Nell'
Edda, di Freyr si legge:
"Njordhr a Noatun ebbe due figli, il figlio si chiamò Freyr e la figlia Freyja. Erano belli d'aspetto e potenti. Freyr è il più nobile degli Asi; egli governa la pioggia e lo splendore del sole e quindi i frutti della terra. E' bene invocarlo per le messi e per la pace. Egli ha potere sulla prosperità degli uomini"
Successivamente viene riportato di come riuscì ad ottenere l'amore di Gerdr:
"Un tale si chiamava Gymir e sua moglie Aurboða, la quale era della stirpe dei giganti di montagna. La loro figlia era Gerðr, che fra tutte le donne era la più bella. Capitò un giorno che Freyr si sedette su Hliðskjálf e vide tutto il mondo. Guardando verso nord, egli vide allora una fattoria con una casa grande e bella verso cui stava avanzando una donna, e quando lei sollevò le braccia e aprì la porta davanti a sé, allora dalle sue mani emanò una luce che si diffuse per l'aria, per il mare e tutti i mondi ricevettero la sua luce."
Hliðskjálf è il trono di Odhinn dal quale egli può vedere ogni cosa.
Dopo aver visto questa fanciulla Freyr smette di mangiare e di bere, così suo padre, preoccupato, manda il servo di Freyr ad interrogarlo. "Allora Freyr rispose e disse di aver visto una bellissima donna e a causa sua era così triste che non sarebbe vissuto a lungo se non l'avesse ottenuta."
Nel
Discorso di Skirnir così invece parla Freyr:
"
Nella fortezza di Gymir
ho visto andare
una fanciulla che mi ispirò amore.
Le sue braccia lucevano
e da questa
l'aria tutta e il mare.
Fanciulla è a me più cara
che a qualunque
giovane uomo, al principio del tempo.
Tra gli Æsir e gli Álfar (elfi)
non vuole nessuno
che noi si stia insieme."
Detto ciò manda Skirnir, il suo servo, a corteggiarla; Skirnir però gli chiede di prestargli la sua magica spada, poiché il viaggio che deve compiere è lungo e pericoloso, e Freyr acconsente.
Giunto alla dimora di Gerdr, Skirnir riesce a parlarle:
"
Undici mele
ho qui, tutte d'oro,
e le darò a te, Gerðr, in dono,
per mercato d'amore,
se tu dici che per te Freyr
è il più caro dei viventi."
Ma la gigantessa rifiuta, quindi Skirnir le offre dell'altro:
"
Un bracciale dono a te,
che fu arso sul rogo
col giovane figlio di Óðinn.
Otto dello stesso peso
gocciolano da esso
ogni nona notte."
Gerdr rifiuta ancora, e Skirnir la minaccia con la spada, ma lei non si lascia intimidire ed anzi, dice: "
Violenze io non tollero per la passione di alcuno."
Allora Skirnir: "
Con la verga di potere ti colpisco e così ti piegherò, fanciulla, al mio volere." E detto ciò le predice tutti i dolori e le brutte cose che le capiteranno per aver respinto Freyr, e fra le altre cose:
"
Ira ti viene da Óðinn,
ira ti viene dal migliore degli Æsir,
ti sarà Freyr eterno nemico.
Perfida fanciulla,
ti sei imbattuta
nell'ira tremenda degli dèi.
Udite, giganti,
udite, giganti di brina,
figli di Suttungr,
e voi stessi, campioni degli Æsir!
Come io qui vieto
come io qui precludo
a costei la gioia dell'uomo,
a costei il piacere dell'uomo!
...
La runa þurs incido per te
e tre caratteri:
lussuria e follia
e tormento.
Come io li incido
così io, se mi conviene,
li posso cancellare."
A questo punto Gerdr cede e fissa un convegno d'amore che si terrà nella nona notte a partire da quel giorno, e così Freyr vivrà felice con lei.
Le parti in corsivo sono tratte da
Il discorso di Skirnir, le altre tra virgolette da
L'inganno di Gylfi, un po' copiate dal libro ed un po' da
Bifrost
Notiamo che Freyr da via la sua spada per amore, e che sarà proprio quest'azione che lo porterà alla morte durante il Crepuscolo degli Dei: "Freyr sfiderà Surtr e un grande duello avrà luogo prima che Freyr cada. Egli morirà poiché sarà privo della sua buona spada, che diede a Skírnir."
Ed anche in un altra occasione, essendo appunto senza spada, uccise tale Beli con delle corna di cervo.
Questo racconto, anche se molto diverso, per alcuni versi mi ricorda il mito di Amore e Psiche...Freyr è un Dio pacifico, che insieme a sua sorella presiedeva anche all'amore.
Come Eros si innamora di una donna mortale, così Freyr ama una donna "proibita" poiché fa parte dei giganti, i tradizionali nemici degli Dei.
Entrambe le donne all'inizio vorrebbero rifiutare (quando Psiche all'inizio della storia si sposa pensa di andare sposa ad un mostro, solo dopo scoprirà l'identità del marito). Mentre poi Psiche vivrà davvero le miserie e i dolori di una vita senza amore, a Gerdr questi sono solo descritti da Skirnir...
Rifletto, ma devo dire che questo aspetto del Dio mi piace proprio tanto, così come Freyja del resto...