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Annuncio della Nasa: su Marte c'era acqua salata......

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    ÖREBRO
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    00 05/02/2005 13:22
    Era un deposito d’acqua salata profondo almeno 10 centimetri. Crescono le probabilità che il Pianeta Rosso ospitasse la vita NEW YORK - Il robot americano Oppurtunity ha svelato che su Marte c'è stata in passato presenza di acqua salata nella quale si sono formate le rocce esaminate dal rover. Acqua che avrebbe potuto permettere la nascita della vita. «Siamo convinti che il robot Opportunity si trovi ora sulla sponda di quello che un tempo era un mare salato», ha detto Steve Squyre, astronomo della Cornell University e capo della squadra scientifica che analizza i dati inviati a terra dai laboratori automatici fatti discendere dalla Nasa su Marte. Già all’inizio del mese gli scienziati avevano annunciato che la conformazione geologica incontrata dalla sonda era coerente con la presenza di acqua in tempi remoti. Ora possono essere più precisi. Si trattava di un deposito d’acqua salata - un polla o un vero e proprio mare - profondo, nella zona esplorata da Opportunity, almeno una decina di centimetri. VITA - La scoperta aumenta le prove che un tempo Marte fosse un mondo molto più caldo di oggi, con un’atmosfera più densa, molta umidità e le condizioni adatte allo sviluppo di forme di vita. Squyres ha parlato apertamente di "mare", ma in realtà gli scienziati non sono in grado di dire le dimensioni dell’antico corpo d’acqua. Potrebbe essere stato un lago salato incluso in un deserto, o un deposito di sale periodicamente inondato dall’acqua.

    SPERANZE E PROGETTI - Per avere risposte più sicure, si dovrà aspettare una missione che riporti a terra campioni di rocce da analizzare. La Nasa ha fissato per ora la data del 2013 per portarla a termine. L’ente spaziale americano vorrebbe inviare una missione sul pianeta rosso ogni 26 mesi, con l’obiettivo di arrivare a una spedizione umana. Il presidente Usa George W. Bush l’ha indicata come obiettivo, senza tuttavia fissare una data. Secondo le fotografie inviate da Opportunity, il suolo marziano nella zona in cui si trova il robot mostra increspature e concentrazioni saline: prove - secondo gli scienziati - che le rocce si formarono in presenza di acqua salata. Questi risultati - ha detto il vice-amministratore della Nasa Ed Weiler - «ci stimolano a espandere il nostro ambizioso programma teso a scoprire se su Marte vivessero organismi microscopici, e se un giorno potremo viverci noi».
    FOTO------http://www.corriere.it/av/galleria.html?2004/gennaio/opportunity&1[SM=g27960]
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    ÖREBRO
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    00 05/02/2005 13:24
    C'era acqua su Marte»: la scoperta dell'anno...
    Nel top ten anche i «piccoli uomini» di Flores, la clonazione umana, la prima coppia di pulsar e le nuove forme di materiaLa rivista americana «Science» ha scelto, come tradizione a dicembre, le dieci scoperte scientifiche più importanti dell'anno: le «top ten» del 2004.
    E a giudicare dai contenuti possiamo dire che è stata una buona annata.

    SCOPERTA DELL'ANNO : ANTICA ACQUA SU MARTE - Tra queste ha fatto emergere la scoperta dell'anno, «Breakthrough of the Year», vale a dire il punto più alto della ricerca. La "vetta della scienza" è addirittura su Marte e il protagonista del risultato non è un uomo ma il robot della Nasa Opportunity: un segno dei tempi . Dietro al robot, non dobbiamo dimenticarlo, sono però attive schiere di scienziati che hanno interpretato il fiume di dati arrivato dal Pianeta Rosso. Nel fondo del cratere Eagle in Meridiani Planum (nella fascia equatoriale) Opportunity ha raccolto la prova che le pietre esaminate sono il frutto di un ambiente con condizioni cicliche umide, calde e secche esistenti nelle prime epoche di vita del pianeta. Inoltre i minerali esaminati (tra cui l'ematite) dimostrano l'antica presenza di acqua acida e salata, vale a dire una condizione nella quale potrebbe essersi sviluppata qualche forma di vita. In analoghe situazioni estreme sulla Terra sono stati trovati microrganismi in grado di sopravvivere ---------------FONTE----http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2004/12_Dicembre/16/10_scoperte.shtml