bellissimo argomento.
posto qui il testo tratto da wikipedia per avere un'idea esatta di cosa sia la sincronicità e da chi è stata sviluppata...
...oggi con i passi da gigante della fisica quantistica, la sincronicità è ormai espressione scientifica...
L'ipotesi del principio di sincronicità
Fenomeni di "coincidenze significative" avevano da sempre affascinato Jung. Già nel 1916, a pochi anni di distanza dalla sua defezione dal gruppo dei psicoanalisti fedeli al metodo scientifico-oggettivante e a Sigmund Freud, scriveva dell'opportunità di affiancare al principio di causalità quello finalistico: "La causalità è solo un principio, e la psicologia non può venir esaurita soltanto con metodi causali, perché lo spirito (= la psiche) vive ugualmente di fini".
Tali prime formulazioni di Jung sulla questione della sincronicità vennero in seguito approfondite attraverso il contatto con il pensiero filosofico orientale, oltre che con la riflessione su sorprendenti avvenimenti della sua stessa vita, sfuggenti ad ogni interpretazione razionale.
Jung distingue la sincronicità vera e propria dal mero "sincronismo" degli eventi che accadono simultaneamente, ma senza alcuna connessione di significato.
La vita di tutti i giorni ci propone spesso il tipo comune di sincronicità.
Per esempio: pensiamo ad un amico ...e lui improvvisamente ci telefona. Tuttavia accanto a queste ci sono anche misteriose sincronicità precognitive e chiaroveggenti.
Una prima teorizzazione: il tempo qualitativo
Per tentare di spiegare questi fenomeni di sincronicità, Jung dapprima elaborò il concetto di "tempo qualitativo". Il tempo qualitativo sembrava "spiegare" perché l'astrologia e altre forme di divinazione funzionavano.
Jung tuttavia gradualmente abbandonò l'idea del tempo qualitativo.
La nuova rivoluzione scientifica
La nuova fisica
Proprio in quegli anni stavano emergendo nella fisica nuove idee le quali suggerivano, anch'esse, un paradosso acausale. La disintegrazione radioattiva infatti si era presentata come un effetto senza causa e ciò aveva spinto a ipotizzare che perfino le leggi ultime della natura fossero acausali. Jung pensava che fosse possibile collegare il suo "principio acausale" della sincronicità con queste nuove idee.
Alla fine del 1934 inizia un interessante scambio epistolare con il fisico quantistico e premio Nobel (1945) Wolfgang Pauli (1900-1958), suo amico intimo, e con Ernst Pascual Jordan, insigne fisico tedesco. Queste comunicazioni tra i tre scienziati testimoniano il fervore di Jung nell'indagine sul parallelismo tra fisica e psicologia del profondo e in particolare sulla relatività delle categorie di spazio e tempo.
Fisica e Psicoanalisi
Jung non era nuovo alla tesi di un parallelismo tra scienza fisica e psicoanalisi: già nel 1928 in "Energetica psichica" aveva esaminato a fondo la contiguità tra fisica e psicologia postulando una stretta contiguità tra la nozione di energia nell'uno e nell'altro ramo del sapere. Le ricerche che Jung, al proposito, condusse negli anni a venire, rafforzarono in lui e non smentirono questo suo postulato ch'egli in quegli anni aveva intuito.
Nel 1952 pubblicarono in un volume Naturer-klung und Psyche due saggi sulla sincronicità. Di questi, il secondo dal titolo "Sincronicità come principio di nessi acausali" era di Jung. Dal canto suo W.Pauli, nel primo di questi saggi, riteneva di aver scoperto la presenza di archetipi nelle teorie scientifiche di Keplero.
Jung e Pauli sostenevano che la triade della fisica classica: tempo, spazio e causalità, potesse diventare una quaternità aggiungendo la sincronicità come quarto termine.
Jung voleva fare della sincronicità una legge che avesse lo stesso valore della causalità.
Prospettive dell'idea di sincronicità
Il concetto junghiano di sincronicità fu uno dei più apprezzati nel pensiero New Age degli anni sessanta. Jung divenne il guru della New Age e le sue idee furono usate per giustificare l'astrologia, l'I-Ching e altre pratiche "alternative".
Attualmente gli sviluppi di settori di avanguardia della fisica moderna, la meccanica quantistica, la nuova cosmologia, la teoria del caos,continuano a illuminare l'immaginazione con possibili concrete connessioni fra la fisica e la psiche e Jung ha il merito di aver gettato un ponte tra il mondo scientifico (la dimostrazione di teorie attraverso l'osservazione empirica e clinica) e il mondo della divinazione (il regno degli spiriti, i segni premonitori, l'immaginazione mitopoietica).
Curiosità
La teoria junghiana della sincronicità ispirò il gruppo musical britannico The Police (e in particolare, sembra, il bassista Sting), che produsse nel 1983 un album dal titolo Synchronicity (termine inglese per sincronicità).
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