L'Isola Incantata delle Figlie della Luna Un luogo protetto dalle Nebbie in cui le Fanciulle studiano insieme...

LUGH

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    Artemide-
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    Fanciulla dell'Isola
    00 24/11/2005 11:43
    Il sole dona calore e luce, e scandisce i cicli dell'anno; è quindi associato alla nascita della vita, alla fertilità dei campi, e alla vittoria su forze minacciose. Il potere del sole è complementare a quello primevo della terra. Infatti, quando l'astro lambisce la terra con i suoi raggi, vi accende la scintilla della vita.
    Il dio del sole rappresenta la maestà, il potere, il fulgore,
    la fertilità e la bellezza.

    Nei ritrovamenti archeologici che risalgono all'Età del Bronzo e del Ferro, l'allusione all'accoppiamento sessuale è più che palese: il calore del sole penetra nella terra umida dove ha inizio la vita. Immagini solari adornano i cadaveri e sono associate a divinità sia femminili sia maschili.

    In Val Camonica, i Celti della tarda Età del Bronzo e dell'Età del Ferro scolpirono immagini del sole sulle rocce: dischi circolari o ruote dentate che fluttuavano sopra figure umane.
    Le immagini del sole e dell'abbondanza della terra sembrano completarsi nell'immaginario celtico. Anche se le rappresentazioni solari sono associate principalmente alle divinità maschili e quelle di abbondanza terrestre alle dee madri, non è raro incontrare dee accompagnate da ruote solari e dei che portano cornucopie e simboli di messi generose.
    Le immagini del disco solare, talvolta accompagnate da un carro e da un cavallo, sulle pareti, sulle monete e sulle armature, riassumono la raffigurazione tipica del sole che attraversa il cielo trainato da un carro o da alcuni cavalli. Forse solo un animale nobile come il cavallo può accompagnare il sole. Epona, la dea-giumenta, viene talvolta associata a immagini solari.

    In due delle più grandi feste del mondo di luce, Beltane, che si tiene all'arrivo dell'estate (primo maggio), e Lughnasad, che si tiene all'inizio della stagione dei raccolti (primo agosto), il fuoco assume le sembianze del sole sulla terra. I cicli del sole portano la vita. In una festa di mezza estate celebrata in Germania fino al secolo scorso, per esempio, si dava fuoco a una ruota di paglia che si faceva poi rotolare da una montagna fino alle acque della Mosella; se quando raggiungeva il fiume la ruota era ancora in fiamme, la vendemmia sarebbe stata abbondante


    Fonte: www.elfland.it/lugh.htm


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    Elke
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    Guardiana
    Apprendista
    00 15/03/2006 22:10
    LUGH
    Dio supremo della mitologia irlandese,equiparabile al britannico Llew (nei Mabinogion figlio di Arionrhod.Sono accumunabili anche nel sugnificato del nome:Llew Llawb Gyffes "Leone dalla mano sicura" e Lugh Lamfada "Il luminoso dal lungo braccio") e al continentale Lugos.Durante la Grande Battaglia del racconto arcaico "Cath Maighe Tuireadh"egli è il capo dei Tuatha de Danaan,all'infuori di qualsiasi classe e funzione,perche appartiene a tutte le classi e trascende tutte le funzion,tanto che uno dei suoi nomi è Salmidanach,Ildana,che vuol dire "aible in molte tecniche".
    E' anche chiamato Lonnbeimenech "colui che colpisce selvaggiamente".In battaglia compie azioni magiche:sta su un piede,con un solo occhio aperto,e canta canzoni.I corvi sono i suoi messaggeri (oltre che della Dea guerriera Morrigan).Lugh è stato paragonato a volte a Mercurio (come fa Cesare nel De Bello Gallico),per la sua abilità in tutte le arti,e avolte con Odino,per il suo comportamento in battaglia e in quanto maestro dell'arte poetica.
    Favorisce la disfatta dei Fomori (esseri giganti rappresentanti il caos e le forze negative) e con la sua fionda,che diventa una lancia successivamente,uccide il nonno Balor,che era il loro capo(interessante gli avvenimenti riguardanti il suo concepimento,magari ve li posto più tardi).Lugh è il padre divino di Cu Chulainn (uno dei piu importandi eroi d'Irlanda).
    A lui è dedicata la festa di Lughnasadh (1° agosto) che significa "assemblea di Lugh".

    LE ORIGINI DI LUGH
    Lugh è figlio di Eithne e Cian,antica divinità solare.
    Cian fa parte dei Thuata de Danaan e va nella terra dei fomori per riprendere la Vacca dell'Abbondanza rubata dai giganti al Gobniu,il Fabbro di Prodigi.
    Balor (re dei Fomori) ha una figlia di cui è stato predetto che suo figlio uccidera Balor,quindi il padre la tiene chiusa in una torre in compagnia solo di donne.Solo che come in ogni mito nel quale si cerca di sviare il destino,Cian,con l'aiuto di alcuni doni magici entra nella stanza di Eithne la quala gli da il suo amore.
    Questa storia è simile a quella greca di Danae e Acrisio.
    Successivamente i Fomori conquistano di De Danaan che sono ridotti in schiavitù e devono pagare un tributo a Balor.
    Il piccolo Lugh è cresciuto da Manannaun nel Paese sotto alle Onde.Cresciuto,Lugh decide di tornare in Irlanda,con una potente spada magica dono di Manannaun.
    Si presenta alla corte del Re Nuada e per entrare deve possedere un arte che altri non posseggano nella corte reale.
    Lugh dice di essere un falegname,un fabbro,un guerriero,un suonatore d'arpa,un narratore di storie,un mago,un guaritore,un coppiere(incarico per altro molto importante ai tempi dei Celti),un broziere.
    Ma gli rispondono che ci sono gia uomini che posseggono queste arti allore lui dice di andare dal Re e di chiedergli se alla sua corte ci fosse un uomo che possedesse tutte queste abilità insieme;al che Nuada lo accoglie nella sua Rocca forte e gli da il nome di Ildana.







    [Modificato da -Acqua- 04/11/2007 13:21]
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    stregaviolet )O(
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    Guardiana
    Anziana dell'Isola
    00 10/08/2006 23:41
    Bravissima Elke!
    In questo modo Lugh va incontro al suo destino e uccide Balor.
    La sua madre adottiva, Tailtiu è anche associata alla Dama del Lago che istruisce Lancillotto, e Lancillotto per molti versi (riguardanti la sua formazione e la sua vita) è assimilabile proprio a Lugh.
    Ma di questo ne potremo parlare meglio nella sezione delle Dame del Lago, che ora arricchirò di Argante, la Dama del Lago.
    E' vero che questa cosa con il discorso di Lugh sembra che non c'entri nulla, ma ci sono invece molte similitudini.

    Sto leggendo "Il tempo dei Celti" che avevo lì iniziato e oltre la metà da un pezzo... lo leggevo a rate perchè tratta in modo più che approfondito tutte le otto feste della Ruota dell'Anno e ste cosine le prendo a piccole dosi! [SM=g27824]
    Comunque stavo leggendo di Lughnasadh e di Lugh in modo più specifico e sono giunta ad una conclusione che mi ha chiarito molte cose!
    Vi riporto i pezzetti in questione (dovrei riportarvi tutto ma è davvero troppo, per questo vi consiglio caldamente quel libro perchè è fatto davvero bene!).

    "...l'asse Samhain - Beltaine rappresenta un ciclo di eventi sulla ruota dell'anno che si verificano nella Terra, e non dipendono in quanto tali da alcuna attività della Tribù. Imbolc e Lughnasadh, d'altra parte, sono collegati come iniziazione e risultato del dialogo della Tribù con la Terra, espresso nella forma del ciclo agricolo. La figura che presiede all'inaugurazione del ciclo ad Imbolc è Brigida, l'aspetto della Dea Terra più benevolo verso le istanze della Tribù. Ora che il ciclo raggiunge la sua fase finale, la divinità che presiede il tutto diventa Lugh, il dio della Tribù che possiede il dono unico del potere sulla Terra.
    (...)Il suo antico nome celtico Lugus pare che significhi "fulmine, illuminazione"; e se come vedremo per la celebrazione del Raccolto l'applicazione del nome è puramente meteorologica, è evidente che esso aveva una gamma estremamente più vasta di legami astratti che lo collegavano a tutte le capacità della mente umana. Lugh rappresentava l'epitome dell'intelligenza, illustrando la supremazia della mente sulla materia, del cervello sulla forza bruta; un tratto che, con tutta la sua affascinante trascendenza, gli dava alcune delle qualità caratteristiche di un briccone popolare. Se Brigida, la Musa, fornisce l'energia pura necessaria per l'impresa creativa, Lugh, l'artigiano perfetto, sa come plasmare quell'energia senza sbagliare."

    Più avanti il libro dice ancora che Lugh è colui che rappresenta l'Uomo, la Tribù che deve stabilire un rapporto di collaborazione (e conoscenza profonda) con la Terra (la Dea) e inoltre che rappresentando il Raccolto vero e proprio non rappresenta solo quello fisico (cibo, grano, ecc.) ma anche quello legato a tutte le altre abilità umane.

    "i poeti presentavan le loro ultime composizioni, i musicisti suonavano e intrattenevano, gli artigiani facevano sfoggio dei propri lavori. A un livello diverso era un'altra raccolta di frutti in gestazione da Imbolc, poichè come abbiamo visto Brigid/Brigida è la Musa della creatività culturale oltre che l'energizzatrice della crescita della Terra."

    Quindi Brigida è la divina ispirazione e Lugh è colui che mette in moto, l'artigiano perfetto che raggruppa tutte le abilità umane e quindi rappresenta tutti gli uomini (quelli veri suppongo... non gli idioti di oggi... ma questo è sempre sottinteso, no? [SM=g27829] ) e anche le donne ovviamente, dato che si parla di Umanità in senso generale.
    Lugh inoltre è associato ad altre figure della mitologia e delle leggende, e ciò che mi ha colpito è che è associato anche a Artù.
    Ciò a cui sono giunta, ricordando anche di aver sentito da qualche parte che i Re Sacri dei clan celtici erano consacrati a Lugh, è che Lugh rappresenti il vero e proprio Re Sacro. Umano e dalle molte abilità, eppure divino, primo perchè è un archetipo, e secondo perchè stabilendo l'unione sacra con la Terra egli siede accanto alla Dea come suo Consorte (o meglio, leggendo di Lugh e le sue due madri Eithe e Tailtiu, suo Figlio).
    Se Lugh è Figlio della Dea Madre allora è chiaro che rappresenti gli uomini con il loro intelletto, ed è ancora più ovvio il perchè i Re Sacri (o i capi dei clan) venissero consacrati in suo nome e sotto la sua tutela.

    Che ne pensate di tutto questo?



    "Oltre ogni tempo e tuttavia nel cuore del tempo."
    Haria

    Il Tempio della Ninfa

    [Modificato da stregaviolet )O( 10/08/2006 23.56]

    [Modificato da -Acqua- 04/11/2007 13:22]
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    stregaviolet )O(
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    Guardiana
    Anziana dell'Isola
    00 11/08/2006 23:24
    Mi è venuta una folgorazione.. piccola ma carina! [SM=g27828]
    Dunque... proseguo con il ragionamento (o succedersi di intuizioni, dato che è ciò che è stato in realtà) fatto prima...
    In senso più generale e legato alla Tribù e alla Terra, ovvero al rapporto reale e tangibile tra l'Umanità e la Grande Madre, è perfetto ciò che è stato detto prima. Lugh è il Dio di tutti gli artigiani e con artigiani si intende tutti coloro che creano e mettono in pratica ciò che l'ispirazione detta. Il perfetto rapporto tra il fuoco creatore della Dea degli artigiani (guarda caso) Brigid, a Imbolc, ovvero nel momento dell'insorgere di nuovi progetti, e la loro messa in pratica nel periodo del raccolto, grazie a Lugh.
    Ma se Ludus significa illuminazione ed è legato all'intelletto umano allora significa che Lugh rappresenta la mente, la testa, il luogo in cui l'idea prende forma e trova il modo di realizzarsi; e allora Brigid, il fuoco della creatività e la Dea Terra nel suo aspetto benevolo, ovvero la Dea, la Grande Madre, non è altri che la nostra profondità, il fuoco che brucia in noi, la scintilla divina che coglie i messaggi più profondi e che fa parte dell'immenso spirito della Dea. Quindi l'Anima.
    Terra e Umanità, Anima e Mente.
    L'Ispirazione divina prende forma nel profondo di noi stessi ed è la Mente che coglie il segnale e lo realizza in termini ad essa comprensibili (e quindi a noi come persone, uomini, individui), ma per far si che questa bellissima e perfetta collaborazione sia realizzata perfettamente bisogna conoscere Colei che è dentro di noi.
    Alla fine il concetto è sempre lo stesso, o forse sono io che arrivo sempre a sbatterci la testa.

    Che ne pensate?

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    )Twilight(
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    Apprendista
    00 11/08/2006 23:55
    Penso che come concetto sia decisamente azzeccato...la Dea vista come Ispirazione e il Dio come Pensiero vivo nella mente, che riesce ad interpretare e "codificare" questa scintilla divina illuminante...e la fusione di entrambi porta alla fine la vera Conoscenza Spirituale...
    Ma, appunto, per ricreare questo antico legame, si deve cercare dentro il proprio Essere quella stessa scintilla divina...ma se quella scintilla divina è la nostra stessa Anima, forse più che cercarla, bisogna imparare a riascoltarla...imparare ad ascoltare la voce della Dea che è dentro di noi.



  • StellaDiana
    00 12/08/2006 10:14
    Mi viene in mente un'interpretazione che ho ascoltato qualche anno fa del presepe in una scuola gurdjeffiana.
    Io non sapevo che il presepe fosse stato inventato da San Francesco, che a loro dire era un iniziato ai misteri.
    Ebbene: al centro del presepe c'è la Sacra Famiglia.
    Maria rappresenta il centro emozionale superiore, l'Anima, la voce dell'Essere che è nascosta nel nostro cuore, che racchiude la nostra verà identità e la Missione che siamo venuti a svolgere in questa vita.
    Questa voce è difficile da ascoltare ed è il tentativo che fanno tutti i ricercatori dei sentieti spirituali.
    Dunque, l'Ispirazione, con la I maiuscola.
    San Giuseppe (che non a caso a questo punto è un falegname, non trovate?) è il pensiero logico, la mente che si mette a servizio dell'Ispirazione, che se ne fa serva, che umilmente accetta di essere strumento e di creare nel mondo ciò che l'Anima detta.
    Il lavoro artigianale è dunque simbolo di fattualità, di realizzazione concreta dell'invisibile sul piano visibile.
    Il risultato è Gesù Bambino, che nel linguaggio alchemico è il corpo cristico, a cui tutti gli esseri umani possono aspirare: l'Illuminazione, l'Unità, il corpo indissolubile che ci rende illuminati.
    Secondo quella lezione, San Francesco ha volutamente inserito nel nostro immaginario questo simbolo della Sacra Famiglia, finendo per farci credere che la scena si fosse svolta davvero così, per parlare direttamente al nostro Sè profondo attraverso le immagini.
    Da notare che in questa interpretazione, il principio femminile e ispirante è decisamente più elevato di quello maschile, nel senso che sa la verità, conosce la vera natura delle cose, ma possiede una voce sottile che bisogna essere disposti ad ascoltare.
    In questa interpretazione anche il bue e l'asinello avevano un senso legato nad energie nascoste nel nostro corpo in alcuni organi interni che tuttavia ora non rammento.
    Ricordate infine il pastore dormiente, Benito?
    Quello che mentre tutti accorrono svegliati dagli angeli, se la dorme in tutta tranquillità?
    Rappresenterebbe l'umanità addormentata così profondamente che la voce degli invisibili non riesce a svegliarla....
    E' tutto dire.....

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    stregaviolet )O(
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    Guardiana
    Anziana dell'Isola
    00 14/08/2006 17:32
    Che bellissima interpretazione StellaDiana! Mi è piaciuta davvero moltissimo ed è sicuramente perfetta per spiegare il sentiero di ognuno di noi. Alla fine come si vede chiaramente i modi per esprimere questo significato sono moltissimi e racchiudono in s' anche Vie e Sentieri che sembrano inconciliabili, eppure conducono allo stesso luogo.. trovo che questo sia davvero molto bello!
    Se vogliamo proseguire con la storia anche Gesù era un falegname (guardacaso aveva ereditato il ruolo e l'abilità da suo padre) e Maria Maddalena si dice che fosse una Sacerdotessa iniziata ai Misteri.. la storia continua, anche se il finale è diverso.
    Comunque il tutto, ora, sta nel capire/percepire/sentire come mettere in atto tutto questo... [SM=g27822]

  • StellaDiana
    00 15/08/2006 18:51
    Ehi, ma sai che non ci avevo mai pensato?
    E' vero, Gesù aveva ereditato il mestiere di falegname dal padre e Maria Maddalena per molti era un'iniziata....
    Sembrano davvero ruoli archetipi, come se il maschile e il femminile nel mondo dovessero incontrarsi nel rispetto di una simbologia antichissima...


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    stregaviolet )O(
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    Guardiana
    Anziana dell'Isola
    00 15/08/2006 19:03
    Non solo il maschile e il femminile, ma come dicevamo anche di Lugh, se la Dea rappresenta l'Anima del Mondo (e l'Altromondo) e la sua manifestazione naturale e il Dio l'Umanità allora noi siamo coloro che dobbiamo comprendere le parole della Dea e seguire i suoi insegnamenti per poterla conoscere..



    "Oltre ogni tempo e tuttavia nel cuore del tempo."
    Haria

    Il Tempio della Ninfa

    [Modificato da stregaviolet )O( 15/08/2006 19.04]

  • StellaDiana
    00 16/08/2006 09:37
    Infatti l'intera rappresentazione del presepe secondo questa scuola gurdjeffiana, così come il racconto bibblico di Mosè che conduce il popolo ebraico verso la terra promessa,rappresentano l'evoluzione dell'uomo da essere frammentario diviso, maschile, femminile, parti addormentate, parti troppo prese da ciò che stanno svolgendo, in essere unitario, fuso, così come in un crogiuolo alchemico, in un individuo illuminato e consapevole.
    Dal metallo vile in oro.
    La vera pietra filosofale.
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    -Acqua-
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    Guardiana
    Viandante
    00 01/03/2007 14:08
    Che bello lo studio sulle figure della Sacra Famiglia! Dopo che ho letto tutte queste risposte mi è venuta un'immagine in mente.. avete presente quando un tornado forma un cono di forza e tocca il suolo? Gli antichi credevano (non a torto simbolicamente parlando) che fosse il dito del Dio che toccava la terra per renderla fertile. Ora se pensiamo a questo aspetto, in esso sono racchiuse le interpretazioni che avete dato. L'energia attiva dell'uomo (il tornado, la forza) trova casa nella ricettività e apparente oscurità della donna (la terra che lo riceve). Ed è così anche per noi, quando abbiamo un' ispirazione che poi manifestiamo nella fisicità. Inizialmente vi è molta calma, calma in cui si manifestano attivamente delle idee e poi entrambi gli aspetti si mutano in un prodotto che può finalmente essere portato a compimento nel mondo reale.
    Se fossimo in matematica sarebbe una moltiplicazione!
    Dall'Iperuranio a noi insomma.
    E poi mi è venuta in mente un'altra cosa. La parola "Ludos" presenta la stessa radice di quello che per noi è il gioco, attività appunto ludica.
    Se pensate, in ogni gioco è nascosta una fase iniziale "astratta" che poi attraverso lo svolgimento del gioco stesso giunge ad un'obiettivo.
    Mi sembra un grande mosaico in cui tutto è, in vie apparentemente diverse, manifestazione di due semplici energie che creano altre unità quando si uniscono.
    E' un meccanismo che scorre negli aspetti della vita per farci riflettere su come mantenere i nostri pensieri creativi facendo collaborare queste due energie.
    Ed ecco perchè la frase della Bradley: "Tutti gli Dei sono un Dio e tutte le Dee una Dea"

    [SM=g27823]
    -Acqua-

    [Modificato da -Acqua- 01/03/2007 14.10]

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    Elke
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    Guardiana
    Anziana dell'Isola
    00 05/06/2008 15:29
    Visto che stiamo progressivamente avvicinandoci alla sua festa e all'aspetto Luminoso del dio ecco un'immagine di Mickie Muller riguardante Lugh.





    [Modificato da Elke 05/06/2008 15:30]
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    Elke
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    Guardiana
    Anziana dell'Isola
    00 10/03/2009 15:59
    Ultimamente sono tornata sulla figura di Lugh, perchè in quanto Dio solare e Divinità al di sopra delle varie funzioni ho pensato che possa celare un archetipo maschile potente, forte, stabile e pieno di orgoglio e onore, così come forse erano gli antichi eroi che a lui si ispiravano ed anche il suo stesso figlio Cuchulain.

    Dunque, innanzi tutto partirei dai suoi genitori, Eithnè e Cian.
    Alla nascita di Eithnè, figlia di uno dei capi dei Fomori, Balor, viene fatta una profezia: suo figlio ucciderà Balor. Dunque il padre la rinchiude in una torre costruita su un isola, Tor Inis, attorniata da dodici nutrici e lontana dalla vista di qualsivoglia uomo. Eithnè cresce in bellezza e grazia, ed un giorno sogna un giovane bellissimo e se ne innamora.
    Nel frattempo, un uomo ha ricevuto come pagamento per la costruzione di un castello per Balor, una mucca che "con una sola mungitura riusciva a riempire venti barili." Tuttavia l'animale torna sempre nel regno di Balor, poichè egli non aveva ceduto al costruttore anche la cavezza che gli avrebbe permesso di tenerla con sè. Costui quindi mette a guardia della mucca dieci campioni per i quali promette di forgiare delle magiche spade; se essi si fossero fatti scappare la mucca, però, sarebbero stati uccisi. Uno di questi campioni è un giovane di nome Cian, che un giorno si lascia sfuggire la mucca e la rincorre fino al mare, sul quale però non sa come proseguire, ma ecco che compare Manannan e lo trasporta velocissimo sulla sua barca, chiedendogli in cambio la metà di ciò che guadagnerò nel freddo e buio regno dei Fomori. Qui giunto, Cian accende un fuoco per cucinare e Balor che lo scorge ne è tanto entusiasta da nominarlo suo fuochista.
    Ovviamente Cian nota la torre e tramite un incantesimo che può aprire qualsiasi serratura riesce ad introdurvisi e a passare ore d'amore con Eithnè, la quale in seguito si accorge di essere incinta, ed una volta partorito chiede a Cian di tornare in Irlanda e portare il bambino con sè.
    Per fare ciò, però, gli serve di nuovo l'aiuto di Manannan, il quale una volta arrivati a terra chiede a Cian di rispettare la promessa e per ciò gli viene ceduto il bambino, che viene affidato a Eochaid Garb e a sua moglie Tailtiu (tra l'altro già moglie dell'ultimo re dei Fir Bolg prima della battaglia di Mag Tuired).

    Il fatto che Eithnè sia prigioniera, mi fa pensare che sia forse un simbolo dell'Anima, la parte che in genere è celata e mantenuta nascosta dall'Ego e da tutto ciò che non vuole che risplenda e viva libera. Un giorno però arriva Cian con il suo fuoco, forse un fuoco purificatore, come quelli che a volte, si dice debbano essere accesi all'interno dell'individuo per far emergere l'Anima in tutta la sua bellezza e purezza. A questo punto Eithnè e Cian, il maschile e il femminile, si uniscono in segreto, senza cerimonie, senza che nessuno lo sappia, e da essi nasce Lugh, il luminoso, colui che ha in sè ogni funzione ed ogni caratteristiche perché figlio degli opposti amorosamente congiunti.


    Lugh cresce in Irlanda o nella terra al di là delle onde di Manannan, fino a quando i Fomori e i Thuata de Danaan si fanno guerra perchè i Fomori hanno quasi conquistato tutta l'Irlanda, sottomettendo i De Danaan; allora Lugh parte per Tara, per unirsi alle schiere di Eriu. Qui giunto trova alcuni uomini che custodiscono le porte e che non fanno entrare nessuno che non possegga un arte particolare ed unica. Lugh dice di essere falegname, fabbro, guerriero, suonatore d'arpa, poeta e narratore, mago, guaritore, coppiere, bronziere ma i portieri gli rispondono sempre che c'è già qualcuno che possiede la stessa arte, allora Lugh dice di andare a chiedere a re Nuada se vi sia qualcuno che le possiede tutte insieme. Nuada non può che ammettere che non v'è, ma vuole comunque mettere alla prova Lugh. Lo sfida al gioco degli scacchi ma Lugh vince sempre; Ogma lo sfida a lanciare un masso enorme ed egli lo getta proprio all'interno della sala; in fine gli viene ordinato di suonare le tre melodie che ogni buon arpista deve conoscere, quella del pianto, quella del sonno e quella della gioia.

    Il figlio degli opposti è nato, e tuttavia in è ancora sicuro, se dev'essere sottoposto ad altre prove. La prima è quella degli scacchi, che concerne l'inteligenza, il giudizio, la pazienza e la capacità di pianificare e sondare con attenzione le mosse dell'avversario.
    La seconda è una prova di forza, per sondare la potenza e la fermezza di Lugh.
    La terza è quella di saper suscitare il pianto, il sonno e il riso, così come forse l'Anima può essere sofferente, addormentata o staccata dalla persona oppure pienamente presente e felice.


    Vista la grande forza e le mille capacità che possiede, Nuada decide di cedergli il suo posto regale affinchè conduca i Thuata de Danaan contro le schiere dei Fomori. Su di loro si rovesceranno 12 montagne e i 12 maggiori laghi d'Irlanda non li faranno bere.
    Per affrontare questo pericolo Goibnu, il Dio Fabbro, giura che se anche la guerra durasse per sette anni, egli produrrebbe la giusta quantità di armi.
    Diancecht, il Dio medico, giura di guarire nel giro di un giorno ogni ferito.
    Credne, l'artigiano, giura di forgiare spade e scudi.
    Luchta, il carpentiere, giura di fornire tutte le spade e gli scudi di cui possa esserci bisogno.
    Ogma, il campione, giura di respingere i nemici e di sopportare un terzo della fatica dovuta alla battaglia.
    Morrigan giura di "prendere e colpire tutti coloro cui darà la caccia."
    I maghi giurano di privare i Fomori di due terzi della loro forza.
    I druidi di rovesciare su di loro una pioggia di fuoco.
    Coirpre, il satirista, giura di satireggiare e svergognare gli avversari e di fare incantesimi affinchè non possano resistere.
    Be Culle e Diannan, le due streghe, giurano di creare l'illusione che ogni zolla, albero o pietra appaia come un guerriero delle schiere divine.
    Dagda giura di assalire i Fomori "con il massacro e la magia".

    Le forze del male, quelle negative che vorrebbero distruggere ogni cosa, non sono ancora sconfitte, ma insieme a Lugh agiscono la Terra e tutti gli altri Dei.


    In fine la battaglia si scatena e Lugh combatte con un occhio chiuso, su un piede solo e cantando incantesimi. Si scontra con il nonno Balor, trafiggendo il suo unico occhio micidiale con la Lancia della Vittoria, uno dei quattro tesori dei De Danaan.
    Alla fine della battaglia concede di aver salva la vita a Bres, uno dei Fomori che era stato anche re dei Tuatha de Danaan, in cambio del segreto dell'aratura, della semina e della mietitura.

    Lo scontro si conclude finalmente e a Lugh viene rivelato il segreto del continuo rinnovarsi della terra, del nutrimento, che forse è più animico e sottile che materiale...tuttavia la storia si conclude con la profezia della Badbh, la quale annuncia con parole sinistre i tempi futuri:
    "Dopo la vittoria, poi che furono portati via i morti, la MOrrigan figlia di Ernmas andò ad annunciare la possente vittoria alle vette regali di Eriu, alle genti dei shide, alle focie e alle rive dei grandi fiumi. Ed è anche per questo che la Badb racconta le nobili gesta dei guerrieri: 'Hai un'altra storia da narrare?' le chiedevano, ed essa cantava:

    La pace fino al cielo
    dal cielo fino alla terra,
    la terra sotto il cielo,
    la forza in ciascuno...


    Non vedrò un mondo che mi sarà caro,
    l'estate senza fiori,
    le vacche senza latte,
    le donne senza pudore,
    gli uomini senza coraggio,
    le conquiste senza re,
    gli alberi senza frutti,
    i mari senza pesci.

    I giudizi errati dei vecchi,
    le false sentenze dei giudici,
    ogni uomo un traditore,
    ogni fanciullo un ladro.
    Il figlio nel letto del padre,
    il padre nel letto del figlio,
    ciascuno si farà cognato di suo fratello.

    Tempo di empietà!
    Il figlio tradirà il padre,
    la figlia la madre...
    "

    Alla gioia dei primi versi si contrappongono le parole successiva, alla vittoria dell'Anima sull'oscurità si contrappone la continuità delle forze negative nel mondo, anche se non più nell'Anima di chi le ha vinte definitivamente....

    I pezzi fra virgolette sono tratti da Saghe e racconti dell'antica Irlanda di G. Agrati e M. Magini.

    [SM=g27838] [SM=g27838] [SM=g27838] Scusate la lunghezza, ma oggi ero in vena [SM=g27817]






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    Morgana_LaFata
    Post: 183
    Registrato il: 26/04/2007
    Età: 35
    Sesso: Femminile
    Fanciulla dell'Isola
    00 11/03/2009 12:06
    Grazie a tutte...le vostre ricerche e le intuizioni sono a dir poco straordinarie...Mediterò molto sull'aspetto luminoso della divinità maschile poichè credo di averne bisogno in questo momento di silenzio in cui mi affaccio solo per complimentarmi ancora con voi dame e ringraziarvi...Un grazie speciale ad Artemide per avver avviato una bellissima e densa discussione [SM=g27838]



    "Negli occhi bruni di una figlia della Terra riposa la Pace, che essa possa essere tua eterna compagna"

    Sciamana Sarah