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Perchè alle chiese non piacciono i gay?

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  • rinata4
    00 20/08/2005 10:30
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    Fin da piccolo stavo con i testimoni di Geova introdotto da mi madre che ha molta fede. Sono stati a mia famiglia e i miei soli amici per 30 anni. Perfino il lavoro era con i testimoni visto che il lavoro era con uno di loro. Poi, da un giorno all’altro, è tutto finito,non perché abbia perso la fede ma perché essendomi innamorato, non ho potuto confessare la mia omosessualità. Prima che questo avvenisse, pur adeguandomi, avevo anche tentato due volte di sposarmi. Ma per fortuna non ce l’ho fatta Mi hanno cacciato, hanno sparlato di me, ho perso tutti gli amici: nessuno di loro mi vuole più vedere; per di più mi hanno anche licenziato. Se mi ncontrano mi riconoscono, a stento mi salutano e non posso andare a trovare mia madre se per caso da leic’è un ‘amica che è testimone. Ormai mi sono abituato, ma all’inizio l’emarginazione è stata molto dura da sopportare.

    Salvatore C. (Torino)



    Le chiese, tutte le chiese, e non solo quelle cristiane, si sa, non amano gli omosessuali, probabilmente perché, ora come allora, continuano a considerare l’omosessualità una scelta (disordinata e peccaminosa) e non una condizione alla quale non pare possibile sottrarsi. La scienza non si è mai davvero espressa in proposito né, forse, mai potrà, ma a me sembra probabile che, nel caso davvero si possa scegliere, la stragrande maggioranza opporrebbe una banalissima e forse poco eccitante vita eterosessuale, senza le angosce e l’emarginazione che spesso segnano l’esistenza dei gay.

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    00 20/08/2005 13:35
    ehi ma non avevi già fatto questa discussione? [SM=g27833]


    cmq gli omosessuali sono in tutte le civiltà questo significa che è una "malformazione" genetica, attenzione, per darwin anche una intelligenza o ossa più forti sono malformazioni, che poi si sono rivelate utili, ma il principio è lo stesso, i risultati sono diversi.

    Cmq perchè c'è scritto chiaramente ne levitico di essere messo a morte se uno ha gli stessi rapporti sia con una donna che con un uomo, per me i cristiani sono pure troppo buoni, no apparte le stupidate sul levitico ci sono scritte un sacco di scemenze, deve essere calato nella condizione attuale del tempo più di ogni altro libro della bibbia...

    però nessuno ormai la vede come un peccato del demonio (se continuate a vedere in america che usano le schede bucate per i computer delle elezioni)
    Prego, a voi la mossa.



    La speranza è la virtù dei forti.

    Un battito d' ali e sono nel vuoto.
  • rinata4
    00 20/08/2005 14:19
    Gli articoli sono simili in effetti.
  • unconv
    00 20/08/2005 14:38
    ma te pensa rinata, la bibbia dice, sodomiti e ubriaconi non entreranno nel regno dei cieli, o qlksa del genere, ora a messa si beve il vino, quindi alla lettera viene preso solo meta' del versetto, proprio non si capisce in che modo la legge di dio deve essere rispettata eppure per certe cose si altre no... andrebbe rivisto tutto il libro e andrebbe compreso che non e' mai stato dio a dire quelle cose orribili che sono scritte li', ma era solo un modo di darsi delle leggi degli uomini di quel periodo
    ci sono versetti che sono stati cancellati, come "la donna peccatrice deve essere calpestata come sterco nella via" non la trovi nell'edizione cei, sono parole orribili che mai e poi mai un dio avrebbe potuto dire, quindi se proprio bisogna essere sani di mente, andrebbe lasciato tutto il libro cosi' com'era in origine, evitare di attribuirlo a dio (o a uomini ispirati da quel dio) ma leggendolo solo come testimonianza della cultura di quel periodo storico, come l'iliade, l'odissea, la bagvad gita, il corano, la torah, ecco gia' quest'ultima risolverebbe il conflitto israeliano palestinese se non la si attribuisse a un dio, tante guerre nel mondo cesserebbero....
  • Venetus
    00 20/08/2005 14:51
    Anche certi scienziati si sono impegnati giorno e notte per dimostrare che l'omosessualità sia una malattia, ma l'omosessualità è solo un modo di essere, come può essere l'eterosessualità, o il seguire un proprio stile di vita.
    Comunque credo che i Gay non piacciano non solo per i pregiudizi della gente, ma perché sapendo scegliere hanno una loro testa e ciò a certa gente può far paura...
  • Tornelius
    00 21/08/2005 11:06
    la maggior parte delle religioni considera l'omosessualità un peccato contro il creato. dato che il Creato è fatto dal Creatore l'omosessualità diventa un'opposizione alle regole imposte da lui. poi ci sono religioni che l'approvano e la stimolano, come il raelianesimo e il satanismo.
    personalmente penso che i gay possano fare quello che vogliono, peggio per loro. l'importante è che non impongono la loro malattia alla società. ad esempio mi sembra sbagliato privare ad un bambino il diritto ad avere dei genitori. inoltre non capisco come possano voler sposarsi, un matrimonio serve a legare un maschio e una femmina per sempre in modo da creare una famiglia. quello tra gay evidentemente non può essere un matrimonio. poi per me possono fare quello che vogliono ma dovrebbero almeno cambiargli nome, ad esempio potrebbe chiamarsi gaymonio.
  • Venetus
    00 21/08/2005 13:08
    Re:

    Scritto da: Tornelius 21/08/2005 11.06
    la maggior parte delle religioni considera l'omosessualità un peccato contro il creato. dato che il Creato è fatto dal Creatore l'omosessualità diventa un'opposizione alle regole imposte da lui. poi ci sono religioni che l'approvano e la stimolano, come il raelianesimo e il satanismo.
    personalmente penso che i gay possano fare quello che vogliono, peggio per loro.



    Per molte antiche culture e religioni l'omosessualità era normale e non parlo ovviametne di Satanismo e di Raeliani...


    Scritto da: Tornelius 21/08/2005 11.06
    l'importante è che non impongono la loro malattia alla società.



    Ma infatti non lo fanno! Non costringono nessuno a "convertirsi" all'omosessualità.


    Scritto da: Tornelius 21/08/2005 11.06
    ad esempio mi sembra sbagliato privare ad un bambino il diritto ad avere dei genitori. inoltre non capisco come possano voler sposarsi, un matrimonio serve a legare un maschio e una femmina per sempre in modo da creare una famiglia. quello tra gay evidentemente non può essere un matrimonio. poi per me possono fare quello che vogliono ma dovrebbero almeno cambiargli nome, ad esempio potrebbe chiamarsi gaymonio.



    Non per dire, ma personalmente stento a capire a cosa serva il matrimonio in sè, sia esso tra persone dello stesso sesso o di sesso differente, mi sembra un obbligo inutile che ti priva della libertà, e poi tieni conto che se vuoi divorziare il matrimonio ti dà tante di quelle rogne legali che metà bastano!!!
    In secondo luogo: supponiamo che io voglia vivere con la persona che amo. A che cavolo serve sposarsi? Non posso semplicemente accettare una convivenza? Se due persone vogliono legarsi a vita, sono poco convinto che un rito serva a tenerli uniti per sempre, a maggior sostegno di ciò pensiamo a tutti coloro che si sposano e che poi dopo anche soli due anni si separano o divorziano. Se ami veramente una pesona ci sarai legato (forse) finché morte non vi separi, a prescindere ai riti fatti.
  • rinata4
    00 21/08/2005 13:36
    Re:

    Scritto da: Tornelius 21/08/2005 11.06
    la maggior parte delle religioni considera l'omosessualità un peccato contro il creato. dato che il Creato è fatto dal Creatore l'omosessualità diventa un'opposizione alle regole imposte da lui. poi ci sono religioni che l'approvano e la stimolano, come il raelianesimo e il satanismo.
    personalmente penso che i gay possano fare quello che vogliono, peggio per loro. l'importante è che non impongono la loro malattia alla società. ad esempio mi sembra sbagliato privare ad un bambino il diritto ad avere dei genitori. inoltre non capisco come possano voler sposarsi, un matrimonio serve a legare un maschio e una femmina per sempre in modo da creare una famiglia. quello tra gay evidentemente non può essere un matrimonio. poi per me possono fare quello che vogliono ma dovrebbero almeno cambiargli nome, ad esempio potrebbe chiamarsi gaymonio.



    Gli omosessuali sono persone come te e tu non hai nessun diritto di definirli "malati"
    .ti sei fatto giudice su di loro..classico comportamento da credente che si sente superiore agli altri.
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    00 21/08/2005 14:05
    ma non può chiamarsi matrimonio quelo tra ghey ... matri-monio impone una futura madre.
    bè rinata sono un pò diversi da tornelius, è come ho detto io sono malformazioni, ma come può essere anche un genio, o un down.

    Ormai non viviamo più nella jungla dove c'è una selezione naturale che dimostra chi è il più adatto a vivere, e non c'è più un adatto termine per capire chi è migliore.
    Prego, a voi la mossa.



    La speranza è la virtù dei forti.

    Un battito d' ali e sono nel vuoto.
  • Torny
    00 21/08/2005 14:08
    Re: Re:

    Scritto da: rinata4 21/08/2005 13.36


    Gli omosessuali sono persone come te e tu non hai nessun diritto di definirli "malati"
    .ti sei fatto giudice su di loro..classico comportamento da credente che si sente superiore agli altri.


    non capisco cosa ci sia di male a definirli malati. quando ero un ragazzino che poteva spostarsi per la città solo tramite mezzi pubblici e vedeva i froci approfittarne di questo per toccarlo è normale che successivamente la mia visione di loro fosse diventata dispregiativa. poi ho avuto anche gay "amici"(eheh, amici fino a un certo punto) mi sono accorto che non tutti i gay sono da portare al manicomio, tuttavia li ritengo in generale persone da curare, chi più chi meno. si tratta di una deviazione sessuale che può portare ad effetti collaterali per il prossimo e questo se permetti non mi sembra giusto.
    una volta sono andato con un mio amico in discoteca, lui ha rimorchiato una ragazza e se l'è portata nei bagni. ad un certo punto lui è uscito di corsa urlando "la ragazza c'ha il cosooo! aiuto!!! andiamo via!"[SM=g27828]
    questo per dirti che se i gay amano le pervesioni sessuali dovrebbero imporle solo ad altri perversi senza mettere in mezzo gente sana. il solo pensare ad adozioni di poveri bimbi innocenti mi fà venire una rabbia se penso a quando prendevo l'autobus per andare alle medie e quei froci pervertiti salivano solo per toccare me e i miei compagni di classe, ci toccava cambiare autobus e arrivare a scuola in ritardo[SM=g27812]
  • rinata4
    00 21/08/2005 14:14
    Re:

    Scritto da: °oOSeraphOo° 21/08/2005 14.05
    ma non può chiamarsi matrimonio quelo tra ghey ... matri-monio impone una futura madre.
    bè rinata sono un pò diversi da tornelius, è come ho detto io sono malformazioni, ma come può essere anche un genio, o un down.

    Ormai non viviamo più nella jungla dove c'è una selezione naturale che dimostra chi è il più adatto a vivere, e non c'è più un adatto termine per capire chi è migliore.



    Tutti hanno diritto al rispetto e a difendere la propria dignità
    nessuno si può erigere giudice al di sopra di un altro solo perchè non è come noi...nessuno può stabilire cosa è normale e cosa non lo è
    ognuno ha il diritto di vivere la propria vita e anche la propria sessualità come meglio crede l'importante è che non rechi danno a nessuno..questo dovrebbero tenere presente le religioni riguardo ai gay...anche perchè molti ecclesiastici sono gay ma nel loro caso spesso non è una questione di malformazione genetica è piuttosto la conseguenza di una vita sessuale repressa e spesso arrivano anche a commettere crimini vedi la pedofilia...quindi prima di aprire bocca i credenti pensino bene a quello che succede all'interno delle loro chiese e religioni.

    [Modificato da rinata4 21/08/2005 14.17]

  • Venetus
    00 21/08/2005 14:58
    Re: Re:

    Scritto da: rinata4 21/08/2005 13.36
    Gli omosessuali sono persone come te e tu non hai nessun diritto di definirli "malati".
    ti sei fatto giudice su di loro..classico comportamento da credente che si sente superiore agli altri.



    Le parole di Cristo contano veramente così poco per chi si definisce "Cristiano"? [SM=g27820] [SM=g27833]
    Non fraintendetemi, chiedo perché da quanto ne so uno degli insegnamenti di Cristo era proprio quello di non giudicare gli altri. [SM=g27818]




    non capisco cosa ci sia di male a definirli malati. quando ero un ragazzino che poteva spostarsi per la città solo tramite mezzi pubblici e vedeva i froci approfittarne di questo per toccarlo è normale che successivamente la mia visione di loro fosse diventata dispregiativa. poi ho avuto anche gay "amici"(eheh, amici fino a un certo punto) mi sono accorto che non tutti i gay sono da portare al manicomio, tuttavia li ritengo in generale persone da curare, chi più chi meno. si tratta di una deviazione sessuale che può portare ad effetti collaterali per il prossimo e questo se permetti non mi sembra giusto.



    Senti, ma nello stesso discorso dici che sono malati (e che peggio non c'è niente di male nel definirli tali), successivamente dici che non tutti son da manicomio e ancora che poi sono comunque tutti da curare. Ma adesso io mi chiedo: è giusto far cambiare idee, posizioni alle persone? Certamente NO! Mi sembra sia ciò che tu vuoi fare nei confronti di coloro che hanno scelto chiaramente di seguire un comportamento sessuale particolare. Adesso preciso immediatamente che non sono omosessuale (a me piace la particolare "cosa" che le donne hanno in mezzo alle gambe, è che nessuna me la dà mai [SM=g27819] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]), ma "guarire" dall'omosessualità equivale al far cambiare idea alla gente. E' questo l'errore, che è lo stesso che molti fanno in certe religioni "universali": ritenere che chi sia al di fuori dell'"ambiente" sia automaticamente fuori dalla Via. Allo stesso modo in cui un Islamico può ritener fuori strada un Buddhista, un Eterosessuale convinto di essere "normale" può ritenere un Omosessuale "sviato". E', per me, questo il vero errore.
    Pensiamo poi che questa non è una caratteristica sola della religione o del pensare moderno sessista, ma anche di certe ideologie politiche come il Nazismo, il quale non voleva Ebrei, Neri, ed Omosessuali...
  • rinata4
    00 21/08/2005 15:35
    Re: Re: Re:

    Scritto da: Torny 21/08/2005 14.08

    non capisco cosa ci sia di male a definirli malati. quando ero un ragazzino che poteva spostarsi per la città solo tramite mezzi pubblici e vedeva i froci approfittarne di questo per toccarlo è normale che successivamente la mia visione di loro fosse diventata dispregiativa. poi ho avuto anche gay "amici"(eheh, amici fino a un certo punto) mi sono accorto che non tutti i gay sono da portare al manicomio, tuttavia li ritengo in generale persone da curare, chi più chi meno. si tratta di una deviazione sessuale che può portare ad effetti collaterali per il prossimo e questo se permetti non mi sembra giusto.
    una volta sono andato con un mio amico in discoteca, lui ha rimorchiato una ragazza e se l'è portata nei bagni. ad un certo punto lui è uscito di corsa urlando "la ragazza c'ha il cosooo! aiuto!!! andiamo via!"[SM=g27828]
    questo per dirti che se i gay amano le pervesioni sessuali dovrebbero imporle solo ad altri perversi senza mettere in mezzo gente sana. il solo pensare ad adozioni di poveri bimbi innocenti mi fà venire una rabbia se penso a quando prendevo l'autobus per andare alle medie e quei froci pervertiti salivano solo per toccare me e i miei compagni di classe, ci toccava cambiare autobus e arrivare a scuola in ritardo[SM=g27812]




    Forse non mi sono spiegata bene
    ognuno è libero di vivere la propria sessaulità come meglio crede a patto che non danneggi nessuno questo è il mio pensiero...personalmente non trovo giusto etichettare i gay come persone malate o deviate anche perchè molte sono le persone in apparenza normali che hanno moglie e figli ma nel segreto violentano bambini..questi sì che sono deviati
    per quello che riguarda le molestie sessuali o abusi da parte di gay vanno puniti come vanno puniti i reati sessuali da parte degli etero e degli ecclesiastici e di chiunque rechi danno fisico e psicologico ad una altra persona...
    i luoghi comuni sui gay non li trovo giusti
    i reati sessuali vedi la pedofilia è una piaga che si stà diffondendo a macchia d'olio e non sono certo i gay i maggiori responsabili di questo crimine all'infanzia.
  • fungomagico
    00 21/08/2005 18:50
    Anche se non è giusto considerare gli omosessuali malati, la Chiesa li giudica malati. Perchè? Perché sono contro l'omosessualità.

    Poi se vuoi sapere CHI SONO I MALATI. Sono quelli negli ospedali.
    Gli altri "malati" sono un po' tutti. Tranne chi trae profitto dai "malati". Quelli sono paraculi, scusate il francese[SM=g27829]
  • Venetus
    00 22/08/2005 11:48
    Comunque per me il punto è uno solo: meglio l'omosessualità o la pedofilia? Meglio l'omosessualità di certo!
  • Mefisto3
    00 24/08/2005 08:52
    Re:

    Scritto da: Tornelius 21/08/2005 11.06
    la maggior parte delle religioni considera l'omosessualità un peccato contro il creato. dato che il Creato è fatto dal Creatore l'omosessualità diventa un'opposizione alle regole imposte da lui. poi ci sono religioni che l'approvano e la stimolano, come il raelianesimo e il satanismo.
    personalmente penso che i gay possano fare quello che vogliono, peggio per loro. l'importante è che non impongono la loro malattia alla società. ad esempio mi sembra sbagliato privare ad un bambino il diritto ad avere dei genitori. inoltre non capisco come possano voler sposarsi, un matrimonio serve a legare un maschio e una femmina per sempre in modo da creare una famiglia. quello tra gay evidentemente non può essere un matrimonio. poi per me possono fare quello che vogliono ma dovrebbero almeno cambiargli nome, ad esempio potrebbe chiamarsi gaymonio.






    Chi l'ha detto che il creatore non sia gay anche Lui? [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]


    Mefisto
  • magikmushroom
    00 04/09/2005 13:18
    Re: Re:

    Scritto da: Mefisto3 24/08/2005 8.52





    Chi l'ha detto che il creatore non sia gay anche Lui? [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]


    Mefisto



    Santa Teresa. TRAFITTA dall'AMORE del Signore. Al limite si può dire che anche Dio fa cilecca.




    C'è da dire una fatto. L'altro mese, un cardinale o monsignore sud americano, non ricordo. E' stato richiamato in Vaticano dopo lo scandalo di un video dove lo ritraeva in atti omosessuali. Il vaticano lo difende... lui sì, gli altri no.
  • lucifero
    00 06/09/2005 18:12
    [SM=g27828] [SM=g27828] siete ancora qui a parlare di omosessualità ? Ecco forse uno dei motivi per cui l'italia è ancora il fanalino di coda di tutta l'Europa,già la Spagna ci ha sorpassato alla grande e così sarà per la Grecia, dovete sapere signori miei che per essere ammessi a certe logge o sette è necessario il rito iniziatico che prevede la sodomia, anche lo stesso Gesù di cui la nostra beneamata chiesa si riempie la bocca praticava l'omosessualità nonostante egli non fosse per così dire "frocio " Il rito iniziatico era previsto anche nei tanto chiacchierati Templari, e avrei un mucchio di cose da dire ancora compreso la vera natura del peccato originale che fu di natura sessuale da parte di adam-kadmon la cui eva cioè la sua parte femminile mangiò il frutto dell'albero della conoscenza ( naturalmente l'albero della conoscenza è la parte anteriore dell'uomo ) da qui la famosa caduta nella materia. Mi ricorda la messa che lo stesso odierno papa allora monsignor Ratzinger,disse durante la messa del funerale di Papa Woityla " la paura del peccato originale ha sempre tenuto lontano l'uomo dall'albero della vita ( che non sarebbe altro che la parte posteriore dell'uomo detta secondo il linguaggio cabalistico l'Eva terrestre ). Quindi vorrei che la smettessero con questa stronzata dei eterosessuali,bisessuali e omosessuali, ognuno è solo ciò che crede di essere[SM=g27828] E i veri malati sono quelii che dicono che questa pratica è una forma di perversione[SM=g27828] quando la stessa chiesa dice che i rapporti sessuali per così dire etero si dovrebbero fare con il solo scopo di procreare, io ll'ho sempre chiamato " Scopare "[SM=g27828] c'è invece chi lo continua a chiamarlo amore . Guardiamo un pò cosa ne pensano i grandi filosofi dell'amore.

    Eros Tratto da "Atlante illustrato di Filosofia" di Ubaldo Nicola


    La parola si traduce in italiano con "Amore",tuttavia vi sono differenze sostanziali fra il significato dei due termini. Eros per i greci era una forza primordiale della natura,quel principio di armonia universale che in ambito fisico connette la materia formando gli oggetti,in ambito sociale unisce fra loro i cittadini permettendo la nascita delle città,in ambito psicologico lega gli individui suscitando l'amicizia e quindi l'Amore. L'Amore tra due patner(l'istinto che propriamente si dice erotico)non è quindi di natura differente dalla forza che mantiene unito l'universo,dal legame che per esempio unisce il Sole e la Luna. L'eros greco non possiede dunque le connotazioni psicologiche e intimistiche connaturate dalla sensibilità moderna.

    Questa mentalità traspare nel mito che considerava Eros un'entità Cosmica primordiale,uno degli dei primigeni dai quali derivano per generazioni tutti gli altri. Nel periodo arcaico,prima di fissarsi nella raffigurazione antropomorfa del bambino alato armato di arco e frecce con cui colpisce il cuore degli amanti. Eros era rappresentato con simboli fallici o non iconici, per esempio una semplice pietra( vedi il complesso megalitico di "Stonehenge" e tutti gli altri)


    Il diverso modo di intendere l'Amore è sottolineato anche dalla diversa pratica sociale dell'uomo greco.La famiglia aveva per lui poco significato(era soprattutto un dovere civico)passava pochissimo tempo in casa e aveva scarse relazioni con la moglie(le donne prive di ogni diritto politico,erano socialmente emarginate,al punto di avere poche occasioni di uscire di casa.
    L'amore coniugale è in genere quello che lega un maschio a una femmina(anche se ovviamente ben presenti nel quotidiano) avevano scarso peso nella cultura greca prospensa a vedervi un semplice approfondimento dell'amicizia. Vi era una notevole libertà nei costumi sessuali delle città greche: la prostituzione(femminile e maschile) era svolta in case gestite dallo Stato;il concubinato con un numero variabile di schiave era frequente e si ammettevano pratiche sessuali diverse dalle nostre. Di fatto quando i filosofi greci discutono dell'Amore www.latinovivo.com/testintegrali/Simposio.htm

    alludono sempre a una passione detta oggi "omosessuale"(ma è significativo che non vi sia in greco un termine analogo)Anche se in realtà non superò mai i confini delle ristrette classi aristocratiche(ed era anzi oggetto di riprovazione nelle altre classi)il raffinato erotismo omosessuale influenzò decisamennte le arti visive,imponendo una forte dose di effemminatezza nell'ideale della bellezza maschile.
    Nella forma della pederastia pedagogica l'omosessualità era frequente nell'ambiente dei filosofi,legando fra loro con un legame erotico-intellettuale il maestro(detto in questo caso erastes,letteralmente"colui che fà l'Amore" cioè ha un ruolo attivo) e un giovane allievo( detto eromenes,"colui che riceve"),per una legge non scritta un rapporto del genere era tollerato solo fino a quando il giovane entrava in maturità,dovendo a quel punto evolversi verso una più tradizionale amicizia(l'eroe omerico Achille era l'erastes di Patroclo,Parmenide lo era di Zenone)

    Certo che la grande cultura italiana è proprio andata a farsi fottere[SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]

    Ciao

  • magikmushroom
    00 07/09/2005 10:59

    Scritto da: lucifero 06/09/2005 18.12
    [SM=g27828] [SM=g27828] siete ancora qui a parlare di omosessualità ? Ecco forse uno dei motivi per cui l'italia è ancora il fanalino di coda di tutta l'Europa,già la Spagna ci ha sorpassato alla grande e così sarà per la Grecia [...]




    E' un motivo politico-sociale. Zapatero ha cercato una risoluzione politica che nel tempo avrebbe modificato la società, rendendo "normali" i matrimoni omosessuali anche per chi ora li contesta.
    Manca comunque una modifica sulla costituzione spagnola per procedere con i matrimoni omosessuali.
  • lucifero
    00 07/09/2005 11:47
    sem,brerà strano,ma sono contro i matrimoni gay, a meno che non si cambia la parola matrimonio con una "convivenza legalizzata" con tutti i diritti che essa comporta. Comunque la Chiesa cattolica dovrebbe dirla tutta in modo chiaro, ed ecco uno dei validi motivi per cui il Christos non si è ancora manifestato, perchè se gay significa abitante di Gaya è chiaro che" Il mio regno non è di questo mondo "

    www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=59308&idd=814&t=1126089906531&...

    Ciao
  • pinkpanther
    00 26/03/2006 20:15
    omo logati
    veramente il peccato di Sodoma fu il non aver rispettato gli "ospiti stranieri" come invece aveva fatto Abramo.
    E di Gomorra non si dice niente?
    E poi : i gay non fanno figli (e non è vero....) e quindi per le varie chiese sono "inutili".
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    00 27/03/2006 08:30
    Re:

    Scritto da: lucifero 07/09/2005 11.47
    sem,brerà strano,ma sono contro i matrimoni gay, a meno che non si cambia la parola matrimonio con una "convivenza legalizzata" con tutti i diritti che essa comporta. Comunque la Chiesa cattolica dovrebbe dirla tutta in modo chiaro, ed ecco uno dei validi motivi per cui il Christos non si è ancora manifestato, perchè se gay significa abitante di Gaya è chiaro che" Il mio regno non è di questo mondo "

    www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=59308&idd=814&t=1126089906531&...

    Ciao




    up up, gay però viene dall' inglese e prima significava un/a ninfomane, era usato ai tempi di jack lo squartatore per indicare anche le prostitute.
    Prego, a voi la mossa.



    La speranza è la virtù dei forti.

    Un battito d' ali e sono nel vuoto.
  • =pinkpanther=
    00 27/03/2006 11:06
    termine gay

    Scritto da: °oOSeraphOo° 27/03/2006 8.30

    up up, gay però viene dall' inglese e prima significava un/a ninfomane, era usato ai tempi di jack lo squartatore per indicare anche le prostitute.



    forse anche perchè all'epoca i "non gay" erano di una noia mortale, con le tovaglie fino a terra e i busti-corazza...
  • Anonimus
    00 27/03/2006 14:50
    Re:


    Scritto da: Tornelius 21/08/2005 11.06
    la maggior parte delle religioni considera l'omosessualità un peccato contro il creato. dato che il Creato è fatto dal Creatore l'omosessualità diventa un'opposizione alle regole imposte da lui. poi ci sono religioni che l'approvano e la stimolano, come il raelianesimo e il satanismo.
    personalmente penso che i gay possano fare quello che vogliono, peggio per loro. l'importante è che non impongono la loro malattia alla società. ad esempio mi sembra sbagliato privare ad un bambino il diritto ad avere dei genitori. inoltre non capisco come possano voler sposarsi, un matrimonio serve a legare un maschio e una femmina per sempre in modo da creare una famiglia. quello tra gay evidentemente non può essere un matrimonio. poi per me possono fare quello che vogliono ma dovrebbero almeno cambiargli nome, ad esempio potrebbe chiamarsi gaymonio.






    it.wikipedia.org/wiki/Matrimonio


  • pinkpanther
    00 27/03/2006 14:56
    Re: gaymonio
    il matrimonio come "regola e legame" nasce soprattutto come protezione del patrimonio (pecunia) e prole (mater semper certa est).
    L'unione tra persone dello stesso sesso può essere vista come un contratto commerciale di protezione (tipo un alleanza) che non ha finalità procreative.
    Non credo che allo Stato debba interessare se io intendo o meno riprodurmi e alle autorità religiose non intendo delegare la responsabilità di decidere se voglio o non voglio farlo.
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    maory8
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    Utente Junior
    00 28/05/2006 02:43
    Re:
    secondo me godono nel vedere soffrire la gente tanto è che a volte risultano nell'oppressione totale!

    che idioti!














    Scritto da: rinata4 20/08/2005 10.30
    Fonte

    Fin da piccolo stavo con i testimoni di Geova introdotto da mi madre che ha molta fede. Sono stati a mia famiglia e i miei soli amici per 30 anni. Perfino il lavoro era con i testimoni visto che il lavoro era con uno di loro. Poi, da un giorno all’altro, è tutto finito,non perché abbia perso la fede ma perché essendomi innamorato, non ho potuto confessare la mia omosessualità. Prima che questo avvenisse, pur adeguandomi, avevo anche tentato due volte di sposarmi. Ma per fortuna non ce l’ho fatta Mi hanno cacciato, hanno sparlato di me, ho perso tutti gli amici: nessuno di loro mi vuole più vedere; per di più mi hanno anche licenziato. Se mi ncontrano mi riconoscono, a stento mi salutano e non posso andare a trovare mia madre se per caso da leic’è un ‘amica che è testimone. Ormai mi sono abituato, ma all’inizio l’emarginazione è stata molto dura da sopportare.

    Salvatore C. (Torino)



    Le chiese, tutte le chiese, e non solo quelle cristiane, si sa, non amano gli omosessuali, probabilmente perché, ora come allora, continuano a considerare l’omosessualità una scelta (disordinata e peccaminosa) e non una condizione alla quale non pare possibile sottrarsi. La scienza non si è mai davvero espressa in proposito né, forse, mai potrà, ma a me sembra probabile che, nel caso davvero si possa scegliere, la stragrande maggioranza opporrebbe una banalissima e forse poco eccitante vita eterosessuale, senza le angosce e l’emarginazione che spesso segnano l’esistenza dei gay.


  • Lucifero
    00 29/05/2006 18:36
    Re: Re:

    Scritto da: maory8 28/05/2006 2.43
    secondo me godono nel vedere soffrire la gente tanto è che a volte risultano nell'oppressione totale!

    che idioti!



    Io non direi !!Secondo me invece non vogliono dire una verità scomoda perché è legata alla pratica omosessuale.

    Questo è solo un mio punto di vista.Non ho mai fatto una cosa del genere,per mia scelta personale.











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    Imber Aetherius
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    00 30/05/2006 01:00
    non c'è nessuna scandalosa verità sull' omosessualità lucifero, essa infatti come pratica di gruppo non naturale è stata sempre praticata solo in assenza del sesso femminile.

    perchè o si pratica l' omosessualità per "natura" o perchè non si può fare altro. questi sono i due unici motivi.
  • Lucifero
    00 30/05/2006 09:11
    Re:

    Scritto da: Imber Aetherius 30/05/2006 1.00
    non c'è nessuna scandalosa verità sull' omosessualità lucifero, essa infatti come pratica di gruppo non naturale è stata sempre praticata solo in assenza del sesso femminile.

    perchè o si pratica l' omosessualità per "natura" o perchè non si può fare altro. questi sono i due unici motivi.



    Bene !!Allora perché è alla base dei processi iniziatici delle grandi logge segrete,non vorrai farmi credere che i seguaci della Massoneria o dei Rosacroce,oppure se vogliamo tornare indietro nel tempo gli stessi Templari ,erano "Froci" ?!!C'è qualcos'altro,non è possibile una serie così enorme di coincidenze e analogie.Perché secondo te la chiesa cattolica è avversa agli omosessuali,quando sa benissimo che la natura divina dell'uomo è bisessuale.Secondo la religione il vero Amore è di natura omosessuale,il cosiddetto amore tra sesso maschile e femminile dovrebbe essere solo per fini procreativi,e invece ci condizionano già da bambini,anche tramite i media che l'amore si fa solo tra maschio e femmina.Secondo me ci hanno dato da intendere fischi per fiaschi.Nel vero Amore c'è abbandono totale,e nell'uomo durante l'amplesso con la donna,ciò non può esistere(ma questo è un'altro discorso)per ovvi motivi fisiologici,non ci si può abbandonare al cosiddetto amore etero.Solo chi ne fa esperienza lo comprende.

  • Lucifero
    00 30/05/2006 09:17
    Il silenzio di Cristo
    Alcuni critici della posizione della religione cattolica hanno fatto notare come il personaggio di Gesù, considerato in tale religione come il Figlio di Dio, non si sia mai espresso sull'omosessualità.

    La Chiesa Cattolica fa osservare che Gesù non si è espresso esplicitamente nei confronti di una infinita casistica di problematiche, ad esempio non si è mai espresso circa il sadomasochismo, né questo appare essere stata la sua missione.

    In realtà il messaggio di Cristo aveva due aspetti:

    Dare compimento alla rivelazione dell'Antico Testamento (Matteo 5,17)
    Essere il segno definitivo della volontà di Dio di stare al fianco dell'uomo. Gesù esprime questo ad esempio quando dice: Il regno di Dio è in mezzo a voi (Matteo 12,28).
    Al di là di queste finalità generali Cristo si è espresso come un uomo del suo tempo, e non può stupire il suo silenzio su questioni, come l'omosessualità, che non avevano un interesse particolare nella società del suo tempo.

    La Chiesa ha formulato il suo giudizio sull'omosessualità a partire dalla rivelazione definitiva su Dio e sull'uomo portata da Cristo, e in particolare dalla concezione dell'uomo e della sessualità che da essa deriva.


    Intolleranza
    Altri critici sostengono che l'atteggiamento della Chiesa cattolica e di alcuni suoi aderenti rispetto agli omosessuali non è di tolleranza e accettazione, ma che anzi arriva alla discriminazione e all'omofobia. Per loro la chiesa cattolica contraddice il messaggio dello stesso Gesù non tollerando né accettando l'omosessualità e considerandola alterazione di una normalità, sebbene la chiesa accolga chi vive drammaticamente tale condizione.

    Da parte delle associazioni di omosessuali si contesta l'affermazione del "rispetto delle persone omosessuali", intendendo che detto rispetto dovrebbe comprendere il riconoscimento dei diritti civili della persona omosessuale, tra cui la possibilità di contrarre matrimonio.

    A partire dal 1980 si assiste al proliferare di gruppi di omosessuali cattolici, che hanno dato vita in Italia al Coci, il Coordinamento Omosessuali Credenti Italiani.

    Una protesta estrema contro l'atteggiamento della Chiesa nei confronti dell'omosessualità è stato il gesto di Alfredo Ormando, che, nel 1998, si diede fuoco in Piazza San Pietro.


    Gli aiuti per tornare alla "normalità"
    Negli Stati Uniti esistono organizzazioni nate dall'esperienza cristiana che offrono agli omosessuali che lo vogliono un corso atto a modificare il proprio orientamento sessuale.

    Sono tuttora aperti dibattiti sull'effettiva efficacia di queste organizzazioni, alcune delle quali sono state accusate di violenza psicologica verso soggetti che non avevano liberamente scelto di sottoporsi a questi trattamenti (in genere minori).


    it.wikipedia.org/wiki/Omosessualit%C3%A0_e_religione_c...
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