Io sono ateo

Io sono ateo

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Scritto da: zon@ venerdi 07/03/2005 16.09
Io sono ateo

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Va bene, ma come mai lo sei? Cioè intendo dire: non appartieni a nessuna comunità religiosa perchè non te ne piace nessuna? Non credi in nessuna divinità o in nessuna forma di soprannaturale o sopranormale perchè non ti è mai capitato di vederlo coi tuoi occhi? Oppure semplicemnete non ti interessa se esite o meno? Sono curiosa di capire bene! Baci!

Tytania

sai cosa vuol dire ateo?
negazione dell esistenza di dioo di qualunque realtà trascendente l uomo..dunque te mi dici che nn credi in nessuna cosa? ma nn esiste.. spesso ateo si intende nn credente in dio.. invece ti sbagli..
te vuoi dirmi che nn credi in nessun essere ''superiore''?
cioè secondo te chi ha creato la terra?
chi ha creato il primo uomo? e l universo ?
potrei continuare all infinito..
nn ti sembra che sia meglio che ti ricredi?

Tre parole per esprimere un concetto molto più complicato... perché non espandi il tuo discorso e non ci parli del tuo ateismo? Forse non lo sai, ma ce ne sono di molti tipi.

be lui ha dettos ono ateo e io gli ho spiegato se era quella toba li..
bè io credo in qualcosa che nn so nemmeno io cosa sia..
dunque NON sn ateo dato che credo in qualcosa? giusto?

Cannibal sei agnostico allora

io nn so in checcazzo credo ma non credo che ci sia un essere superiore che ha creato il mondo.si sarà fatto da solo al contrario di come finirà..

Ciao a tutti, prima di tuto mi presento: sono Lord Carto, sono comunista, ateo ecc ed è la prima volta che scrivo su sto forum.... comunque molto ben fatto! Complimenti all'admin!
Passando alla questione del topic, trovo che l'ateismo sia la forma più terribile di esistenza... invidio le persone che credono, ma credo anche sia molto difficile credere veramente, oggi... nel senso, la disillusione la fa da padrona, e chi crede oggi, o lo fa per convenienza, o è veramente fortunato. Io purtroppo la fede non l'ho mai trovata e la chiesa che c'è oggi sinceramente mi disgusta.... accarezzo il buddhismo perchè da molta libertà e poi non è una vera religione, piuttosto una complicata utopistica ma bellissima filosofia di vita...
Chi oggi si dice ateo, o è uno che riflette molto sulla realtà e si rende conto che la sua riflessione lo ha portato a dislludersi a tal punto da non ammettere l'idea che qualcuno possa controllare il caos che regna sovrano, oppure è un mitomane che ama farsi addochiare come "diverso" e basta. Per me vale il primo caso (c'era da chiederlo? ), per Zon@ venerdì, direi la seconda... senza offesa, ma opinioni che non sono supportate da una base solida di teorie che la supportino, non è un opinione ma un dogma. E i dogmi sono pericolosi... oltre che ridicoli...

Carto

cioè..io non credo perchè credere (in questo caso in dio)mi sembra inutile.Cioè..tutti credono in una stupida storia che sarebbe la bibbia))che può benissimo essere stata scritta da un vecchio scrittore o da più uomini,soltanto perchè la persone hanno bisogno di credere in qualcosa.Questo qualcosa deve essere superiore perchè gli serve a rispondere ai tanti interrogativi che l'uomo si pone.allora credere fa anche comodo perchè con la credenza di un essere superiore ci sono delle risposte che,forse per la scarsa voglia di ricerca o il disinteressamento,si spiegano con la risposta che è stato dio a crearle eccecc.L'uomo ha bisogno di trovare e cercare qualcosa di superirore.ma,in fondo sono contenta per le persone che credono veramente perchè è bello vederle riunite in luoghi tutte per lo stesso motivo e convinzioni,al contario di quello che spesso accade oggi,una società di falsi che si appoggiano a chi fa più comodo e seguono il gruppone di pecore..se io credessi con convinzione nn mi vergognerei neanche di andare in chiesa perchè andrei a fare una delle uniche cose in cui credo veramente..ma secondo me non c'è niente di superiore,anche se a volte mi piace pensarlo..tutti si fanno delle domande

Concordo su tutta la linea. Il fatto di credere per rimanere in uno stato di torpore apatico di non-conoscenza è più comodo del domandarsi su questioni filosofico.religioso.esistenziali....
Io dico sempre: Fortunato tu, che sei ignorante. Sì, perchè l'ignorante è portato a non interrogarsi su quello che gli fa più paura, e quindi a vivere decisamente meglio di uno assillato dai dubbi, e che probabilmente non arriverà mai ad una risposta soddisfacente...

Io penso che sia molto triste tutto quello che avete fatto notare. Sono contentissima di non dover avere anch'io il problema della fede e di aver avuto la fortuna di vedere e toccare con mano, così non sono stata costretta a cercare di credere in qualcosa sulla cui esistenza non ho certezze. Dal mio punto di vista - che però è un punto di vista religioso - il problema del mondo di oggi è la perdita di contatto con il sacro. Se avessimo continuato come un tempo a tenere vivi i nostri contatti diretti con il "soprannaturale" - tra virgolette, uso il termine in mancanza di uno migliore - oggi tutti potrebbero sperimentarlo direttamente come si faceva una volta e non ci sarebbe bisogno di cercare fedi senza certezze. Però l'umanità di oggi ha scelto un'altra strada, e adesso entrare in contatto con quelle realtà è diventata una cosa difficile e rara - non impossibile però! -.

L'ateismo é una ideologia degna di rispetto come ogni altra, ma a mio avviso la totale negazione del "soprannaturale" e del metafisico é piuttosto limitante.
Io sono Satanista, quindi non prego nessuna divinità e mi concentro sul mio individualismo, ma sono alla continua ricerca di segni, eventi, fatti che ancora nessun uomo può spiegare e sono aperto anche all'eventuale scoperta dell'esistenza del divino. Componente agnostica del Satanismo filosofico che apprezzo... perché chiudersi delle possibilità quando l'uomo non può rispondere con certezza ad alcune domande?

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Scritto da: .Tytania. 07/03/2005 23.44
Io penso che sia molto triste tutto quello che avete fatto notare. Sono contentissima di non dover avere anch'io il problema della fede e di aver avuto la fortuna di vedere e toccare con mano, così non sono stata costretta a cercare di credere in qualcosa sulla cui esistenza non ho certezze. Dal mio punto di vista - che però è un punto di vista religioso - il problema del mondo di oggi è la perdita di contatto con il sacro. Se avessimo continuato come un tempo a tenere vivi i nostri contatti diretti con il "soprannaturale" - tra virgolette, uso il termine in mancanza di uno migliore - oggi tutti potrebbero sperimentarlo direttamente come si faceva una volta e non ci sarebbe bisogno di cercare fedi senza certezze. Però l'umanità di oggi ha scelto un'altra strada, e adesso entrare in contatto con quelle realtà è diventata una cosa difficile e rara - non impossibile però! -.

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scusami tytania...esiste una fede con delle "certezze"?
se son certezze...perdonami...ma di che "fede" si tratta?

concordo con lupo sul rispetto che merita l'ateismo...in quanto..per quanto non condivisibile(come nel mio caso)..è comunquesia il frutto di numerose riflessioni(non si "sceglie" una religione -o una non religione- senza rifletter bene)

Se prendiamo la parola "ateo", si evince che è "colui che non crede a niente", ma se prendiamo la parola "comunista" è "colui che crede a una dottrina politica e l'antepone ad una religione" quindi nel secondo caso non può essere ateo in quanto crede in qualcosa.

Mefisto è il nome Diavolo è il cognome

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Scritto da: Krusan 08/03/2005 4.59

scusami tytania...esiste una fede con delle "certezze"?
se son certezze...perdonami...ma di che "fede" si tratta?

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Sì è vero hai ragione: se si parla di fede si parla per forza di credere in qualcosa senza certezze evidenti e tangibili. Allora nel mio caso dovrei dire conoscenza non fede. Ma il significato del mio discorso non cambia, no? Baci!

Tytania

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Scritto da: Mefisto3 08/03/2005 10.56
Se prendiamo la parola "ateo", si evince che è "colui che non crede a niente", ma se prendiamo la parola "comunista" è "colui che crede a una dottrina politica e l'antepone ad una religione" quindi nel secondo caso non può essere ateo in quanto crede in qualcosa.

Mefisto è il nome Diavolo è il cognome

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Veramente ateo deriva dal greco a teos, che con l'alfa privativo e con teos che significa dio al plurale, significa al massimo "senza dei" o ancora meglio "che non crede a nessun dio".
Prima di parlare bisognerebbe sapere le cose, sennò si fa la figura di quello che parla per sentito dire... e spero che non fosse questa l'intenzione...

Non so, secondo me quello che ha scritto Mefisto poteva essere inteso come non crede in nessun Dio... forse si é solo espresso male. Un Ateo che non crede in niente? Ma allora sarebbe un Nichilista.

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Scritto da: Lord Carto 09/03/2005 14.55


Veramente ateo deriva dal greco a teos, che con l'alfa privativo e con teos che significa dio al plurale, significa al massimo "senza dei" o ancora meglio "che non crede a nessun dio".
Prima di parlare bisognerebbe sapere le cose, sennò si fa la figura di quello che parla per sentito dire... e spero che non fosse questa l'intenzione...

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Il termine greco "teos" significa: teologia, quindi ateo significa senza religione, non senza un dio. Studia meglio saputello.

Mefisto

Mefisto, in effetti hai ragione... non conoscevo l'etimologia esatta della parola, viene dal Greco? Non conosco mezza lingua morta!
Quindi senza Religione... in effetti uno che non crede a Dio ma pensa che vi sia qualcosa che l'uomo non può comprendere é meglio definirlo Agnostico...

Hem mi dispiace contraddirti, ma Teos in greco vuol dire proprio dio.... non voglio fare il saputello, ma non voglio neanche essere additato come uno che parla a vanvera... sono al terzo anno di classico, lo sparò, dannazione!

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Scritto da: Krusan 08/03/2005 4.59

scusami tytania...esiste una fede con delle "certezze"?
se son certezze...perdonami...ma di che "fede" si tratta?


Scritto da: Tytania 08/03/2005 11.57

Sì è vero hai ragione: se si parla di fede si parla per forza di credere in qualcosa senza certezze evidenti e tangibili. Allora nel mio caso dovrei dire conoscenza non fede.

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La fede è tale perchè non è conoscenza, è fiducia.
Ci sono molti gradi di conoscenza e al raggiungimento di ciascuno il grado di fede diminuisce perchè non più necessario; non si può conoscere tutto, ma si può partire da ciò che si conosce ed affidare il resto alla fede, correggendosi un po' alla volta.
La mia opinione in materia è che le religioni, tutte le religioni, siano il livello più basso da cui cominciare il viaggio della conoscenza; infatti, persino chi le nega per prima cosa le affronta e poi se ne libera.
Altri, molti altri, rimangono impantanati nella fede cieca per tutta la vita.
Tytania, chi ha avuto contatti con il soprannaturale parte da un gradino un po' più alto, tutto qui. Avrai fatto qualche passo giusto in un'altra vita.
In conclusione, un raggio di speranza per tutti.
Il soprannaturale non è lontano e non dipende dalla preparazione, nè dalle conoscenze magiche o esoteriche: è davanti agli occhi, basta aprirli.

Randyr

Sono convinto che "soprannaturale" sia una parola molto inefficace. Nel mio pensiero, tutto ciò che può avvenire nell'Universo é naturale, mi sembra errato pensare che vi siano cose all'esterno di questo ordine. Se esistono uno o più dei creatori, non vedo come possano essere separati da questa nostra realtà... se essi non sono parte di essa, essa é parte di loro, quindi in ogni caso é tutto unito molto strettamente.

Bè, anche io sono ateo. Credere in Dio equivarrebbe a credere nel destino, e io non ci credo. Odio pensare che il mio futuro possa essere già stato dettato e quindi essere l'impotente protagonista della mia vita. Non credo in dio, come non credo in Satana, Budda e soci, perchè secondo me la religione è una semplice favola. L'uomo, debole di natura, ha bisogno di aggraparsi a qualcosa di diverso rispetto a quello che è il suo vivere quotidiano e inventa Dio, o Zeus o altri, per spiegare le cose per le quali non trova ancora risposta.

E' un'opinione valida come qualsiasi altra. Purtroppo l'uomo non ha il potere di provare qualcosa di tanto grande come l'esistenza degli dei.

Buonasera.
E' mia opinione che il caso non esista: o meglio sia una semplificazione che l'uomo, in questo caso, opera perchè non è a conoscenza della legge che governa tutto ciò che accade.

Può essere un esempio il fatto che si pensi che il moto delle particelle di un gas sia casuale, mentre è frutto di urti tra particelle. Sono certo che quando disporremo di strumenti molto più potenti di quelli odierni, riusciremo a prevedere gli eventi futuri.

Secondo me infatti, conoscendo, ad esempio, la posizione, la massa e la velocità iniziale di alcuni elementi sarò possibile poterne prevedere la nuova posizione e velocità in un dato istante successivo o anche, perchè no, precedente rispetto al punto di partenza.

[Modificato da Ma7z0 15/03/2005 22.37]

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Scritto da: Ma7z0 15/03/2005 22.36
Buonasera.
E' mia opinione che il caso non esista: o meglio sia una semplificazione che l'uomo, in questo caso, opera perchè non è a conoscenza della legge che governa tutto ciò che accade.

Può essere un esempio il fatto che si pensi che il moto delle particelle di un gas sia casuale, mentre è frutto di urti tra particelle. Sono certo che quando disporremo di strumenti molto più potenti di quelli odierni, riusciremo a prevedere gli eventi futuri.

Secondo me infatti, conoscendo, ad esempio, la posizione, la massa e la velocità iniziale di alcuni elementi sarò possibile poterne prevedere la nuova posizione e velocità in un dato istante successivo o anche, perchè no, precedente rispetto al punto di partenza.

[Modificato da Ma7z0 15/03/2005 22.37]

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Immagino che quindi tu pensi che il tuo messaggio nasce semplicemente dalle leggi dell'universo...come dire...tutte le particelle dell'universo,unite a tutte le leggi,generano ciò che ci circonda...ed anche le nostre azioni sono tali in quanto generate da reazioni chimico-fisiche.Ci ho pensato spesso a questa cosa(credo che anche tu come me abbia fatto scuole scientifiche )

Io la penso così: il destino è quella cosa che prende il controllo della tua vita,quando sei troppo debole per farlo tu.

Bye bye

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Scritto da: Lord Carto 10/03/2005 20.44
Hem mi dispiace contraddirti, ma Teos in greco vuol dire proprio dio.... non voglio fare il saputello, ma non voglio neanche essere additato come uno che parla a vanvera... sono al terzo anno di classico, lo sparò, dannazione!

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Caro il mio Lord, mi sa proprio che hai ragione.

Chi non crede nelle Divinita' e' un ateo, chi non crede in niente e' un cerebroleso.

Mio modesto sindacabilissimo parere.


Ciao
Claudio

Scritto da: Ma7z0 15/03/2005 22.36

Buonasera.
E' mia opinione che il caso non esista:

Perdona la brutalita':

E' mia opinione che il caso e' quella cosa a cui e' stato dato il nome "Dio".

Ciao
Claudio

[Modificato da Claudio Cava 16/03/2005 1.03]

Non sono così certo che il caso non esista... non penso che ogni evento che ci accada attorno debba per forza avere una motivazione precisa. Perché alcuni muoiono e altri no? Come mai spesso i vecchi sopravvivono ai giovani? Questi eventi potrebbero essere il frutto del caso (collisione), il mancato interessamento di una divinità distante e indifferente o di molto altro ancora. Non escludo l'ipotesi che tali eventi possano avere senso nella concezione di un essere divino superiore, ma é l'ipotesi che meno mi convince. Il classico dilemma del "se Dio ama tutti, perché lascia morire la gente?" é senza uscita.

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Il classico dilemma del "se Dio ama tutti, perché lascia morire la gente?" é senza uscita.

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E' un problema insolvibile in partenza, non sappiamo nemmeno definire cosa sia l'amore tra gli esseri umani, come possiamo dire cosa significa amare per Dio e come esplica lui il suo amore, credendo o meno che ami tutti? - io personalmente ci credo -