Il moto in verbo è una forma molto antica di struttura proposizionale, riscoperta dall'Accedemia della Fava gia agli albori della sua esistenza.
Il m.i.v. si costruisce unendo due forme verbali comuni come "stare", "avere" a altre forme oltreverbo in cui di li a breve si andarà a far parte,nella coesistenza come "venire", "andare" etc.
Questo è usato per dare forza e denotare il cambio di esistenza di una data azione.
Andiamo a capire meglio il tutto con questi esempi:
1) "Sto per andando"
Deliziosa costruzione logica, in cui si denotano il verbo comune "stare" (e non essere in questo caso), con l'oltreverbo che modifica l'esistenza stessa del soggetto in quel momento: il soggetto "sto" ovvero adesso, "per andando" ovvero sono in movimento per, facendo coesistere due esistenze nella stessa situazione. Naturalmente è diverso da "sto andando", in quanto in questa frase il soggetto sta gia compiendo l'azione, mentre in "sto per andando" il soggetto si trova in due stadi di esistenza:
il presente e il presente (!)
che come gia detto denotano la coesistenza di due stati.
Create anche voi degli esempi, che andremo a commentare insieme in questa maieutica sulla lingua Nova.
Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginare. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione; e ho visto i raggi B, balenare nel buio vicino le porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti ... andranno ... perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire.