www.fistq.org/Articoli/Qigong_tra%20alchimia_e_medicina.htm
La stessa storia dell’alchimia nasce nel VII secolo dell’era cristiana con le invasioni arabe e furono proprio le popolazioni arabe a dare un fortissimo impulso alla ricerca che si sviluppò in tal senso in Europa alcuni secoli dopo. Grazie all’opera di Costantino l’Africano (1020-1087) nel XI sec. un gran numero di studiosi occidentali si rese conto dei grandi tesori culturali disponibili in lingua araba e fra il XII ed il XIII sec. apparve in tutta Europa una vasta quantità di manoscritti di alchimia in latino, traduzioni integrali del testo arabo. Verso la fine del XIII sec. la maggior parte delle traduzioni venne portata a termine e gli studiosi europei potevano proseguire il loro lavoro in modo indipendente. Gli scrittori del XIV e XV sec., però, si rivelarono meno originali di quanto ci si poteva aspettare in confronto ai grandi progressi realizzati durante il XII e XIII sec. e questo perché la nuova indipendenza non portò subito ad un rapido sviluppo degli studi alchemici ma sembrava che gli studiosi dovessero ponderare a lungo sul materiale arabo che era giunto nelle loro mani.
L’enneagramma, quindi, si poneva anche come strumento simbolico per quegli alchimisti che ne avevano la chiave di lettura.
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Purtroppo, però, tale chiave è sepolta nelle menti e nei cuori di coloro che hanno potuto conoscerla in quanto “… tale scienza dell’Enneagramma è stata tenuta segreta molto a lungo e se ora è, in un certo modo, resa accessibile a tutti, lo è solo in forma incompleta e teorica, inutilizzabile in pratica da chiunque non sia stato istruito in questa scienza da un uomo che la possiede”. (P.D. Ouspensky – Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto).
Ciaoo