L'Isola Incantata delle Figlie della Luna Un luogo protetto dalle Nebbie in cui le Fanciulle studiano insieme...

L'Awen

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    stregaviolet )O(
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    00 21/12/2005 02:09

    Articolo tratto dal Forum di Celtic World.

    "AWEN"
    La ricerca dell'Awen è una ricerca dello spirito stesso del druidismo, e, come tale, porta con se molti percorsi.
    Noi possiamo intraprendere la ricerca come storico, linguista, poeta, filosofo, filosofo, sacerdote, mago, sciamano, e in molti altri modi.
    Ognuno, a modo suo, ci aiuta a raggiungere una migliore comprensione e, mentre percorriamo il sentiero druidico, una cosa che scopriamo è che nella comprensione risiede la forza.
    Il primo riferimento scritto all' Awen lo si trova in Nennius, Historia Brittonum, un testo latino del 796 circa della nostra era, basata su precedenti scritti del monaco gallese Gildas.

    La triplicità investe la venerazione per la natura, gli antenati e gli dei, così come il legame tra testa, cuore e anima, o lo sviluppo temporale, passato, presente e futuro. O lo sviluppo umano: cultura, scienza, sentimenti.
    La triplicità rappresenta l'energia e di essa il simbolo maggiore è l'"Awen".
    L'awen è un flusso di energia vitale che procede verso il sole e racchiude in sé il significato del numero tre (cfr. anche in alchimia il 3 rappresenta tutto ciò che è divino, che trascende
    l'uomo): i punti che ne formano l'immagine simbolica corrispondono alle posizioni del sole (sole nascente al solstizio d'inverno [se], equinozi [e], solstizio d'estate [ne]) e i raggi, che da essi si dipartono, invadono l'uomo e la sua vita fornendogli ispirazione. Il sole, portatore di luce, rappresenta la conoscenza e l'uomo può raggiungerlo attraverso i suoi raggi: da essi ottiene l'energia del conoscere.
    Awen è ispirazione e in questo termine sono racchiusi significati
    particolari: "AW" simboleggia il flusso, il fluire ed "EN" è l'essenza, lo spirito. Awen è, quindi, un'essenza fluida, uno spirito fluente.
    L'awen può essere ricevuto da tutti, ma solo alcuni sono in grado di utilizzarlo e di renderlo unico. L'awen è espressione di energia divina, nel senso che la sua derivazione è legata a tutto ciò che si trova lontano dall'uomo, irraggiungibile, ma sfiorabile.
    L'awen può appartenere a tutti, ma pochi ne hanno consapevolezza.
    L'awen giunge come ispirazione, ma non ha una forma precisa: è semplicemente un elemento che infonde energia, tranquillità raggiungendo il punto più profondo dell'anima. L'awen assume la forma che ognuno ritiene di dargli.
    Il concetto di triplicità è rappresentato da diverse storie che incarnano l'Awen stesso. La più importante è quella di Gwyon Bach.
    E' una leggenda galleseche narra di Ceridwenn, dea della mitologia celtica che partorendo un figlio deforme decise di dotarlo di saggezza per compensarne l'aspetto fisico. Commissionò a Gwyon Bach un giovane suo servitore di preparare una pozione magica. Tre gocce
    (l'AWEN) del filtro fatato schizzarono sul dito di Gwyon che succhiandolo ne recepì la virtù, acquisendo la conoscenza completa del passato,d el presente e del futuro.. Ceridwenn infuriata lo rincorse mentre egli mutò in vari animali, fino a divenire un chicco di grano e lei una gallina nera. Ceridwenn rimase fecondata da questo seme e partorì il più grande dei bardi del Galles: Taliesin (Bella Fronte).


    Cosa ne pensate? Cos'è per voi l'Awen?




    "...Se la torre è di puro diamante resisterà ad ogni tempesta, e dopo la tempesta risplenderà limpida come non mai: la tempesta l'ha provata, la tempesta l'ha lavata, la tempesta l'ha mostrata.
    Kali è la tempesta.
    Dopo di Lei la torre sfolgora di luce nuova.
    Chi a Lei attinge non morirà mai."
    (Laudes)

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    [Modificato da stregaviolet )O( 28/01/2006 16.45]

  • Ahnk
    00 28/01/2006 09:22
    Vi sono a mio avviso tecniche ascetiche (naturalmente sconosciute ai più, ed è giusto così) che permettono di percepire, per chi ancora lo possiede, un nucleo languido e sensuale dentro di sè, una scintilla di un fuoco dolce e magico. Questo Fuoco, è a mio avviso, ciò che dell'Awen rimane in noi, è l'essenza di noi stessi, è ciò che in realtà siamo, o meglio, che dovremmo essere. L'Awen non risiede nel cervello, che è invece la sede della razionalità e dell'intelletto umani, ma nel cuore o nel ventre, e non è umano, è estraneo alla natura del corpo, ed è proprio grazie a determinate pratiche che svincolano il legame dei sensi, che è possibile percepirlo, o comprendere di non possedere nient'altro che la propria natura umana.

    In rari casi, tale fuoco può essere percepito anche involontariamente (senza pratiche) alla semplice vista di qualcosa di Bello e Naturale come un Bosco, il Sole, la Luna, gli occhi di un Gatto.

    Questo è il mio personale parere che tuttavia non ha alcun fondamento esperienziale dal momento che on ho mai sperimentato nulla di tutto ciò.

    Benedizioni [SM=g27822]
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    stregaviolet )O(
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    00 07/08/2007 12:02
    Ho scritto una mail sulla mailing list di Argante in riferimento all'Awen e la posto anche qui, così magari portiamo avanti questa splendida discussione!

    L'Awen è l'Ispirazione Divina, è "il Canto delle Muse" che permette al poeta di creare. E' l'impulso Divino, ciò che porta a conoscere la Divinità in noi e intorno a noi.
    Può essere descritto semplicemente come Ispirazione Divina, nel vero senso della parola. "Ispirazione" deriva da "Inspirare", che significa trarre un profondo respiro, e se l'Aria che si attinge per respirare è Luminosa e Divina ciò che quel Respiro può donarci è qualcosa di estatico.
    L'Awen è ciò che viene distillato nel Calderone della Sapienza, dalla Dea Cerridwen e dalle sue allieve o dai suoi allievi. E se il Calderone può anche essere inteso come ventre femminile, allora l'Awen potrebbe riferirsi a quel magico Fuoco profondo che si dice vegliassero dentro di sè le antiche Sacerdotesse, e che le portava a stati di profonda ispirazione e conoscenza estatica, ad un Amore infinito e all'identificazione con la Grande Madre divina. Il riferimento alle Vegliatrici dell'Awen mi porta alle Nove Vergini che soffiano sul Calderone dell'Annwn, e a questo proposito cito un pezzo dal mio studio sulle Sorellanze di Nove:

    "Queste Fanciulle sono paragonabili alle Nove Muse della tradizione classica perché sono intimamente legate all’Awen, la luminosa Ispirazione che nutre i poeti nella loro arte, e che conferisce la Conoscenza di tutto ciò che è, che è stato e che sarà.
    Esso rispecchia l’unione dell’Acqua con il Fuoco, i due principi opposti eppure complementari. L’acqua, infatti, bollendo scaldata dal fuoco, si trasforma in caldo vapore, e il vapore, pregno dei magici poteri d’Ispirazione, provoca il cambiamento nella coscienza, l’apertura degli occhi profondi, l’acquisizione della Vista di ciò che è nascosto.
    L’Awen, pertanto, è una sostanza misteriosa che non ha forma, una Fiamma luminosa che non è raggiungibile razionalmente, ma solo attraverso l’Ascolto, o meglio, il Respiro dell'Anima.
    È paragonabile ad una sorta di Sogno non manifestato che giunge ai poeti in modi sconosciuti, e questi, folgorati dalla meraviglia dell’illuminazione, lo fanno vivere nella realtà, attraverso i loro versi ispirati divinamente.
    La stessa parola gallese, “Awen”, richiama il “canto poetico” (“seis”), “l’ascolto” della Voce divina (“cluas”), “l’aria” luminosa, ma soprattutto il “respiro” (“anal”), che viene attinto direttamente dallo Spirito, dalla Sorgente Antica, e viene poi “soffiato” fuori, insieme a tutto il suo potere incantante (da “in-cantare”, ovvero “cantare dentro”, traducibile con “che fa cantare l’Anima”)."

    L'acquisizione e la presa di consapevolezza dell'Awen, o forse sarebbe meglio dire la sua distillazione interiore o la sua "accensione" nel profondo, fa raggiungere la fonte della luce divina, alla quale ci si può abbeverare senza sosta.
    Si potrebbe magari pensare che un piccolo respiro, una piccola "inspirazione" di Awen, ovvero l'Ispirazione creativa, ci possa portare a sentire quello slancio creativo gioioso e luminoso che ci fa creare qualcosa che ritragga le forme della bellezza (un dipinto, una poesia, un racconto, un'idea brillante e positiva, ecc. - ovviamente con espliciti riferimenti alla sfera spirituale e non solamente materiale e artificiale, nella quale l'Awen non esiste)
    Ma se si riesce a trarre un grande respiro, una grande inspirazione di Awen, allora ciò che si conosce è senza dubbio l'Estasi e la conoscenza dei regni fatati, in un volo animico foriero della più grande delle gioie.

    Coloro che trovano l'Awen, come le Nove Vergini del Calderone, devono mantenerlo e covarlo, tenerlo sempre caldo e attivo. Devono fare proprio come le Sacerdotesse del Preiddeu Annwn, che soffiano costantemente sul loro Calderone ricolmo di Awen, come le Vergini che mantenevano il fuoco di Brigida, e che si presume ne mantenessero anche uno più profondo ed interiore dentro loro stesse, e come le Vestali.
    L'Awen è il respiro caldo, l'aria luminosa, la musica dolce che fa cantare l'Anima. E che porta a generare cose meravigliose, delle quali si può senz'altro dire che abbiano avuto un'origine divina.

    Il suo luogo di origine è il Calderone, dove noi lo mescoliamo e lo distilliamo come fa Cerridwen, per far sì che abbia una forma e che possa essere manifestata nel nostro mondo.
    Noi distilliamo questo immenso Awen e lo mescoliamo affinchè l'Acqua e il Fuoco formino il Divino Vapore e che questo vada a toccare ogni più piccola parte di noi.
    E' forse questo il magico Vapore, la magica Fiamma Luminosa che sale e accende il mitico Fuoco nella Testa a cui i celti facevano riferimento.

    Bacini,
    Violet


    [Modificato da stregaviolet )O( 28/01/2010 04:19]


    "Oltre ogni tempo e tuttavia nel cuore del tempo."
    Haria

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