00 20/02/2005 18:05
Lo studio è stato messo a punto dai ricercatori della University of Southern California. Potrà suggerire prevenzioni e interventi

Un dentista al lavoro (Ansa)
WASHINGTON – Un semplice test sulla saliva può predire se un bambino svilupperà la carie. E non solo: può prevedere anche il numero di carie e persino individuare i denti più vulnerabili. Lo hanno messo a punto ricercatori della University of Southern California e lo hanno presentato al meeting annuale dell’American Association for Advancement of Science in corso a Washington. Con quali vantaggi, ci si può chiedere. Non è difficile rispondere: un test del genere, facile e indolore, potrà suggerire, per i bambini a rischio di rovinarsi i denti, una prevenzione più accurata. Compresa la possibilità di «sigillare» alcuni dei denti più «deboli», cioè di proteggerli con prodotti particolari.

ZUCCHERI BUONI E CATTIVI - E’ osservazione comune che alcune persone, poco attente all’igiene della bocca, possono fare a meno del dentista fino a tarda età. Altre invece, nonostante filo e spazzolino, sono afflitte da problemi. Anche l’aggiunta di fluoro nell’acqua potabile non risolve la questione. La spiegazione sta nella genetica: i geni sono responsabili della presenza di differenti tipi di zuccheri, chiamati oligosaccaridi, nella saliva e sulla superficie dei denti: alcuni sono protettivi, altri no. L’effetto di questi zuccheri sulla salvaguardia dei denti è simile a quella che ha sulle arterie il colesterolo buono Hdl (che mette al riparo dall’infarto) rispetto a quello cattivo, Ldl, che invece favorisce gli incidenti cardiovascolari.

VANTAGGI ECONOMICI - E il nuovo test per la carie misura proprio la percentuali di zuccheri buoni e cattivi nella saliva: quelli buoni allontanano i batteri che provocano la carie dai denti, quelli cattivi li lasciano agire sullo smalto. Questo nuovo tipo di prevenzione basata sul test potrà offrire notevoli vantaggi economici dal momento che le cure odontoiatroiche non sono previste dalla maggior parte di sistemi sanitari pubblici.
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