00 03/05/2006 10:08
:. Selezioni per maestro di sci in Italia ed elezioni FISI, finalmente aria di rinnovamento?
Prendiamo spunto per estendere alcune riflessioni riguardanti le selezioni per maestri di sci indotte dai contenuti interessantissimi apparsi in un intervista rilasciata dal Presidente della FISI Gaetano Coppi alla rivista Montebianco (Dic 2005) di cui riportiamo uno stralcio: "Domanda MB:Che cosa cambierebbe all’interno dell’ambiente istruttori? “Dopo aver assunto l’incarico di Presidente della FISI ho accettato le conseguenze della legge quadro dell’8 Marzo 1991, legge che stabilisce i principi fondamentali per la legislazione delle regioni in materia di ordinamento della professione di maestro di sci (…). Io sono totalmente contrario a questa legge e sono convinto che soltanto la Federazione Italiana Sport Invernali attraverso la Co.Scu.Ma (Commissione Scuole e Maestri n.d.r) debba essere l’unico organo preposto alla gestione di questo settore. Questo è un argomento che intendo riprendere in mano il prima possibile. In questo modo si potrà avere una commissione nazionale che deve essere formata esclusivamente da istruttori/esaminatori che possano operare su tutto il territorio nazionale. Non ha senso la divisione regionale, gli aspetti politici non devono avere a che fare con una professione che unisce professionisti della neve di tutta Italia (…).” Il mese prima sulla stessa rivista il vice presidente della Co.Scu.Ma, Enrico Valle, affermava: "Cambierei le leggi regionali, e creerei una classe di istruttori chiamati esaminatori che abbiano lo stesso metro di valutazione e che possano ruotare per le varie regioni affinché ci sia un’uniformità nelle selezioni e negli esami".

Il nostro portale sulla scorta dei contenuti pubblicati sull’argomento (vedi) non può che condividere integralmente le affermazioni rese dagli autorevoli responsabili di queste interessanti interviste. Dal 2003 infatti il nostro sito è un punto di riferimento per molte persone che cercano informazioni on-line sulle selezioni per maestri di sci realizzando, tutte le volte che eravamo presenti sul campo, dei reportage i quali hanno rappresentato in modo oggettivo le procedure di selezione adottate in molte regioni italiane (con articoli, foto e video), astenendoci dall’esprimere commenti o giudizi personali. Ciò che è emerso dal nostro intenso lavoro è che le procedure di selezione adottate attualmente da molte regioni, non sono in grado di offrire la dovuta trasparenza agli aspiranti maestri, i quali si trovano ad affrontare oneri molto gravosi al fine di poter superare (spesso senza successo) le selezioni. L’oggetto primario del dibattito si è incentrato in particolare proprio sulla mancanza di uniformità delle procedure adottate tra le regioni e sul fatto che la commissione esaminatrice non esprime le votazioni nell’immediatezza dell’esecuzione dell’esercizio (es. ginnastica artistica) ma solo dopo molte ore a seguito di una riunione tra i membri. Pertanto i candidati aspiranti, il più delle volte, prendono atto di un esito espresso con un voto globale, senza avere la consapevolezza ( ed esercitare il legittimo diritto), di potere conoscere le proprie deficienze tecniche nelle singole prove tecniche affrontate. Questi e altri contenuti , apprezzati da moltissimi visitatori, sono stati invece ritenuti da alcuni tra gli stessi istruttori nel corso di discussioni informali, in qualche modo nocivi per l’immagine della categoria, nonostante le argomentazioni rappresentate fossero prive di commenti soggettivi. Missive che abbiamo sempre respinto in quanto EtnaSci.it ha sempre evidenziato la professionalità tecnica e didattica rappresentata dalla categoria degli istruttori nazionali; auspicando invece, e richiamando con forza, un cambiamento delle procedure di selezione verso una maggiore trasparenza e consapevolezza tecnica dei candidati che può significare soltanto maggiori garanzie per gli stessi aspiranti maestri e sottocommissioni esaminatrici. Da semplici osservatori dei fatti non abbiamo mai parlato di “aspetti politici”, diversamente da come ha coraggiosamente fatto il Presidente Coppi, certamente con cognizione di causa; poiché è bene ricordare che lo svolgimento delle selezioni costituisce la base elementare per la formazione dei tecnici federali.

La presente lettera dunque vuole esprimere un invito a rendere concrete le parole citate dal Presidente FISI (visto che fra poche settimane vi saranno le elezioni per la presidenza in casa FISI che lo vedranno certamente rieletto per un nuovo mandato). In un clima di cambiamento generale ci auguriamo delle variazioni concrete e sostanziali, con una ripresa delle competenze della federazione in ambito delle selezioni e formazione dei maestri per ottenere omogeneità di giudizio, consapevolezza e trasparenza ai candidati. Ciò per evitare le solite circostanze dubbiose e procedure adottate, cosi come verificatisi nelle recenti selezioni della regione Marche. Qui i candidati sono stati sottoposti ad una cernita naturale, dovuta ad un rinvio (praticamente annuciato) da Sarnano a Passo del Tonale, ma comunicato solo alla vigilia delle prove nella località marchigiana ai 470 aspiranti iscritti, e hanno determinato il forzato rientro degli stessi con un esborso finanziaro rilevante; motivo per il quale probabilmente molti di questi hanno rinunciato a presentarsi al Passo del Tonale la scorsa settimana. Sorvolando su tali aspetti “organizzativi”, i candidati che hanno superato il test cronometrico sono stati giudicati con le solite procedure, tramite l’esecuzione di una singola prova “fredda” per ogni esercizio tecnico previsto, mentre già in altre regioni si sta collaudando con giudizi positivi, l’innovativo sistema di valutazione dei candidati promossi nella seconda fase dell’esame dopo la prova dell’eurotest, consistente nell’attenta osservazione degli istruttori che nell’arco di più giornate, “accompagnano” gli aspiranti, per determinare in modo più preciso il livello tecnico e le potenzialità degli stessi esaminandi. Ne consegue a nostro avviso un accertamento tecnico migliore per un giudizio certamente selettivo, ma anche apportatore di minor stress per gli interessati, i quali hanno la possibilità di esprimersi con tutte le proprie risorse. Proprio in merito alle commissioni la proposta del Presidente di creare un organo di esaminatori a livello nazionale con criteri di valutazione univoco per tutte le Regioni, sarebbe veramente auspicabile, possibilmente attribuendo due competenze differenti, una per la formazione degli aspiranti maestri e l’altra per esaminare i candidati. In tal modo si eviterebbe che lo stesso istruttore possa valutare i suoi stessi allievi con ovvi conflitti di interessi. Ciò è quello che appare sia accaduto proprio al Passo del Tonale in occasione di queste ultime selezioni marchigiane...

[Modificato da etnasci 10/05/2006 11.59]

[Modificato da etnasci 10/05/2006 12.00]

 

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