Forse non ci credeva nemmeno lui – Gadea – mentre scivolava verso le vie di fuga: poche volte abbiamo visto una gara praticamente già vinta buttata via così. Lo spagnolo aveva troppa voglia di vincere, e forse, a voler essere cattivi, poteva riuscirci solo qui. Non è andata così, e non ha certo nulla da rimproverarsi (almeno per questo) Kallio, vincitore di una gara tiratissima che però non è bastata per regalargli il titolo mondiale.
A Luthi, infatti, è bastato amministrare il vantaggio in classifica lasciando passare i “compagni di viaggio” e tagliando il traguardo in nona posizione, senza rischiare nulla. Fra i due sfidanti, francamente, è lui quello che se lo merita di più – ha sbagliato sicuramente meno, pur risultando quasi sempre altrettanto veloce, nonostante una Honda che pagava qualcosina alla KTM del rivale.
KTM ha quindi vinto le battaglie ma non la guerra, a volte ricorrendo anche a qualche mossa non troppo pulita come quella di oggi. E’ vero, sono cose che in 125 si vedono spesso, ma il taglio di Kallio ai danni di Pasini, comunque brillante terzo, è stato veramente al limite del regolamento. Una mossa pericolosa e intenzionale, che francamente andrebbe quantomeno ripresa, se non sanzionata, dalle autorità sportive.
Bella anche la gara di Talmacsi, stavolta fedele scudiero del compagno di team. L’ungherese difficilmente troverà posto nel team KTM per l’anno prossimo, soprattutto considerando che per ironia della sorte il mondiale Kallio l’ha perso proprio per quei 5 punti “rubati” da Gabor, ma se non altro continua a dimostrare che il manico non gli manca. Unica raccomandazione per il futuro team manager: meglio metterlo in un team da solo…
Hanno corso bene anche Lai e soprattutto Simoncelli. Il primo ha purtroppo perso un po’ di posizioni facendo la solita gara a gambero, facendosi vedere soprattutto nelle prime battute della corsa, mentre il secondo, al contrario, ha recuperato brillantemente una posizione in griglia decisamente al di sotto delle sue potenzialità. L’anno prossimo, in 250, sarà tutt’altro discorso, ne siamo sicuri.
Foto: Honda Professional
Così all’arrivo:
1 36 M.Kallio KTM 0''00"000
2 14 G.Talmacsi KTM 0''00"237 + 0''00"237
3 75 M.Pasini Aprilia 0''00"367 + 0''00"367
4 55 H.Faubel Aprilia 0''12"401 + 0''12"401
5 58 M.Simoncelli Aprilia 0''17"009 + 0''17"009
6 71 T.Koyama Honda 0''20"635 + 0''20"635
7 32 F.Lai Honda 0''20"670 + 0''20"670
8 60 J.Simon KTM 0''20"809 + 0''20"809
9 12 Th.Luthi Honda 0''23"517 + 0''23"517
10 22 P.Nieto Derbi 0''32"805 + 0''32"805
11 41 A.Espargaro Honda 0''35"930 + 0''35"930
12 19 A.Bautista Honda 0''36"015 + 0''36"015
13 35 R.De Rosa Aprilia 0''43"436 + 0''43"436
14 6 J.Olive Aprilia 0''47"651 + 0''47"651
15 29 A.Iannone Aprilia 0''49"387 + 0''49"387
16 18 N.Terol Derbi 0''53"187 + 0''53"187
17 28 J.Carchano Aprilia 0''57"976 + 0''57"976
18 51 E.Jerez Derbi 1''00"860 + 1''00"860
19 43 M.Hernandez Aprilia 1''01"055 + 1''01"055
20 27 M.Tunez Aprilia 1''06"276 + 1''06"276
21 45 I.Toth Aprilia 1''06"915 + 1''06"915
22 42 G.Pellino Malaguti 1''08"479 + 1''08"479
23 26 V.Braillard Aprilia 1''13"289 + 1''13"289
24 59 E.Rabat Honda 1''22"682 + 1''22"682
25 84 J.Miralles Aprilia 1''23"174 + 1''23"174
26 31 S.Hommel Malaguti 1''39"732 + 1''39"732
27 7 A.Masbou Honda 2 lap(s)
28 33 S.Gadea Aprilia 6 lap(s)
29 11 S.Cortese Honda 7 lap(s)
30 89 J.Cluzel Honda 7 lap(s)
31 54 M.Poggiali Gilera 8 lap(s)
32 8 L.Zanetti Aprilia 10 lap(s)
33 52 L.Pesek Derbi 10 lap(s)
34 49 D.Saez Aprilia 10 lap(s)
35 44 K.Abraham Aprilia 14 lap(s)
36 10 F.Sandi Honda 18 lap(s)
37 63 M.Di Meglio Honda 19 lap(s)
38 25 D.Giuseppetti Aprilia 24 lap(s)
39 48 D.Bonache Honda