00 09/03/2007 15:33
Apprendiamo solo dai giornali la proposta di captazione di acqua dal fiume Avello, presentata dalla Società Acquavis srl e depositata al Servizio del Genio Civile Regionale.
Il progetto prevede la realizzazione di una piccola centrale idroelettrica con potenza inferiore a 3000 KW, sfruttando il piccolo salto di quota (circa 120 mt) che il fiume Avello ha tra la località Limiti di Palombaro, dove avverrebbe l'intercettazione delle acque, e la zona di Piana La Fara dove appunto si realizzerebbe la suddetta centrale. Tutto questo accompagnato dall'intubazione di un tratto di fiume lungo 3,6 km e dalla realizzazione di un bacino di accumulo con capacità di 10.000 m3.
Ma perchè costruire questa centrale?
Perchè ormai l'acqua è diventata un affare con l'aggravante che la legislazione aiuta questo tipo di interventi perchè producono energia pulita e rinnovabile. Con il Decreto Bersani infatti i produttori di energia sono costretti a immettere sul mercato almeno il 2-3% di energia da fonte rinnovabile, energia che viene ben pagata (ottengono i cosiddetti certificati verdi). I certificati verdi si possono scambiare come veri e propri titoli finanziari percui se un produttore non è in grado di produrre energia da fonti rinnovabili può comprare direttamente il certificato da chi lo ha e mettersi in regola.
Inoltre oltre al mercato dei certificati verdi bisogna tener presente che centrali come quelle che vorrebbero costruire sul fiume Avello rendono molto bene: si stima che per una potenza pari a 700KW si guadagnino dai 500.000 ai 700.000 € all'anno, tutto questo a fronte delle sole spese di investimento e di bassissimi costi di gestione, visto che questi impianti sono totalmente automatizzati e non hanno bisogno dell'impegno di personale se non in caso di guasti.
Sono diverse le cose che come Rifondazione Comunista ci sentiamo in dovere di contestare duramente in tutta questa storia:

1.La presentazione di un progetto da parte di una Società privata alla Regione senza che questo sia stato preventivamente concordato con l'Amministrazione locale e senza il coinvolgimento della popolazione.
2.Il fatto che l'autorizzazione da parte dell'Autorità di Bacino sia stata data secondo il principio del consenso assenso, a causa della colpevole “dimenticanza” dell'Autorità di rispondere nei termini previsti dalla legge.
3.Se da un lato l'energia idrica è una fonte rinnovabile e pulita, purtroppo gli impianti per la sua produzione hanno un fortissimo impatto ambientale sugli ecosistemi fluviali, impatto legato alla sottrazione di acqua dal fiume che determina:
- distruzione di flora e fauna e dei loro habitat
- alterazione della continuità del corso d'acqua
- alterazione delle falde acquifere
- alterazione del paesaggio naturale
- disboscamento, scavi, cementificazioni e riversamento dei materiali di risulta

Rifondazione Comunista quindi chiede:

- L'impegno da parte dell'Amministrazione comunale di adoperarsi affinchè la Provincia (Ente competente) non dia la concessione alla Società di procedere alla realizzazione della centrale
- la valutazione di un progetto alternativo che riguardi da una parte lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili e pulite ma a basso impatto ambientale (es. l'utilizzo di turbine che sfruttando le infrastrutture già esistenti lungo il corso del fiume permettano la produzione di energia a servizio della comunità locale e non di qualsivoglia Società esterna) e dall'altra la valorizzazione e il ripristino dell'habitat naturale del fiume Avello (es. creazione di un piccolo parco fluviale).
- Il massimo coinvolgimento della popolazione in tutte le decisioni inerenti le risorse del nostro territorio e l'appoggio di tutti i cittadini e le cittadine di Palombaro all'Amministrazione in una comune battaglia di democrazia e partecipazione.


CIRCOLO PRC DI PALOMBARO