Il confine del Monopoli

Mery per sempre - di Marco Risi - con Michele Placido, Claudio Amendola, Francesco Benigno

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    Tidus forever
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    Mavaffffffff!!
    00 23/07/2005 19:42


    Mery per sempre (1989)

    Regia di
    Marco Risi

    Scritto da:
    Aurelio Grimaldi
    Sandro Petraglia
    Stefano Rulli

    Cast:
    Michele Placido .... Marco Terzi
    Claudio Amendola .... Pietro
    Francesco Benigno .... Natale Sperandeo
    Alessandro Di Sanzo .... Mery
    Tony Sperandeo .... Turris, guardia carceraria
    Roberto Mariano .... Antonio
    Maurizio Prollo .... Claudio Catalano
    Filippo Genzardi .... Matteo
    Giovanni Alamia
    Alfredo Li Bassi .... Carmelo
    Salvatore Termini .... Giovanni Trapani, detto 'King Kong'
    Gianluca Favilla .... Direttore riformatorio
    Giuseppe Giarraffa
    Michela Cusano
    Maria Cristina Mastrangeli
    Calogero Buttà
    Luigi Maria Burruano
    Ninni Picone
    Aurora Quattrocchi
    Matteo Mondello

    Prodotto da
    Claudio Bonivento
    Pietro Valsecchi

    Musiche originali di
    Giancarlo Bigazzi

    Trama:
    Un insegnante di quarant'anni appena divorziato accetta di lavorare nel carcere minorile Malaspina. L'uomo cerca di instaurare un nuovo rapporto con i giovani detenuti, ma i suoi sforzi vengono ostacolati dai più riottosi di essi e dal direttore della prigione che non approva i metodi permissivi del nuovo venuto. Alla fine però i fatti danno ragione all'insegnante.

    Commento:
    Un prison movie crudo e corale su un frammento di realtà degli anni Ottanta. Intenso e civile (La Repubblica)
    Da vedere perchè è giusto (Corriere della Sera)

    Film bellissimo, intenso, pieno di atmosfera ed eccezionalmente ispirato. Grandi musiche di Giancarlo Bigazzi, che si fanno apprezzare soprattutto nel finale, quando viene inquadrata la finestra della classe che si affaccia ad un piccolo albero fiorito, in cui ogni foglia rappresenta forse una singola storia. Come racconta giustamente una recensione trovata in Rete, "il film raccontava in modo realista la storia di alcuni ragazzi reclusi nel carcere Malaspina di Palermo, i soprusi, le angherie, gli stupri, l´ignoranza, la mafiosità. In poche parole la metafora dei mali che affliggono il ventre di questa città e che dalla città vengono rovesciati quotidianamente in questo penitenziario per minori. Ma anche la speranza che ha il volto del professor Marco Terzi (Michele Placido), simbolo di tanti educatori che lavorano silenziosamente.

    Che fine hanno fatto quegli attori, presi direttamente dalla strada?

    Roberto Mariano (Antonio) era diventato padre stando al Malaspina, esattamente come accadde nel film. Morì nel 1990, precipitando con l´aereo: stava andando a Zurigo dove aveva trovato un lavoro. Sono morti anche altri tre attori che hanno interpretato ruoli secondari.

    Francesco Benigno (Natale) faceva il venditore ambulante.
    Ha poi girato altre pellicole e partecipato ad un reality tv.

    Maurizio Prollo (Claudio), che nel film si ribella ai tentativi di violenza sessuale, all´epoca faceva il pescivendolo. Dopo una fuitina (*) si sposò, da qualche anno lavora in una struttura sanitaria di Palermo.
    (*) fuitina = fuga prematrimoniale di giovani promessi sposi, in genere concordata con le famiglie, in virtù della quale, rendendosi indispensabile una rapidissima riparazione dell’onore femminile violato, è giustificato procedere a nozze senza l’onere di costosi ricevimenti .

    Alfredo Li Bassi (Carmelo), il boss del Malaspina che vuole violentare Claudio, è sposato da oltre 10 anni, ha due figli, aiuta i genitori a gestire una trattoria, ogni tanto viene chiamato per realizzare una pellicola. Percepisce ogni mese un indennizzo statale in seguito a un incidente subìto durante il servizio militare, una ustione che gli ha causato un problema permanente ai piedi.

    Salvatore Termini ("King Kong"): un destino incredibile il suo! Quel giorno, assieme a Roberto Mariano, sull´aereo che si schiantò contro la montagna avrebbe dovuto esserci lui: si salvò perché invece di partire andò in discoteca. Pochi anni fa, mentre guidava il motorino, fu investito da una macchina: per diversi giorni fu in coma, ma si salvò. Con i soldi ricavati dall´assicurazione ha comprato una casa e riesce a mantenersi. Anche lui è rimasto nel giro del cinema . "Mery per sempre", oltre a portargli notorietà, gli ha portato un sacco di donne. Così almeno giura. Oggi ha trentasette anni e sembra più giovane di allora. Forse per una sorta di fanciullezza interiore che si porta dentro. Scherza sempre (anche quando parla dell´incidente), racconta aneddoti, mostra le foto delle sue conquiste, la gente lo riconosce e gli dice: «King Kong, ieri ho visto il tuo film in cassetta, sei grande». La cosa stupefacente è che Salvatore, pur essendo analfabeta, riesce a imparare le parti attraverso le battute che gli amici leggono e incidono al registratore.

    Numerosi i premi ricevuti da questa acclamata opera di Marco Risi. Tra questi, "Il Gran Premio della Giuria" al festival di Montreal, "La Grolla d'Oro" Sain Vincent e "L'Efebo d'Oro" di Agrigento.

    [SM=x520499]

    [Modificato da Tidus forever 23/07/2005 19.43]



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    "Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
    "Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
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    clopat
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    Sante Gaiardoni
    00 28/05/2007 09:25
    Un altro film rivisto di recente(oggi vedro'"Ragazzi fuori"),davvero molto bello e molto crudo,oggi di questi film non se ne girano piu' e non e' passato un secolo.
    Michele Placido potra' piacere o no come attore,ma nei migliori film e sceneggiati degli ultimi vent'anni c'e sempre lui.


    "Aspettero'ancora qualche anno per sentirmi dire:sei grande!"
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    New Azimut
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    Naufrago
    00 03/03/2008 19:28
    Un film crudo e amaro, sicuramente difficile da comprendere appieno senza poi non rimanere dispiaciuti dentro se stessi. Il contrasto fra il professore e i ragazzi mi ha sempre toccato emozionalmente, così come l'apice di questo dualismo raggiunge il suo culmine quando Natale disegna il volto di Marco con un pennarello, impressionando non poco per la trasparente durezza del messaggio.
    Molto ma molto bello, e con grandi messaggi di fondo. Da rivedere sicuramente.
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    Gamma forever
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    Naufrago
    00 20/02/2009 13:13
    Un film crudo, scabro, che ti colpisce allo stomaco, ti entra dentro e non si dimentica. Una delle rare, forse l'unica, memorabile interpretazione di Michele Placido al di fuori della "Piovra".