00 17/06/2013 17:12
Re:
Quei cani giocano a poker, 17/06/2013 16:55:

Concordo con l'utente The Wind, i Queen persero il treno in USA nel periodo di The Works, ma l'impresa era molto ardua, almeno nel breve termine del 1984.

Hot Space mise a rischio non solo la loro reputazione in USA, ma anche in UK (incubo di gran lunga peggiore), questo secondo me fu il motivo per cui dopo parecchi anni un tour dei Queen, quello di Hot Space, partiva dall'Europa e non in USA. Mentre prima, proprio nell'ottica di consolidare un mercato più difficile, partivano proprio dagli States.

Il risultato fu incrementare ulteriormente le sofferenze di Hot Space (Body Language fu un'eccezione), il tour salvò la "reputazione" dei Queen, ma non dell'album che ormai aveva seguito il suo corso. (A posteriori, personalmente, rigrazio il cielo per un album come Hot Space, rispetto ad un ipotetico The Game V.2)

Partirono forte con Radio Ga Ga, numero 16 nella Billboard Hot 100 se non erro, con un video di impatto (sempre se non erro, fu l'unico loro video candidato agli MTV Award negli anni '80s). Ma era troppo poco, anzi, era già poco una promozione come avevano fatto fino a quel momento in condizioni normali pre-Hot Space. Sarebbe servito un tour a tappeto e analizzare minuziosamente la promozione (Hammer To Fall come secondo singolo al posto di Break Free). In un mercato, diverso da quello Europeo e in pieno cambiamento e imprevedebile. Il tutto per una band che non godeva di particolare clemenze da quelle parti come potevano essere invece i Led Zeppelin o i Rolling Stones.

Uno sforzo che forse non avrebbe ripagato fino in fondo. Forse per questo peccarono di arroganza e snobbarono e allo stesso tempo furono snobbati dagli USA.

Il tutto condito dalla pessima gestione della Capitol e da errori personali dei Queen. Oltre al fatto, che al di là dei 4 mega hits, The Works non era proprio sto' capolavorone. La storia di Break Free è usata da May & Taylor per liquidare semplicemente la questione USA.

I Live Aid fece riscoprire i Queen al mondo (anche in USA secondo me, almeno nel contesto di quel concerto), ma non The Works e il futuro AKOM, che necessitavano di promozione propria.

Lo stesso giochetto lo provarono a fare appunto con AKOM, promozione ancora più minimale, ovvero solo Highlander (che come film fu rivalutato solo in seguito in USA) a fare da "tour", ma i risultati furono addirttura peggiori.

The Miracle, quando ormai si erano arresi, fece paradossalmente meglio, forte di I Want It All (che in USA avrebbe spaccato, anziché di un misero 50° posto) che arrivo 3° nella classifica dei brani rock di Billboard. Questo secondo me da l'idea che i Queen erano già percepiti come "passato".

Più realistico, secondo me, una volta appurata l'impossibilità di riconquistare quel mercato nel breve termine, sarebbe stato tornatci dopo 4-5 anni minimo, con un album "di comeback" apposito per la situazione (un po' come fecero gli Aerosmith) con relativo tour.

Ovviamente uno scenario che non si sarebbe mai potuto realizzare per la malattia di Freddie. Un ipotetico tour di Innuendo nel 1991 (ammesso che Innuendo sarebbe esistito se Freddie non si fosse ammalato), in quel contesto musicale, avrebbe portato pesantemente in auge i Queen in USA. Cosa che nei fatti in parte si è avverata, ma in misura decisamente minore, con quel filone di eventi fra il 1991 e il 1992 con l'Hollywood Records, Innuendo, Wayne's World, Classic Queen e il Tribute.




ottime considerazioni



www.queenheaven.it

Brian replied:

Thanks Davide! One is a very nice number! Much obliged to you, and big love to all our Italian folks!!
Cheers
Bri

And replied again:

Fabulous !
thanks Davide !
bri

© brianmay.com