Sono stata stasera a questa splendida conferenza sul Mana, fatta da una ragazza bellissima...
Ha detto tante cose meravigliose e più che prendere appunti rimanevo incantata a guardarla mentre raccontava...
Riporto alcuni appunti che ho preso, ampliandoli leggermente nel rispetto di ciò che lei ha detto ma senza dire troppo, dato che non so nemmeno se potrei riportare tutto ciò....
Dunque... l'etimologia di "mana" fa risalire la parola a Manitu, ovvero al Grande Spirito che risiede in tutto ciò che è Vergine e Naturale. Manitu è per i popoli polinesiani (ricordiamo che "mana" è una parola polinesiana) il Grande Spirito, ovvero la Grande Madre ed il Grande Padre uniti.
Il Mana è pertanto una "emanazione" divina, è la vita sottile pregna di Spirito... ciò che purtroppo oggi solo in rarissimi posti ed in ancora più rare persone esiste ancora.
Tutto il resto, ovvero il mondo che tutti conosciamo, è il mondo del Non-Mana... ovvero il mondo dell'assenza di Spirito, il mondo del vuoto, il mondo del Nulla.
Anticamente era pertanto considerato Sacro ciò che era abitato dal Mana, e profano ciò che il Mana aveva abbandonato.
Per ciò che era profano era assolutamente vietato avvicinarsi a ciò che era sacro, poichè ciò che è portatore di profanazione rischierebbe di annullare il Mana da luoghi e persone e inquinerebbe come l'uomo moderno è solito fare.
La ragazza ha paragonato ciò che è sacro ed antico ad una fonte naturale limpida e luminosa... bellissima (mentre parlava ha iniziato a piovere e l'acqua, che scendeva dalle tubature della scuola di danza, faceva lo stesso rumore delle sorgenti... sembrava di essere circondate da sorgenti gorgoglianti.... un sogno..). Ciò che è profano (ma lei stava parlando proprio degli uomini e del loro stesso modo d'essere nei confronti di Natura e della donna) l'ha paragonato ad una scarica di rifiuti e gas inquinanti che viene riversato senza pietà alcuna nella Fonte naturale.... rendendola priva di sacro, di mana, di Bellezza...
La Fonte vergine contiene il Mana, i rifiuti e la modernità sono il Non-Mana.
Essendo Spirito naturale e divino, il Mana è pertanto tutto ciò che è Bello e Naturale... è la Bellezza stessa, è l'Armonia, è la Gioia... ovvero quegli stati d'essere che sono già dentro alle cose e persone pure, ma che possono anche essere trasmesse, in modo più intenso, da Coloro che sono per eccellenza Portatrici e Portatori di Mana (le Datrici di Sacro, ovvero le Sacerdotesse, e i Datori di Sacro, ovvero i Sacerdoti).
Per entrare in contatto col Mana, comunque, era essenziale essere Iniziati... e solo coloro che erano predisposti sin dalla nascita (magari per modi d'essere provenienti anche dalle vite precedenti) potevano vivere l'Iniziazione, percepire il Mana e diventarne manifestazioni viventi al pari della vegetazione rigogliosa e degli animali.
Queste Iniziazioni erano sempre più o meno dolorose, ma pur sempre dolorose.
In Polinesia esisteva per esempio il tatuaggio fatto in modo abbastanza "cruento"... i disegni venivano poco a poco tatuati sulla pelle e questa operazione poteva durare anche tutta la vita, disegno dopo disegno (i più saggi erano completamente tatuati).
Questo tatuaggio veniva praticato anche sulle fanciulle polinesiane, le quali sin da piccine venivano condotte nelle scuole di Hula. Qui imparavano la Danza (ovviamente assolutamente sacra), insieme a ciò che la Danza stessa raccontava, ovvero i racconti e i miti polinesiani. Ma non solo, qui le bimbe erano anche sottoposte a pratiche misteriche che avrebbero appunto fatto di loro delle Portatrici di Mana, una delle quali, come accennato, era proprio il tatuaggio.
Un'altro passo fondamentale per avvicinarsi al Mana era ritrovare il proprio Totem, ovvero una delle tante manifestazioni animali della Grande Madre che, secondo gli antichi, ogni uomo avrebbe avuto sin dalla nascita. Anche le Iniziazioni totemiche erano molto dure e difficili e prevedevano prove molto difficoltose che andavano superate. Ma una volta ritrovato il proprio animale interiore si doveva cercare sempre di più di sentirlo in sè, identificandosi con Esso sempre più e avvicinandosi, pertanto, al divino Mana.
Si pensava che ciò che, più di ogni altra cosa, fosse una Fonte inesauribile e luminosa di Mana, fosse la dolce intimità femminile, la vulva.
Per questo per certe antiche tradizioni, l'accovacciarsi di una Donna sopra ad un altra persona, investendo la stessa di splendida e luminosissima Armonia luminosa, era considerato un gesto tabù, ovvero estremamente sacro, nonchè molto Fortunato e portatore, forse, di percezioni fortissime da parte di coloro che si sottoponevano a tale "sacramento".
Ok... ho scritto abbastanza, anzi... ho scritto tantissimo!
A momenti ripeto tutta l'intera conferenza a memoria!
Spero che tutto ciò che è stato qui scritto sia ben protetto come una cosa preziosa (non so nemmeno se avrei il permesso di scrivere tutto ciò che ho scritto... probabilmente no...
) e che vi sia piaciuto
A questo proposito comunque ho poto sotto password questa sezione, dato che così è più sicuro che ciò che è qui scritto non vada sotto occhi che non meritano nulla di tutto ciò... e anche perchè così ho meno possibilità di essere "beccata" per aver raccontato tutto qui!