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PAGANESIMO GRECO: Il Mito di Medusa e la Gorgone

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    stregaviolet )O(
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    Fanciulla dell'Isola
    00 05/06/2007 14:32

    Altro argomento che mi affascina un sacco: la Gorgone e i suoi immensi simboli!
    Per partire con questo argomento cito sempre dal libro della Gimbutas, "Le Dee viventi", il pezzo che tratta di Medusa e delle Gorgoni:

    "La più terribile realizzazione della Gorgone va fatta risalire alle immagini dell'antica Grecia, tra il settimo e il quinto secolo a.C. Alcune di queste immagini, indubbiamente ereditate dal neolitico, accostano al corpo la maschera digrignante e la lingua pendente della Gorgone Medusa, nonchè le ali dell'ape, un simbolo importante di rigenerazione della vita. Le maschere del suo volto paralizzante quasi sempre sono accompagnate da simboli di dinamica energia vitale: tralci di vite, serpenti, spirali e lucertole.
    (...)I testi greci riportano la credenza secondo la quale il sangue stillato dai capelli di serpente di Medusa conteneva virtù magiche benigne e maligne. La prima goccia velenosa dai capelli-serpenti di Medusa causava morte istantanea; la seconda, dalle vene di Medusa, provocava rinascita e vita. La goccia mortale del sangue di Medusa può essere considerato un ricordo, trasferito e distorto, del potente sangue mestruale femminile, e la terribile maschera di Medusa probabilmente rifletteva le paure e i tabù relativi alle mestruazioni. Anche in altre culture contemporanee si tramanda il pericolo che giunge dallo sguardo di una donna mestruata, che può mutare un uomo in pietra, o compromettere una partita di caccia."

    Secondo voi come mai il potere del sangue di Medusa (e quello mestruale femminile) possono tramutare in pietra? C'è un significato particolare di questa reazione magica?

    Bacini,
    Violet



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    Mokosh
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    Viandante
    00 08/06/2007 20:49
    Se posso, vorrei rispondere a Scylla: penso che ciò che tu dici, riguardo all'"abbruttirsi" della donna durante il ciclo sia in realtà solamente il tuo modo di viverlo. Personalmente, vivo le mestruazioni come un'affascinante benedizione e durante quei cinque giorni non mi sento affatto brutta, nè tantomeno scontrosa.
    Non sono sicura, perciò, che la gorgone sia il nostro specchio; trovo più verosimile l'ipotesi che si tratti dello specchio dei timori maschili di fronte al nostro personale mistero. Oppure una maniera simbolica per connettere la donna col ciclo all'aspetto oscuro della Dea: il ciclo non è associabile alla creazione della Madre, ma è invece collegato alla sua rappresentazione oscura/distruttiva.
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    Elke
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    Madre dell'Isola
    00 11/06/2007 15:20
    Come Scylla anche io durante le mestruazioni divento intrattabile e spesso subiscono i miei malumori le persone più vicine e che non vorrei trattare in malo modo;ma è una reazione istintiva...

    Spendo due parole per quando riguarda la leggendaù sperando di non essere noiosa.
    Le Gorgoni erano figlie di Ceto e Forcio,un vecchio dio marino (un pò come Nereo,poi soppiantato da Posidone) e sorelle delle tre Graie (tre vecchie con un solo occhio e un solo dente pallide e simili a cigni che sorvegliavano l'accesso alla dimora delle Gorgoni) e ,in alcune versioni,delle tre Esperidi (tre fanciulle che custodivano in un giardino l'albero delle mele d'oro).Tutte e tre le triadi vivevano ad Occiedente del mondo,vicino alla terra dei morti.
    Le Gorgoni sono tre,due immortali:Steno "la forte",Euriale "la spaziosa" ; ed una mortale,ovvero Medusa "la dominatrice".
    Per altro queste tre triadi sono imparentate con le Arpie,le Erinni (punitrici dei torti umani e conservatrici dell'ordine sociale) e le Nereidi (50 ninfe marine,interpretate da Graves come un collegio di sacerdotesse dedite al culto della Luna);esse hanno infatti tutte in comune i nonni ovvero il Ponto (mare) e la Madre Terra.
    Un tempo le Gorgoni erano bellissime,poi Medusa si unì a Posidone in un tempio di Atena e questa trasformò lei e le sue sorelle in mostri dai capelli di serpente,zanne di cinghiale,unghie di bronzo,ali e il potere di pietrificare gli uomini con lo sguardo.
    Quando Teseo con l'aiuto di Atena ed Hermes (i due figli di Zeus incaricati di "sostenere" il nuovo orientamento patriarcale,la figlia del padre ed il dio giovane) riesce ad uccidere Medusa decapitandola da essa nascono Pegaso (il cavallo alato) e Crisaore (che nacque brandendo una spada d'oro - da cui viene il suo nome - e sposò una delle oceanidi),i figli di Posidone.
    Il cavalo alato servì a Bellerofonte per uccidere successivamente la Chimera (un mostro con testa di leone,capra e serpente),altro episodio in cui un eroe patriarcale toglie di mezzo una figura terrestre-femminile.
    Il sangue di Medusa che sgorgava dal lato destro del collo poteva resuscitare i morti,mentre quello della vena sinistra era velenoso.Inoltre alcune gocce caddero nel deserto e crearono i serpenti velenosi,atre in mare dando origine ai coralli.La testa fu poi presa da Atena e messa sull'egida.
    Per portare a termine quest'impresa Perseo si servì di non pochi oggetti magici:i sandali alati di Hermes,l'elmo che rende invisibili di Ade,una bisaccia donatagli dalle ninfe del fiume infernale Stige per racchiudervi la testa,lo scudo di Atena e un falcetto di diamante per decapitare la Gorgone.
    Secondo Graves le Gorgoni avevano quest'aspetto repellene ed erano poste a volte sui frontoni dei templi per mettere in guardia i non addetti ai misteri,per spaventarli e respingerli.
    Medusa viene dal libico e significa sovrana, in sanscrito Medha, in greco Metis, in egizio Met o Maat. In Libia venne adorata dalle amazzoni come Dea-Serpente. Medusa (Metis) era di aspetto terrificante di triplice dea, chiamata anche Neith, Anath, Athene.
    Sempre secondo Graves i panettieri greci solevano dipingere maschere gorgoniche sui loro forni per prevenire i curiosi dall'aprire lo sportello, perchè la corrente d'aria fredda avrebbe mandato a male il pane.

    Qualche immagine di quando sono andata in Grecia della Gorgone:





    A breve anche qualche intuizione ad dilà dei libri...
    Spero di non essere stata noiosa.
    [SM=g27838]

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    Artemisianelbosco
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    00 11/06/2007 16:02
    Anche per me vale la stessa cosa, durante il ciclo divento una specie di creatura solitaria e piuttosto asociale (non che di solito io sia molto sociale..)e con esattamente gli stessi spaventosi cerchi blu attorno agli occhi di Scilla.. ghghgma come dite.. è esattamente una benedizione!
    Secondo la Pinkola Estes, questo ciclo mensile è ciò che fa capire alla donna di essere artefice del ciclo Vita/Morte/Vita.. cioè l'accettazione della ciclicità di tutti gli eventi naturali, tipicamente associato alla luna, alla donna, alla natura e alla Madre. Il ventre che si riempie di sangue e si svuota ciclicamente.. questa è la magia, e questo è il nostro corpo, preso nella sua interezza, nella sua capacità di donare la vita, la morte, e di nuovo la vita.
  • Niviene
    00 12/06/2007 14:34
    A me mia madre mi aveva detto di non toccare le piante durante le mestruazioni perchè sennò facevo seccare la pianta...leggere questa leggenda di medusa mi ha fatto pensare a questo, a quanto le mestruazioni abbiano esercitato un senso di timore e quanto questo si sia diffuso addirittura fino ad oggi nelle superstizioni.
    Indubbiamente il sangue mestruale è associato alla luna nera, alla morte (in fondo il mestruo indica un ovulo che non è diventato vita e viene espulso).
    Forse il timore verso il sangue mestruale, per associazione e analogia, è ancestralmente legato al timore della morte e quindi come portatore di sventure.

    Devo dire che mi trovo in linea con l'affermazione di Scylla, ovvero sul fatto che durante le mestruazioni le donne diventano più nervose, perdono dolcezza, acquistano più i tratti della Dea anziana e severa (che era associata alla morte) che sicuramente non a quelli della Dea fanciulla e giocosa o alla Dea materna dolce e protettiva.
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    stregaviolet )O(
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    Fanciulla dell'Isola
    00 13/06/2007 12:07
    Che bellissime riflessioni... me l'ero perse in questi ultimi giorni. Secondo me Scylla, non sei andata fuori tema. La trasformazione è palese, credo sia il centro della questione, il potere di Medusa, e pertanto nulla di ciò che è legato alla trasformazione è fuori tema.
    Medusa è una Donna in grado di trasformare e mi viene in mente ancora la paura dell'Ignoto, che trasforma il viso degli uomini in maschere di pietra, terrorizzate. E Medusa non è comprensibile per la mente umana, soprattutto maschile/patriarcale, perchè il suo è un potere tutto femminile, divino, legato alla sfera incomprensibile del selvatico, dell'istintivo, del profondo.
    Solo Perseo la sconfigge, tagliandole la testa e coprendosi al suo sguardo. Ma cosa ci guadagna Perseo? Una vittoria in più da mettere sulla sua lista... ma sinceramente io sto pensando a cosa abbia perso, a cosa lui abbia voluto rinunciare.. perchè come diciamo semre, ciò che è Ignoto non vuol dire che sia negativo, anzi.. superata la paura probabilmente ciò che ci si trova davanti è la meraviglia.
    Ma Perseo è una delle tante rappresentazioni della Grecia patriarcale, e nn desidera dscostarsi dalla propria razionalità, che guardacaso può proprio essere associata al "non voler vedere".

    Quanto a Medusa, anche io la sto sentendo tantissimo, ma proprio tanto... già quando avevo scritto del Serpente c'era qualcosa in me che era incantata dal suo potere, ora che sto parlando di Medusa mi sembra di sentirla allo stesso modo. Lei contiene in sè tutto il potere del serpente, che è proprio legato al mondo femminile arcaico, e lei ha il corpo di donna: l'apoteosi della femminilità, anzi, dell'indomito potere femminile.
    Lei è una Donna che ha conosciuto ed è consapevole di ciò che lei può fare. Tutto si trova nel suo sangue, che avvelena e uccide. Ma è interessante che proprio la sua prima goccia avveleni, mentre la seconda riporti in vita. Perchè non si può rinascere a vita prima di essere morti, prima di essere giunti oltre il normale stato d'essere umano.
    E questa è la Trasformazione di Medusa.
    Forse la pietra potrebbe simboleggiare qualcosa che si ferma, si blocca. Pensando alle statue pietrificate che stanno nell'ombroso antro di Medusa, è come se sentissi che ciò che c'è lì dentro sono "memorie" scolpite nella pietra di ciò che coloro che ne sono ritratti erano. Sono solo memorie, pietrificate nel Tempo. Ma coloro che la pietra rappresenta probabilmente non sono più lì, sono altrove. Stanno sperimentando la Trasformazione sottile.

    Guardare negli occhi Medusa potrebbe essere come guardare la Donna arcaica in tutta la sua potenza. Gli occhi sono lo Specchio di ciò che lei porta in se stessa. Sono come porte che lasciano uscire liberamente tutto il potere, e chi li guarda ne rimane folgorato.

    Quanto all'associazione col ciclo, per me non è tanto il malessere del ciclo che porta ad assomigliare a Medusa, ma il potere che il ciclo fa scaturire dentro di noi, e che probabilmente noi ancora non riusciamo ad afferrare. Io per esempio alcuni giorni precedenti il ciclo mi ritrovo immersa in un'oscurità terribile, un'oscurità distruttiva che spesso mi porta a diventare la mia oscurità, ad esserne posseduta senza riuscire a reagire ad essa. Io non credo sia giusto lasciarsi possedere da essa, ma vivendola si potrebbe scorgere cosa essa sia, cosa la generi, dove sia l'origine, non tanto delle motivazioni che la evocano, ma di lei stessa.
    Io penso che lasciarsi possedere da essa (cosa che fa davvero molto male a noi e agli altri) non sia proprio giusto, ma arrivare a prenderne perfettamente consapevolezza, accettarla e domarla, senza lasciare che ci divori e ci distrugga, allora probabilmente significa assumerne il potere, diventare due volti della stessa Donna, senza però che quello oscuro ci divori, anzi, esso dovrebbe essere al nostro servizio, perchè credo che comunque, incanalarlo in qualcosa, quando ve ne è bisogno, possa donare una forza disumana, un potere immenso. Non disordinato e distruttivo per noi, ma incanalato, perfetto, usato con piena coscienza, e quindi ancora più forte.

    Io vedo Medusa come una Donna-Dea che è riuscita ad incanalare il suo potere, in tutta se stessa, ma prevalentemente negli occhi, che ne sono specchio.
    Per ora mi fermo qui.

    Violet




    "Oltre ogni tempo e tuttavia nel cuore del tempo."
    Haria

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    Lord Dunsany

    Il Tempio della Ninfa

    [Modificato da stregaviolet )O( 13/06/2007 12.26]

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    stregaviolet )O(
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    Fanciulla dell'Isola
    00 13/06/2007 12:14
    ps: c'era un articolo molto bello (è molto lungo, lo sto leggendo a pezzi) postato da Elke nell'Albero delle Pergamene. Lascio qui il link che così ce l'abbiamo sotto gli occhi.
    Medusa e lo Sguardo Femminile

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    stregaviolet )O(
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    Fanciulla dell'Isola
    00 13/06/2007 23:34
    Ho letto questo articolo bellissimo che vi consiglio (anche se mi sa che qualcuna l'ha già letto!)
    Non posso darvi l'indirizzo diretto perchè il sito non me lo permette, ma se cliccate sul menù orizzontale in alto, su "grecia", e poi su "Medusa" lo trovate.
    Il link di riferimento è questo Il Cerchio della luna

    In riferimento a questo articolo volevo dire qualcosina. Certe sue parti sono davvero bellissime perchè l'autrice ci mette proprio le sue intuizioni e queste sono davvero profonde. Certe altre sue parti mi piacciono ma non le "sento" molto, non perchè a parere mio siano sbagliate, assolutamente no, ma perchè a parere mio non ci si deve fermare lì.
    Ciò che lei scrive sul diventare brutte, irritabili, scontrose tanto da "pietrificare" coloro che ci stanno intorno, è sicuramente vero per tante donne, ma non penso lo sia per tutte, o almeno, le cose potrebbero essere diverse.
    Ciò che c'è alla base di ognuna, però, è che ci appare, o meglio, emerge in tutta la sua forza il nostro lato oscuro, che può essere tenue o terribile, silenzioso o terribilmente distruttivo.
    A parere mio mostrarlo semplicemente, pietrificando gli altri, stando male (perchè tante stanno male in questo stato oscuro, piangono, si disperano, odiano tutto e tutti) non è ciò che ci rende davvero Figlie di Medusa (come l'autrice dice).
    Accettare di subire l'oscurità è farsi sovrastare da essa, è lasciarci possedere da essa, e nulla di ciò che ci può possedere di oscuro è un bene per noi (gli altri non hanno importanza in questo frangente), ma lo diventa se noi ne diventiamo tanto consapevoli da usare questo lato oscuro per alimentare il nostro potere.
    Era un po' il discorso che stavo facendo prima, ed è un mio punto di vista, ma mi hanno sempre detto di lottare per non farmi possedere dall'oscurità, o meglio, di conoscerla ma di esserne padrona, di padroneggiarla consapevolmente. Di diventare la sua Guardiana, perchè essa in certi casi può essere un'arma di un potere inarrestabile, e può essere utile, inoltre ci può donare una ancora più grande conoscenza del nostro essere, di ciò che siamo nel nostro essere Donne.

    Non so se sono riuscita a spiegarmi...
    Spero di sì. In ogni caso sono considerazioni mie, non chiedo certo che le condividiate. [SM=g27823]





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    [Modificato da stregaviolet )O( 14/06/2007 0.52]

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    Elke
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    Madre dell'Isola
    00 14/06/2007 01:02
    Le Donne del Cerchio della Luna scrivono sempre cose interessantissime...
    Venendo a Medusa,questa figura la conosco fin da piccola ed ha sempre avuto qualcosa di affascinante ma anche di pauroso.Ricorda un pò quelle fate sensuali e bellissime che imprigionavano gli uomini in una Danza sfrenata per l'eternità.
    Forse non è così però mi viene da pensare che chi guarda Medusa impreparato diviene pietrificato,senza vita;ha sfidato l'Ignoto senza la dovuta preparazione ed ha perso.Forse è per questo che la Gorgone veniva posta sui frontoni dei templi ed al loro interno.Medusa è libera,indomita,selvaggia...vive con altre donne (2 sorelle e 2 triadi,altre nove figure femminili legate insieme) e quindi è distaccata dal mondo.
    Perseo riesce forse a sconfiggerla con l'inganno e con l'aiuto di Athena la dea senza madre,figlia di Zeus e sua alleata nella lotta contro le antiche divinità femminili,forse perchè non era più il tempo in cui una figura come Medusa poteva elargire i propri insegnamenti,si ritira dal mondo...tutta via il suo sangue scorre,i suoi figli crescono (e tutti e due parteciperanno ad imprese mirabili),la sua testa conserva i poteri.
    Le divinità non scompaiono.Mai.
    Cambiamo forma o si ritirano sottoterra,nelle isole lontane,nei tumuli,nei cerchi di pietre,sulle cime delle montagne o infondo alle acque...oppure si vestono di altre sembianze ma mai e poi mai un Dio o una Dea è morta.
    [SM=g27838]
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    stregaviolet )O(
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    Fanciulla dell'Isola
    00 14/06/2007 01:07
    Il fatto che Medusa sia scolpita all'entrata dei templi, come monito, oppure sui forni, per far sì che la cottura del pane (alimento sacro) non sia rovinata, sottolinea ciò che la stessa autrice dell'articolo che ho appena postato come link ha scritto. Ovvero che Medusa è una Guardiana. Una Guardiana di ciò che deve essere nascosto, di ciò che è sacro, Misterioso, segreto. E al contempo di ciò che è femminile, perchè Medusa è Donna e ciò che rappresenta è la Donna nella pienezza del suo potere selvaggio.
    Sempre l'autrice fa il paragone tra Athena e Medusa, così diverse eppure così bisognose l'una dell'altra (a dire il vero è più Athena che ha bisogno di Medusa, tant'è che la cerca e la odia, perchè lei è ciò che Athena non è e non ha, mentr eMedusa non cerca Athena, perchè sta bene così), e a mio parere possedere entrambe, essere entrambe potrebbe voler dire raggiungere la completezza, rappresentata dalla mascolinità di Athena e dalla femminilità sensuale e selvaggia, indomita, di Medusa. Per una Donna possederle entrambe nella loro pienezza potrebbe forse voler dire aver raggiunto la condizione di "androgino", in cui una parte non prevale troppo sull'altra, ma sono entrambe in perfetta armonia.

    ps: intuizione che mi è venuta ora: Athena cerca Medusa, ma Medusa non cerca Athena, anzi, si congiunge amorosamente nel suo tempio (quasi che voglia mostrare ad athena ciò che le manca) ma non cerca direttamente la Dea "maschia". Forse questo potrebbe voler dire che noi che siamo umane/i abbiamo bisogno di Medusa, abbiamo bisogno di ritrovarla, di farla riemergere dall'oscurità in cui è confinata, perchè senza di lei siamo sterili, vuote, come Athena. Ma siamo noi che abbiamo bisogno di Lei, mentre Lei, che forse è proprio ciò che è divino in noi, non ha bisogno della nostra razionalità mentale, del nostro "ordine", perchè lei E' a prescindere da noi, con o senza di noi.
    Se però vogliamo Medusa, allora solo in quel momento lei può avere bisogno di essere "incanalata", perchè il potere selvaggio disordinato, senza freni e senza redini, potrebbe devastarci, renderci folli. Per questo in quel momento Medusa ha bisogno di Athena che dia forma concreta alla sua energia creativa indomita.
    In questo caso allora Athena potrebbe essere la mente (illuminata da Medusa) che dà forma a ciò che Medusa crea in lei. Come i poeti sono coloro che danno forma a ciò che le Muse sussurrano nella loro anima, e danno la vita all'Ispirazione attraverso i loro versi, la loro Arte.




    "Oltre ogni tempo e tuttavia nel cuore del tempo."
    Haria

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    Il Tempio della Ninfa

    [Modificato da stregaviolet )O( 14/06/2007 1.17]

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    )O(ScYLLa)O(
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    Fanciulla dell'Isola
    00 14/06/2007 12:54
    Che bello quell'articolo Violetta! Se l'avessi segnalato prima mi sarei risparmiata la lettura de "I miti greci" [SM=g27828] Scherzo ovviamente.. [SM=g27828]

    Alcune cose presenti in quest'articolo le ho lette anche su "Luna rossa" (che tra l'altro mi è piaciuto tantissimo!), ma con alcune differenze, che anche tu Violet hai fatto notare e con cui sono d'accordissimo.
    Accettare il lato oscuro, per quanto mi riguarda, non significa farmi sovrastare da esso, ma cercare di dosare e sublimare il potere che ne scaturisce e trasformarlo in energia creativa o di altro tipo (nonostante questo spesso sono piuttosto acida con gli altri, non posso farne a meno [SM=g27828] )..
    Quando in quei giorni sento che sto per scoppiare vado a fare una passeggiata immezzo alla natura, cerco di stare con me stessa tra le braccia della Madre e il contatto che sento con Lei è molto più forte. Addirittura si attenuano i dolori! Perciò credo davvero che il malessere fisico che avvertiamo durante il ciclo sia dovuto anche al fatto che spesso cerchiamo di agire come facciamo durante gli altri giorni..senza ascoltare Medusa, la nostra Guardiana.
    A volte mi capita di dedicarmi alla cucina e sbizzarrirmi nel creare nuovi dolci, per dare una valvola di sfogo a queste energie in qualche modo.
    Oppure faccio danza del ventre, che mi permette di focalizzare l'attenzione sul mio ventre e di tramutare l'irrequietezza in sensualità.

    Purtroppo il mondo esterno ci rema contro e spesso non ci permette di assecondare i nostri bisogni; gli impegni incalzanti, lo studio, il lavoro e tanti altri fattori ci spingono ad ignorare la nostra ciclicità. E allora ecco comparire anche sintomi dolorosi, perchè appunto un'energia così forte non può essere repressa senza subirne le conseguenze. Allora sento il bisogno di chiudermi nel mio antro (per me è così ma potrebbe essere diverso per altre) perchè appunto mi sento come un animale in gabbia, mi sento irrequieta, tanto da non riuscire a dormire per colpa di quel richiamo che non posso assecondare..e per questo mi sembra di impazzire [SM=g27819]

    Scylla...
    Piccola stella immensa, figlia della Luce, figlia della Luna, dell'eternità.
    Contate il biondo rame dei miei capelli,
    perdetevi nelle pieghe della candida pelle
    percorrete mille e mille volte
    le curve dei miei seni e degl'esili fianchi.
    Mentre tutto cambia, nell'immobilità della Natura,
    non avrete ancora carpito il mio segreto.


    Amministratrice di "L'Antica Magione di Scylla"

    [Modificato da )O(ScYLLa)O( 14/06/2007 12.56]

  • Niviene
    00 14/06/2007 13:59
    Sai Violet, la tua prima osservazione sul potere trasformativo di Medusa e della Gorgone mi ha fatto pensare alla paura della trasformazione, nel senso che spesso preferiamo restare attaccati ai nostri condizionamenti su quello che pensiamo di essere piuttosto che cercare di vedere veramente ciò che siamo per paura di scoprire che quello che siamo non è ciò che razionalmente vorremmo, ovvero quello che ci hanno insegnato di dover essere. Se però abbiamo il coraggio di guardare, superato forse il primo impatto iniziale che potrebbe spaventarci e trasformare in pietra quella maschera di personalità che ci siamo imposti, si può riscoprire in pieno chi siamo, consegnando quella maschera ad Athena, (che può rappresentare la razionalizzazione e riorganizzazione consapevole di quanto emerge nell'inconscio fino al livello di coscienza,.. come dici tu, "da forma concreta").
    Mi ha fatto venire in mente tutte le paure a cui spesso molti restano attaccati (la paura dell'amore, del destino, del divino, ecc....) ma che preferiscono ignorare, che preferiscono non guardare in faccia.
    Non a caso spesso le energie del ciclo sono fra le più adatte per il lavoro interiore.

    Comunque concordo con le tue riflessioni e con quelle di tutte, soprattutto in merito al potere delle energie del ciclo e la possibilità di incalanarle per usarle al meglio.
    Un bacio e un sorriso per voi:
    li affido su una foglia di quercia al vento di Avalon
    profumato di mele, di gocce di lago, di salsedine
    e di resina dei boschi incantati che salgono sulla verde collina fino al Tor



    [Modificato da Niviene 14/06/2007 14.09]

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    stregaviolet )O(
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    Guardiana
    Fanciulla dell'Isola
    00 14/06/2007 16:05

    trasformare in pietra quella maschera di personalità che ci siamo imposti


    Bellissima intuizione Niviene... stupenda.

    Sto riflettendo, o meglio, lascio che le intuizioni affiorino da sole inseguendosi l'una con l'altra (cosa che mi piace da morire), riguardo a Medusa come Guardiana, oltre che come Signora Oscura. Vi sono pezzi di quell'articolo di Barbara Coffani che veramente mi hanno molto ispirata e mi spingono ad addentrarmi ancora di più e a sentire, a conoscere Medusa.
    Ho confrontato anche alcuni pezzi del libro Il Risveglio della Dea (che non sono mai riuscita a leggere, ma che mi piace molto nei primi due capitoli -il resto non mi va giù) e ho trovato cose davvero molto interessanti riguardo anche alla Discesa di Inanna verso l'Oscurità. Lei deve abbandonare tutti i suoi simboli di identità, tutta la sua identità, come se tutto ciò che era prima venisse pietrificato e non proseguisse la strada verso le profondità della Terra. Pietrificato, ovvero fermo, immobile. Anticamente si costruivano statue per "ricordare" la grandezza di qualcuno o determinate persone che in vita avevano fatto e disfatto. E penso che la statua di pietra sia proprio questo: un Ricordo impresso nel Tempo e nello Spazio; una Memoria di ciò che è stato, e che non è più.
    Non è più perchè Colei che scende lascia indietro la pietra, la Materia, e prosegue verso ciò che è Sottile e immateriale, verso il Centro numinoso.

    Pensando a me stessa vorrei scendere a trovare Medusa, ma ho molta paura e non riesco a fare di me stessa, della mia identità, una statua di ricordo. Eppure molta della paura che sento è come se mi fosse stata "insegnata". Si insegna di avere paura dell'Ignoto, di avere paura del buio, di avere paura, e basta. Ma forse al di là di questi insegnamenti distruttivi, la nostra paura non sarebbe così tanta, al di là dei condizionamenti della vita comune.
    Eppure è difficile accettare l'Ignoto e abbandonarsi ad esso, come dice Sylvia Perera (autrice di un libro su Inanna che purtroppo non ho mai trovato), "non con passività ma con attiva volontà di ricevere". Questa frase la trovo estremamente vera, per me, ma penso lo sia per molte altre.
    Giungere a quella consapevolezza attiva di volersi abbandonare all'Insegnamento è l'atteggiamento giusto con cui bisogna presentarsi a Medusa.
    Allora credo che il suo sguardo non ci pietrificherebbe, ma ci investirebbe del suo potere, per farci Sue Figlie.

    Mi sono lasciata un po' andare alle intuizioni, spero di non aver scritto in modo disordinato e incomprensibile.
    Medusa continua a nutrire nuova consapevolezza. E non riesco quasi a starle dietro.




    "Oltre ogni tempo e tuttavia nel cuore del tempo."
    Haria

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    [Modificato da stregaviolet )O( 15/06/2007 15.41]

  • Niviene
    00 15/06/2007 12:19
    Ma sei stata comprensibilissima! E mi è piaciuto molto quello che hai scritto.

    E' vero, è interessante questo avvicendarsi di deduzioni, come se ci fosse un filo che lega i pensieri di tutte. Davvero bello [SM=g27828] .
    Sarà merito di Medusa, che apre le menti e i cuori e li mette in sintonia [SM=g27822] ?

    Un bacio e un sorriso per voi:
    li affido su una foglia di quercia al vento di Avalon
    profumato di mele, di gocce di lago, di salsedine
    e di resina dei boschi incantati che salgono sulla verde collina fino al Tor



    [Modificato da Niviene 15/06/2007 12.20]

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    stregaviolet )O(
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    00 18/06/2007 21:57
    Sì Niviene, è davvero bellissimo! [SM=g27822]

    Stavo affrontando punto per punto ciò che rappresenta la Gorgone e prima di tutto, prima ancora di Medusa, la Gorgone era già presente dal neolitico all'età del bronzo. La prima immagine di Gorgone era una maschera risalente al 6000 a.C., con occhi tondi, denti digrignati, serpi al posto dei capelli e lingua pendente.
    Essendo una maschera, rappresentante la Dea in queste sembianze, si può presumere che qualcuno la indossasse, e probabilmente coloro che la indossavano erano le antiche Sacerdotesse della Grande Madre. Lo scopo dell'indossare una maschera lo avevamo visto nell'altra discussione sulla Maschera, e significa entrare in perfetta comunione con una divinità, con un'essere divino, in questo caso con la Gorgone.
    Era DIVENTARE la Gorgone e tutto ciò che Ella rappresentava.
    Ma riflettendo su cosa significasse indossare la sua maschera mi sono sentita una Guardiana di qualcosa di estremamente misterioso. Forse è proprio questo uno degli scopi.
    La Sacerdotessa che indossava la maschera della Gorgone sicuramente avrebbe spaventato a morte, perchè questa maschera (quella del 6000 a.C. in modo estremo) è davvero spaventosa, terrificante.
    Colui che si sarebbe trovato davanti una donna con tale maschera senza dubbio alcuno si sarebbe simbolicamente "pietrificato" dal terrore.
    In questo senso la "pietrificazione" è ciò che impedisce il movimento, che impedisce qualsiasi gesto, perchè la paura estrema paralizza.
    Colui che viene pietrificato in questo modo, non può proseguire sul cammino che stava percorrendo e visto che probabilmente (come le teste di Gorgone scolpite) le Sacerdotesse mascherate sarebbero state vicine ai templi, il tale "pietrificato" si presume che si stesse dirigendo in luoghi non consentiti, in luoghi misteriosi e proibiti.
    Ma dopo la paura egli non avrebbe mai più provato ad avvicinarsi.
    Allo stesso modo, i Misteri sarebbero rimasti al sicuro.





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    [Modificato da stregaviolet )O( 19/06/2007 2.52]

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    stregaviolet )O(
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    00 19/06/2007 02:38

    Stanno affiorando delle intuizioni che non so quanto possano essere vere ma secondo me potrebbero esserlo...
    Prima ho scritto che le maschere di Medusa spaventano e allontanano dai luoghi sacri e da ciò che è Misterioso, e anche Femminile, ovvero dai Misteri Femminili, se vogliamo dirla così.
    Però la Maschera delle Sacerdotesse (o comunque di chi la usava, perchè di maschere si trattava anticamente) forse non aveva solo lo scopo di spaventare gli intrusi.
    Sto immaginando la vita arcaica...
    Le Sacerdotesse difendono i Templi e le cose Sacre. Indossano le maschere di Gorgoni, la Dea Serpente dall'aspetto terrificante. Poi rientrano nel Tempio, o in antichi antri adibiti a templi sacri.
    E qui praticano i loro misteri, e Trasformano. Trasformano la Materia in Oro (le Gorgoni hanno le ali d'oro di ape), ovvero la materia grezza in spirito purificato e libero.
    Trasformano attraverso le iniziazioni, attraverso ciò che cambia.
    Quello a cui voglio arrivare è che a mio parere la Gorgone che "spaventa" trasformando in pietra, in seguito, quando raggiunge il centro del Tempio, trasforma in altro modo, trasforma la materia in elemento sottile.
    La Trasformazione della Gorgone quindi può essere vista in due modi diversi, ma entrambi fondamentali.
    Forse, coloro che indossano la maschera fuori dal Tempio, o nelle vicinanze dell'entrata (coì come la testa di gorgone era fuori dal tempio), poi la tolgono quando entrano nella sua oscurità, tornando belle come sono in realtà (e come lo è Medusa stessa, prima di "indossare la maschera") e compiendo le vere Trasformazioni, che hanno sempre a che fare con la Pietra, ma che sono ben diverse dalle precedenti.

    Riesco a farmi capire?
    E' tardi e ho un po' sonno, ma voglio continuare perchè voglio cogliere queste intuizioni.

    Ciò che succede nell'antro della Gorgone non è dato sapersi, lo si può solo intuire.
    Forse questi templi nascondevano le Fanciulle e le Donne nel loro periodo mestruale, durante il quale indossavano la maschera di Gorgone, oppure durante il parto, che le figure di Gorgoni rappresentano anche, dato che secondo certe interpretazioni il volto digrignante è proprio delle partorienti, così come il potere di pietrificare dallo sconvolgimento.
    Forse questi templi nascondevano tutto questo e anche altro, ovvero quelle Trasformazioni che dicevamo...

    Mi rendo conto che sto facendo un po' di confusione, ma sto cercando di valutare tutto.
    Perchè secondo me il potere di pietrificare dalla paura (che credo sia affermabile senza dubbio) è ben diverso dal potere di trasformazione che Medusa opera su coloro che invece, a differenza di altri che fuggono a gambe levate, vengono accolti nel Tempio...
    Cosa ne pensate?





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    [Modificato da stregaviolet )O( 19/06/2007 2.39]

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    stregaviolet )O(
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    00 19/06/2007 15:05

    ..io continuo a scrivere, ne?? [SM=g27828]
    Altra intuizione, che prima non avevo sviluppato bene ma che ora mi appare assai chiara.
    Il Viaggio verso l'antro di Medusa.
    Sicuramente immaginiamo che Medusa e le sue sorelle stiano molto in fondo, in profondità, non certo subito all'entrata dell'antro, della grotta, ma sempre più giù...
    Nella terra, verso il Mondo che sta "oltre la materia".
    Il Viaggio di coloro che vogliono giungere a Medusa è davvero perfettamente paragonabile al Viaggio di Inanna, del mito sumero.
    Inanna è Colei che intraprende il viaggio, mentre Medusa/Ereshkigal è Colei che sta nel Centro. La metafora è la stessa. Come l'apparenza delle persone viene "pietrificata" e bloccata in un caso, così i gioielli e gli ornamenti devono essere abbandonati dalla splendida Inanna perchè ella possa proseguire.
    Ma una grande, immensa differenza tra le due vicende, tra i due miti, c'è eccome! E sta nell'approccio di chi intraprende il Viaggio, sta in CHI decide di andare a cercare il Mistero profondo.
    Perseo è l'eroe patriarcale votato alla razionalità ,alla superficie, al riflesso, all'apparenza (insegnatigli dalla stessa Athena). Egli non vuole la trasformazione, egli non abbandona "la materia", egli non desidera (per ingenuità o, peggio, per sua propria volontà) di Conoscere l'Ignoto, perchè gli basta ciò che sta in superficie. Egli discende e trova Medusa addormentata (altro simbolo, perchè se il viaggio è proprio il viaggio di Perseo nella sua stessa profondità è più che ovvio che la "sua" Medusa stia profondamente dormendo, e più il sonno è profondo più il suo potere è annichilito, latente eppure sprofondato in un sonno simile alla morte). Egli "approfitta2 del suo sonno per ucciderla, compiendo un atto estremamente sacrilego, blasfemo. Non solo non gli basta che ella dorma, ma la vuole addirittura uccidere, e colei che gli comanda questo è la mente razionale, ovvero, simbolicamente, Athena.
    In seguito al Viaggio egli non è cambiato di una virgola. Mostra trionfante la Testa di Medusa, come si potrebbe orgogliosamente mostrare la propria ignoranza, come si mostrano delle cose Sacre senza averle mai capite, senza averle mai conosciute e sperimentate, dimostrando in questo modo la propria superficialità e ignoranza.
    La "mente" ha vinto sull'Anima, la razionalità limitata ha vinto sulla Conoscenza profonda. E nonostante questo la Conoscenza profonda continua a partorire, a creare, a generare... questo è il suo potere.
    Il potere di Perseo invece non esiste.

    Il viaggio di Inanna invece è proprio il contrario, nonostante sia "lo stesso". Inanna abbandona ciò che deve abbandonare, cammina per molto tempo verso il profondo... ed incontra sua Sorella, l'oscura, l'Ignota.
    Da lei si fa sacrificare, da lei accetta la Trasformazione, da lei si lascia appendere, si lascia praticare tutto ciò che serve perchè avvenga la rottura dallo stato precedente in favore di quello successivo.
    Inanna ACCETTA di Vedere, accetta la Trasformazione. Si pone come ci si deve porre di fronte a ciò che è sacro. E ne viene mutata, viene LIBERATA della materia grezza, della pietra.
    Quando emerge, emerge rinnovata, piena d'Amore, simbolizzato dal suo sposo.

    Ed è questa la differenza. Il Viaggio è uno solo, nonostante appaia in infinite forme e vi siano infinite strade che conducano al Centro, ma ciò che fa la differenza è il COME viene affrontato.
    Nella maniera di Perseo... o in quella della splendida Inanna.

    Violet


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    00 19/06/2007 16:50

    ...fantastico!
    Quel libro mi sa che me lo devo prendere!
    Dunque (sto fremendo!! [SM=g27828] ), è senza dubbio evidente il ruolo di Medusa di "spaventatrice". La Pietrificazione quindi potrebbe essere proprio associata a questo, essenzialmente e principalmente a questo.
    E avviene per proteggere il Mistero.
    Mentre coloro (le sacerdotesse mascherate) che hanno accesso al Mistero conoscono il vero potere che si cela dietro la maschera di Medusa, ovvero quello di una Trasformazione diversa, profonda.
    Oppure il Mistero femminile da proteggere è semplicemente ciò che la Donna arcaica era nel profondo del proprio essere.
    Forse nell'antro di Medusa le Donne si svestivano e vivevano la loro femminilità acquatica senza limiti. Forse lì avvenivano i parti o, come dicevo già prima, le Donne si trovavano per celebrare il flusso del loro sangue.

    Medusa è colei che protegge dalla vista degli uomini (e da Athena) queste cose sacre. E lo è dall'origine, dal neolitico.
    Sto continuando a scavare, se non lo avete notato, in cerca di punti saldi che coincidano con ciò che c'è di più antico e svincolato dal mito greco patriarcale (che per carità, ha sicuramente tanti simboli che potrebbero essere interpretati in tanti modi, ma che personalmente mi interessa un pochino meno).
    Ciò che mi interessa (a me, non a voi [SM=g27822] voi potete prenderla come più desiderate [SM=g27822] [SM=g27823] ) è proprio trovare iol Segreto di Medusa, l'Essenza primordiale sopravvissuta di nascosto anche nella Grecia classica.

    E io in Medusa vedo la Guardiana, ma anche Colei che sta al Centro, è la maschera spaventosa e la Donna meravigliosa e pregna della sua stessa femminilità esplosiva.
    Il mito Greco mette in luce tante cose, ma credo che sia prevalentemente da considerarsi come un "furto" di potere alla Donna arcaica.

    Trovo che l'ultimo pezzo di Graves sia più che chiaro. Sono stati presi in prestito dei simboli e sono stati cuciti in un nuovo mito, ben diverso dal precedente.
    Credo che l'importante anche qui sia guardare a ciò che è antecedente, per capire ciò che è più vicino all'origine, e quindi, all'essenza delle cose.

    Scyllina, aspetto le tue riflessioni!

    ps: avevo pensato di scrivere con Scylla un articolo su Medusa, in realtà ci stiamo già lavorando, anche se per ora stiamo mettendo tutti gli appunti e le riflessioni qui.
    Però vorrei chiedere a Niviene... posso utilizzare qualche tua riflessione? Le citerò semplicemente mettendo il tuo nome, com'è giusto che sia, non mi piace prendere meriti di altri (è una cosa che odio) così come sopporto poco chi lo fa con me [SM=g27828] quindi non ti preoccupare!
    Per il resto anche le cose che ha scritto Elke, sul mito, sono utilissime e penso le lavoreremo nel pezzo. Quindi sarete tutte citate.. [SM=g27822] Se vi va di partecipare basta che continuate a scrivere qui, poi cuciamo! [SM=g27823]





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    [Modificato da stregaviolet )O( 19/06/2007 16.51]

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    stregaviolet )O(
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    00 20/06/2007 20:10

    A me sono piaciute tantissimo le tue "ipotesi azzardate" [SM=g27824] e non le trovo tanto azzardate.
    Io credo che proprio ciò che si intuisce immedesimandosi in una Donna arcaica che indossa una maschera di Gorgone, sia ciò che potrebbe essere più vicino alla realtà. Non abbiamo notizie storiche, e se dovessimo fermarci lì non arriveremmo a nulla... scriveremmo il mito e pace.
    Ma per andare oltre si dovrebbe proprio intuire, e a parere mio queste cose sono davvero più che possibili!
    Proviamo a continuare su questa strada... per questo vorrei chiedervi (se vi va) di provare a descrivere cosa provereste se, come Donne Arcaiche con una grande Conoscenza dentro, indossaste una Maschera di Gorgone.
    Pensate a quanto sia orribile, pensate al fatto che la più antica sia dipinta di rosso du bianco, pensate ai denti aguzzi, alle narici allargate, al digrignare dei denti e alla lingua pendente.
    Pensate a ciò che comunica a chi sta davanti, e quindi allo scopo vostro di indossarla.
    Vi va? Io qualcosina ho già scritto prima, ma ora ci lavoro un po' su e poi scrivo qualcos'altro!


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    stregaviolet )O(
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    Guardiana
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    00 20/06/2007 20:36

    Un paio di immagini.. spero di trovare quella più antica perchè secondo me rende tanto... [SM=g27819]






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