Infotdgeova -LiberaMente- Lo scopo di questo forum è principalmente quello di analizzare gli insegnamenti dei Testimoni di Geova in chiave critica, onde evidenziare gli errori e le contraddizioni presenti nelle dottrine e nella prassi del gruppo

La questione articolo 5 di nuovo alla ribalta

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    Bicchiere mezzo pieno
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    00 26/02/2006 11:13
    In data 22/01/2006 ore 12:46, il forista Gabriele Traggiai ha messo per iscritto un’intera spiegazione molto delucidante dei risvolti legali derivanti dall’uso dell’articolo 5. A tal proposito si evidenziava con chiarezza che i dimissionari, ovvero i soci che si sono dimessi tramite articolo 5 dall’associazione dei Testimoni di Geova, non sono suscettibili delle sanzioni discipinarie previste dal regolamento interno dell’associazione. Una volta che la betel e la congregazione locale hanno ricevuto personale copia della lettera di dimissioni del fratello in questione, nessun annuncio di dissociazione o disassociazione può essere compiuto da parte del copro degli anziani, pena la passibilità di denuncia dello stesso corpo alle autorità competenti.
    Ma è proprio vero che chi non è socio aderente non è passibile di un annuncio sanzionatorio dal podio della sala del regno?
    Io pensavo di sì ma ora non ne sono più tanto convinto.
    Il libro “Organizzati per fare la volontà di Geova” alle pagine 157-158 tratta il tipo di comportamento che il corpo degli anziani deve tenere nei confronti di proclamatori non battezzati che commettono trasgressioni gravi. Il libro espone chiaramente che gli anziani, verso i proclamatori non battezzati che hanno peccato e non si pentono, hanno il potere di fare un annuncio dal podio in cui pubblicamente la congregazione viene avvertita che il peccatore non è più un proclamatore non battezzato.

    Cito testualmente dal libro:


    Che dire dei proclamatori non battezzati che commettono una grave trasgressione? Non essendo componenti battezzati della congregazione, non possono essere formalmente disassociati. Può darsi però che non capiscano pienamente le norme della Bibbia, e che benevoli consigli posano aiutarli a fare sentieri diritti per i loro piedi.

    Se un trasgressore non battezzato continua ad essere impenitente dopo che due anziani si sono incontrati con lui e hanno cercato di aiutarlo, si rende necessario informare la congregazione. Verrà fatto un breve annuncio dicendo: “[Nome e cognome] non è più riconosciuto come un proclamatore non battezzato”. La congregazione considererà quindi il trasgressore come una persona del mondo. Benchè il trasgressore non sia dissociato, i cristiani eserciteranno cautela riguardo all’avere qualsiasi associazione con lui. (1 Corinti 15:33) Da tale persona non si accetterà nessun rapporto di servizio di campo.



    Ora, da quel che ne so io, l’iscrizione all’associazione dei Tdg avviene automaticamente nel momento esatto in cui una persona si battezza. Ne consegue che chi non si è ancora battezzato non è iscritto all’associazione. Sappiamo che i proclamatori non battezzati, appunto, non sono battezzati. E qui invece il libro Organizzati dice chiaramente che sul loro conto può essere fatto un annuncio.
    La mia domanda è: visto che l’annuncio discriminatorio su un dimissionario è una violazione della legge, non dovrebbe esserlo parimenti anche un qualunque annuncio fatto anche sui proclamatori non battezzati? Allora qui, il libro incoraggia a compiere un’azione illegale? Oppure forse l’annuncio non è illegale nel caso dei proclamatori non battezzati? Ma se così fosse non sarebbe legale anche nel caso dei dimissionari, dato che anch’essi sono nella stessa condizione dei proclamatori non battezzati?

    Rispondere a domande come queste è molto importante in quanto non vorrei che la battaglia onorosa e contemporaneamente onerosa che stanno conducendo alcuni nostri amici di forum si riveli essere solo una guerra di logorazione contro dei mulini a vento. C’è il serio rischio che tutti gli sforzi da loro fatti non portino ad alcun risultato fruttuoso, e di questo mi spiacerebbe assai, in quanto sia Gabriele Traggiai, che WorldinmyEyes che tutti gli altri dimissionari, ospiti con noi nel forum, sono persone che stimo e rispetto e delle quali ho potuto apprezzare le qualità in questi mesi di mia partecipazione a questo forum ‘Liberamente’.

    Spero tanto che la loro battaglia sia valida e non illusoria. Spero davvero che tutto ciò che hanno fatto produca i frutti che loro stessi si aspettavano. Qualcuno più informato può dare ulteriori chiarimenti?

    La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
  • parliamonepino
    00 26/02/2006 14:38
    Caro Bicchy,
    La risposta ai tuoi interrogativi è molto semplice.
    Faccio una rapida premessa.
    Ho imparato in 30 anni di lavoro, dove ho avuto ruoli di dirigenza, che non è saggio e dignitoso riprendere una persona in pubblico.
    Oggi, in base alle leggi vigenti, che avvalorano il rispetto dei diritti umani, si può dire che nessuno può annunciare in pubblico informazioni che potrebbero mettere in “cattiva luce” una persona.
    Solo in sede di tribunale si possono fare dichiarazioni di condanna nei confronti di una persona rivelatasi colpevole.
    Ripeto, in una comunità religiosa, aperta al pubblico, non si fanno affermazioni che violano la privacy di una persona.
    Perciò qualsiasi iniziativa, di comunicazioni pubbliche, dove si dichiarano “azioni disciplinari” nei confronti di una persona, possono essere perseguibili per legge.
    Tutto quello che ha a che vedere con la discriminazione, deve essere combattuto per tutelare i diritti fondamentali dell’uomo.
    Caro Bicchy, mi piace pensare che quello che sto facendo, insieme a tanti altri, considerati “illusi”, possa essere di utilità a numerose persone che, oggi vivono situazioni, come la tua, da “carbonari”!
    Chi non ha mai ottenuto niente, è colui che non ha mai tentato!
    Ho imparato nella vita, caro Bicchy, che bisogna osare sempre, provare e riprovare per riuscire a raggiungere qualsiasi obiettivo.
    Tu citi, in fondo alla tua pagina, che la “verità non è qualcosa di statico”!
    Dimostralo!

    Con un affetto che non immagini
    [Modificato da Achille Lorenzi 21/07/2009 18:16]
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    Bicchiere mezzo pieno
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    Registrato il: 25/08/2005
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    00 26/02/2006 15:51

    Caro Bicchy,
    La risposta ai tuoi interrogativi è molto semplice.



    Ah sì? Bene, sono estremamente curioso di approfondire questa risposta ‘molto semplice’.


    Ho imparato in 30 anni di lavoro, dove ho avuto ruoli di dirigenza, che non è saggio e dignitoso riprendere una persona in pubblico.


    Ma va? Non lo sapevo! Ma certo che non è dignitoso! Si scredita l’immagine di una persona di fronte agli occhi di tutti. Questo è le sionistico della reputazione che un uomo si è fatto nel corso della sua vita.


    Oggi, in base alle leggi vigenti, che avvalorano il rispetto dei diritti umani, si può dire che nessuno può annunciare in pubblico informazioni che potrebbero mettere in “cattiva luce” una persona.



    Bene! Questo mi fa molto piacere! Però non mi suona molto quel ‘si può dire’! Insomma è così oppure no? Inoltre, da qual che dici, mi pare che secondo telo Schiavo invita gli anziani a violare la legge spingendoli a fare una dichiarazione pubblica dal podio sul conto di un proclamatore non battezzato. Se è così perché non lo dici chiaramente? Perchè non scrivi queste parole a caratteri cubitali? Così saresti molto più convincente!
    I miei dubbi sulla battaglia dell’articolo 5 che, per altro considero una battaglia dignitosissima e rispettabilissima (e su questo non devi avere alcun dubbio!) erano alimentati dalla manifesta volontà di, a quanto pare, violare la legge, operata dal libro Proclamatori! Ma se i paragrafi relativi ai proclamatori non battezzati sono illegali e anticostituzionali, allora perché l’ente legale italiano della WTS non viene denunciata alle autorità competenti? Basta fornire il libro Proclamatori come prova della violazione della legge! Sbaglio a dire ciò?


    Ripeto, in una comunità religiosa, aperta al pubblico, non si fanno affermazioni che violano la privacy di una persona.



    Quindi non si devono fare annunci nemmeno sui proclamatori non battezzati, dico bene? Per me va benissimo! Ma allora con che criterio è stato scritto il libro Proclamatori? Ma lo sanno gli anziani della congregazione locale che quando fanno questo genere di annunci mettono in pericolo il loro stato legale nei confronti dello Stato? Lo sanno che rischiano la galera?


    Tutto quello che ha a che vedere con la discriminazione, deve essere combattuto per tutelare i diritti fondamentali dell’uomo.



    Sono pienamente d’accordo con te!


    Caro Bicchy, mi piace pensare che quello che sto facendo, insieme a tanti altri, considerati “illusi”, possa essere di utilità a numerose persone che, oggi vivono situazioni, come la tua, da “carbonari”!



    Sicuramente il vostro lavoro è un atto eroico che tutti dovremmo apprezzare, sia i “carbonari” come tu li chiami che anche gli “svizzeri” che non hanno nulla a che spartire con questa guerra legale-religiosa per l’affermazione dei diritti dell’uomo come sacri e inviolabili! Per questo motivo non vi considero affatto degli ‘illusi’; le mie erano solo affermazioni a carattere puramente conoscitivo, volendo arrivare quasi a ‘spaccare il singolo comma dei codici penale e civile’ così da avere una visione precisa e particolareggiata su tutto l’insieme dell’isituto legale che regola la questione della privacy! Insomma, qualunque tipo di annuncio fatto dal podio è lesionistico della privacy?
    Inoltre c’è una cosa che non ho mai capito bene! Perché per avere rispettati i miei diritti fondamentali devo ricorrere all’articolo 5 dello Statuto? Anche se sono Tdg, iscritto all’ente legale dei Tdg, per lo Stato, non sono innanzitutto un cittadino italiano? E come mai se faccio parte dell’associazione i miei diritti da libero cittadino italiano non vengono rispettati? Queste sono solo domande di carattere conoscitivo. Non metto in dubbio la validità dell’operato tuo e di tutti gli altri, sia chiaro!


    Tu citi, in fondo alla tua pagina, che la “verità non è qualcosa di statico”!
    Dimostralo!



    E’ vero che bisogna avere il coraggio dei leoni per affrontare a testa alta i pericoli. Però è anche vero che non bisogna essere impulsivi. Io so che la verità muta ed evolve, ma so anche quanto è duro scontrarsi con la mentalità conservatrice della gente di mente ristretta. Si dice che l’ignoranza è il male peggiore. Non esiste niente di più vero! Ed è questo che io voglio fare, voglio conoscere, sapere, riflettere e quindi crescere! Ecco perché assillo la gente di domande!
    Io non devo dimostrare nulla a nessuno! Voglio solo muovermi sapendo cosa mi spetta. Nient’altro!
    La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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    irias
    Post: 716
    Registrato il: 25/08/2005
    Utente Senior
    00 26/02/2006 18:19
    Ciao Bicchy,
    vorrei sottolineare alcuni punti:
    ricorrere ad un articolo dello Statuto è possibile per chi fa parte come socio dell’Associazione che si è costituita secondo quel determinato Statuto. Quindi è ovvio che possono ricorrere alle dimissioni secondo l’art. 5 soltanto i TdG battezzati e quindi soci della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova.
    Per quanto riguarda i proclamatori non battezzati questi non possono far ricorso all’art. 5 dello Statuto della CCTG però a tale riguardo
    riporto anche io
    dal libro “Organizzati per fare la volontà di Geova”
    " Verrà fatto un breve annuncio dicendo: “[Nome e cognome] non è più riconosciuto come un proclamatore non battezzato”. La congregazione considererà quindi il trasgressore come una persona del mondo. Benchè il trasgressore non sia dissociato, i cristiani eserciteranno cautela riguardo all’avere qualsiasi associazione con lui. (1 Corinti 15:33) (la sottolineatura è mia)

    Domanda: ma chi sono quelli del mondo? [SM=g27833]

    da :Torre di guardia 15.12.1980

    art. Perché i cristiani devono mantenersi separati dal mondo?

    [Gv 17.9-10 “Io prego per loro, non prego per il mondo, ma riguardo a quelli che tu mi hai dati, perché sono tuoi”
    Con l’espressione”il mondo” o kosmos, empio e malvagio, costituito da quelli che secondo l’apostolo Giovanni giacciono nella “potenza del malvagio”.Il dio e governante di tale mondo è Satana]

    1) Dichiarazione universale dei diritti umani
    Articolo 1
    Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza

    2) Carta dei diritti fondamentali dell’unione europea
    Dignità umana
    Art. 1La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata.

    3) Costituzione della Repubblica Italiana
    Art. 2 “La repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

    Chiedi con quale criterio è scritto il libro “Proclamatori”
    … beh, lascio a te la risposta
    ciao Siria [SM=x570864]





    [SM=x570892]
  • parliamonepino
    00 26/02/2006 18:21
    Caro Bicchy,

    Siamo d’accordo che Cristo si è sacrificato per tutto il genere umano?

    Siamo d’accordo che Cristo è venuto sulla terra per salvare e non per condannare gli uomini?

    Siamo d’accordo che siamo tutti fratelli e uno solo è il nostro maestro?

    Siamo d’accordo che la libertà di opinione e di pensiero dev’essere rispettata?

    Siamo d’accordo che nessuno si può ergere a giudice di nessuno?

    Siamo d’accordo che la discriminazione è un atto non cristiano?

    Citazione, Luca capitolo 9 versetti 49-50:
    "Maestro abbiamo visto uno che si serviva del tuo nome per cacciare i demoni e noi glielo abbiamo vietato. Dopo tutto, non è del nostro gruppo!" Ma Gesù rispose: "Non avreste dovuto farlo, perché chi non è contro di voi è con voi".

    Siamo d’accordo che dobbiamo amare il prossimo come noi stessi?

    Siamo d’accordo che il libero arbitrio, la libertà di pensiero, la dignità e l’onore di una persona devono essere salvaguardati?

    Siamo d’accordo che non bisogna mancare di rispetto a nessuno?

    Queste nove domande mi portano ad una domanda finale.

    Siamo d’accordo che l’amore deve prevalere sulla giustizia?

    La verità non è statica, è in movimento come il tempo.

    Il proclamatore non battezzato è come il proclamatore battezzato, sono persone!


    Però non mi suona molto quel ‘si può dire’! Insomma è così oppure no? Inoltre, da qual che dici, mi pare che secondo telo Schiavo invita gli anziani a violare la legge spingendoli a fare una dichiarazione pubblica dal podio sul conto di un proclamatore non battezzato. Se è così perché non lo dici chiaramente? Perchè non scrivi queste parole a caratteri cubitali? Così saresti molto più convincente!



    A queste tue domande ti risponderò in privato, il mio numero ce l'hai!

    Ti dico soltanto che dobbiamo imparare non solo a farci capire, ma a farci valere!


    Dio ci protegga dai piedi in testa




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    Bicchiere mezzo pieno
    Post: 553
    Registrato il: 25/08/2005
    Utente Senior
    00 26/02/2006 18:48
    Caro Pino, rispondo con grande gusto e felicità palpabile!


    Siamo d’accordo che Cristo si è sacrificato per tutto il genere umano?



    Certamente!


    Siamo d’accordo che Cristo è venuto sulla terra per salvare e non per condannare gli uomini?



    Ma certo che sì!


    Siamo d’accordo che siamo tutti fratelli e uno solo è il nostro maestro?



    Sì, e sia sempre e solo lui la luce eterna che ci guida!


    Siamo d’accordo che la libertà di opinione e di pensiero dev’essere rispettata?



    Ovviamente! Se non esistessero non esisterebbe nemmeno l'uomo!


    Siamo d’accordo che nessuno si può ergere a giudice di nessuno?



    Su questo più che mai!


    Siamo d’accordo che la discriminazione è un atto non cristiano?



    Non solo non èun atto cristiano ma è un atto disumano, che va contro ogni regola e etica! E' solo un orrore!


    Siamo d’accordo che dobbiamo amare il prossimo come noi stessi?


    Sicuro! Lo dobbiamo amare con tutta la nostra forza, facendo ricorso ad ogni più piccola energia!


    Siamo d’accordo che il libero arbitrio, la libertà di pensiero, la dignità e l’onore di una persona devono essere salvaguardati?



    Sicuramente sì caro Pino! Che siano salvaguardati con cura questi beni preziosi che ci sono stati concessi dal Creatore!


    Siamo d’accordo che non bisogna mancare di rispetto a nessuno?



    Io penso agli altri come a me stesso, perciò sì!


    Siamo d’accordo che l’amore deve prevalere sulla giustizia?



    Meglio un uomo buono che un uomo giusto! Sì che sono d'accordo!

    Caro Pino sono d'accordo con tutto ciò che dici!


    A queste tue domande ti risponderò in privato, il mio numero ce l'hai!



    Se me lo ridai per fz-mail, ti chiamo il prima possibile! Così ci conosciamo finalmente!
    La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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    Achille Lorenzi
    Post: 3.234
    Registrato il: 17/07/2004
    Utente Master
    00 26/02/2006 18:56
    parliamonepino ha scritto:

    ...A queste tue domande ti risponderò in privato, il mio numero ce l'hai!

    Non capisco perché si inizino discussioni pubbliche e poi si diano risposte private...

    Bicchiere mezzo pieno aveva scritto:

    «Però non mi suona molto quel ‘si può dire’! Insomma è così oppure no? Inoltre, da qual che dici, mi pare che secondo telo Schiavo invita gli anziani a violare la legge spingendoli a fare una dichiarazione pubblica dal podio sul conto di un proclamatore non battezzato. Se è così perché non lo dici chiaramente? Perchè non scrivi queste parole a caratteri cubitali? Così saresti molto più convincente!».

    Non mi pare che queste domande richiedano tanta riservatezza.
    E visto che la questione "Art. 5" è stata discussa pubblicamente innumerevoli volte, perché non si risponde altrettanto pubblicamente a tali questioni?

    Achille
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    gabriele traggiai
    Post: 350
    Registrato il: 13/07/2005
    Utente Senior
    00 26/02/2006 19:30
    Achille scrive:


    Non mi pare che queste domande richiedano tanta riservatezza.
    E visto che la questione "Art. 5" è stata discussa pubblicamente innumerevoli volte, perché non si risponde altrettanto pubblicamente a tali questioni?



    Rispondo io ai questiti di Bikky


    Ciao Bikki
    Ho letto le tue osservazioni sull’argomento e devo dire che le tue riflessioni sono legittime.
    Gia’ Pino e Siria hanno risposto in parte alle tue argomentazioni.
    Comunque, bisogna fare un’importante e doverosa premessa.

    La Wts ha redatto uno statuto e siccome tale statuto e’ vincolato dalla legge italiana (per quanto riguarda l’italia), la stessa Wts e’ tenuta a rispettarlo in tutti i suoi punti.

    Che la Wts parli in pubblico di fatti personali (annunci relativi a persone private) o che non comunichi per iscritto una disassociazione, ecc…, non significa che sia corretto che lo faccia cosi'!
    Nel momento in cui un TDG richiede un determinato comportamento, che rientra nei propri diritti, (ricorda, e’ stata la Wts a scrivere e sottoscrivere lo statuto, al quale si deve attenere anche in materia di DOVERI nei confronti dei “soci aderenti”) da parte degli anziani, questi devono adeguarsi.

    Per esempio ti riporto parte della lettera (MIA) di dimissioni inviata in doppia copia.

    “VI INVITO E DIFFIDO FORMALMENTE

    a prendere atto delle ‘dimissioni’ -immediatamente efficaci- rassegnate procedendo all’immediata sospensione di ogni ulteriore illecita pressione psicologica. Richiedo altresì di essere informato per iscritto dell’accettazione delle suddette mie dimissioni ai sensi di legge.


    In particolare, Vi invito e diffido formalmente ad evitare qualsiasi annuncio formale o allusione alla mia persona nel corso di una qualsiasi delle prossime adunanze. In via subordinata, solo la lettura alla congregazione della presente Lettera di dimissioni sarà ritenuta legittima attività di autotutela della congregazione.

    Dopo la mia richiesta, che ha “effetto di legge”, di non fare NESSUN annuncio che riguardi la mia persona tranne la lettura della mia lettera di dimissioni, gli anziani non hanno proceduto oltre.

    Ovviamente non hanno letto la lettera di dimissioni, in quanto avrebbe suscitato troppi e pericolosi interrogativi, ma nel contempo non hanno fatto alcun altro annuncio che mi riguardasse.

    Vorrei ricordare, per chi non lo sapesse, che il giorno precedente alla ricezione da parte degli anziani della mia congregazione della lettera in oggetto, loro (gli anziani) mi riferirono che in settimana mi avrebbero convocato per sottopormi ad un comitato giudiziario per apostasia.

    Ovviamente dissi loro di aspettare la mia lettera (che era gia’ stata inviata).

    Dico ora: NESSUN COMITATO giudiziario e’ stato fatto, NESSUN ANNUNCIO riferito alla mia persona e’ stato fatto.
    E vorrei ricordare che uso il mio nome e cognome per scrivere in questo ed altri Forum.

    Questo non significa che sicuramente nessuno cerchera’ di sottopormi ad un comitato, ma dopo tali premesse tale atto diventa TROPPO pericoloso per gli anziani e la Wts.

    Comunque, caro Bikki, continuo a non capire tale diffidenza nei confronti dell’argomento.

    E’ probabile (non sicuro) che la Wts, prima o poi, trovi la soluzione al problema (che lei stessa ha causato redando l’incriminato statuto), ma in questo momento la strada e’ piu’ che percorribile.

    Perche’ piu’ che percorribile?
    Perche’ MOLTI si stanno chiedendo perche’ i dimissionari non sono stati disassociati, molti si chiedono perche’ nessun annuncio e’ stato fatto, molti si chiedono perche’ nessun provvedimento e’ stato preso!

    Credi che nessuno comincera’ a farsi qualche altra domanda?

    Quindi, avendo visto quali sono i risultati, perche’ non avvalersene? Quali sono i lati negativi? Cosa si ha da perdere?

    Un saluto a tutti
    GABRY

    raceplus@tiscali.it

    PS se non e' chiaro qualche punto....sono QUI!!

    ciao a tutti nuovamente
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    irias
    Post: 717
    Registrato il: 25/08/2005
    Utente Senior
    00 26/02/2006 20:24
    [SM=x570892] ciao,
    volevo fare una precisazione:
    esiste una differenza giuridica tra i TdG battezzati e i proclamatori non battezzati. I TdG battezzati sono tenuti ad osservare lo Statuto e sono vncolati a diritti e doveri in esso contenuti; i proclamatori non battezzati non hanno nessun legame giuridico con la CCTG per cui possono far valere i loro diritti come privati cittadini nei confronti di rappresentanti di una associazione, in questo caso la CCTG, che con il loro operato, violano quelli che sono i diritti umani sanciti anche dalla nostra Costituzione,
    aspirano a firmare l'intesa con lo Stato italiano perché non ne rispettano allora la sua Costituzione? [SM=g27833]
    ...ops sto entrando in un altro argomento, scusate,
    Siria [SM=x570865]

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    Vitale
    Post: 1.143
    Registrato il: 11/07/2004
    Utente Veteran
    00 26/02/2006 21:35
    Re:

    Al link www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=47801&idd=3381
    ho inserito il collegamento a www.privacy.it/cortecost20011128.html
    dove é stata dibattuta la questione sulla privacy, da qui un passaggio ritengo importante “ …. il Tribunale ritiene che la norma denunciata, in quanto esonera le sole confessioni titolari di intesa dall’acquisizione sia del previo consenso scritto dell’appartenente sia dell’autorizzazione del Garante, ai fini del trattamento dei dati personali, pone le confessioni religiose che non hanno concluso un’intesa con lo Stato in una «posizione di minore considerazione» rispetto a quelle che invece un’intesa abbiano concluso, determinando in tal modo, in danno delle prime, una compressione della libertà di esercitare l’attività pastorale e spirituale nei confronti degli adepti; “.

    Deduco che la WTS “ privacy compresa “ ha la libertà di fare ciò che meglio ritiene in barba lo statuto, non avendo un’intesa.

    Vitale

    La giustizia di ogni luogo é l'ingiustizia di ogni luogo.
    Martin Luther King
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    Bicchiere mezzo pieno
    Post: 555
    Registrato il: 25/08/2005
    Utente Senior
    00 26/02/2006 21:55
    Invece io deduco che siccome chi si avvale dell'articolo 5 non è piùun adepto associato, l'associazione non ha proprio alcun potere su di lui! Sarebbe come se a un'adunanza pubblica venisero date informazioni private su, che so, Silvio Berlusconi!
    E tu pensi che l'associazione non sia perseguibile legalmente?

    La tua deduzione non reggenemmeno coi procalamtori non battezzati. Fare un annuncio pubblico sul loro conto senza il loro permesso metterebbe l'associazione dei Tdg in uno stato di illiceità penale! Ergo rischierebbero perfino il carcere!

    Ma questo ovviamente i poveri proclamatori non lo sanno, e infatuati come sono della WTS non riuscirebbero a vederlo nemmeno davanti alloro naso.
    La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
  • parliamonepino
    00 26/02/2006 21:59
    Achille scrive:
    -----------------------------------------------------------------
    Non mi pare che queste domande richiedano tanta riservatezza.
    E visto che la questione "Art. 5" è stata discussa pubblicamente innumerevoli volte, perché non si risponde altrettanto pubblicamente a tali questioni?
    -----------------------------------------------------------------
    Gabry scrive:

    Rispondo io ai quesiti di Bikky



    Come vedi Achille,
    Gabriele è venuto in mio "soccorso", che ringrazio.
    Purtroppo, per quanto importante sia, la comunicazione foristica, ha molti limiti.
    Per gente passionale come me, non poter utilizzare i sensi, nella comunicazione è penalizzante.
    Con alcuni foristi mi sono sentito telefonicamente e con qualcuno mi sono incontrato fisicamente.
    Ovviamente, è stata più efficace l'intesa!
    Certo il forum è stato il mezzo per conoscersi!

    Riguardo all'articolo 5, nei prossimi mesi ci saranno degli sviluppi, ne sono certo!

    Saluti
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    irias
    Post: 720
    Registrato il: 25/08/2005
    Utente Senior
    00 26/02/2006 22:22
    ciao Bicchy,
    ho qualche perplessità sull'illegalità di annunciare pubblicamente la revoca della carica di proclamatore.
    In fondo il conferimento della carica è un atto pubblico per cui non vedo violazioni del diritto della privacy se l'Associazione comunica pubblicamente la revoca di tale carica.
    Riguardo ai proclamatori non battezzati vorrei fare un'altra considerazione:

    Statuto Congregazione Italiana dei testimoni di Geova
    art. 6 ( oh no... un altro articolo [SM=x570881] )
    I MINISTRI DI CULTO della Confessione sono denominati:
    1) anziani (o presbiteri);
    2) servitori di ministero (o diaconi);
    3) pionieri (o evangelizzatori).
    Detti ministri sono nominati dal Comitato Direttivo della Congregazione Centrale, al quale spetta il giudizio definitivo su la loro idoneità a svolgere le funzioni di ministro. Possono essere soggetti a trasferimento o revoca.

    Costituzione della Repubblica Italiana
    Art. 24
    c. 1 Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi.
    c.2 La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento

    Domando: [SM=x570868]
    Considerato che la revoca dei pionieri spetta al Comitato Direttivo, come viene in questi casi garantito il diritto alla difesa del soggetto Testimone di Geova ? (riconosciuto dalla nostra Costituzione)
    ciao Siria [SM=x570876]
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    ednaservice
    Post: 66
    Registrato il: 20/10/2005
    Utente Junior
    00 26/02/2006 22:28
    BADIAMO AL SODO: AIUTIAMOCI AD AIUTARE!


    Se un trasgressore non battezzato continua ad essere impenitente dopo che due anziani si sono incontrati con lui e hanno cercato di aiutarlo, si rende necessario informare la congregazione. Verrà fatto un breve annuncio dicendo: “[Nome e cognome] non è più riconosciuto come un proclamatore non battezzato”. La congregazione considererà quindi il trasgressore come una persona del mondo. Benchè il trasgressore non sia dissociato, i cristiani eserciteranno cautela riguardo all’avere qualsiasi associazione con lui. (1 Corinti 15:33) Da tale persona non si accetterà nessun rapporto di servizio di campo.



    Da queste e da altre discussioni collegate, apprendo con piacere che -seppure a fatica- sembra farsi strada l'unica via 'onorevole' (quella delle dimissioni ai sensi dell'Art. 5 Statuto!) per porre fine allo strazio dell'OSTRACISMO PERENNE E ASSOLUTO conseguente alla discussa pratica delle 'espulsioni di massa' del tipo descritto nell'ormai noto Verbale di assemblea del 3/7/03!.

    Realmente, gli interventi del 'coraggioso' Gabriele TRAGGIAI stanno facendo giustizia di tutte le riserve e di tutti i dubbi che, a torto o a ragione, sono stati sollevati in precedenza.

    Con riferimento al quesito sollevato dall'Amico Bikky nel post in esame ritengo che la posizione ufficiale esposta alle pagine 157 e 158 del nuovo libro Organizzati per fare la volontà di Geova sia più che condivisibile.

    Mi spiego meglio.

    Lo Statuto vigente impedisce all'assemblea ordinaria della Congregazione centrale di deliberare l'espulsione (disassociazione) del 'socio aderente', ovvero del testimone battezzato dopo il 19/6/85 (data di approvazione dello stesso Statuto), se lo stesso è 'decaduto' ovvero si è 'dimesso' ai sensi del citato Art. 5.

    E' evidente che, in caso contrario, ovvero nell'ipotesi in cui il testimone a) non fosse decaduto; b) non si sia dimesso spontaneamente e, per giunta, a fronte di una conclamata o comunque contestata 'condotta non cristiana', pretendesse di essere onorato e riverito quasi nulla fosse, in tal caso -più che ragionevolmente- la Congregazione avrebbe diritto di autotutelarsi mediante l'adozione, nei modi e forme di legge, di un provvedimento di espulsione da diramare dovutamente anche e soprattutto a mezzo di un apposito annuncio nella congregazione locale di appartenenza.

    Similmente, ancorchè in forma attenuata, questo è lo stesso trattamento indicato dal libro Organizzati per i 'proclamatori non battezzati', 'trasgressori impenitenti', refrattari all'aiuto cristiano che due anziani (non un comitato giudiziario, nè l'assemblea dei soci ordinari!) gli hanno provveduto.

    E' semplicemente logico e ragionevole che in tal caso, ricorrendo l'ipotesi indicata, in via cautelativa, la congregazione metta in guardia i singoli componenti mediante un annuncio appropriato del tipo indicato.

    Sinceramente, in tal caso, non vedo alcuna violazione dei diritti umani del sedicente 'proclamatore non battezzato' nè violazione delle norme a tutela della riservatezza dello stesso.

    Inoltre, e questo è comunque un particolare non trascurabile, a seguito e per effetto dell'annuncio in parola, i singoli componenti della congregazione sono invitati semplicemente ad esercitare cautela riguardo all’avere qualsiasi associazione con lui, mentre gli anziani faranno attenzione a non accettare nessun rapporto di servizio nell'ipotesi in cui il soggetto in questione fosse ostinato a consegnarlo.

    Per completezza, mi sembra doveroso aggiungere che, solitamente, i legami di amicizia di un proclamatore non battezzato con altri componenti della congregazione sono alquanto limitati e, di norma, la stessa qualifica di proclamatore non battezzato è poco nota persino nella comunità locale di appartenenza.

    Per esperienza diretta, ve lo assicuro, completamente diversa è l'ipotesi di un attivo cristiano, stimato e apprezzato per decenni e non solo a livello locale, che, all'improvviso, dalla sera alla mattina, viene consegnato alle tenebre dell'OSTRACISMO PERENNE E ASSOLUTO, di medievale memoria, privato del calore e dell'affetto non solo di tutti gli amici, ma anche degli stessi familiari.

    Badando al sodo, 'aiutiamoci ad aiutare', consapevoli che "GEOVA E' LO SPIRITO; E DOV'E' LO SPIRITO DI GEOVA, LI' C'E' LIBERTA'". - 2 Corinti 3:17.

    Cordialità.

    Vito Pucci

    [Modificato da ednaservice 26/02/2006 22.35]

  • parliamonepino
    00 27/02/2006 01:38
    Vorrei fare un'altra considerazione!
    Io non so se Gesù Cristo, l'apostolo Paolo, l'apostolo Pietro, avrebbero discusso sull'articolo 5.
    Sento parlare di regolamenti, di statuti, ma non sento parlare di versetti della Bibbia a sostegno della libertà di pensiero.
    Sembra che il codice penale, il codice civile, strumenti fondamentali per la società, si sostituiscano al "codice" biblico.
    In una scrittura, Pietro disse ad un disabile: "Io non ho ne oro ne argento, quello che ho te lo do'. In nome di Gesù il nazareno, alzati e cammina".
    Oggi mi sento di seguire lo stesso pensiero.
    Molti sono "disabili" nello spirito!
    Per questo quando incontro una persona in difficoltà, mi sento di dire:
    "Io non conosco bene i codici, gli statuti ed i regolamenti. In nome di Gesù, riprenditi dal tuo disagio e cammina verso una vita serena".
    Questo è il punto!
    Se poi, ci devo arrivare con l'articolo 5 o con altri mezzi, ben vengano, ma non sono la cosa più importante.
    Quello che conta è riprendersi la propria dignità! Quello che conta è guarire da una "disabilità" interiore.
    Un'ultima cosa!
    Alcuni che si trovano all'interno di comunità religiose e quindi appartenenti a quella fede, si trovano benissimo. A loro dico: "Continuate a stare nelle vostre convinzioni".
    Personalmente mi preoccupo di quelli che stanno male, non di quelli che stanno bene!
    E' tutto!
    Un abbraccio a tutti




    VOGLIO MISERICORDIA E NON GIUSTIZIA