Il problema dei 3 corpi: Attraverso continenti e decadi, cinque amici geniali fanno scoperte sconvolgenti mentre le leggi della scienza si sgretolano ed emerge una minaccia esistenziale. Vieni a parlarne su TopManga.

Solaris Fantascienza e dintorni

I film in uscita mese di giugno

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    m.harlock
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    00 25/06/2005 15:49

    My summer of love




    di Pawel Pawlikowski; con Natalie Press, Emily Blunt, Paddy Considine (Gb 2004)


    L’estate d’amore cui fa riferimento il titolo è quella di due ragazze, la popolana e insoddisfatta Mona e la borghese e annoiata Tamsin. Si incontrano durante una calda estate di vacanza in una Gran Bretagna rurale, dove attecchiscono tentazioni millenariste e infatuazioni religiose (il fratello di Mona vuole trasformare il pub del padre in una specie di chiesa).

    Inevitabile che tra le due ragazze scoppi qualche cosa che è molto di più si una semplice amicizia, ma che non si può certo ridurre a una adolescenziale attrazione lesbica. È la somma di tutte le frustrazioni e le curiosità e le «tentazioni» che popolano l’universo delle due protagoniste, ma sono anche una bella cartina al tornasole di quello che di solito viene dimenticato in queste storie, e cioè i rapporti di classe, le pulsioni a sopraffare l’altro (e a farsi sopraffare), il rispetto o il disprezzo di chi è diverso da noi. Il regista, polacco emigrato in Gran Bretagna, racconta tutto con delicatezza e una curiosa scelta stilistica «antiaccademica», ma anche con un’efficacia rara, che sa colpire al cuore dello spettatore. Sulla scia di una grande tradizione che aveva Losey come insuperabile maestro.

    Fonte Corriere.it
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    m.harlock
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    00 25/06/2005 15:54
    La Samaritana


    di di Kim Ki-duk; con Kwak Ji-min, Lee Uhl, Seo Min-jung (Corea del Sud 2004)


    Non fatevi ingannare dalla prima lettura del nuovo vecchio film di Kim Ki-duk (girato prima di Ferro 3 esce in Italia dopo). L’apparente realismo delle immagini nasconde un intreccio tra realtà e fantasia che lo spettatore è chiamato a smascherare, a decodificare, così come avveniva con il finale di Ferro 3 dove la prigionia del protagonista veniva raccontata con toni apertamente surreali, per non dire fantastici. Nella prima parte del film (che si intitola Vasumitra dal nome di una donna che solo prostituendosi comprende l’intimo scambio con l’altro sesso, come racconta una storia buddista) le due amiche mi sembra che chiedano allo spettatore di essere viste come le due «personalità» di una medesima persona, quella che pensa di poter sfruttare il sesso solo per il proprio tornaconto economico e quella che invece finisce per esserne conquistata, quasi stregata (il sorriso enigmatico che le attraversa il viso), salvo poi essere colpita dall’ineluttabilità della legge. Una specie di scissione schizoide, che finisce per essere «giustificata» dalla società coreana, di cui il film ci mostra la faccia più perbenista ma anche più agghiacciante, quella della ragazzine che si prostituiscono con uomini più vecchi (c’è anche un termine specifico per indicarle nella lingua coreana: wonjogyojae) e che sembra ormai diventata pratica comune.

    Ma una pratica, come ci racconta la seconda parte del film (dall’evidente titolo Samaria) che non si può «cancellare», come sembra voler fare la protagonista restituendo i soldi alle persone e cancellandone il nome dall’agenda. Ma anche una pratica che non si può «perdonare», come dimostra il padre della ragazza, a cui solo la vendetta sembra poter alleviare il dolore di aver scoperto la propria figlia prostituirsi. Per trovarsi alla fine del film, nella terza parte (Sonata), ad affrontare le conseguenze delle proprie azioni, secondo una logica che non conosce la pratica della confessione e dell’assoluzione cristiana, ma piuttosto l’ineluttabile peso delle conseguenze delle proprie azioni. Un viaggio dunque denso e complesso, all’interno della società coreana ma anche della psiche umana, che offre allo spettatore uno specchio in cui forse capire un po’ meglio se stessi.

    Fonte Corriere.it