Il quotidiano “Repubblica” ha diffuso alcuni dati aggiornati sulla partecipazione degli studenti delle scuole superiori italiane all’ora di religione.
La percentuale, secondo il quotidiano, sarebbe scesa dal 88,3% del 2001 al 62,4% dell’ultimo anno scolastico.
Il quotidiano ha accreditato come fonte il Ministero dell’istruzione.
Il Ministero ha negato con un comunicato stampa di aver diffuso alcun dato sull’argomento.
In realtà, leggendo attentamente il comunicato, si evince che il Ministero contesta a Repubblica la diffusione di dati ‘parziali e protetti’.
Attendendo maggiori dettagli salla vicenda, ci limitiamo a notare che i primi dati che attestano un crollo della partecipazione provengono dalla prima rilevazione non effettuata direttamente dalla Conferenza Episcopale Italiana: finora, infatti, gli unici dati diffusi erano dati di parte.
È tempo che il Ministero dell’istruzione si faccia carico di un’operazione di trasparenza: un atto dovuto, ora che gli insegnanti di religione sono entrati ufficialmente in ruolo.
Una spesa che il governo deve ora giustificare.
“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer