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habemus papam

  • Messaggi
  • -dirtyfrank-
    00 19/04/2005 18:27
    ovviamente le reti vaticane-italiane stanno dando l'annuncio in diretta...a reti unificate.

    quando dicono chi è vi do qualche notiziola in più.
    nel frattempo pazientate e vedete di non tirare torce dalla finestra sennò vi scomunicano.
  • -dirtyfrank-
    00 19/04/2005 18:52
    è il cardinale joseph ratzinger che ha scelto di essere nominato benedetto XVI.

    non giubilate.
  • -dirtyfrank-
    00 19/04/2005 19:10
    la biografia


    La biografia del decano del collegio, nominato oggi sommo pontefice
    A 50 anni era già cardinale
    Nato in Baviera nel 1927, è stato ordinato sacerdote a 24 anni.
    Il porporato gli era stato conferito nel 1997 da Paolo VI

    Joseph Ratzinger nasce a Marktl am Inn, in Baviera, il 16 aprile 1927, in una famiglia di agricoltori, poco facoltosa ma molto devota. Studia filosofia e teologia all’università di Monaco e a 24 anni è ordinato sacerdote.
    Nel 1977, a soli 50 anni, Paolo VI lo nomina cardinale. Agli inizi degli anni Ottanta Wojtyla lo chiama a guidare la Congregazione per la Dottrina della fede. Dal 2002 è decano del Collegio cardinalizio.
    Guardiano intransigente del dogma cattolico, Ratzinger è contrastato dai cattolici progressisti. Dal 1981 ad oggi i suoi "no" sono innumerevoli: no alla teologia della liberazione, no al sacerdozio femminile, no al matrimonio dei preti, non all’omosessualità, no alla Turchia in Europa, no persino anche alla musica rock poiché "espressione di passioni elementari" e veicolo di messaggi satanici. Ha, poi, definito la normativa che consente l’aborto una "cultura della morte" e ha messo un freno al dialogo interreligioso con il documento "Dominus Jesus".
    A lui però si deve la redazione del catechismo ecumenico pubblicato nel 1992. Qualcuno in Germania lo ha accusato di avere un passato di un ex-nazista, poiché Ratzinger nel volume autobiografico di "Memorie 1927-1977" racconta di quando sia lui che suo fratello furono costretti ad arruolarsi nella Gioventù nazista (ma all’epoca era obbligatorio). E’ lì che parla di alcuni aneddoti della vita familiare durante il Terzo Reich. Negli ultimi anni il Decano dei cardinali ha in più occasione mostrato il desiderio di essere sciolto dall’impegno di Prefetto della congregazione e di rientrare in patria: "Questa vita è molto faticosa. Aspetto con ansia il momento in cui potrò ricominciare a scrivere libri", ha detto Ratzinger in un’intervista di alcuni anni fa. Ma Wojtyla non lo ha mai voluto assecondare per non perdere un validissimo collaboratore, sul quale poteva contare non solo per l’amicizia personale ma anche per la cultura estesa.
    dal sito del corriere della sera





    Joseph Ratzinger ha 78 anni e durante il pontificato di Giovanni Paolo II
    è stato prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede
    Il teologo custode dell'ortodossia
    nella sfida del dopo Wojtyla

    ROMA - La corazza blindata del guardiano della fede è arrivata col tempo: da giovane, Joseph Ratzinger, che oggi è divenuto Papa e ha preso il nome di Benedetto XVI, era all'inizio della sua fulminante carriera curiale un ribelle, un "giovane selvaggio" che combatteva lo status quo nella Chiesa.

    Figlio di un poliziotto bavarese, il Papa, 78 anni compiuti lo scorso 16 aprile, è nato a Marktl am Inn in Baviera e dopo gli studi teologici e l'ordinazione a sacerdote nel '51 ha macinato una straordinaria carriera ecclesiastica, e accademica.

    Nel marzo 1977 fu nominato da Paolo VI arcivescovo di Monaco e Friesing e a giugno, a soli 50 anni, fu nominato cardinale e al contempo anche professore ordinario all'Università di Ratisbona. Nel 1981 Papa Giovanni Paolo II lo nominò prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, dicastero erede della Santa Inquisizione e presidente della Commissione teologica internazionale.

    E' entrato in conclave tra 113 cardinali creati da Giovanni Paolo II, essendo uno dei due soli cardinali nominati da Paolo VI. Nel 1978, assieme al cardinale di Vienna Franz Koenig, era stato fra i grandi elettori di Papa Karol Wojtyla, e in passato Ratzinger ha già partecipato a due conclavi.

    La sua competenza e i suoi modi gentili e placidi gli valgono la stima anche dei critici, che considerano le sue posizioni sulla fede troppo conservatrici e rigide. Il suo documento 'Dominus Jesus', fu attaccato da quanti vi videro il tentativo di rivendicare un primato assoluto della Chiesa a danno del processo ecumenico. Ha sempre diffidato del pluralismo religioso e respinto le scuole di pensiero di riforma della Chiesa: è un fautore del latino ed è stato lui a costringere i preti cattolici in Germania a ritirarsi dal sistema di consultori per le donne incinte, attirandosi così molte critiche sia fra i fedeli che i sacerdoti. Anche sul celibato, il ruolo delle donne, l'aborto è per una linea dura.

    Ma dietro la fama di dogmatico 'Panzerkardinal' si nasconde un passato in realtà ribelle e libertario. Da ragazzo, quando era consigliere del leggendario cardinale di Colonia Josef Frings, era un "giovane selvaggio": faceva parte assieme a Hans Kueng del gruppo di teologi detti 'Konzilteenager' (teenager del Concilio), che combattevano lo status quo nella Chiesa e chiedevano un rinnovamento liturgico. Dai teologi, Ratiznger pretendeva il "coraggio di soffrire": era il 1962, molto tempo fa.

    Durante il Concilio Vaticano II (1962-65) contribuì al rinnovamento della Chiesa per arrivare poi, dopo la rivoluzione del 1968, a cambiare idee e convincersi che per salvare la Chiesa bisognava contrastare il "progresso" galoppante. Per il suo fermo e coraggioso nuotare controcorrente, fu premiato dal Papa.

    Giovanni Paolo II capì che la Chiesa mondiale aveva più bisogno della testa teologica di Ratzinger che del vescovato dei pastori di anime. Da allora il motto che ha guidato la comunità di un miliardo di cattolici nel mondo è stato duplice: la Chiesa deve restare possibilmente come è, e gli uomini fanno bene a non diventare così come la società moderna.

    Più volte il cardinale tedesco aveva offerto le dimissioni, ma Giovanni Paolo II le aveva sempre respinte: per sè aveva detto di non avere ambizioni personali oltre a quella di ritirarsi a scrivere. Ma evidentemente i cardinali in conclave non l'hanno pensata così.
    da repubblica.it

    [Modificato da -dirtyfrank- 19/04/2005 20.26]

  • ReB as Guest
    00 19/04/2005 19:32
    Bhe...certo non l'hanno fatto con l'ottica della visione "alla lunga"!!!C'ha 78 anni!!!!
  • -dirtyfrank-
    00 19/04/2005 19:42
    e neanche con una visione di una maggiore apertura...ma tanto questi sono altrui problemi che si rifletteranno inevitabilmente sul Libero Stato Italiano con svariate ingerenze.
    avranno avuto paura dei risultati elettorali?

    anzi.

    lo Spirito Santo avrà avuto paura dei risultati elettorali?

    e bentornato admin,come puoi ben vedere ho cercato di portare avanti per il meglio la tua creatura [SM=g27811]