Ho scritto una mail sulla mailing list di Argante in riferimento all'Awen e la posto anche qui, così magari portiamo avanti questa splendida discussione!
L'Awen è l'Ispirazione Divina, è "il Canto delle Muse" che permette al poeta di creare. E' l'impulso Divino, ciò che porta a conoscere la Divinità in noi e intorno a noi.
Può essere descritto semplicemente come Ispirazione Divina, nel vero senso della parola. "Ispirazione" deriva da "Inspirare", che significa trarre un profondo respiro, e se l'Aria che si attinge per respirare è Luminosa e Divina ciò che quel Respiro può donarci è qualcosa di estatico.
L'Awen è ciò che viene distillato nel Calderone della Sapienza, dalla Dea Cerridwen e dalle sue allieve o dai suoi allievi. E se il Calderone può anche essere inteso come ventre femminile, allora l'Awen potrebbe riferirsi a quel magico Fuoco profondo che si dice vegliassero dentro di sè le antiche Sacerdotesse, e che le portava a stati di profonda ispirazione e conoscenza estatica, ad un Amore infinito e all'identificazione con la Grande Madre divina. Il riferimento alle Vegliatrici dell'Awen mi porta alle Nove Vergini che soffiano sul Calderone dell'Annwn, e a questo proposito cito un pezzo dal mio studio sulle Sorellanze di Nove:
"Queste Fanciulle sono paragonabili alle Nove Muse della tradizione classica perché sono intimamente legate all’Awen, la luminosa Ispirazione che nutre i poeti nella loro arte, e che conferisce la Conoscenza di tutto ciò che è, che è stato e che sarà.
Esso rispecchia l’unione dell’Acqua con il Fuoco, i due principi opposti eppure complementari. L’acqua, infatti, bollendo scaldata dal fuoco, si trasforma in caldo vapore, e il vapore, pregno dei magici poteri d’Ispirazione, provoca il cambiamento nella coscienza, l’apertura degli occhi profondi, l’acquisizione della Vista di ciò che è nascosto.
L’Awen, pertanto, è una sostanza misteriosa che non ha forma, una Fiamma luminosa che non è raggiungibile razionalmente, ma solo attraverso l’Ascolto, o meglio, il Respiro dell'Anima.
È paragonabile ad una sorta di Sogno non manifestato che giunge ai poeti in modi sconosciuti, e questi, folgorati dalla meraviglia dell’illuminazione, lo fanno vivere nella realtà, attraverso i loro versi ispirati divinamente.
La stessa parola gallese, “Awen”, richiama il “canto poetico” (“seis”), “l’ascolto” della Voce divina (“cluas”), “l’aria” luminosa, ma soprattutto il “respiro” (“anal”), che viene attinto direttamente dallo Spirito, dalla Sorgente Antica, e viene poi “soffiato” fuori, insieme a tutto il suo potere incantante (da “in-cantare”, ovvero “cantare dentro”, traducibile con “che fa cantare l’Anima”)."
L'acquisizione e la presa di consapevolezza dell'Awen, o forse sarebbe meglio dire la sua distillazione interiore o la sua "accensione" nel profondo, fa raggiungere la fonte della luce divina, alla quale ci si può abbeverare senza sosta.
Si potrebbe magari pensare che un piccolo respiro, una piccola "inspirazione" di Awen, ovvero l'Ispirazione creativa, ci possa portare a sentire quello slancio creativo gioioso e luminoso che ci fa creare qualcosa che ritragga le forme della bellezza (un dipinto, una poesia, un racconto, un'idea brillante e positiva, ecc. - ovviamente con espliciti riferimenti alla sfera spirituale e non solamente materiale e artificiale, nella quale l'Awen non esiste)
Ma se si riesce a trarre un grande respiro, una grande inspirazione di Awen, allora ciò che si conosce è senza dubbio l'Estasi e la conoscenza dei regni fatati, in un volo animico foriero della più grande delle gioie.
Coloro che trovano l'Awen, come le Nove Vergini del Calderone, devono mantenerlo e covarlo, tenerlo sempre caldo e attivo. Devono fare proprio come le Sacerdotesse del Preiddeu Annwn, che soffiano costantemente sul loro Calderone ricolmo di Awen, come le Vergini che mantenevano il fuoco di Brigida, e che si presume ne mantenessero anche uno più profondo ed interiore dentro loro stesse, e come le Vestali.
L'Awen è il respiro caldo, l'aria luminosa, la musica dolce che fa cantare l'Anima. E che porta a generare cose meravigliose, delle quali si può senz'altro dire che abbiano avuto un'origine divina.
Il suo luogo di origine è il Calderone, dove noi lo mescoliamo e lo distilliamo come fa Cerridwen, per far sì che abbia una forma e che possa essere manifestata nel nostro mondo.
Noi distilliamo questo immenso Awen e lo mescoliamo affinchè l'Acqua e il Fuoco formino il Divino Vapore e che questo vada a toccare ogni più piccola parte di noi.
E' forse questo il magico Vapore, la magica Fiamma Luminosa che sale e accende il mitico Fuoco nella Testa a cui i celti facevano riferimento.
Bacini,
Violet