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Aspettando moto Gp - (notizie extra - test invernali 2005/06-06/07)

  • Messaggi
  • Ste 106XN
    00 27/01/2007 12:09




    questa era stata bocciata! [SM=x511739]
  • Ste 106XN
    00 30/01/2007 14:32
    Test Phillip Island, day 1: Sorprendente Barros!


    Test a ranghi ridotti quelli in Australia, con Yamaha e Kawasaki che hanno preferito rinunciare alla costosa trasferta a Phillip Island, ma la considerazione non basta a cancellare lo stupore del vedere Barros in testa alla classifica dei tempi. Che Alex vada forte (soprattutto a Phillip Island) non lo scopriamo certo adesso, che sia così in forma dopo una stagione di pausa in Superbike l’avevamo intuito dopo il colpaccio del secondo giorno a Sepang, che le due Desmosedici GP07 del team d’Antin siano realmente al livello di quelle del team interno (e che la squadra sia pronta per puntare a prestazioni al top) è invece una piacevolissima sorpresa, e lascia intuire che la stagione sarà decisamente combattuta e spettacolare.

    Con un “podio” completato da Melandri e Capirossi, è lecito constatare che la gommatura Bridgestone sia particolarmente a suo agio sul tracciato australiano, ma sarebbe riduttivo imputare alle gomme tutto il merito delle prestazioni dei tre piloti, anche perché le versioni 2007 dei pneumatici sono rimaste nelle casse, in attesa di venire utilizzate domani. La base delle moto è buona, e ancora una volta conferma come la riduzione di cilindrata avrà tanti effetti, ma non certo il calo delle prestazioni.

    Decisamente più indietro del solito la Suzuki, ma attenzione: la pioggia ha interrotto i test verso le 16, interrompendo una progressione di Hopkins che sembrava promettere ottime cose. Del resto, i piloti Suzuki arrivavano qui con l’obiettivo di confermare anche su un tracciato diverso da Sepang le belle prestazioni dei test svolti finora, e siamo sicuri che già domani entrambi ci mostreranno il vero valore della GSV-R 2007.

    Continua, invece, la delusione per le prestazioni di Nakano, che abbiamo sempre sostenuto come ottimo pilota non appoggiato dalle prestazioni dei mezzi su cui si trovava. Ora, i casi sono due: o Shinya è improvvisamente diventato un brocco, o il team Konica Minolta (che, ricordiamolo, non ha mai brillato granché nemmeno con Tamada in sella) fatica a trovare il bandolo della matassa di una 212 decisamente complessa nella messa a punto e probabilmente ancora acerba. Non è il caso di distribuire responsabilità ancora prima che la stagione inizi, ma francamente non ci sembra molto difficile ipotizzare poche colpe per il pilota…


    I tempi:
    1 Alex Barros Ducati Pramac d’Antin 1’30”600
    2 Marco Melandri Honda Gresini 1’30”700
    3 Loris Capirossi Ducati Marlboro MotoGP 1’30”700
    4 Nicky Hayden Honda Repsol 1’31”180
    5 Dani Pedrosa Honda Repsol 1’31”290
    6 Casey Stoner Ducati Marlboro MotoGP 1’31”400
    7 Alex Hofmann Ducati Pramac d’Antin 1’31”500
    8 Carlos Checa Honda LCR 1’31”800
    9 John Hopkins Suzuki Rizla 1’31”800
    10 Kenny Roberts jr. Team Roberts 1’31”900
    11 Toni Elias Honda Gresini 1’32”000
    12 Chris Vermeulen Suzuki Rizla 1’32”000
    13 Shinya Nakano Honda Konica Minolta 1’32”230

    [Modificato da Ste 106XN 30/01/2007 21.20]

  • OFFLINE
    Insane TuningMan
    Post: 2.344
    Età: 38
    Sesso: Maschile
    00 30/01/2007 15:45
    [SM=x511733]

    la ducati satellite ha gli stessi tempo della ufficiale... [SM=x511734]

    questa la ducati darà filo da torcere...
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  • Ste 106XN
    00 30/01/2007 16:54
    Re:

    Scritto da: Insane TuningMan 30/01/2007 15.45
    [SM=x511733]

    la ducati satellite ha gli stessi tempo della ufficiale... [SM=x511734]

    questa la ducati darà filo da torcere...





    e lì che si vedrà il pilota, [SM=x511720] [SM=g27811]
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    all.design
    Post: 6.718
    Città: LORETO
    Età: 35
    Sesso: Maschile
    00 30/01/2007 18:03
    figo come sponsor la fiat [SM=g27811] cmq ste la prox volta nn scrivere in rosso...mi sono accecato per leggere anche evidenziando tutto... [SM=x511724]
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  • Ste 106XN
    00 30/01/2007 20:49
    Re:

    Scritto da: all.design 30/01/2007 18.03
    figo come sponsor la fiat [SM=g27811] cmq ste la prox volta nn scrivere in rosso...mi sono accecato per leggere anche evidenziando tutto... [SM=x511724]





    scusa a me non dava fastidio, [SM=x511729] [SM=g27811]
  • Ste 106XN
    00 31/01/2007 15:19
    Test Phillip Island, day 2: Podio Ducati


    Quattro Ducati nei primi cinque posti, podio virtuale monopolizzato dalle Desmosedici e tutti i quattro piloti racchiusi in mezzo secondo: se il buongiorno si vede dal mattino, le quote dei bookmaker sulle moto di Borgo Panigale per il GP d’Australia non saranno esattamente ricchissime. E non nascondiamo una certa sorpresa, pur mitigata dall’uso di gomme “soffici” (da qualifica o semplicemente non in grado di finire la gara? Misteri delle dichiarazioni stampa…) per il fatto che sia Barros a guidare la classifica: ripetiamo, non abbiamo mai dubitato del talento del brasiliano, ma la combinazione team non ufficiale (che finora, diciamolo, non aveva combinato granché), moto tutta da scoprire e pilota ormai di età pensionabile con un anno di assenza dalla MotoGP non prometteva granché bene. A titolo di considerazione “collaterale”, notiamo che evidentemente non era il solo Ramon Forcada a saper interpretare le esigenze di Alex e a riportarle sulla moto...

    Capirossi, dal canto suo, mantiene le promesse di ieri, quando si è sperticato in dichiarazioni di competitività per la sua nuova Desmosedici. Del resto, sia lui che Stoner hanno provato solo in assetto di gara (visto che qualche problemino, sulla durata, pare esserci…) e domani sferreranno l’unghiata provando con le gomme da qualifica. Scommessa già vinta: la pole di Hayden, in 1’29”020, non resisterà all’assalto delle prove ufficiali del GP.

    Quarto – e primo dei non ducatisti, ci verrebbe da dire, un Pedrosa che, con il compagno Hayden, sta lottando duramente per risolvere problemi che Honda sta ammettendo abbastanza platealmente. Nicky non si è certo ammorbidito con la conquista del titolo, visto il solito miliardo di giri accumulato in giornata, ma fra i postumi dell’operazione alla spalla e una moto costruita su misura per Dani, fatica abbastanza a stare in sella. L’impressione è che il campionato non parta sotto i migliori auspici per lui.

    Ma i guai che sorprendono di più sono quelli della Suzuki: dominatrice del campionato d’inverno (falso e traditore, si sa, guardate l’anno passato…) ma in forte difficoltà sul tracciato australiano. Hopkins da primo a Sepang è scivolato all’ultima piazza qui a Phillip Island, Vermeulen sulla sua pista di casa si piglia più di un secondo da un pilota con la sua stessa gommatura… aspettiamo domani per capirci qualcosa di più. Dopotutto, nessuno nel loro team ne sta facendo un dramma, non si capisce perché dovremmo farlo noi.

    Proseguendo il discorso di ieri relativo a Nakano, la posizione non migliora granché, ma il tempo si visto che il distacco dai primi è calato notevolmente. Merito di condizioni di salute decisamente migliorate, cosa che scagionerebbe il team dalle nostre illazioni. Ben felici di sbagliarci e di poter sperare in uno Shinya protagonista, finalmente in sella ad una moto che gli permetta di esprimersi al meglio. Adesso, però, lo aspettiamo un po’ più avanti…


    I tempi:
    1 Alex Barros Ducati Pramac d’Antin 1’30”100
    2 Loris Capirossi Ducati Marlboro MotoGP 1’30”340
    3 Casey Stoner Ducati Marlboro MotoGP 1’30”390
    4 Dani Pedrosa Honda Repsol 1’30”450
    5 Alex Hofmann Ducati Pramac d’Antin 1’30”600
    6 Nicky Hayden Honda Repsol 1’30”610
    7 Marco Melandri Honda Gresini 1’30”740
    8 Carlos Checa Honda LCR 1’30”840
    9 Chris Vermeulen Suzuki Rizla 1’31”190
    10 Shinya Nakano Honda Konica Minolta 1’31”350
    11 Toni Elias Honda Gresini 1’31”400
    12 Kenny Roberts jr. Team Roberts 1’31”550
    13 John Hopkins Suzuki Rizla 1’31”650



    [Modificato da Ste 106XN 31/01/2007 15.20]

  • Ste 106XN
    00 01/02/2007 14:22
    Test Phillip Island, day 3: Riscossa Honda


    L’avevamo detto già ieri, che era troppo presto per dare le Honda per spacciate, e puntualissima è arrivata la conferma dai due piloti del team interno. Il miglior tempo – chiaramente ottenuto con gomme da qualifica, o almeno lo speriamo – è appannaggio di Hayden, come al solito leader anche per numero di tornate inanellate durante la giornata. Siamo ad ancora mezzo secondo lontani dalla pole, ma ci sono tutti i presupposti per confermare la scommessa sulla sua scarsa resistenza quando si correrà il Gran Premio. Staccato di poco Pedrosa, che ci saremmo però attesi davanti al compagno di squadra...

    In casa Ducati, le facce restano chiaramente soddisfatte: pare che ci sia ancora qualche problema nello sfruttamento delle gomme da qualifica, ma con quelle da gara il passo resta elevatissimo. Non saranno più ai primissimi posti, ma quattro moto compatte dalla terza all’ottava posizione non sono una prestazione disprezzabile, soprattutto in questa fase del campionato, e su un tracciato in precedenza non favorevolissimo alla Desmosedici.

    Perché di doti della moto (e dei piloti, chiaro) si tratta: basta guardare dove sono le due Suzuki per capire che le Bridgestone, da sole, qui non bastano per fare i miracoli. Al box di Paul Denning si respira un’aria abbastanza serena, ma certo un tale crollo delle prestazioni, rispetto a quanto messo in mostra nei precedenti test invernali, fa un po’ pensare. In realtà c’è una curiosa discordanza fra il tempo “ufficiale” Dorna e quello dichiarato da Suzuki, che vedrebbe Vermeulen davanti a Barros con un 1’30”30. Misteri dei test invernali, che comunque, secondo le dichiarazioni del team azzurro, sono stati estremamente costruttivi anche qui in Australia.

    Curioso che anche le Honda non ufficiali siano così indietro. Segno che forse quasi tutti, ufficiali (altrettanto forse) a parte, devono ancora trovare il bandolo della matassa per la messa a punto di una moto completamente nuova, e decisamente rivoluzionaria rispetto alla vecchia 211. Sarà necessario

    I tempi:
    1 Nicky Hayden Honda Repsol 1’29”52
    2 Dani Pedrosa Honda Repsol 1’29”72
    3 Loris Capirossi Ducati Marlboro MotoGP 1’30”14
    4 Casey Stoner Ducati Marlboro MotoGP 1’30”20
    5 Alex Hofmann Ducati Pramac d’Antin 1’30”21
    6 Alex Barros Ducati Pramac d’Antin 1’30”43
    7 Carlos Checa Honda LCR 1’30”46
    8 Toni Elias Honda Gresini 1’30”50
    9 Chris Vermeulen Suzuki Rizla 1’30”72
    10 Marco Melandri Honda Gresini 1’30”80
    11 John Hopkins Suzuki Rizla 1’30”80
    12 Shinya Nakano Honda Konica Minolta 1’30”97
    13 Kenny Roberts jr. Team Roberts 1’31”10

  • Ste 106XN
    00 06/02/2007 15:37
    Test Sepang: tornano in pista Edwards e Rossi
    (05 febbraio 2007)



    È iniziata oggi a Sepang, Malesia, la seconda serie di test del 2007 per Yamaha Factory Racing Team, con Valentino Rossi e Colin Edwards che sono tornati in sella ai loro prototipi da 800cc per una nuova tre giorni di prove. La maggior parte dei team ha scelto di provare a Phillip Island, la scorsa settimana, con Yamaha che ha invece preferito ritornare a Sepang per sfruttare la relativamente più tranquilla atmosfera malese, dove condivide la pista con solo altri cinque piloti, di Yamaha Tech 3, Kawasaki e Ilmor.

    Con temperature leggermente più basse rispetto a quelle dei test precedenti, Edwards e Rossi, che hanno fatto segnare rispettivamente il primo e il secondo tempo della giornata, hanno lavorato alla messa a punto della nuova moto e hanno provato alcune nuove parti per Yamaha e Ohlins. Entrambi i piloti sono stati molto soddisfatti dalla giornata di lavoro, evidenziando miglioramenti significativi rispetto alla stabilità della moto in fase di frenata, preparando così il terreno per quelle che sperano essere altre due incoraggianti giornate di test in preparazione della sempre più prossima scadenza del 10 Marzo, data della prima gara della stagione.

    Colin Edwards - Tempo: 2’02.175: "Mi sento molto meglio rispetto all'ultima volta… Penso che un po' tutti fossero arruginiti dopo la pausa ma adesso la situazione è tormata alla normalità e mi sento molto più forte sulla moto. Sono piuttosto soddisfatto con il lavoro di oggi; sono già veloce e la moto migliora ogni volta di più. Nel corso dei primi 42 giri effettuati oggi abbiamo usato solo due diverse gomme al posteriore, è chiaro quindi che anche le gomme stanno lavorando bene. Oggi ci siamo concentrati sul materiale Yamaha e abbiamo fatto un enorme passo avanti con l'ammortizzatore posteriore. Sapevamo che le cose ancora non erano perfette sotto quell'aspetto, ma oggi abbiamo fatto un cambiamento importante e la stabilità della moto in frenata è migliorata del 100% grazie a questo. Domani ci concentreremo maggiormente sulle gomme con Michelin, e se tutto andrà bene le cose continueranno a migliorare."

    Valentino Rossi - Tempo: 2’02.221: "Oggi abbiamo lavorato molto alla messa a punto della moto e abbiamo provato differenti strade, ci siamo concentrati in particolare sul nuovo forcellone posteriore che ci ha dato Ohlins, e sulla frenata. Quello che abbiamo visto e compreso oggi è molto positivo e mi porta a essere molto fiducioso in merito ai giorni di test che ci restano. Abbiamo deciso di tornare a Sepang, dove ci sarebbero stati meno team in pista, così da essere più rilassati e meno legati a fare il tempo sul giro. Questo è l'indirizzo che abbiamo scelto di seguire per questi test. Comunque sia, i miei tempi sul giro sono già veloci e quindi cercheremo di migliorare ancora nel corso dei prossimi due giorni. Domani ci concentreremo di più nel lavoro con Michelin, provando nuove gomme. Al momento stiamo aspettando alcune nuove parti del motore dal Giappone; stiamo cercando di ottenere più potenza, ma questa è la moto che abbiamo e io sono molto felice di come stanno andando le cose."

    Davide Brivio - Team Director: "Oggi è stata una buona prima giornata, un'atmosfera rilassata senza troppa gente in giro. Ci siamo concentrati quasi esclusivamente sul lavoro di messa a punto e abbiamo avuto del nuovo materiale da provare che ha dato ai nostri piloti un feeling migliore con la moto. Siamo migliorati nettamente per quello che concerne la messa a punto generale di entrambi i piloti; abbiamo anche fatto dei grandi passi avanti per quanto riguarda la frenata, questo era uno dei punti chiave del nostro lavoro nel corso di questi test. Abbiamo ottenuto delle informazioni molto utili oggi, informazioni che continueremo a sviluppare per i prossimi due giorni; devo dire di essere contento dei risultati di questa prima giornata."

    Tempi ufficiosi sul giro

    1. Colin Edwards (USA) Yamaha 2'02.175
    2. Valentino Rossi (ITA) Yamaha 2'02.221
    3. Randy de Puniet (FRA) Kawasaki 2'02.966
    4. Makoto Tamada (JPN) Yamaha 2'03.219
    5. Olivier Jacque (FRA) Kawasaki 2'03.959
    6. Sylvain Guintoli (FRA) Yamaha 2'06.558
    7. Andrew Pitt (AUS) Ilmor 2'08.640

    Sepang Lap Record (990cc)
    Loris Capirossi (Ducati) 2006 - 2'02.127

    Sepang Best Lap (990cc)
    Valentino Rossi (Yamaha) 2006 - 2'00.605


  • Ste 106XN
    00 06/02/2007 15:39
    Test Sepang, day 2: Rossi ristabilisce l'ordine

    Seconda giornata di test che non offre verdetti radicalmente diversi da quanto ormai assodato durante questo anticipo di 2007. Rossi va fortissimo, i problemi della M1, soprattutto quelli legati alla stabilità in staccata, stanno lentamente scomparendo. Valentino pare lamentare una leggera carenza di cavalli, ma l’importante è che la ciclistica sia a posto, i record di potenza dopotutto non sono mai stati il punto forte della Yamaha. Le gomme da qualifica, per ora, se ne restano nel fondo del box, si lavora su quelle da gara e sul consumo, che potrebbe dare qualche grattacapo. Le prestazioni di Edwards sembrerebbero confermare una M1 nata bene, anche se la prudenza è d’obbligo, visto che non ci stanchiamo di ripeterlo: l’anno scorso a Barcellona il duo del team interno Yamaha sembrava avviato verso una stagione di dominio, poi si è visto com’è andato il mondiale.

    Poco decifrabili, per ora, le prestazioni del team Tech 3, per il quale il legame con Dunlop sarà un bel modo per far quadrare i conti ma sicuramente non garantisce grandi opportunità di puntare in alto. Tamada sembra aver conquistato i responsabili della casa di pneumatici grazie alla sensibilità di collaudatore, mentre Guintoli non si capisce cosa ci faccia in MotoGP. Gli serve tempo e siamo d’accordo, ma che valore possa avere per una squadra del genere resta una grande incognita, salvo malignare sul peso che possa aver avuto la federazione francese nella scelta.

    Si sta risollevando la Kawasaki, con un De Puniet che si sta – lentamente ma costantemente – avvicinando alle prestazioni che mostrava in 250: non da primo della classe, ma da giovane in ascesa. Jacque non sembra più quello di fine ’90, ma in qualche gara potrebbe tirare fuori il coniglio dal cilindro, come ha peraltro già fatto vedere due anni fa. I suoi tempi, comunque, migliorano, almeno relativamente al distacco dal “capoclassifica” di giornata. E’ inoltre di questi giorni la notizia ufficiale della “chiusura” della querelle fra Harald Eckl e la casa di Akashi, ma francamente ci sembra che si trattasse comunque di un capitolo chiuso. E che il supporto diretto della casa non possa che fare bene ad un team a cui non mancano i presupposti per puntare a qualche risultato di prestigio, quantomeno parziale.

    Sorvoliamo, invece, sulla Ilmor. Il copione sta ripercorrendo con una certa fedeltà quanto già visto a suo tempo per la Petronas di Eskil Suter. Speriamo solo di non vederla schierata in Superbike…

    I tempi:
    1 Valentino Rossi Yamaha Racing 2’02”099
    2 Colin Edwards Yamaha Racing 2’02”118
    3 Randy De Puniet Kawasaki Racing 2’02”554
    4 Makoto Tamada Yamaha Tech 3 2’02”745
    5 Olivier Jacque Kawasaki Racing 2’03”761
    6 Sylvain Guintoli Yamaha Tech 3 2’05”002
    7 Andrei Pitt Ilmor 2’07”923


  • Ste 106XN
    00 13/02/2007 19:39
    Test Losail, day 1: Yamaha ancora davanti

    Paese che vai, Yamaha che trovi: cambia lo scenario – dalla lussureggiante vegetazione malese si passa al deserto arabo – ma non il verdetto della pista. Sono i due alfieri Yamaha, ancora una volta in ordine “rovesciato”, se ci passate il termine, a guidare la classifica al termine della prima giornata di prove. La doppietta Edwards – Rossi è una conferma pesante, non tanto per il responso cronometrico, quanto perché dalla classifica emerge che anche su circuiti fino a ieri considerati ostili come quello di Losail, la Yamaha è competitiva fin da subito.

    E’ stata proprio questa difficoltà nel trovare la messa a punto ideale il male più grave della M1 2006, quel male che ha costretto il team a tentare di tutto pur di trovare un buon assetto di gara trascurando la posizione in qualifica. Una tattica obbligata, che ha pesantemente penalizzato Rossi costringendolo a rimonte impossibili – e sappiamo tutti com’è andata. Il 2007 sembra iniziare sotto tutt’altri auspici, anche se la prudenza non è mai troppa…

    E’ Stoner ad impressionare con un bel terzo tempo a distanza ridottissima dal duo Yamaha: Casey sembra aver guadagnato moltissimo dal passaggio alla Ducati, e forse soprattutto alle Bridgestone. Decisamente più indietro Capirossi, protagonista anche di una scivolata senza conseguenze, tradito dalla sabbia fuori traiettoria. Continuano a fare bella figura anche le due Desmosedici private di Barros e Hofmann, a dimostrazione di quanto il team – e i relativi piloti – abbiano sofferto la gommatura Dunlop negli anni passati.

    La prima Honda, invece… non è una Honda: la premiata ditta Roberts e figlio si sta divertendo in sempre più occasioni a mettersi dietro gli ufficiali, anche se stavolta il margine è veramente infinitesimale. Dietro il campione del mondo 2000 troviamo infatti quello 2006; Hayden ha come al solito inanellato una quantità mostruosa di giri, a dimostrazione del suo non essersi montato la testa. Decisamente più indietro Pedrosa, che però, fin dai tempi della 250, ha sempre affrontato le prove – precampionato o di qualificazione che fossero – andando per gradi. Finora ha funzionato…

    Buona anche la prestazione di Checa, mentre non possono non destare preoccupazione i tempi di Melandri ed Elias. Certo, bisogna dare il tempo a piloti e meccanici di imparare a conoscere moto e gomme completamente nuovi, ma considerando che all’inizio del mondiale manca meno di un mese…

    Un po’ ridimensionate escono Suzuki e Kawasaki. La prima, però, non può certo lamentarsi, viste le preoccupanti prestazioni australiane: è vero, i cronologici non fanno scalpore come quelli di Sepang, ma la pista non sembra delle più adatte alla GSV-R, e il distacco accumulato da Hopkins, in termini assoluti, è piuttosto contenuto. Le verdone hanno accusato un po’ di più il colpo, ma d’altra parte nessuno si era illuso che il lavoro di ricerca della competitività fosse finito.

    Cala invece un po’ il distacco delle Ilmor, con un Pitt che ha “limitato” a quattro (a Sepang erano sette…) i secondi beccati dalla Yamaha. Se la situazione non peggiora nei prossimi giorni, tutto sommato potremmo considerarlo un risultato incoraggiante. Giù il cappello, infine, per il vecchio leone McWilliams, che è salito in moto in condizioni da Barry Sheene dei tempi d’oro. Avrà rimediato 10 secondi dal compagno di squadra, ma considerando che non è più un ragazzino, è assolutamente incredibile che sia risalito in moto…


    :I tempi
    1 Colin Edwards Yamaha Racing 1’56”774
    2 Valentino Rossi Yamaha Racing 1’56”891
    3 Casey Stoner Ducati Marlboro MotoGP 1’56”960
    4 Kenny Roberts jr. Team KR 1’57”064
    5 Nicky Hayden Honda Repsol HRC 1’57”070
    6 John Hopkins Suzuki Rizla 1’57”350
    7 Loris Capirossi Ducati Marlboro MotoGP 1’57”360
    8 Carlos Checa Honda LCR 1’57”370
    9 Alex Barros Ducati d’Antin Pramac 1’57”690
    10 Dani Pedrosa Honda Repsol HRC 1’57”700
    11 Randy De Puniet Kawasaki Racing 1’57”730
    12 Marco Melandri Honda Gresini 1'57”760
    13 Alex Hofmann Ducati d’Antin Pramac 1’57”800
    14 Shinya Nakano Honda Konica Minolta 1’57”850
    15 Chris Vermeulen Suzuki Rizla 1’57”900
    16 Makoto Tamada Yamaha Tech 3 1’58”408
    17 Olivier Jacque Kawasaki Racing 1’58”740
    18 Toni Elias Honda Gresini 1’59”400
    19 Sylvain Guintoli Yamaha Tech 3 1’59”700
    20 Shinichi Ito Ducati – Bridgestone test 1’59”966
    21 Andrew Pitt Ilmor 2’00”667
    22 Jeremy McWilliams Ilmor 2’10”341
  • Ste 106XN
    00 13/02/2007 19:42
    MA QUANTA GENTE HA CORSO OGGI!? [SM=x511748] [SM=x511728] [SM=x511724]



    complimenti hai 3 davanti!!! [SM=x511734] [SM=x511734] [SM=x511734]
  • Ste 106XN
    00 15/02/2007 15:21
    Test Losail, day 2: Yamaha continua a brillare


    Qualcuno è convinto che in Qatar non piova mai – la propaganda turistica fa miracoli in tutto il mondo – mentre basta guardare un qualunque sito di statistiche meteorologiche per scoprire che il livello di precipitazioni medio per il mese di febbraio si aggira sui 25/30mm. Lo hanno scoperto i piloti della Superbike un paio d’anni fa, ne hanno preso atto oggi quelli della MotoGP: durante la notte una fastidiosa pioggia è caduta sul tracciato di Losail, portando sabbia in pista e vanificando, di fatto, tutta la sessione mattutina in cui i piloti hanno dovuto guidare sulle uova cercando di pulire la pista almeno in traiettoria.

    I tempi sono scesi, ma non di molto, con qualche pilota che addirittura non ha fatto meglio di ieri. Non è il caso di Edwards e Rossi, ancora una volta nell’ordine a guidare la classifica, con qualche decimo limato al loro miglior cronologico di ieri. E non si tratta di boutades con coperture da qualifica, dal momento che entrambi i piloti hanno lavorato solo sull’assetto da gara, con mini-simulazioni, in attesa del test sulla distanza completa per domani. Sorrisi a trentadue denti in casa Yamaha: la prestazione di Edwards lascia presagire il ritrovamento della seconda guida dopo un’annata decisamente poco fortunata, ma soprattutto sottolinea la competitività della M1, dato che se Colin va così forte, i problemi dell’anno scorso forse possono considerarsi dimenticati. Anche e soprattutto perché le coperture – quest’anno pare vada di moda il 16”, almeno sulle “passerelle francesi” – sono quelle con cui si correrà l’avvio della stagione. Insomma, improvvisi rovesciamenti di fronte stile 2006 dovrebbero essere da escludere.

    In Honda sorridono per la bella prova di un Pedrosa impegnato in test di gomme e assetti, mentre qualche preoccupazione nasce dalla giornata no di Hayden: il campione del mondo prima è caduto, costringendo i meccanici a montare la forcella “buona” sul muletto, poi ha rotto un motore, e a fine giornata si è esibito in un altro scivolone. Inevitabile che tutti guardassero a domani.

    Soddisfazione invece sia per Checa che per Nakano, che dovrebbero aver trovato il bandolo della matassa – soprattutto per il secondo, che sembra aver trovato l’anteriore in grado di garantirgli la stessa fiducia che aveva con le Bridgestone. Volti decisamente meno sorridenti nel box di Gresini, dove nonostante le professioni di fede nel fornitore di pneumatici, l’esortazione a darsi una mossa – entrambi i piloti hanno detto senza mezzi termini che le gomme sono le stesse usate in Australia – è arrivata forte e chiara. La mancanza di esperienza in merito alla combinazione Honda/Bridgestone, inoltre, non aiuta di certo.

    Se invece vogliamo trovare un verdetto relativo ai test Ducati, non è difficile capire come le condizioni di aderenza precaria amplifichino i (pochi) difetti della Desmosedici 2007. Stoner si è esibito nella prima caduta in biancorosso: niente di preoccupante, non si tratta degli scivoloni a cui ci aveva abituato. In un eccesso di confidenza, Casey ha esagerato con l’acceleratore, e riprendendo bruscamente l’aderenza, la gomma lo ha spedito nelle vie di fuga… all’interno della curva. Poco contento anche Capirossi, che non ha potuto spingere a fondo per le condizioni della pista, così come i due piloti del team d’Antin.

    In Suzuki tutto sommato sorridono: i tempi sul giro sono di un secondo più veloci rispetto alla gara del 2006 (finita con Hopkins a prendere a calci la moto in mondovisione, se non ve lo ricordavate…), a testimonianza del progresso fatto dal motore 800 della GSV-R. Sono in molti ad ipotizzare, forse dietro suggerimento di qualche ben informato, che proprio quella fosse stata la prima gara in cui la casa di Hamamatsu ha schierato il suo motore 2007…

    Anche Kawasaki, con il solo De Puniet, sembra invece abbastanza contenta delle prestazioni del suo nuovo motore a valvole pneumatiche. Considerando che il pilota non è un fenomeno, la prestazione di oggi non è affatto da sottovalutare. Non hanno girato, per divieto dei medici, Jacque (ancora dolorante dopo la caduta di ieri) e McWilliams, decisamente non ancora in condizioni di girare.


    I tempi:
    1 Colin Edwards Yamaha Racing 1’56”296
    2 Valentino Rossi Yamaha Racing 1’56”537
    3 Daniel Pedrosa Honda Repsol HRC 1’56”712
    4 Carlos Checa Honda LCR 1’56”874
    5 Casey Stoner Ducati Marlboro MotoGP 1’57”040
    6 John Hopkins Suzuki Rizla 1’57”065
    7 Shinya Nakano Honda Konica Minolta 1’57”274
    8 Randy De Puniet Kawasaki Racing 1’57”288
    9 Kenny Roberts Team KR 1’57”504
    10 Marco Melandri Honda Gresini 1’57”591
    11 Nicky Hayden Honda Repsol HRC 1’57”629
    12 Loris Capirossi Ducati Marlboro MotoGP 1'57”698
    13 Chris Vermeulen Suzuki Rizla 1’57”770
    14 Alex Hofmann Ducati Pramac d’Antin 1’57”999
    15 Alex Barros Ducati Pramac d’Antin 1’58”513
    16 Makoto Tamada Yamaha Tech 3 1’58”610
    17 Toni Elias Honda Gresini 1’58”990
    18 Sylvain Guintoli Yamaha Tech 3 1’59”138
    19 Shinichi Ito Ducati – Bridgestone test 1’59”617
    20 Andrew Pitt Ilmor 2’02”453

  • Ste 106XN
    00 16/02/2007 15:41
    Test Losail, day 3: Pedrosa sotto la pole 2006!


    Gran finale per la tre giorni di Losail, con i “fuochi d’artificio” fatti con gomme da tempo, e classifica che di conseguenza dice veramente poco, se non che i problemi di competitività della Honda, ammesso che ci siano, non sono certo sul giro singolo.

    E’ stato infatti Pedrosa a staccare il miglior crono dei test, ribassando di due decimi il tempo della pole 2006 di Stoner. Evitiamo di ribadire la demagogia dei principi ispiratori del cambio di regolamento verso gli 800cc, ma la cosa è ormai di un’evidenza lampante. Togliamoci il cappello di fronte allo spagnolo, dal momento che incredibilmente bisogna scendere fino alla decima posizione, dove troviamo un Melandri ancora con qualche problema di gomme, per trovare il primo dei suoi compagni di marca. Non cerchiamo di vederci problemi della Honda, dal momento che – come già detto – le coperture da qualifica scombussolano pesantemente l’esito dei test, però è inevitabile pensare che se Hayden non migliora se non marginalmente il tempo di ieri – quando aveva avuto una giornata disastrosa, con una rottura e due cadute – nonostante l’arrivo di diversi particolari che dovrebbero metterlo più a suo agio sulla minuscola RC212, qualcosa che non va c’è.

    Hopkins, autore di quello che a metà giornata sembrava un tempone inavvicinabile, poco dopo è finito a ruzzolare per le vie di fuga procurandosi la sospetta frattura del piede. Niente problemi invece per Rossi, che dopo aver concluso positivamente la simulazione sulla distanza di gara si è preso la briga di sparare il tempone con le chewing-gum da qualifica. Se ancora non fossimo convinti della competitività Yamaha, il quinto posto di Edwards, come al solito, ribadisce.

    Al quarto posto una Ducati, a sorpresa quella di Hofmann. Il tedesco era l’unico a non aver ancora concluso una giornata di test come primo pilota Ducati, evidentemente si è voluto togliere la soddisfazione… un po’ meno tranquilli Capirossi e Stoner, ma anche per loro il lavoro non era orientato a ottenere il tempone a sensazione. Soprattutto perché anche per Ducati, come per le Honda di Gresini, vale il discorso gomme: aspettiamo che Bridgestone lavori come deve e sa.

    Ridimensionati Nakano, Tamada e Checa, con il terzo che addirittura oggi non è riuscito a ripetere i tempi di ieri. Non commentabili Jacque, ancora dolorante dopo l’infortunio di ieri, né Pitt e McWilliams, causa mezzo che nella migliore delle ipotesi potrebbe far rimpiangere le imprese della WCM…

    I tempi:
    1 Dani Pedrosa Honda Repsol HRC 1’55”471
    2 John Hopkins Suzuki Rizla 1’55”825
    3 Valentino Rossi Yamaha Racing 1’55”954
    4 Alex Hofmann Ducati Pramac d’Antin 1’56”315
    5 Colin Edwards Yamaha Racing 1’56”371
    6 Randy De Puniet Kawasaki Racing 1’56”753
    7 Loris Capirossi Ducati Marlboro MotoGP 1’56”807
    8 Casey Stoner Ducati Marlboro MotoGP 1’56”834
    9 Alex Barros Ducati Pramac d’Antin 1’56”950
    10 Marco Melandri Honda Gresini 1’56”980
    11 Shinya Nakano Honda Konica Minolta 1’56”980
    12 Makoto Tamada Yamaha Tech 3 1'57”232
    13 Toni Elias Honda Gresini 1’57”246
    14 Nicky Hayden Honda Repsol HRC 1’57”269
    15 Chris Vermeulen Suzuki Rizla 1’57”365
    16 Kenny Roberts jr. Team KR 1’57”408
    17 Carlos Checa Honda LCR 1’57”497
    18 Sylvain Guintoli Yamaha Tech 3 1’58”379
    19 Shinichi Ito Ducati – Bridgestone test 1’58”974
    20 Andrew Pitt Ilmor 2’00”455
    21 Olivier Jacque Kawasaki Racing 2’02”081
    22 Jeremy McWilliams Ilmor 2’02”612







    22! [SM=x511748] [SM=g27828]

  • Ste 106XN
    00 24/02/2007 11:35
    Test IRTA MotoGP, day1: velocissimo Stoner sulla Ducati
    (23 febbraio 2007)



    I due piloti del Ducati Marlboro Team hanno sfruttato al meglio le condizioni di tempo variabile trovare oggi a Jerez, dove hanno proseguito nel lavoro di sviluppo della Desmosedici GP 7. Sia Casey Stoner sia Loris Capirossi hanno occupato stabilmente le prime posizioni della classifica durante la giornata per poi concludere rispettivamente al secondo ed al settimo posto.

    Questa mattina la pioggia che, a tratti, ha flagellato la pista spagnola ha dato l'occasione ad entrambi di provare la GP 7 sul bagnato e a Casey di provare per la prima volta le Bridgestone in queste condizioni. Nel pomeriggio la pista ha cominciato ad asciugarsi ma le chiazze di umido e la temperatura comunque fredda dell'asfalto (non ha mai superato i 24°) hanno impedito che i tempi si avvicinassero ai record del tracciato. In ogni caso, la squadra è soddisfatta dei progressi ottenuti rispetto ai precedenti test effettuati qui a novembre.

    I tre giorni di prove sulla pista Andalusa sono gli ultimi a disposizione delle squadre prima del via della stagione in Qatar, il 10 marzo, e tutti sperano in un miglioramento delle condizioni atmosferiche per i prossimi due giorni.

    Casey Stoner (32 giri - 2° miglior tempo in 1'42.634)

    "Oggi siamo stati competitivi sia sul bagnato sia sull'asciutto, ma in realtà la giornata, con un tempo così incerto, non è stata di grande utilità. Alla fine abbiamo potuto fare qualche giro sull'asciutto, ma la pista è rimasta umida in diversi tratti e soprattutto fredda, quindi non abbiamo potuto ottenere dei riscontri molto chiari e nemmeno sfruttare al meglio le gomme. Quando le condizioni sono migliorate abbiamo cominciato a lavorare sul problema di instabilità che ho riscontrato qualche volta sul posteriore quando apro il gas, un problema che sia a Phillip Island sia in Qatar alla fine abbiamo risolto. Penso che se il tempo migliorerà nei prossimi due giorni otterremo anche qui lo stesso risultato. Ho fatto qualche giro sotto la pioggia per adattarmi alle Bridgestone in queste condizioni e devo dire che sono davvero molto, ma molto contento del feeling che mi dà l'anteriore, molto simile a quello che ho con l'asciutto. Davvero un'ottima sensazione".

    Loris Capirossi (21 giri - 7° miglior tempo: 1'43.475)
    "Oggi è stata una giornata particolare, con le condizioni della pista molto incerte e difficili. Questa mattina ho girato sul bagnato e devo dire che la moto è a posto in assetto da pioggia. Quando l'asfalto ha cominciato ad asciugarsi mi sono potuto rendere conto che è molto migliorata rispetto ai test che avevamo fatto qui nel novembre scorso, quando avevamo avuto qualche problema. Sono soddisfatto perché a Sepang, a Phillip Island e alla fine anche in Qatar, siamo andati bene e se finiamo così anche questi test penso che potremo esser competitivi tutto l'anno. Oggi ho finito un po' prima degli altri perché non aveva senso spingere con la pista in condizioni non perfette. Domani se il tempo lo permetterà, proveremo anche una simulazione di gara, nel pomeriggio".


    Record ufficiale Jerez: Valentino Rossi (Yamaha - 2005) , 1'40.596
    Pole record Jerez: Loris Capirossi (Ducati - 2006) , 1'39.064

    Temperature: Aria 19 ° - Asfalto 22°

    Tempi ufficiali di venerdì 23 febbraio:

    1. Marco Melandri (Honda) 1'42.563
    2. Casey Stoner (Ducati) 1'42.634
    3. Dani Pedrosa (Honda) 1'42.706
    4. Carlos Checa (Honda) 1'43.206
    5. Alex Barros (Ducati) 1'43.214
    6. Randy De Puniet (Kawasaki)1'43.315
    7. Loris Capirossi (Ducati) 1'43.475
    8. Alex Hoffman (Ducati) 1'43.673
    9. Toni Elias (Honda) 1'43.687
    10. Shinya Nakano (Honda) 1'43.817
    11. Colin Edwards (Yamaha) 1'43.845
    12. Chris Vermeulen (Suzuki) 1'44.052
    13. Valentino Rossi (Yamaha) 1' 44.494
    14. Olivier Jaques (Kawasaki) 1'44.659
    15. Makoto Tamada (Yamaha) 1'45.081
    16. Sylvain Guintoli (Yamaha) 1'45.208
    17. Vittoriano Guareschi (Ducati)1'45.603
    18. Shinichi Ito (Ducati) 1'59.966 1'45.826
    19. Nicky Hayden (Honda) 1'45.901
    20. Kenny Roberts (KR - Honda) 1'45.937
    21. Akiyoshi Kousuke (Suzuki) 1'47.191
    22. Jeremy McWilliams (Ilmor) 1'47.696
    23. Andrew Pitt (Ilmor) 1'49.365
  • Ste 106XN
    00 24/02/2007 11:41
    se quest'anno girano 23moto nel Gp sarà uno spettacolo! [SM=x511748]





    e domani (domenica) alle 14:00 prove uffiliali della moto Gp in diretta [SM=g27811]

    [Modificato da Ste 106XN 24/02/2007 11.43]

  • Ste 106XN
    00 25/02/2007 12:55
    Test IRTA MotoGP, day2: Stoner e Capirossi soddisfatti del lavoro sul setup


    Casey Stoner e Loris Capirossi hanno sfruttato bene il secondo giorno di prove sul circuito di Jerez, dove, una volta alzatasi la nebbia che ha ritardato l'inizio delle prove fino alla tarda mattinata, hanno trovato condizioni migliori rispetto a ieri. Il primo ha fatto ottimi progressi nella messa a punto della sua Ducati Desmosedici GP7 mentre il secondo ha raccolto informazioni utili per poter migliorare domani.

    Stoner è stato nelle prime posizioni per quasi tutto il giorno, riuscendo a migliorare il comportamento della moto in uscita di curva e a girare con costanza su buoni tempi in configurazione gara. Diversamente da altri piloti che hanno montato gomme da qualifica, i due del Ducati Marlboro Team hanno preferito utilizzare pneumatici da gara, continuando a lavorare per trovare la messa a punto ideale per il GP che si terrà qui esattamente tra un mese, il prossimo 25 marzo.

    Domani, la giornata di chiusura, vedrà anche una sessione cronometrata della durata di 40 minuti, trasmessa in diretta televisiva in diverse nazioni e considerata un primo assaggio dell'attesa prima stagione della MotoGP 800cc, che inizierà con il GP del Qatar il 10 di marzo. [SM=g27811]

    Casey Stoner ( 47 giri - 6° miglior tempo in 1'41.071)

    "Oggi abbiamo lavorato bene: abbiamo provato molte modifiche, la maggior parte delle quali si è rivelata azzeccata. Passo dopo passo stiamo abbassando i nostri tempi, riuscendo anche a girare con un ritmo discretamente buono. Rispetto a ieri abbiamo risolto quasi completamente il problema di poca stabilità del posteriore e siamo riusciti a perfezionare il sistema di gestione del motore. Sono proprio contento di come sono andate le cose. Domani comunque dobbiamo continuare su questa strada perché anche se il nostro ritmo non è male, possiamo togliere ancora qualche decimo. Oggi abbiamo avuto anche qualche piccolo inconveniente tecnico che ci ha fatto perdere del tempo altrimenti avrei potuto sfruttare di più il momento in cui le condizioni erano favorevoli, prima che la temperatura si abbassasse troppo".

    Loris Capirossi (65 giri - 14° miglior tempo: 1'41.590)

    "Oggi è stata una giornata complicata. Abbiamo provato diverse cose senza riuscire a trovare il set up migliore. Per il momento quello che ci manca è una buona trazione. Però non sono davvero preoccupato perché ho visto Casey girare abbastanza forte e quindi so che c'è margine per migliorare e sono abbastanza fiducioso di poterlo fare domani. Non penseremo troppo al turno di "qualifiche" del pomeriggio, anche se sono senza dubbio una cosa bella e divertente per il pubblico, e continueremo a dedicarci a pieno ritmo alla preparazione della moto per la gara che torneremo a fare qui, tra circa un mese. Oggi non abbiamo provato gomme da qualifica perché non c'è motivo di farlo quando non si è del tutto a posto con la messa a punto. Vedremo domani, speriamo di riuscire a far meglio".


    Temperature: Aria 20° - Asfalto 26°

    Test JEREZ MotoGP - Tempi ufficiali di sabato 24 febbraio:

    1. Marco Melandri (Honda) 1.40.383
    2. Valentino Rossi (Yamaha) 1.40.408
    3. Dani Pedrosa (Honda) 1'40.581
    4. Alex Hofmann (Ducati) 1'40.748
    5. Toni Elias ( Honda) 1.40.952
    6. Casey Stoner (Ducati) 1.41.071
    7. Carlos Checa ( Honda) 1.41.096
    8. Randy De Puniet (Kawasaki) 1.41.151
    9. Colin Edwards (Yamaha) 1.41.204
    10. Makoto Tamada (Yamaha) 1.41.234
    11. Nicky Hayden (Honda) 1.41.259
    12. Shinya Nakano (Honda) 1.41.269
    13. Chris Vermeulen (Suzuki) 1.41.363
    14. Loris Capirossi (Ducati) 1.41.590
    15. Oliver Jacque (Kawasaki) 1.41.777
    16. Kenny Roberts ( KR - Honda) 1'41.783
    17. Alex Barros ( Ducati) 1.41.845
    18. Sylvain Guintoli (Yamaha) 1.42.364
    19. Shinichi Ito (Ducati) 1.43.209
    20. Kousuke Akiyoshi (Suzuki) 1.43.610
    21. Vittoriano Guareschi (Ducati) 1.44.143
    22. Jeremy McWilliams (Ilmor) 1.44.458
    23. Andrew Pitt (Ilmor) 1'44.589

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    The day after tomorrow
    Post: 5.087
    Sesso: Maschile
    00 25/02/2007 13:29
    [SM=x511720] [SM=g27836] [SM=x511720]
    _______________________________________________________________________

    Non rimandare a domani, ciò che puoi fare DOPODOMANI.
  • Ste 106XN
    00 25/02/2007 22:53
    Test Jerez, day 3: Rossi show.


    Chissà se Pedrosa, quando per primo ha girato sotto il piede dell’1’39”, ha creduto di avere in tasca le chiavi della BMW Z4M che oggi è andata in premio all’autore della “pole” di questa sessione di test spettacolarizzata ad uso e consumo degli appassionati. La risposta di Rossi, invece, è stata implacabile e micidiale: Valentino ha inanellato tre giri scendendo vertiginosamente con i tempi fino a migliorare di ben otto decimi la prestazione che l’anno scorso aveva garantito la pole a Capirossi. Sarà lo scontro Pedrosa-Rossi il leit motif di questo campionato? E’ probabile, ma il quadro sarà quasi sicuramente molto più ampio: questi test non permettono di valutare bene la reale competitività di moto e piloti. Una cosa è sicura: i dubbi in merito alla competitività della Yamaha, visto anche il terzo posto di Edwards, dovrebbero essere definitivamente archiviati.

    Fatica invece Hayden ad interpretare bene quanto il compagno di squadra una 212 un po’ troppo piccola per le sue misure, e forse una cilindrata regolamentare che penalizza un po’ la sua guida fatta di derapate e traiettorie spigolose. I soliti dietrologi sostengono addirittura una preferenza della casa madre per il suo compagno di squadra che sarebbe arrivata a creare una forte disparità di trattamento tecnico, ma ci rifiutiamo di credere che Honda possa trattare così il pilota che ha saputo regalargli lo scorso titolo mondiale. Molto più credibile che Puig possa aver comunque fatto pressioni in tal senso...

    Molto indietro le Bridgestone da qualifica, il che non ha permesso a nessuno dei piloti con gomma giapponese di piazzarsi nelle prime posizioni. Lo stesso Melandri, che nei giorni scorsi ci aveva illuso con tempi di assoluto rilievo, ha dichiarato di aver usato gomme da qualifica, che lo mettevano si e no in condizione di tenere il passo della concorrenza con gomme da gara. Il ravennate ha poi anche lanciato una frecciatina a Honda, dicendo che visto quanto va la moto di Pedrosa, spera che prima o poi qualcosa arrivi anche a loro – i problemi di gomme sono solo uno dei motivi di crisi per le Honda del team di Gresini: l’impressione è che il connubio fra la 212 e le gomme giapponesi sembra aver bisogno di un po’ di rodaggio, visto che invece sulla Kawasaki di De Puniet hanno invece fatto una figura ben più decorosa – il francese è il primo dei piloti gommati Bridgestone. Non male.

    Non brillano nemmeno le Ducati, che del resto, al di là della vittoria di Capirossi dello scorso anno, non sono mai andate fortissimo sul tracciato andaluso. Se le due ufficiali hanno contenuto il distacco, facendo pensare che i problemi siano limitati alla difficoltà per la Desmosedici GP07 nello sfruttamento delle gomme da qualifica, quelle del team d’Antin sono veramente indietro. Aspettiamo il responso della gara in Qatar prima di giudicare: discorso che vale anche per le Suzuki. Il team di Paul Denning, orfano di Hopkins (al di là di tutto, la vera prima guida della squadra) ha comunque piazzato bene Vermeulen, ma non è difficile immaginare come John avrebbe saputo fare un po’ meglio. Speriamo di vederlo alla partenza a Losail.

    Impossibile giudicare anche le Yamaha del team Tech 3, per le quali la gommatura Dunlop (ora sponsor ufficiale del team) aiuta a quadrare i conti, ma tarpa le ali a qualsivoglia velleità di piazzarsi nella prima metà della classifica. Fin troppo facile, invece, vedere nella Ilmor una replica di quanto già visto con la WCM. Apprezziamo solo il coraggio e la voglia di correre del vecchio leone McWilliams, che riesce si e no a camminare, ma non sembra avere problemi – a 42 anni, e con un femore rotto – a dare il suo meglio su una MotoGP. Giù il cappello.

    I tempi:
    1 Valentino Rossi Yamaha Racing 1’38”394
    2 Dani Pedrosa Honda Repsol 1’38”527
    3 Colin Edwards Yamaha Racing 1’39”300
    4 Nicky Hayden Honda Repsol 1’39”556
    5 Randy De Puniet Kawasaki Racing 1’39”832
    6 Casey Stoner Ducati Marlboro 1’39”873
    7 Loris Capirossi Ducati Marlboro 1’39”887
    8 Chris Vermeulen Suzuki Rizla 1’40”043
    9 Kenny Roberts Team Roberts 1’40”083
    10 Carlos Checa Honda LCR 1’40”100
    11 Toni Elias Honda Gresini 1’40”202
    12 Shinya Nakano Honda Konica Minolta 1’40”242
    13 Makoto Tamada Yamaha Dunlop Tech 3
    1’40”307
    14 Marco Melandri Honda Gresini 1’40”396
    15 Olivier Jacque Kawasaki Racing 1’40”551
    16 Alex Hofmann Ducati Pramac d’Antin 1’40”681
    17 Alex Barros Ducati Pramac d’Antin 1’41”038
    18 Kousuke Akiyoshi Rizla Suzuki 1’41”805
    19 Sylvain Guintoli Yamaha Dunlop Tech 3
    1’42”215
    20 Vittoriano Guareschi Ducati Marlboro 1’43”008
    21 Andrew Pitt Ilmor GP 1’43”’26
    22 Shinichi Ito Ducati Bridgestone test 1’43”073
    23 Jeremy McWilliams Ilmor GP 1’43”202



    E BRAVO VALE, CHE TE L'HAI PORTATA A CASA! [SM=x511734] [SM=x511734] [SM=x511734] [SM=x511734] [SM=x511734]
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