Questa è la prima parte di un articolo che avrei dovuto pubblicare su un altro forum (chissà quale,eh?)
I MISTERI DEI TEMPLARI
Jaques De Molay, ultimo gran maestro templare, sale lentamente, ma con dignità, la scala che lo porta al rogo. Ancora pochi minuti e si chiuderà la storia ufficiale dell’ordine più importante, discusso e potente della storia. E’ il 18 marzo 1314. Una storia bicentenaria, iniziata con la costituzione dell’ordine nel 1119, ad opera di Bernardo da Chiaravalle, che volle fortemente uno status speciale per i poveri cavalieri di Cristo, il cui scopo ufficiale era quello di accompagnare i pellegrini in viaggio verso Gerusalemme. Accadeva frequentemente che coloro che si mettevano in viaggio verso il sepolcro di Cristo fossero oggetto di rapine e omicidi, cosa che scoraggiava enormemente viaggi e pellegrinaggi. La versione ufficiale è questa. Conviene porsi un primo interrogativo: perché allora San Bernardo si preoccupa di ottenere una larga dispensa sia dalla chiesa che da Re Baldovino dagli obblighi a cui generalmente rispondevano tutti gli ordini? La risposta è che probabilmente lo scopo dei templari, così chiamati perché Baldovino concederà loro un piccolo possedimento là dove sorgeva il tempio di Salomone, non era solo quello dichiarato. E probabile che dovessero ricercare reliquie care alla cristianità, alcune considerate leggende, come l’arca dell’alleanza o il Santo Graal, altre reali come la lancia di Longino o la Sindone. Di fatto accade che in poco tempo l’ordine, grazie anche all’integrazione nei suoi ranghi di numerosi cavalieri , che portano in dote terreni, danaro e possedimenti, diventa una realtà potente e temuta. Sorgono un po’ dappertutto in Europa castelli e “ spine” ,tutte rigidamente compartimentate, fedeli solo ed esclusivamente al loro massimo esponente, il gran maestro dell’ordine. Tutto questo in pochissimo tempo: basti pensare che agli albori della loro storia una moneta li raffigurava mentre in due dividevano un cavallo. Un segno di estrema povertà. Nella Palestina godono fama di guerrieri forti, risoluti e coraggiosi, oltre che di fini diplomatici. Riescono a mantenere contatti anche con la famigerata setta degli assassini ( dal termine hashashin, mangiatori di hascisch ),un gruppo di crudeli e feroci predoni a cui si dice venga somministrata una forte dose di haschisc per renderli succubi e togliere loro la paura. Ad un certo punto si costruiscono anche una flotta. E con quella probabilmente attraversarono l’oceano. L’ipotesi è tutt’altro che campata in aria: non si spiegherebbe altrimenti l’improvvisa disponibilità d’argento, metallo che in Europa è tutt’altro che frequente, così come non si spiegherebbe altrimenti la presenza di alcune formine per la fusione dell’argento rinvenute in America, in aggiunta a petroglifi raffiguranti le croci templari. Non dimentichiamo che Colombo sulle vele delle sue caravelle fa sventolare la croce templare, dai quali è stato messo sulla giusta strada, grazie a qualche portolano che l’ordine utilizzava per i suoi viaggi oltre oceano. A tal pro basti considerare l’esistenza di diverse mappe che raffigurano varie zone della terra assolutamente sconosciute all’epoca della partenza di Colombo per il nuovo mondo ( una per tutte quella di Piri Reis )Quest’improvvisa disponibilità d’argento, unita alla tradizionale disponibilità economica derivante dai vari traffici templari, che vanno dalle donazioni fino al prestito con interessi, sfocia in un’autentica frenesia costruttiva: dappertutto,in Europa, sorgono cattedrali bellissime e di nuova concezione, cime ardite che sfidano il cielo. Sono cattedrali dei cui progetti non risulta esservi traccia in nessuna biblioteca o archivio, cattedrali sui cui portali sono scolpite immagini raffiguranti demoni, che sembrano essere misteriosi libri di pietra, leggibili solo da adepti. Veri e propri libri di pietra, indecifrabili,che sfidano il tempo. Dicevo all’inizio che i templari a Gerusalemme avevano il loro quartier generale sulle rovine del tempio di Slomone. Che era stato progettato ed edificato dal grande architetto Hiram.Sarebbe quindi facile trovare un unico filo conduttore che storicamente porta e lega Hiram alla progettazione delle grandi cattedrali. Facile ma anche azzardato, in quanto il legame non è storicamente provato. Così come non è provato che i templari abbiano avuto accesso al perduto tesoro di Salomone, o meglio, di quello che ne era rimasto dopo il saccheggio romano del 70 DC, quando durante il regno di Tito i romani, dopo aver massacrato tutti gli occupanti del tempio, lo avevano raso al suolo, opera completata poi da un violento terremoto. Sembra comunque che qualcosa la abbia portata via verso la metà del 110° Blanchefort,gran maestro templare, e portato guarda caso in un castello nei Pirenei, nei pressi di Rennes le Chateaux.
Abbiamo visto che l’ordine diventò sempre più potente: ormai anche principi e re si rivolgono a loro per chiedere prestiti o garanzie. Diventano uno stato, con decine di migliaia fra cavalieri o semplici addetti. E questo sarà l’inizio della fine. L’ostilità nei loro confronti cresce a dismisura.
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