“Non si sa quando è nato.
Non si sa quando è morto.
Non si sa dove è morto.
Non si sa come è morto.”
Dipende da che cosa accetti come fonte, e soprattutto in base a che cosa rigetti delle fonti e ne accetti altre. Qui abbiamo a che fare con la storia antica, e dunque il problema è solo uno: stabilire se i documenti che abbiamo in mano sono stati scritti da persone che erano nella posizione per conoscere i fatti che raccontavano. Paolo nacque a Tarso, è lui stesso a dircelo, e possiamo fissare più o meno la sua data di nascita perché ci parla del suo discepolato presso Gamaliele. Morì a Roma, decapitato, come ci narrano gli Atti degli Apostoli.
“I Vangeli, che dovrebbero essere stati scritti dopo le sue lettere, non conoscono Paolo.Non è menzionato nelle lettere canoniche di Giuda, Giacomo, e Giovanni.”
I Vangeli parlano della vita di Gesù, e si chiudono con la sua resurrezione, non si vede proprio perché dovrebbero parlare di Paolo. Idem per le altre lettere che citi, che non sono storie della Chiesa ma lettere che parlano di determinati argomenti dottrinali. L’unica opera in cui potremmo aspettarci di trovare Paolo sarebbe uno scritto che tratti la storia della Chiesa primitiva, e tale scritto esiste, si chiama “Atti degli apostoli”, e infatti Paolo lì c’è. Non bisogna mai usare degli argumenta ex silentio in maniera così pedestre.
“Il primo a parlare di lui fu Marcione che va a Roma nel 140”
Ma che dici? Ti sei documentato leggendo Cascioli per dire robe del genere? Fidarsi dei dilettanti internettiani non è mai una buna idea. La prima testimonianza patristica che parli di Paolo che mi venga in mente è proprio in un testo dove sarebbe sensato aspettarci dei riferimenti a Paolo, cioè la lettera di Ignazio di Antiochia alla comunità di Roma. Ignazio morì nel 107, questa lettera dunque è precedente a Marcione. Scrive Ignazio ai Romani: “Non vi comando come Pietro e Paolo. Essi erano apostoli, io un condannato; essi erano liberi io a tuttora uno schiavo. Ma se soffro sarò affiancato in Gesù Cristo e risorgerò libero in lui. Ora incatenato imparo a non desiderare nulla.” (IV,3)
Nessun complotto, nessun Paolo inventato da Marcione… Smettete di leggere Cascioli e comprate un manuale universitario scritto da gente con una cattedra….
“Non è conosciuto da Papia, vescovo di Geropoli, conterraneo di Paolo, nella prima metà del II° secolo.”
Perché? Tu hai forse opere superstiti di Papia per sapere di che cosa parlava? Di lui ci restano solo frammenti, quando qualcuno si degna di citarlo…
Ad maiora
---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)