comunque positiva e in gemnerale in ripresa.



    Ale sei sempre molto garbato ed affettuoso nelle tue risposte, un vero Lord of "Green Mountain", ! [SM=g27811]
    Dopo la Best Woman diciamo che sono crollato sotto gli occhi consapevoli di Leo..scena del tipo "alza le braccia, respira,ecc.,) [SM=g27828] [SM=g27828] per chi assisteva..ho ripiegato in volata verso casa, ovvero turnazione pannolini [SM=g27825] [SM=g27825]
    domenica prox in realtà opto per babbo natale uno perchè le finalità sono apprezzabili, due appunto avendo levato er pupo dal foco avere un vestito da babo natale a casa non guasta! [SM=g27811]
    per fortuna che la tua stagione è "soltanto" positiva.. te possino sega le gambe hai vinto di nuovo il trofeo sociale! [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]
    ci si vede allora alla cena sociale allora!!
    stammi bene!

  • OFFLINE
    dan62
    Post: 657
    Registrato il: 10/08/2004
    Utente Senior
    00 02/01/2007 14:56
    Re:

    Scritto da: Skappo 08/12/2006 16.39
    ...
    E chiamo all'appello il famigerato dott. ing. gran farabutt. di Gran croce, prof. Furio Terzilli (e tutti quelli che vogliono farsi 2 giretti su internet) per una questione che non riesco a sbrogliare...



    leggiti questo articolo sulla dieta a zona...
    [SM=g27823] dieta a zona
    "Vivere è la cosa più rara del mondo: i più, esistono solamente"
    (Oscar Wilde)
    "Il troppo benessere fa perdere la voglia di soffrire ai limiti delle proprie forze"
    (Paul Tergat)