LegA FantacalcIo "che GuevarA"

boicot Sgarbi

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    papalenin
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    Fantallenatore
    00 22/05/2007 19:36
    Se già non lo fate per l'antipatia del personaggio, per la sua volgarità, per la sua voltagabbanità (francio o spagna purchè se magna!)

    ecco QUI un'altro buon motivo per cambiare canale ogni volta che sto grandissimo farbbutto e stronzo appare in televisione.

    Non so se capite, ma sto stronzo trombato alle elezioni non solo gli hanno dato il compenso dell'assessorato alla cultura al comune di Milano, non solo va a destra e manca in televisione prendendo (per dire due insulti, due ovvietà ed al massimo un' autoincensimento) un gettone di non meno di 5.000 Euri ad apparizione, non solo è disposto ad intervenire dovunque lo invitino per la suddetta cifra, fosse pure il convegno di cosa nostra, ma continua a percepire lo stipendio di funzionario delle bele arti ed anzi lo hanno persino promosso anche se non fa un cazzo .... e per di piu' si permette pure di sfottere e pontificare....

    vi prego...fate come me
    a) cambiate canale ogni volta che vedete la sua faccia da jettatore
    b) se avete tempo inviate una e-mail alla Moratti per dirle che la presenza di Sgarbi dà un tono da "banda di caciocavalli" alla sua giunta LINK
    c) se avete ancora piú tempo scrivete al governo, o ai parlamentari che conoscete (io ho scritto a Di Pietro antoniodipietro@antoniodipietro.com), e ai giornali, per dire loro che ritenete scandaloso che si stia cercando di inserire nel progetto di legge che prevede il licenziamento immediato ed automatico dei pubblici dipendenti che hanno compiuto reati contro la pubblica amministrazione uno sbarramento ai reati puniti con almeno due anni (che rappresentano solo il 2% dei reati fatti dai nostri pubblici amministratori) ..il che vuol dire lasciare impuniti chi trucca i concorsi pubblici e gli appalti, chi chiede mazzete per rilasciare licenze, etc.

    [Modificato da papalenin 22/05/2007 19.38]


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    aauuee
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    00 23/05/2007 08:25
    ...perché questo no???!!!!
    [SM=g27826]

    Previti nostro, che sei in Parlamento...


    Speravo che Bertinotti tra una comparsata da Fiorello e un viaggio sul monte Athos trovasse il tempo. O che i nostri dipendenti presi da un attacco di vomito lo cacciassero. Invece Previti, condannato per corruzione di magistrati, è ancora lì. Un cesso è un cesso, non si può cambiare la sua destinazione. Ma ogni tanto va pulito, disinfettato. Altrimenti, chi lo frequenta rischia di prendersi una brutta malattia infettiva: la tangentite, la corruttite, la previtite, la mastellite.
    Il Parlamento può sicuramente sopportare la presenza di Previti. E’ uno di loro. Ma io non posso. Non è un fatto personale. Previti è un signore di una certa età che ha passato la vita a proteggere lo psiconano nei tribunali. Un’attività a tempo pieno, di responsabilità. Di preoccupazioni. Ma il suo stipendio da parlamentare non lo voglio più pagare. Il sigaro se lo paghi da solo, non con le mie tasse.
    Previti è un simbolo. Il simbolo dell’impunità. Della legge uguale per i ricchi e diversa per tutti gli altri. Se Previti rimane lì, ogni altro parlamentare ne è responsabile. E dimostra che è peggio di lui. Si nascondono dietro le procedure, le priorità, gli accordi in commissione, la solidarietà di partito. Previti fa sicuramente una figura migliore con la sua spocchia, ostentata senza vergogna, di tutto il resto del Parlamento. Tutti insieme appassionatamente. Chi tocca Previti tocca ognuno di loro. Una proposta per il Presidente della Camera. Apra le sedute con un segno di pace e con una preghiera.

    " Previti nostro, che sei in Parlamento,
    sia santificato il tuo cognome,
    venga il tuo regno,
    sia fatta la volontà del tuo mandante
    come alla Camera così in Senato.
    Dacci oggi
    la legge ad personam quotidiana,
    rimetti le nostre corruzioni
    come noi le rimettiamo ai nostri corruttori,
    e se ci induci in tentazione,
    salvaci con la prescrizione.
    Amen."


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    aauuee
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    Utente Junior
    00 23/05/2007 08:46
    per non parlare di quest'altro....
    lettera di Marco Travaglio.

    "Caro Beppe,
    vorrei comunicare a tutti gli amici del blog l’ultima notizia scomparsa di una lunga serie. Il 15 maggio 2007 la III Corte d’appello di Milano ha condannato il senatore forzista Marcello Dell’Utri e il boss della mafia di Trapani Vincenzo Virga a 2 anni per ciascuno per tentata estorsione. Nessun giornale, a parte l’Unità e il Corriere della sera, l’ha scritto. Nessun telegiornale o programma televisivo, tranne Annozero, l’ha detto. L’Ansa, onde evitare che qualcuno se ne accorgesse, ha dedicato alla cosa ben sette righe e mezza, sotto questo titolo depistante: “Sponsorizzazioni: confermata in appello condanna Dell’Utri”. Come se il reato fosse la sponsorizzazione. Nel testo, si spiegava (si fa per dire) che l’estorsione riguardava imprecisate “modalità di sponsorizzazione della Pallacanestro Trapani”. Quanto a Virga, l’Ansa “dimenticava” di spiegare che è un boss mafioso, vicinissimo a Provenzano, arrestato dopo lunga latitanza nel 2001 e condannato all’ergastolo per mafia e omicidio.
    Riepilogo brevemente i fatti. Nel 1990 il presidente della Pallacanestro Trapani, Vincenzo Garraffa, medico e futuro deputato del Pri, cerca uno sponsor per la sua squadra, neopromossa in serie A2. Publitalia, la concessionaria Fininvest presieduta da Dell’Utri, lo mette in contatto con la Dreher-Heineken. Si firma il contratto: per 1 miliardo e mezzo di lire, i giocatori esibiranno sulle magliette il logo della “Birra Messina”, marchio italiano della multinazionale tedesca. Garraffa paga la provvigione a Publitalia: 170 milioni. Ma due funzionari della concessionaria berlusconiana battono cassa e pretendono da lui altri 530 milioni, in nero. In pratica, Publitalia vuole indietro la metà del valore della sponsorizzazione, ovviamente sottobanco. Garraffa rifiuta e, ai primi del ’92, incontra Dell’Utri a Milano. Gli spiega di non disporre di fondi neri e di non poter pagare senza fattura. Dell’Utri – come denuncerà Garraffa – lo minaccia: “Ci pensi, abbiamo uomini e mezzi per convincerla a pagare”. Garraffa non paga. E, qualche settimana dopo, riceve nell’ospedale di cui è primario una visita indimenticabile: quella del capomafia Vincenzo Virga, scortato da un guardaspalle. Virga è di poche parole: “Sono stato incaricato da Marcello Dell’Utri e da altri amici di vedere come è possibile risolvere il problema di Publitalia”. Garraffa ribatte: “Senza fattura, non intendo pagare”. E Virga: “Capisco, riferirò. Se ci sono novità, la verrò a trovare…”.
    L’anno seguente la Pallacanestro Trapani, nonostante i successi sul campo, non trova più uno sponsor. Garraffa s’inventa un’autosponsorizzazione antimafia, ovviamente gratuita, con lo slogan “L’Altra Sicilia”. Che gli porta fortuna: la squadra viene promossa in serie A. Maurizio Costanzo invita lui e i suoi giocatori a parlarne al “Costanzo Show”, su Canale5. Ma poi, all’ultimo momento, cambia idea e disdice l’invito. Garraffa ci vede lo zampino di Dell’Utri. E denuncia tutto ai magistrati di Palermo. Che trasmettono gli atti, per competenza, al Tribunale di Milano. Qui Dell’Utri e Virga vengono condannati per tentata estorsione aggravata a 2 anni a testa. L’altro giorno, la Corte d’appello ha confermato le condanne.
    Ora manca soltanto la Cassazione. Dell’Utri intanto è stato condannato definitivamente a 2 anni per false fatture in altre sponsorizzazioni gonfiate e in primo grado a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Naturalmente, visto il pedigree, rimane a pie’ fermo in Parlamento e viene pubblicamente elogiato per la sua “intelligenza” da diessini dalemiani come Nicola Latorre (niente a che vedere con Pio La Torre, ammazzato dalla mafia) e ossequiosamente intervistato da giornali e tv su tutto lo scibile umano, fuorchè sulle sue condanne.
    Come ricorda Daniele Luttazzi nel suo ultimo spettacolo, Daria Bignardi l’ha recentemente invitato alle “Invasioni barbariche” su La7 e ha subito premesso: “Non parliamo dei suoi processi”. Dell’Utri, comprensibilmente, non ha avuto nulla da obiettare. Anzi, ha aggiunto che il suo giornalista preferito è Luca Sofri. Che, guardacaso, è il marito della Bignardi. Ecco, dei processi di Dell’Utri è meglio non parlare mai. Il senatore ha uomini e mezzi per convincere."
    Marco Travaglio

    [SM=g27826]