00 31/03/2005 14:24
Ieri mi è capitato di parlare con una mia amica chimica che svolge ricerche per il CNR (se non sbaglio). Un suo collega che sta analizzando gli effetti dei nutrienti nell'alimentazione ha dichiarato che prove scientifiche SCONSIGLIANO di assumere carboidrati di qualsiasi genere dopo le 17. L'assimilazione sarebbe talmente lenta da favorire il loro accumulo più come grassi che come glicogeno, col risultato di appesantire l'organismo senza aumentare le riserve energetiche. Quindi a cena niente pane, pasta, riso, patate, etc con buona pace degli zonisti, di Albanesi et altri e per la gioia dei maniaci della dissociata che gridano vittoria.
Molti contestano la dissociata sia perché una sua forma integralista è impossibile (bene o male tutti gli alimenti contengono, seppure con percentuali molto diverse, carboidrati, proteine e lipidi), sia perché non si capirebbe la ratio di dissociare proteine e carboidrati. Ma se si pensa a una delle patologie comune ai podisti, quella relativa al calo di ferro nel sangue che produce l'anemia sideriopenica e che costringe severamente a limitare gli allenamenti lunghi, il motivo forse è spiegato. Per cercare di assimilare ferro sarebbe necessario mangiare una bistecca irrorata di limone visto che la vitamina C consente una assimilazione del ferro pari al 38% di quello a disposizione (cioè il massimo che il nostro organismo riesca a fare con questo minerale). Tra gli inibenti per l'assimilazione del ferro figurano i formaggi e, lupus in fabula, gli zuccheri (pasta, pane, etc)-> ecco forse perché x un podistra sarebbe meglio dissociare prote e carbo.
Secondo voi è un discorso logico?
Fatemi sapere.
Ciao.
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Ultimamente sto avendo opinioni che non condivido.
(Woody Allen)