Scritto da: maured 30/03/2007 14.03
tornando a jackson, quel che non gli ho perdonato è l'aver sfigurato il ritorno del re, facendo di aragorn un pusillanime...
Su Aragorn penso che tu abbia un filino ragione, però Tolkien ci presenta un personaggio che per scelta, per molti anni, rimane nell'ombra, in attesa del proprio destino. E' un ramingo, non un Re con una corona ed un proprio esercito. Per tutti, nemmeno esisteva un discendente di Numenor. Quando il tempo si avvicina, ecco la paura, i timori di non essere all'altezza del compito: la responsabilità è grande, devi essere credibile, devi avere una forte personalità, devi avere coraggio, devi essere astuto; chi era lui, a parte il sangue nobile nelle vene? Ti devi reinventare, lasciare da parte gli affetti e probabilmente affrontare un futuro che nemmeno ti interessa: diventare Re per chi? per cosa? chi glielo fa fare? chi si è interessato della sua sorte, in passato? chi lo conosce? Si sente investito di un destino che le leggende avevano annunciato. Se mi è concesso un paragone "blasfemo", un pò come il Cristo che accetta la missione affidatagli dal Padre, annunciata dai profeti nella Bibbia, ma che sarà tentato di "abbandonare il calice", salvo poi accettarlo, perchè è giusto, perchè così doveva essere. Perchè si è credibili se fino in fondo siamo coerenti con quanto pensiamo e facciamo, con le nostre idee. In fondo il SDA ha questo richiamo "evangelico", con lo stesso Tolkien che ha detto che non avrebbe mai potuto scrivere la saga se non fosse stato cattolico. Peter Jackon, IMHO, il cui pensiero religioso non mi interessa, ne ha soltanto maggiormente evidenziato la fragilità umana, quella di un uomo catapultato in avvenimenti decisivi per la sopravvivenza di ogni razza, della civiltà, del Bene contro il Male: Aragorn sa che non può sottrarsi al proprio destino, qualunque sia la scelta che farà; ed è un pensiero che lo stesso Gandalf, nel film, rivolgerà a Frodo:
Frodo: "Vorrei che l'anello non fosse mai venuto da me. Vorrei che non fosse accaduto nulla."
Gandalf: "Vale per tutti quelli che vivono in tempi come questi, ma non spetta a loro decidere. Possiamo soltanto decidere cosa fare del tempo che ci viene concesso"
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"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
"Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
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